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domenica 29 aprile 2012

Partecipazione inclusiva


Piu di cento sostenitori di Marco Doria, futuro sindaco di Genova, riuniti per mettere le basi per una gestione partecipata alle scelte che il prossimo Consiglio Comunale dovrà fare.
E vista la bella giornata, il ponte lungo del 1° maggio, già questa alta partecipazione è significativa.
Per preparasi a questa innovazione, che Doria ritiene indispensabile per salvare la Democrazia che non può essere solo rappresentativa, si sono ascoltate le esperienze di partecipazione che i comuni di Milano e Napoli hanno già avviato.
Più strutturata ed istituzionale la scelta di Napoli, come ci è stato comunicato, via skipe, da Lucarelli, assessore ai Beni Comuni di Napoli. La scelta napoletana che ha trovato i maggiori consensi è quella che ogni decisione deve essere adeguatamente giustificata e se i pareri consultivi dei comitati cittadini non fossero accolti, gli assessori competenti devo spiegarne, pubblicamente, le ragioni.
Dopo le introduzioni al tema, si sono fatti, in ordine alfabetico,  cinque gruppi di lavoro (una ventina di partecipanti per gruppo) che hanno risposto e commentato tre quesiti: validità del documento di Doria sulla partecipazione; parere sulle scelte milanesi e napoletane; da cosa partiamo a Genova.
Il tema principale è stato chi includere nelle decisioni partecipate (il singolo citadino? i Partiti?).
Sulle modalità, le preferenze sembrano essere maggiori per il modello napoletano, anche se tutti siamo stati dell'opininione che ci sarà un Modello Genova, date le caratteristiche e la storia della nostra città, certamente saranno dati maggiori poteri ai Municipi.
Il compito è arduo, ma la scelta è irreversibile: a Genova le nuove scelte saranno costruite anche in base alle esperienze e ai desideri dei cittadini. I poteri forti della città, compresi quelli dei partiti attuali saranno un pò più deboli.
Vista la partecipazione di ieri, questo è certamente più di un auspicio.

mercoledì 25 aprile 2012

Riciclar Tappi a Genova


In attesa che AMIU si organizzi, ecco le centoquarantuno "isole ecologiche" che a Genova, raccolgono tappi di plastica che, grazie alla loro elevata qualità (tutti i tappi sono fatti con lo stesso tipo di plastica) valgono,  per il Consorzio Nazionle Imballaggi (CONAI ), 276 euro x tonnellata

Amiu provvede al trasporto ai centri di riciclo e il Comune riconosce alla associazione "Riciclo Tappi Nonsoloparole " circa 120 euro per tonnellata, usati per aiutare cittadini in difficoltà.

Quindi e' vero che la Rumenta vale e che riciclare è meglio che incenerire e gassificare!

PUNTI RACCOLTA TAPPI        Aggiornata 10/03/2012

legenda: Ritiro settimanale.°, 15 gg *, mensile +

CONTATTI PER RITIRO O CONSEGNA TAPPI:

Andrea :349 3674389         Maria Lorenza: 338 2392479

Miriam  :347 3165682 (responsabile )



MARASSI

Parr. Mater Ecclesia (2)°  Don Danilo / Nuccia,

L – V    9 – 11,30  e venerdi pomeriggio dalle 16.30 alle 18        

Scuola Materna Montale, Via Fea – portano in parr.

Scuola L.Cambiaso,Elementari, Via Bracelli (1)+ Segreteria

                                             Medie              “          “                    “                “           “     

Convento Suore Brignoline, Via Bracelli (1)+ Suor Emmanuela tel: 010 825728



Circolo Cattolico S.Margherita , Via Bracelli (1)+ Sig. Luciano * tel:010 887301

Avvisano loro

Distretto Sociale, Via Bracelli (1)  Sig.ra Bruttomesso * Tel: 010 8328011

                   L – V  8.30 – 12.30     giov 8 18  

Parr. S. Margherita, Via Bertuccioni (2)° Padre Francesco  Tel:010 8392313

Caseggiato 20, Via Bertuccioni (1) Solo il lunedì nel portone. Ritira Miriam

CDA Marassi-Quezzi,* Via del Camoscio 11, (1) + Tel: 010 8370305

Frutta Maria e Bruno, Via Bertuccioni (1)° Sig.ra Maria

Suore Minime (Casa di riposo)*, Via Marassi 1 (1)+  

Scuola Papa Giovanni XXIII, Piazza G.Ferraris    Maestra Aurelia (2)

Scuola Media Lomellini, Scuola Materna, P. Ferraris (in attesa di conferma)          

Scuola Maria Ausiliatrice(Salesiane) Elementari e Medie, C.Sardegna (2)*  Tel: 010 8313718  tutte le matt. e telefonando anche il sabato. Suor Sara(Medie)

