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giovedì 31 gennaio 2008

I Primi Passi del Modello Genova

Il consiglio comunale di  Genova il 29 gennaio ha approvato il nuovo piano rifiuti che, nei fatti, manda in soffitta il "termovalorizzatore".

Il tentativo della minoranza di centro destra, di spaccare su questo tema,   la maggioranza di centrosinistra, sull'onda emotiva della emergenza rifiuti partenopea, è  miseramente fallito.

Il nuovo piano privilegia politiche di riduzione e di raccolta differenziata spinta e di qualità finalizzate al riciclo. Nei prossimi giorni, parte la raccolta porta a porta in due popolari quartieri con l'esplicita volontà di estendere questa esperienza al resto della città.

Per la frazione umida si prevede da subito un impianto di compostaggio ed uno di trattamento anaerobico con recupero energetico del biogas prodotto.

 Le frazioni indifferenziate saranno inertizzate, a freddo,  con trattamenti meccanico biologici.

L'utilizzo delle frazioni biostabilizzate, sarà oggetto di valutazione da parte di una commissione tecnica i cui mandati principali saranno quelli di individuare, tra i trattamenti possibili,  quelli che garantiscono il  minor impatto ambientale e che non pregiudicano il raggiungimento di elevati  obiettivi di riduzione e di riciclo.

Questo significa che Genova, dopo Savona, non ricorrerà alla "Termovalorizzazione Assistita"!

Il nuovo piano ha ricevuto l'applauso delle associazioni ambientaliste e di gran parte dei comitati dei cittadini che da anni si sono battuti per ottenere questi obiettivi.

Postato da: federico46 a 12:01 | link | commenti (5)
ambiente e società, vedi napoli, materiali post consumo


Commenti:
#1  31 Gennaio 2008 - 13:48
 
Olé!

A poco a poco ce la faremo, Federico. Sono fiducioso. :-)

Non smettiamo di vigilare!

Fabio
utente anonimo
#2  31 Gennaio 2008 - 14:11
 
A proposito di inceneritori, Federico, ma li hai poi visionati i video della conferenza di Brunner?

Fabio
utente anonimo
#3  31 Gennaio 2008 - 15:19
 
Ho dato una prima occhiata alla relazione stenografata del prof Brunner. Mi ha lasciato molto perolesso. Anch'io mi prendo una pausa di riflessione in qusto fine settimana , dopo la quale metterò in rete un mio parere più meditato e documentato. Vi posso anticipare che secondo la metodologia della guida Michelin l'intervento di Brunner è a stelle zero: non avrebbe meritato il viaggio per ascoltarlo!
Utente: federico46 Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente. federico46
#4  31 Gennaio 2008 - 17:30
 
Oltre la relazione stenografica, vi sono i video della conferenza che linkai qui nel blog qualche post fa. Magari puoi dargli un'occhiata per avere un'idea più "viva" di quello che ha detto. C'è anche una piccola intervista fatta da noi, alla fine.

Quando gli ho chiesto delle nanoparticelle, ha detto che sulla totalità di nanoparticelle immesse nell'ambiente, quelle dell'inceneritore ammontano all'uno o due per cento, per cui non c'è da preoccuparsi. La mia risposta è stata che è senza senso immettere nanoparticelle nell'ambiente quando se ne può benissimamente fare a meno, a che lui è andato via...

Fabio
utente anonimo
#5  31 Gennaio 2008 - 23:42
 
Questa sì che e' una buona notizia.
Sarebbe ora che i nostri amministratori si guardassero intorno, in fondo questo Paese e' anche il loro...
A.L.
Utente: Sottoachitocca Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.

giovedì 24 gennaio 2008

Il Riciclo Fa Male?

Su suggerimento di Fabio ho dato un'occhiata al riassunto che accompagna il Seminario organizzato a febbraio dell'anno scorso dall'Organizzazione Mondiale della Sanità per valutare l'entità dei danni alla salute indotti dalla gestione dei rifiuti.

La mia prima impressione è che il grave limite di questo  studio è quello di aver valutato solo  i possibili danni da discariche e da inceneritori.