Parr. Regina Pacis, Corso De Stefanis(1)+ Don  Torre 010 882216

BAR COKATAILS, Corso De Stefanis (1) ritira Thomas

Circolo Villa Piantelli, bar interno, Corso De Stefanis (1) Ref.Thomas

Circolo Floris ,Piazza G.Ferraris. Sig.De Persis (1) in consegna



QUEZZI

Parr. Natività di Maria, Quezzi (1)* Sig.ra Violetta Tel:010 826442

ARCI QUEZZI , Sig.ra Cinzia (1) *

Caseggiato VIA FONTANAROSSA 59, Sig. Sirianni (1) * 348 4107390                               

Bar ACLI, Piazza Largo Merlo  (2)+ Gestore Sig. Nicola 347 0505185    

Parr. N.S. Della Guardia, Largo Merlo (1)+  Don Ettore tel: 010 826220                     

MOLASSANA

CDA Staglieno,  Piazzale Adriatico 17/2  (1) Sig.ra Franca * tel: 010 8355746

                               LUN E  Giov 9.30 – 11.30 e VEN POMERIGGIO 15-17

Parr. S.Gottardo, Via Piacenza (1) (ritira Gianni Cda Staglieno)

Ecobolle, detersivi alla spina, Via Piacenza (1) Sig.ra Luisa.

Bar Latteria Via Struppa 86. (1)* Sig. Massimo (Ritira Thomas)

Ass.Vivisemm, Palestra Via Mogadiscio, S.Eusebio (3)  Maura Caprile

Parr. S.Eusebio Parrocco (1) 010 8362531

Via Terpi, Laura



S.FRUTTUOSO

Pizzeria d’asporto TOTO’, Via Carlo Varese (1)Sig.ra Gianna *010 502638

ERGA Edizioni, Via Imperiale (1)  Sig.ra Aurora (Consegna lei).

Municipio Bassa Val Bisagno, P.Manzoni  (2) 1°p e p.t.  010 5579723 sig.ra Matilde          

Distretto Sociale S.Fruttuoso, Piazza Manzoni  (2)piano terra e 1°piano Sig.ra Bruttomesso * Tel:010 820004 557979     8.30 - 11.00 (12.30)

Scuola Vespertine OASI, Via Archimede * (1) 1°p  Sig. Solari 010 9897800                                

AFA / Centro REULL, Corso Sardegna (1) 010 5451214 tutti i gg 8,30 – 18,30

OASI Palestra, Via Archimede (1)Sig.ra Iris 347 6821070 (+ 1 per Mauro) ???



Società di Mutuo Soccorso fra Operai & Contadini, Via L. Cambiaso  010 500628avv ???

Società Op. Cattolica S.Fruttuoso, Via Vitale (1) (fondi parr.P. Martinez) 010 507362

Ass. Compagnia delle Vele, Via Vitale (ex-anagrafe)  (1) aperto pom. ????

Contubernio (Scuola elementare e Casa di Riposo), Via Amarena (1)Sig.ra Luisa: 338 7319498 e 010 503306                  LUN – VEN  7.30 – 17                             

Signora Bramante 338 7319498 assistente sociale oppure 010 513497.

Parr. S. Sabina, Via Donghi, Bianca pastorino – Consegnano loro

CDA S.Fruttuoso,  Via Cellini 26 (1)  Sig. Domenico Luceti * Merc e venerdì 9 – 11.30         lun 15 - 17.30

Fondazione Auxilium , Via Bozzano (1) Sig. Alberto Mortara * tel: 010 515609

Asilo Piccolo Principe, Via Donghi  ???

Asilo, Via Galeazzo ???

Ist. Comprensivo S.Fruttuoso, Via Berghini Sig. Gulluni

Piccolo Cotolengo,  Via Cellini  Sig. Adriano    ???   



SAN DESIDERIO

Oratorio di San Desiderio e nell'ambulatorio medico della P.A. di San Desiderio, Maria Giulia Pastorino  

 

LEVANTE

Banca S.Paolo, Corte Lambruschini Corso Buenos Aires, Sig.Bruno (1)

Parr. Rimedio, P. Alimonda. Don Filippo Monteverde (1) rit:Antonietta

ANPI, Via Montevideo 6/2.  Dott. Bartolomeo (1) 339 4110842

Ass. Gigi Ghirotti, ogni sett. Corso Europa 50/9 (1) Prof. Henriquet (ritira Antonietta)

Ass. Gigi Ghiotti Hospice Albaro Via Montallegro (1) Tel: 010 518362 (rit. Antonietta)

Villa Serena, (clinica) Albaro         ???

Scuola Perasso, Salita Noce 78. Element. (2) 010 3778094

Scuola Element. Giustiniani, Via Bottini 010 387437  (1)

SIEMENS, Viale Sembrano (1) Ref:M. Lorenza- Michela

Osp. San Martino:

Farmacia, Viale Bened. Osp.S.Martino (1) Ritira M.Lorenza

 Pad 6 Ematologia *,Marina Daneri 010 5553432 (1) rit:Antonietta

Cardio chirurgia, 6° piano Monoblocco,Caposala Daniela rit:Antonietta

Ematologia, Day hospital, Monoblocco, Piero Randazzo

IST, Mensa e laboratorio, Paola Bet  349 6625789 (2) (in consegna) rit:Antonietta

Centro Trasfusionale, Monoblocco , rit:Antonietta

Ambulatorio Clinica Oculistica San Martino, Viale Benedetto. Dott.sa Ghiglione/Suor Virginia (in attesa di conferma).