A quanto pare i ricercatori OMS ignorano che riciclo, compostaggio, trattamenti meccanico biologici fanno parte in modo integrale nella gestione dei rifiuti e che il loro impatto deve essere messo a confronto con quelli della discarica e dell'incenerimento.

In estrema sintesi, tagliata un pò con l'accetta, le conclusioni del seminario sui rischi per la salute  ( sia della discarica che degli inceneritori) sono che in tutti e due i casi non si cava un ragno dal buco perchè sono molto pochi gli studi epidemiologici condotti seriamente, anche se questi pochi qualche problema lo segnalano, sia per le discariche che per gli inceneritori.

Tuttavia, bontà loro, gli esperti riuniti a Roma riconoscono che il diffondersi dell'incenerimento in tutto il mondo può dare un non trascurabile contributo alle emissioni di gas serra e ad inquinanti persistenti su scala planetaria.

Ma non si va più in la.

Comunque, conclude l'OMS,  visto che i nuovi inceneritori inquinano molto meno di quelli di prima e poichè questa minestra dobbiamo mangiare cerchiamo di addolcire la pillola a chi vive all'ombra di termovalorizzatori, sostituendo al più presto i vecchi inceneritori con impianti nuovi e dando più informazioni  e più monitoraggi ai cittadini per costruire il loro consenso sulla realizzazione di questi impianti.

Ho l'impressione che gli esperti OMS riunitisi a Roma ignorino che i moderni inceneritori sono di taglia anche 10 volte superiore ai vecchi impianti, per cui la quantità di inquinanti persistenti immessi nell'ambiente da ognuno di loro è molto simile a quello dei vecchi impianti e ignorano che i trattamenti meccanico biologici, a costi decisamente più bassi, possono tranquillamente eliminare l'unico vero problema igienico sanitario dei rifiuti urbani, ovvero quello di puzzare e attrarre animali che possono essere veicoli di malattie infettive.

E questo senza la produzione di tutti  gli inquinanti (gassosi e solidi) generati dall'incenerimento anche applicando le attuali migliori tecnologie disponibili, inquinanti che, in gran parte, sono assenti nei rifiuti urbani o presenti in forma molto meno pericolosa.

martedì 22 gennaio 2008

Conflitti di Interesse

Nell'ultimo mio post riguardante il possibile conflitto di interessi del prof.  Veronesi nelle sue tranquillizzanti valutazioni sui termovalorizzatori, rilasciate a "Che Tempo che Fa" ( Terza rete RAI) , volutamente non avevo segnalato la multinazionale Veolia Environnement (di origine francese)  tra i partner della Fondazione Veronesi, in quanto questa azienda si occupa di diversi settori di interesse ambientale e, per quanto riguarda la gestione dei rifiuti, copre tutta le possibilità, compreso il riciclo.



http://www.veoliaenvironnement.com/en/



Le notizie che mi hanno inviato gli amici "sanniti" mi hanno fatto capire che sono stato troppo prudente: qualche mese or sono la Veolia Italia ha acquistato l'Energonout, l'azienda che gestisce l'inceneritore di Pozzilli ( Isernia) che, nato come un innocuo impianto a biomasse, a partire dal 2008, brucerà 85.000 tonnellate all'anno di combustibile da rifiuto. A quanto pare altri impianti simili seguiranno, con la benedizione del prof. Veronesi.

La stessa Veolia, tramite la società Tecnoborgo ( di cui detiene il 49% del capitale) è entrata nel grande affare della termovalorizzazione dei rifiuti urbani e speciali della provincia di Piacenza.www.e-gazette.it/index.asp?npu=74&pagina=1

Postato da: federico46 a 11:59 | link | commenti
ambiente, ambiente e salute

lunedì, 21 gennaio 2008
Conflitti di interesse in TV
Domenica sera, una simpatica serata tra amici mi ha fatto perdere l'usuale appuntamento con "Che tempo che fa".

Mi dicono che mi sono perso un interessante confronto tra il meteorologo Mercalli che ha espresso critiche all'incenerimento dei rifiuti e il prof. Veronesi,che, intervistato subito dopo, ha espresso tranquillizzanti parole sull'innocuità dei moderni inceneritori.

A chi credere?

Mi permetto di suggerire al conduttore che la prossima volta chieda che i suoi ospiti, prima del loro intervento, facciano sapere agli ascoltatori se, in merito all'argomento che tratteranno, esistono personali conflitti d'interesse.

Non è una richiesta stramba. Da tempo, è prassi normale che chi pubblica un articolo scientifico e/o fa una conferenza dichiari l'assenza o la presenza di conflitti di interesse.

Nell'episodio di ieri a "Che tempo che fa", ignoro se Mercalli nel suo intervento critico nei riguardi dell'incenerimento abbia avuto conflitti di interesse.

Ho invece il forte sospetto che un conflitto di interesse ieri il prof. Veronesi lo abbia avuto. Basta andare a vedere l'elenco delle aziende ( http://www.fondazioneveronesi.it/partners.html) che supportano  come partner la sua fondazione.

Tra le tante,  l'ACEA, azienda romana che insieme alla distribuzione dell'acqua e del gas si sta attrezzando per entrare nel remunerativo settore della termovalorizzazione di rifiuti e biomasse (http://www.aceaspa.it/pagine/ACEA_1056.asp) .

In Aiuto a Pecoraro Scanio

Pochi minuti or sono ho ritenuto opportuno aggiungere la mia firma a quella di tanti amici che hanno già esternato il loro appoggio al Ministro dell'Ambiente, sotto attacco da tempo da parte dei poteri forti , quello della "mani libere" e certamente scelto come capro espiatorio dei disastri che altri hanno voluto, coperto o fatto finta di non vedere.

http://www.pecoraroscanio.it/

Con Pecoraro abbiamo percorso insieme i primi incerti passi del Partito dei Verdi pieni di speranza e ricchi di una grande creatività che si è presto appannata.

Io, dopo un pò, mi sono stufato e me ne sono tornato ai miei studi, Pecoraro ha fatto carriera in politica..

Come Ministro dell'Ambiente lo avrei voluto vedere più deciso nell'imporre scelte innovative. Ad esempio mi sarebbe piaciuta a sua firma l'introduzione del vuoto a rendere su tutto il territorio nazionale ed la decisione di importanti incentivi economici al riciclo, al compostaggio, alla produzione e raffinazione di biogas,  da contrapporre alla vergogna nazionale dei Certificati Verdi, riconosciuti solo alla termovalorizzazione e che capisco difficili da eliminare nell'attuale equilibrio degli interessi in campo.

Sarebbe stato bello anche una legge Nazionale da lui proposta che facesse chiarezza sulla possibilità di stoccare scarti biostabilizzati derivanti da  trattamenti meccanico biologici, magari in attesa che diventino economiche tecniche per l'ulteriore recupero e trasformazione di questi materiali.

Ho l'impressione che il governo Prodi non ce la farà, non so se sperare di sbagliarmi.  Comunque  a Pecoraro e a tutti noi coraggio e ..in bocca al Lupo...

Postato da: federico46 a 14:32 | link | commenti (5)
ambiente e società


Commenti:
#1  24 Gennaio 2008 - 09:09
 
Salve, sono un attivista dei Verdi di Terni, città in prima linea nella ricerca di alternative agli inceneritori.
La ringrazio perché lei ha saputo dire, in poche parole, cosa sta succedendo a livello mediatico ai Verdi e al ministro Pecorare Scanio.

Ovviamente aver privato l'Italia di scorie nucleari e aver tolto i finanziamenti agli inceneritori crea molti nemici potenti, che si stanno vendicando con una campagna mediatiche fondata sulle menzogne.

Purtroppo anche molti ambientalisti sono caduti nell'inganno, ritenendo il ministro responsabile di varie calamità, compresa l'immondizia di Napoli, come se la cosa non fosse stata in realtà preordinata e voluta dalla camorra.