Scuola Infermiere, Osp.San Martino Direttrice:Suor IreneMedicina Legale, Osp.San Martino, Simona (in attesa di risposta)Neuro Radiologia, P.S. (6) rit:AntoniettaUniversità di Ge, Dipteris, C.Europa 26 (2) Marino V.Z. rit: Davide Mantelli

Università di GE, Dip.Matematica ,Via Dodecanesu 35, Sig. Sape 320 4242078uff. 010 3536797   rit: Davide Mantelli      

Università di Genova, Dip. Fisica (1) Rit:Davide Mantelli

Liceo Martin Luther King, Sturla   (1)  Rit: Maria Lorenza

   “         “          “          “    Succursale Nervi (1) Rit:Maria Lorenza                              

Parr. N.S. degli Angeli, Via Carrara, Elena Mameli (1) 346 5115088

CEM, Ex-Ospedale di Quarto (1)   Cristina Bet 3490706102 ( avvisano per ritiro)

Provincia, Uff.Turismo,  Giulia Mormile (1) Cavalcavia Quarto

Istituto Don Bosco (Pretto), Via Carrara 260, Sig.Piero / Don Mario. (2)

Parr. Via Carrara.    Gianni E Liliana 3465115088 (1) * Rit. Lorenza

Scuola Media Boccanegra, Piazza Raimondini (1) Prof.ssa Gamba Rit. Lorenza

Scuola Media Boccanegra, Piazza Rotonda (1) Prof.ssa Gamba Rit. Lorenza

Officina ORA, Via Tolemaide sig. ENNIO (avvisano) corsia autobus!!!!

SISA Supermercato, Via Pisa-angolo Via Monte Montezovetto  (1)* Sig.ra Giovanna

Circolo ‘S.Erasmo’  Quinto al mare, Sig.Nanni 010 3770043 (1)     

Sig. Santagata & Sig.ra Lucia, Via Sturla 54/5 (1)

Scuola Durazzo  Via Romana di Quinto, (1) Sig.ra Gabriella 010 321611

Asilo Duca D’Aosta, Via Bolzano 14(1) Suor Lucia 010 3200444 Rit. Lorenza

EX Tiro al piccione, Piazza De Simoni 1, Sig.Pedevilla 010 322787

Parrocchia SS. Annunziata Sturla Via Bottini Rit. Lorenza

GRAC Via Tanini Rit. Lorenza



NERVI

Bottega Solidale, Via Oberdan 86r, Genova Nervi, Antonietta 010 3727198 / 347 4046755 (ritira Maria Lorenza)

Parrocchia S.Giuseppe, Via del Commercio (1) Don Vincenzo  (ritira Lorenza)

Parr. Assunta, Nervi (1) Andrea Marongiu

Scuola Emiliani, Nervi (1) Andrea Marongiu:   ????andreamar@gmail.com 





CENTRO – MARE

La Bottega Solidale,  Porto Antico  (1) *  347 4046755  

 L’Acquario di Genova, Porto Antico (in attesa di conferma)

Stazione Carabinieri della Maddalena, Brig.C.  (1)                                           

CENTRO

Metropolitan Style, Via Varese 5r    Daniel  010 532578 (ritira Miriam)

Scuola Elem. De Scalzi, Via Ricci (1) Sig.ra  Giuliana (consegnano loro) 



Biblioteca Berio, Via del Seminario (Fieschi) (2) + Orietta Leone 010 5576017(avvisano)

Berio Cafè, Via del Seminario (Fieschi) (1)  010 5705416

Regione Liguria, Via Fieschi (1) Sig. Merlino e Sig.ra Farinelli

Mentelocale, Palazzo Ducale, P.De Ferrari (2) Alessandro Vivona

Agenzia La Via ,Via Tommaso Reggio (1)° Maurizio   tel: 010 2543489

Centro di Solidarietà, Via Tommaso.Reggio (1)° (aperto solo di mattina)

Caritas, Via Canneto Lungo, Monica/Lucia 010 2477015 (in consegna)

ARCAT, Vico Mezza Galera (1) Sig.Gabriele (in consegna) controll.orario



CEF / FAU,  Vico Falamonica 1/6  (1)+  9 -12  Benedetta/ Pia * tel:010 2543236    

TELEGENOVA, Via XII Ottobre (1) (avvisano loro)