Se gli italiani non impareranno ad avere senso critico e a non credere ai messaggi ingannevoli, non andremo da nessuna parte.
Utente: verdone Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente. verdone
#2  24 Gennaio 2008 - 11:08
 
utente anonimo
#3  24 Gennaio 2008 - 11:09
 
Population Healt and waste management.

L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha pubblicato il rapporto del workshop internazionale "Population health and waste management: scientific data and policy options" tenutosi a Roma il 29 e 30 Marzo 2007.

Per approfondire: euro.who.int.

"Cattive nuove per chi si oppone agli inceneritori", dirà prontamente chi invece gli inceneritori li vuole, "non è dimostrato alcun collegamento tra inceneritori e malattie".

Forse. Ma neanche tra discariche e malattie, a leggere il documento. Bah.

Ad ogni modo, quando si parla di inceneritori io preferisco stressare l'aspetto economico ed ambientale in senso lato, piuttosto che quello sanitario: incenerire non conviene, nè fa bene all'ambiente, ed esistono alternative meno costose e meno impattanti sull'ambiente, ergo perché incaponirsi sugli inceneritori?

Che ne pensi, Federico?

Fabio
utente anonimo
#4  24 Gennaio 2008 - 12:40
 
Da tempo ritengo che la lotta all'incenerimento dei rifiuti si vince puntanto sugli aspetti economici e sui vantaggi energetici, economici ed ambientali delle alternative, che poi sono le solite, una energica politica di riduzione alla fonte ( Rifiuti Zero) e una energica politica di riuso, riciclo e compostaggio.
Da confronti seri come questi la termovalorizzazione perde su tutta la linea; basterebbe che l'Italia decida di eliminare tutte le sovvenzioni dirette ed indirette alla termovalorizzazione ( come nehgli USA) , tassarla come fanno già diversi paesi ( Danimarca, Austria, Svezia) e vedrete dileguarsi tutti i piazzisti che stanno occupando tutti i mezzi di comunicazione.
Comunque leggerò il documento OMS in quanto è opportuno ponderare bene le risposte di un organismo che,pur se autorevole, non è esente da pressioni esterne.
Utente: federico46 Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente. federico46
#5  18 Febbraio 2008 - 09:45
 
Se in Campania c'è questo sfacelo, la responsabilità è unicamente di chi ha governato quei comuni e quelle provincie. Altrimenti non si capirebbe come mai in certe zone, anche della campania, la raccolta dei rifiuti è evvenuta ed avviene in modo regolare.
La politica dei no non porta da nessuna parte. Mi auguro che la popolazione lo abbia capito ed i politici che hanno cavalcato queste assurde posizioni siano finalmente mandati a casa, attraverso il democratico voto.
utente anonimo

lunedì 21 gennaio 2008

Il Ritorno delle Brocche

Nei giorni scorsi molti quotidiani hanno riportato la notizia che diversi Comuni italiani hanno deciso di eliminare l'acqua confezionata nelle mense delle scuole comunali, sostituendo le bottigliette di plastica con brocche d'acqua prelevata direttamente dal rubinetto.

Nella maggior parte dei casi questa scelta è stata vista come un accorgimento per tagliare le spese e un ulteriore segno del declino del Paese, con possibili ricadute occupazionali.

Nessuno si è preoccupato di mettere a confronto la qualità dell'acqua di rubinetto con quella in bottiglia e i costi diretti ed indiretti dei due sistemi ( pubblicità, tassa CONAI (Consorzio Imballaggi), trasporto, smaltimento imballaggi, inquinamento indotto).

 Il lavaggio del cervello degli Italiani, quello che gli fa credere che per essere sani e belli bisogna bere una determinata acqua minerale, da trasportare faticosamente dall'IPERMERCATO a casa, sta continuando a dare i suoi frutti e non a caso siamo  il paese al mondo con il più alto consumo pro capite  di acqua confezionata.

Postato da: federico46 a 12:54 | link | commenti (4)
ambiente e società, rifiuti zero


Commenti:
#1  24 Gennaio 2008 - 13:08
 
a parte che l'acqua potabile dovrebbe essere gratuita per tutti, perchè pagare l'acqua equivale a pagare la vita. A casa mia tranquillamente si apre il rubinetto e si beve e a tavola portiamo due belle brocche di vetro.
Utente: IrethOscura Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente. IrethOscura
#2  24 Gennaio 2008 - 14:20
 
Idem a casa mia, Napoli.