Scuola Media Bertani,Salita delle Battistine (1) Sig.ra Rita ° tel: 010 8391792

Scuola Bertani Elementari  Ci contattano loro  Solo mattina entro 13.30

Orto Botanico , Corso Dogali 1m, Simonetta 349 3471936 rit:Paola

Istituto Chiossone –  Sig.ra Enrica  (ritira Paola)

ScuolaGermanica,(Ravasco),Piazza Carignano  Lucia Foglino Caritas  (2)

Polizia Ferroviaria, Via del Lagaccio 1,(Staz.Principe) Sig.ra Iris 010 2745111 (2) 

Amici Uff. Postale, Via Bologna  Sig.ra Maura 347 5448525 (avvertono loro) 

Numerosi Bar del Centro storico – Daniela/Miriam

Ist. Comprensivo Oregina – Salita Oregina 40   0102489245

Ist. S. Maria Depretis – P.za Bandiera 2/5 0102512377

IP.SE.MA. Via Serra  Sig.ra Fortunato Patrizia

Parr. N.S. della Provvidenza, Via Vesuvio 9, Catechista Gabriella 010 230340/ 340 5998642 (fanno contenitori loro)

Circolo “Laura Lugli” – via Malta 3/4  Ref.Thomas





 PONENTE

Palestra Figoi, Sig.Bruschettini (2) ( per ora ritira figlia M.Lorenza)

Croce Verde PRA’, Via Cordanieri 29r (1) Tel:010 665241 ref. Piero Comes

Opera Giosuè Signori, Villa delle Palme, Mura Sant’Erasmo 2,(1) Tel:010 219042P.Comes

Casa Santo Bambino, Via Tosanotti 5, Voltri (1)Tel: 010 6137619 P.Comes

Scuola Alfieri, Via Rostan, Sestri P. Maestra Enrica 349 4092254 (3) 010 6041589

Scuola Carducci,Viale Rigon Sestri P.

Scuola Mat. Girasole, Via S.Giov.Batt.               “          “            “                  

Sc. Alberto Pezzani, Via S.Alberto (Mat & Element.) “            “              “

Scuola. S.Giovanni Battista, Via Andrea del Sarto 20

Gain Sonic Hearing sas, Via Borzoli 39 int. 130r Tel:010 6040640 (1)

Scuola Materna S. Elia, Via S. Elia 108  Tel: 010 6502785

Parr. N.S. delle Grazie, Via Dottesio,Sampierdarena, Anna Dodero (1) 3456621665. Don Franco Buono

Parr.N.S. della Cella & S.Martino,Via Giovanetti,(1) Tel: 010 463420 Piero Comes

Ospedale Sampierdarena, mensa. (Ritira Dott.ssa per il momento)

Scuola Don Bosco, Sampierdarena, (ritirato Silviana fin’ora)

CGIL,Via S.Giovanni d'Acri 6 (1°p,stanza 21) Sig.ra M Mantero, 335 8162763 (portano loro all’ecopunto più vicino)

Call Web (Rotary Club La Spezia) Via Greto Cornigliano 63, Sig.ra Serena 010 6001532  (avvisano)

Microarea spa,  Via Renata Bianchi 36 (canc. acc. Castorama) Campi.Sig.Paolo Spoto     Ilaria Manzoni 010 6012634

Paramed, Corso f.m.perrone 73r.(venendo dall'ikea trovi a sin. distributore e pochi metri prima a dx un varco che porta all'ingresso ASG e Paramed.chiedere in portineria:Leonardo tel:347 6707681.IKEA, Campi (3) (in attesa di consegna, contenitori nuovi) Ref.Miriam

La Bottega Solidale, Via Canepari 92r, Certosa        Paola 010 4694121

Lega del Cane, Via Fornace del Garbo. Lorenza 348 4142321

Asilo Primavera, Piazza Vittime di Bologna 010 7493196

Parr. S.Antonio Abate, Pegli – Don Mario German  347 2607030 (ritira Aurora)

Croce Verde di Mignanego, Sig.ra Enrica 010 7792161 (1)

Scuola Cantore – via Reti 23 Sig.ra Aiello

Ass. Don Lino ai Broxi – via Bach  Sig. Bruzzo Carlo



DEPOSITO TAPPI, Via al forte di S.Tecla , Pianderlino,GE


Sui monti liguri l'ecomuseo della Resistenza Partigiana.


Chi visita la Scozia può ripercorrere dal vivo brani della storia di questa terra, grazie all opera del National Trust, l' equivalente inglese del FAI, ma con una importante differenza. 
Il National Trust, oltre ai monumenti, tutela, in modo interattivo, i luoghi della memoria collettiva, ad esempio quelli dove si sono svolti episodi salienti della lotta d' indipendenza scozzese.
Di seguito troverete un'interessante ricordo, realizzato da Piero Stagno, degli eventi piccoli e grandi avvenuti nell entroterra genovese durante la Resistenza Partigiana: potrebbe essere la prima bozza di un Ecomuseo (museo all'aperto) della Resistenza, un percorso della memoria realizzato lungo i sentieri, i rifugi, i luoghi degli scontri, degli eccidi, delle fucilazioni.

La Resistenza in Val Trebbia.
All'inizio della Val Trebbia, sul vecchio tracciato della Statale 45, appena superata la galleria della Buffalora sta un cippo con questa lapide: " 1943 1945 - Qui inizia la Val Trebbia / che fu il teatro / di dura lotta partigiana / combattuta dai reparti / della VI Zona Operativa / appoggiati da queste popolazioni / in fraterna solidarietà / contro l'invasore straniero / ed il traditore fascista / sede della prima / Repubblica partigiana ligure / vide il sangue di mille caduti / sparso per la libertà / l'Indipendenza ed il Progresso".
La val Trebbia, fra il giugno del '44 e l'aprile 1945, costituiva, con la Val Borbera, il territorio della cosiddetta "Repubblica di Torriglia", cioè un territorio sostanzialmente controllato dai partigiani (Banden Gebiet nelle carte militari tedesche ed il cartello "Achtung Banditen" era appunto posto alla galleria della Buffalora), che avevano una roccaforte a Barbagelata, il comando-ospedale-campo di prigionia alla Colonia di Rovegno ed un altro comando a Gorreto, nel palazzo Centurione.
A Foppiano e Pietranera erano ospitati il colonnello Peter Mac Mullen ed il maggiore Basil Davidson, paracadutati sull'Antola nel gennaio 1945, che dirigevano i lanci; il Davidson narrò i fatti della val Trebbia in un libro dal titolo "Highway 45" ed in un convegno svoltosi a Genova nel quarantennale della Resistenza affermò:"la Resistenza era molto più forte, meglio organizzata e di molto maggior valore militare di quanto le nostre informazioni precedenti ci avevano portato a credere...Avevamo trovato una Resistenza unita...dopo gli anni di sofferenza e di divisione questa era l'Italia rinata". Scendendo lungo la Val Trebbia si incontra la piccola località di Costa di Maggio, vicino a Montebruno:  qui, in una piccola osteria, avvenne uno dei fatti più significativi dell'intera Resistenza: il passaggio con i partigiani di un battaglione della Monterosa.
Dopo le grandi battaglie dell'agosto 1944, i repubblichini avevano stazionato in Val Trebbia tre battaglioni della Monterosa (divisione alpina), a Bobbio, Gorreto e Torriglia; nell'ottobre 1944 il CLN lanciò un appello agli alpini.."siete voi italiani o servi di Hitler? Se siete italiani non sparate contro i vostri fratelli: sarete maledetti dalle vostre stesse madri!.....Alpini! Obbedendo agli ordini ricevuti in Germania, disonorerete le tradizioni del vostro corpo, le vostre famiglie, la vostra Patria. Disertate, unitevi con le armi ai patrioti, ai difensori della libertà".  Il maggiore Paroldo, comandante del battaglione Vestone, stazionato a Gorreto, tramite la mediazione del Parroco entrò in contatto col Comando partigiano, personalmente con Aldo Gastaldi, "Bisagno" (che era alla Colonia di Rovegno, quindi per incontrarsi dovevano fare poca strada) ed il 4 novembre 1944 il comando della VI Zona comunicava:"Stamane, nell'anniversario  dell'armistizio che nella grande guerra l'Italia ha imposto all'esercito austro-ungarico e tedesco, il battaglione alpino Vestone è passato al completo nelle file della Divisione Garibaldina Cichero. Gli alpini hanno così ritrovato la vera Italia, quell'Italia nostra e onesta che combatte sui monti per la sua libertà. Il comando della divisione saluta gli alpini del Vestone e plaude al loro gesto ed alla ritrovata fraternità nel nome dell'Italia".  Gli alpini divennero il distaccamento Vistù e combatterono valorosamente fino alla Liberazione. Periodicamente a Gorreto si commemora questo avvenimento. Al bivio di Fascia è il cippo della Brigata Jori, la brigata della val Trebbia; sono 40 nomi quasi tutti sconosciuti, ed una frase della lapide è molto significativa "Voli d'aquile e di rondini..portate ovunque ai falsi ed agli immemori, l'ultimo grido di guerra...di coloro che qui lottarono e caddero.perché i vivi rammentino.."; sembrano parole scritte oggi, i falsi e gli immemori ci sono ancora; la Jori combattè durante tutta la resistenza, scese su Genova, sfuggendo anche ai mitragliamenti degli aerei alleati e, dopo la liberazione, fu incaricata del disarmo delle SAP di città; poi venne la volta del loro disarmo, ma Bisagno disse:"non daremo le armi agli alleati, torneremo là dove siamo nati e le lasceremo là (intendeva dire nati come partigiani e come uomini)".   