Fabio
utente anonimo
#3  02 Febbraio 2008 - 11:53
 
ciao,
a proposito di acqua di rubinetto, vi segnalo (se non la conoscete già) la campagna "imbrocchiamola".
www.imbrocchiamola.org
Credo sia mooolllto interessante!
ciao
David
utente anonimo
#4  04 Febbraio 2008 - 18:35
 
A proposito dell'acqua di rubinetto mi resta un dubbio.
A casa mia dobbiamo almeno una volta a settimana smontare il diffusore della doccia e pulirlo dalle incrostazioni di calcare che bloccano il flusso d'acqua.
Tutto quel calcare non ha conseguenze sull'organismo bevendo l'acqua del rubinetto?
Utente: BornYesterday Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente.

sabato 19 gennaio 2008

Rifkin è dalla nostra

Bella sorpresa, oggi, di primo mattino.

In albergo, a Reggio Emilia, dopo un partecipato incontro a sostegno  del Porta a Porta avviato con successo nella città Emiliana ( 70% di raccolta differenziata,) sfogliavo  distrattamente La Repubblica (Dopo la nomina di De Gennaro a commissario straordinario dell'emergenza rifiuti campana ho attuato il boicattoggio di tutti i mass -media).

A pagina 15,  intervista a Jeremy Rifkin, il guru mondiale per una società basata sull'idrogeno.  Rifkin, al giornalista incredulo dichiara  che il miglior modo di risparmiare  energia sono (udite, udite..): Riduzione, Riuso e Riciclo, Compostaggio, Fermentazione anaerobica con produzione ed uso energetico di biogas; "solo per quella piccola quota di rifiuti che non possono essere riciclati, l'incenerimento".

E' probabile che il  Rifkin, da buon americano, non abbia famigliarità con i trattamenti meccanico biologici, poco diffusi nel suo paese.

Comunque tutte le sue dichiarazioni sono uno schiaffo ai nostri politici ignoranti e alla stampa becera a loro servizio.

Il Dopo Brunner

Dalle notizie che mi giungono dagli amici di Napoli pare che la conferenza del prof Brunner sia stato un inno all'incenerimento. Da quello che mi è stato riferito mi è sembrato un intervento un pò maldestro, tipico di chi si avventura in terreni non propri, con il rischio di parlare a sproposito.



Se l'ascolto di tutta la conferenza conferma questa impressione, posso scrivergli una lettera aperta che manderemo in italiano alla stampa napoletana, e in inglese allo stesso prof Brunner di cui dovrei poter trovare l'indirizzo e-mail.



Avrei poi un'idea di chi proporre per un confronto un poco più serio.



Al caso nostro potrebbe andar bene il dr. Denison, l'autore dello studio che cito i tutti i miei interventi e che ha stimato i vantaggi energetici ed ambientali del riciclo rispetto all'incenerimento con recupero energetico.

Troverete il suo articolo ( in inglese) in allegato.



Il dr Denison è stato consulente delle associzioni ambientaliste e per loro ha partecipato alle audizioni organizzate dal  comune di Seattle per decidere tra inceneritore e riciclo. Grazie anche a Denison Seatle optò per il riciclo al 60% , obiettivo che Seattle ha raggiunto alcuni anni or sono,



A parlare  bene  e a proposito dei sistemi meccanico biologici si potrebbero  invitare i ricercatori che per conto di Green Peace hanno studiato il sistema a freddo.







Che ne pensate?



Denison. Bilanci energetici

Postato da: federico46 a 16:12 | link | commenti (8)
ambiente e società, vedi napoli


Commenti:
#1  19 Gennaio 2008 - 17:44
 
L'uomo è riuscito ad andare nello spazio.... dovrebbe riuscire a trovare un sistema per smaltire i rifiuti senza pericolo o no? Finora c'è stata una grande confusione. Bisognerebbe produrne di meno...tanto per cominciare. Quando dico ai commessi di non incartarmi l'oggetto che tanto lo metto in borsa, mi guardano male!!!!!
:)))
Utente: cuoredigiada Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente. cuoredigiada
#2  19 Gennaio 2008 - 19:39
 
Federico, qui trovi i video del dibattito. A presto anche quello della presentazione.

Fabio
utente anonimo
#3  20 Gennaio 2008 - 13:12
 
Federico,

per il 23 febbraio stiamo organizzando una - si spera - grande manifestazione a Piazza Dante, Napoli... Te la sentiresti di essere dei nostri?

Maggiori informazioni qui.

fabio
http://beppegrillo.meetup.com/10/messages/boards/view/viewthread?thread=4058092 utente anonimo
#4  20 Gennaio 2008 - 19:56
 
Mi spiace non aver ricevuto una tua risposta, non dispero per il futuro.
Ti lascio in anteprima questo comunicato:
Nel convegno dibattito di oggi, 20 gennaio, la IX Municipalità ha accolto
l'azione proposta dall'ing. Giuseppe Quaranta.

Domani, lunedì 21, verrà proposta autorizzazione presso il competente Comune
di Napoli ed al supercommissario De Gennaro affinchè la "Nappi Sud SpA" possa
posizionare in Pianura 3/4 "scarrabili" ed effettuarsi raccolta differenziata
avanzata, in autogestione.

Ciò non comporterà costo alcuno per i cittadini e per la Municipalità, al
contrario produrrà un reddito per l'autofinanziamento di altre iniziative.

Successivamento al riempimento, la "Nappi Sud SpA" effettuerà trasferimento
presso il proprio sito per il controllo di legge, la compressione e ballatura e
conferirla quale materia prima secondaria.
Utente: g40 Contattami Guarda il mediablog (foto, audio e video) di questo utente. g40
#5  20 Gennaio 2008 - 21:17
 
Ormai, penso sia chiaro a tutti. Una seria raccolta differenziata, SEMPLICE,
deve partire dal separare l'umido. l'umido rappresenta il 35% dei rifiuti, e in un impianto di compostaggio anaerobico, e' totalmente riciclabile.
Oltre al compost, concime organico, vendibile agli agricoltori,
dai rifiuti umidi si ricava metano!! L'umido non e' affatto un rifiuto! E' ricchezza.
Ancora non ho lo scanner, ma voglio provare a descrivervi un articolo del mensile Fare Verde:

A Linkoping, Svezia, coi rifiuti organici e gli scarti dell'industria agro-alimentare, oltre al compost, un 'impianto ricava appunto metano purificando il biogas prodotto dai rifiuti organici:
con questo metano, hanno creato una piccola rete di distribuzione per alimentare il trasporto locale: 60 autobus, 600 auto, e a metano va anche un treno di costruzione Fiat, motori Volvo!
La cosa che mi fa incazzare, è che un impianto di compostaggio del genere, che crea ricchezza e salute per TUTTI, costa 1/20 del mostro che stanno costruendo ad Acerra! Ecomostro che per funzionare, poi riceve piu' di 50milioni di euro all'anno di finanziamenti pubblici!

Bastano impianti di compostaggio e impianti di riciclo come quello di Treviso,(Centro riciclo Vedelago) e non c'e' affatto bisogno di inceneritori, perche resterebbe solo una percentuale del 5%di rifiuti non riciclabili,
che puo' benissimo andare in discarica cosi' com'e', e non sotto forma di ceneri tossiche.
Per di più da un semplice confronto di numeri si evince che: l'inceneritore oltre al particolato ultrafine che finisce in atmosfera, restano il 33% di ceneri tossiche ,+ i FILTRI da smaltire in discariche speciali.Con impianti di compostaggio + impianti di riciclo finirebbe in discarica solo un 5% di rifiuti non nocivi! Lo stesso TMB (trattamento meccanico biologico, del residuo non riciclabile), sarebbe reso superfluo dai comuni che appunto hanno sul proprio territorio impianti di compostaggio + Centri di Riciclo come quello di Vedelago!