La Jori portò le sue armi a Torriglia e riempirono fino al soffitto il garage delle corriere; la Berto (l'altra brigata della Divisione Cichero)  si disarmò a Fontanigorda. Scendendo ancora la Val Trebbia, al ponte di Rovegno si incontra il monumento alla divisione Cichero ed in particolare a Bisagno, con questa iscrizione: "A Bisagno -  ai Caduti delle formazioni Cichero - alle popolazioni di queste vallate": bisogna infatti ricordare che senza l'appoggio delle popolazioni non sarebbe stato possibile tenere migliaia di uomini in armi sui monti per venti mesi (all'inizio furono naturalmente meno, ma dall'estate del '44 erano circa tremila per arrivare a 6000 nel febbraio 1945 quando furono chiusi gli arruolamenti). Nelle lapidi in bronzo seguono i testi in italiano e tedesco della resa di Villa Migone, che fu preceduta e resa possibile dalla Resistenza della VI Zona; nei bei bassorilievi in bronzo ci sono scene di battaglia; qui la terza domenica di maggio si tiene ogni anno la commemorazione di Bisogno che morì il 21 maggio 1945 in un tragico incidente stradale presso Desenzano sul Garda: tornava dall'aver accompagnato alle loro case i partigiani del distaccamento Vistù (come aveva loro promesso il 4 novembre 1944) e dall'aver abbracciato le madri dei caduti. Le Capanne di Carrega: siamo nel cuore del territorio partigiano, per la posizione strategica fra Trebbia e Borbera, le due valli principali del "Bandengebiet" (il comando della VI Zona era a Carrega ed il comando della Divisione Cichero era alla colonia di Rovegno); qui nei due grandi rastrellamenti dell'agosto '44 e del dicembre/gennaio successivo passarono le truppe dell'occupante, nel secondo con la divisione Turkestan, rimasta nell'immaginario collettivo delle popolazioni come i "mongoli"; qui nell'agosto '44 si trovavano il Generale Rossi e Raffaele Pieragostini del Comando Regionale Ligure, che quindi poterono seguire personalmente lo svolgersi delle operazioni; qui il 23 settembre successivo si tenne un'importante riunione di tutti i comandanti partigiani delle valli per trarre gli insegnamenti dalle battaglie sostenute e per stabilire una migliore organizzazione (avvenimento ricordato da una lapide su un lato dell'edificio), la cui efficacia venne provata nei rastrellamenti del dicembre/gennaio successivi; qui si tenne ai primi di aprile 1945 un'altra riunione per stabilire i piani della discesa su Genova (c'era una lapide evidentemente andata persa in una ristrutturazione); queste sono le riunioni di cui si ha memoria, ma evidentemente le Capanne erano normale luogo di incontro dei reparti partigiani. Dalle capanne di Carrega si arriva all'Antola, il cuore della repubblica di Torriglia, dove si svolse una delle prime riunioni organizzative di tutta la Resistenza: infatti alla metà d'ottobre del '43 qui (probabilmente nel rifugio Musante) si riunirono i comandanti dei primi embrioni di reparti partigiani, che stabilirono le rispettive zone di influenza, un modo comune di azione e l'impiego del nome di battaglia, che ciascuno era tenuto ad adottare, nonché il doppio Comando, militare e politico; per il suo grande significato simbolico, nell'agosto '44 la vetta fu l'obiettivo di ben 9 puntate concentriche dell'invasore che salivano da tutte le valli circostanti; alla fine l'Antola fu conquistato ed il nemico credette di aver inferto un colpo mortale, ma la loro vittoria fu di breve durata, perché i partigiani, grazie alla perfetta conoscenza del terreno, avevano subito poche perdite ed erano ripiegati secondo gli ordini ricevuti, per cui nel giro di un paio di settimane avevano ripreso il controllo dei monti.
Sulla vetta c'è un cippo piramidale con queste iscrizioni: "da / questi monti / popolo armato / fece baluardo / contro la furia dell'invasore" .."sulla vetta del monte dei Genovesi / cuore e baluardo della lotta per la libertà / al ricordo dei caduti partigiani si unisce quello di Guido Rossa / amante della montagna saldo democratico vittima del terrorismo / e di quanti come lui raccogliendo l'alto esempio dei Caduti per / la libertà sacrificarono la vita al servizio ed alla difesa  delle / Istituzioni repubblicane nate dalla Resistenza". La Val Trebbia: "i monti che mai furono del nemico".
 Fraternamente Piero

lunedì 23 aprile 2012

Comuni liberi da cemento

In questo benedetto Paese nulla succede per caso, ma nessuno te lo spiega.
 Solo pochi minuti fa ho finalmente capito perchè, nonostante il calo demografico. in Italia si continua a costruire case e capannoni.
La spiegazione me l'ha data l'ultimo numero del Touring e vel a rigiro:
Dal 2001, il governo Amato autorizza i Comuni ad utilizzare il 50% dei soldi che i costruttori versano per contribuire alle spese di urbanizzazione  necessarie per fornire servizi alle nuove case ( strade, fogne, gas, luce, acqua..). I Comuni possono usare questi soldi per le spese "correnti" ( servizi ai cittadini, stipendi, illuminazione pubblica..). Nel 2009 (governo Berlusconi), la quota a cui possono attingere i Comuni sale al 75%.
Insomma, i Comuni per fare cassa e stare dentro i limiti del Patto di Stabilità ( il bilancio comunale deve stare entro limiti prefissati), sono costretti a svendere  letteralmente il proprio territorio e i pochi comuni che hanno deliberato la crescita zero dei volumi abitativi sono costretti ai salti mortali per mantenere in vita i servizi erogati ai cittadini.
E al danno si aggiunge danno, in quanto questa svendita aumenta i costi generali dello Stato poichè impermeabilizza il terreno e impoverisce le falde acquifere, aumenta la bolla di calore delle aree urbane, aumenta il rischio di frane ed alluvioni, riduce la disponibilità di terreno agricolo per la produzione di cibo, aumenta l'emissione di gas serra, distrugge la bellezza del paesaggio italiano.
E quindi urgente porre fine a questa follia.
In campo edilizio, il Piano delle Grandi Opere di cui ha bisogno il Paese, è quello della riqualificazione energetica di tutti gli edifici, di classe energetica G, costruiti a partire dagli anni 50.
E  i comuni possono "fare cassa", aumentando l'efficenza energetica dei propri edifici (bollette energetiche meno care), diventando autoproduttori di energia con impianti fotovoltaici su tutti tetti degli edifici pubblici, comprese pensiline per la sosta bus, producendo biometano con la digestione anaerobica della frazione organica prodotta dai suoi concittadini, mettendo in vendita "ingombranti" nobilitati raccolti con la "differenziata" e vendendo al migliore offerente carta,  vetro, metalli, legno, oli esausti, plastica, tessuti separati all'origine e raccolti con sistemi "Porta a Porta " e/o di "prossimita".
Una serie di importanti obbiettivi, interessanti anche per il prossimo Sindaco di Genova.

domenica 22 aprile 2012

Bogliasco 80% di differenziata

Diciamolo sottovoce, in quanto e' un'anteprima non ufficiale, ma la fonte e' attendibile. Fatti i dovuti controlli, in due mesi dall 'introduzione del sistema di raccolta porta a porta , la raccolta differenziata di Bogliasco ( 4000 anime a due passi da Genova) risulta essere superiore all'80%! Pare proprio che sia vero in quanto il gestore della discarica di Rio Marsiglia, dove inviamo i nostri rifiuti indifferenziati, non vedendo più arrivare camion dalle nostre parti, si e' preoccupato e ha telefonato in Comune. Se le cose stanno così vuol dire che tutte le famiglie e i negozianti di Bogliasco, separano con diligenza le quattro frazioni richieste. Forse sarebbe più corretto dire che tutti quelli che a Bogliasco differenziano, differenziano tutto con cura. Infatti c'e anche un piccolo mistero: l'intera produzione di rifiuti ( differenziato + indifferenziato) e' diminuita del 40 %. Troppo per essere spiegato con la minore produzione a causa della crisi e della maggiore attenzione dei Bogliaschini ad acquistare meno imballaggi. E' infatti certo che ci sono un po' di Bogliaschini ( 10%?) che non si rassegnano al nuovo che avanza e pur di fare dispetto al nostro sindaco, portano tutto il loro indifferenziato nei cassonetti della vicina Nervi, lungo la strada per andare in città. Mi sembra un'idiozia della serie " per far dispetto alla moglie... Ed e' anche un'idiozia che costa cara. L 'azienda genovese per la gestione dei rifiuti (AMIU) si e' accorta del singolare aumento di rifiuti in questo quartiere ed e' già allertata. Personale in borghese controlla la zona e stanno fioccando le multe, in quanto e' vietata l 'esportazione dei rifiuti da un Comune all'altro. Quando la situazione si sarà stabilizzata vi darò aggiornamenti, ma tutto fa pensare che il prossimo premio ai Comuni Ricciloni  liguri sarà vinto alla grande da Bogliasco.

NUOVO SENSO CIVICO: UNA CONFERMA AUTOREVOLE A QUANTO DICIAMO DA SEMPRE: IN ITALIA NON ABBIAMO BISOGNO DI ALTRA ENERGIA. - LA PAROLA D'ORDINE E': RIDURRE, RISANARE, RIMODULARE.

NUOVO SENSO CIVICO: UNA CONFERMA AUTOREVOLE A QUANTO DICIAMO DA SEMPRE: IN ITALIA NON ABBIAMO BISOGNO DI ALTRA ENERGIA. - LA PAROLA D'ORDINE E': RIDURRE, RISANARE, RIMODULARE.

Ce lo chiede l'Europa!

Dubito che Clini e Monti abbiano letto questo interessante Comunicato Stampa della Commissione Europea che, in estrema sintesi, consiglia caldamente di tassare discariche e "termovalorizzatori" per passare senza indugi a riciclare  tutti i nostri scarti.
Ecco il testo integrale

Commissione europea – Comunicato stampa

Ambiente: l'alchimia dei rifiuti – come alcuni Stati membri li tramutano in risorsa

Bruxelles, 16 aprile 2012 – Gli Stati membri più virtuosi vantano percentuali di riciclo dei rifiuti fino al 70% e non interrano praticamente nulla in discarica, dove invece altri Stati membri smaltiscono ancora oltre i tre quarti dei rifiuti. Come si è riusciti a tramutare i rifiuti da problema a risorsa? Lo spiega la nuova relazione pubblicata oggi dalla Commissione europea: combinando strumenti politici diversi. Una combinazione di imposte e divieti sulle discariche e sull'incenerimento, programmi di responsabilizzazione dei produttori e sistemi di "paga quanto butti" risulta essere la soluzione più efficace per incanalare i flussi dei rifiuti verso percorsi più sostenibili. Affinché l'UE riesca a conseguire gli obiettivi fissati nella Tabella di marcia verso l'impiego efficiente delle risorse (zero conferimento in discarica, massimizzazione del riciclaggio e del riutilizzo, limitazione del recupero di energia ai rifiuti non riciclabili), si dovrà generalizzare a tutti gli Stati membri l'introduzione di questi strumenti economici.
Janez Potočnik, commissario per l'ambiente, ha dichiarato: "I rifiuti sono troppo preziosi per essere semplicemente buttati via: con una gestione oculata è possibile reiniettarne il valore nell'economia. In sei Stati membri uno smaltimento in discarica pari praticamente a zero si associa oggi a percentuali di riciclo elevate. In tal modo questi Stati non soltanto sfruttano il valore dei rifiuti, ma hanno contestualmente creato anche industrie fiorenti e numerosi posti di lavoro. La relazione illustra come ci sono riusciti: aumentando l'attrattiva economica della prevenzione, del riutilizzo e del riciclaggio mediante strumenti economici selezionati. Condividiamo oggi con gli Stati membri e gli enti locali la responsabilità comune di far sì che tali strumenti siano usati efficacemente e diffusi in tutta l'UE. È questo uno degli obiettivi centrali della Tabella di marcia verso l'impiego efficiente delle risorse."
L'esperienza maturata negli Stati membri insegna che il modo ottimale per migliorare la gestione dei rifiuti passa per la combinazione degli strumenti seguenti:
  • imposte e/o divieti sulle discariche e sull'incenerimento – i risultati dello studio sono inequivocabili: le percentuali di conferimento in discarica e di incenerimento sono scese nei paesi in cui imposte o divieti hanno innalzato i costi di tali operazioni;
  • i sistemi di "paga quanto butti" si sono rivelati molto efficienti nel prevenire la produzione di rifiuti ed incoraggiare i cittadini a partecipare alla raccolta differenziata;
  • i meccanismi di responsabilizzazione dei produttori hanno consentito a vari Stati membri di raccogliere e ridistribuire i fondi necessari a migliorare la raccolta differenziata e il riciclaggio. Tuttavia, date le grandi divergenze riscontrate fra Stati membri e fra flussi di rifiuti in termini di efficienza rispetto ai costi e di trasparenza, questi programmi presuppongono una pianificazione accurata ed un monitoraggio attento.
Considerevoli differenze tra gli Stati membri
La gestione dei rifiuti varia notevolmente da uno Stato membro all'altro: stando alla relazione pubblicata il 27 marzo da Eurostat (cfr. STAT/12/48), i sei Stati membri più avanzati in materia (Belgio, Danimarca, Germania, Austria, Svezia e Paesi Bassi) conferiscono in discarica meno del 3% dei rifiuti urbani, percentuale che, all'estremo opposto, sale tuttora ad oltre il 75% in nove Stati membri. I dati statistici pubblicati di recente da Eurostat indicano progressi continui in alcuni nuovi Stati membri, con un rapido aumento delle percentuali di riciclaggio. Anche la produzione di rifiuti urbani è diminuita in vari Stati membri, probabilmente a causa della flessione dell'economia.
Strumenti economici necessari per il conseguimento degli obiettivi dell'UE
Affinché l'UE riesca a raggiungere gli obiettivi previsti nella sua normativa in materia di rifiuti e quelli fissati in materia di impiego efficiente delle risorse, occorrerà generalizzare gli strumenti citati a tutti gli Stati membri. Nel contesto del riesame degli obiettivi dell'UE in materia di rifiuti, previsto per il 2014, si vaglierà pertanto l'ipotesi di prevederne per legge l'obbligatorietà in alcuni casi. La Commissione sta inoltre inserendo la buona gestione dei rifiuti fra le condizioni per l'ottenimento di determinati fondi europei (cfr. IP/11/1159 e MEMO/11/663). 

I rifiuti sono un buon affare
Nel frattempo la Commissione esorta gli Stati membri ad attuare in modo più efficace la normativa sui rifiuti vigente. Nel 2008 il settore della gestione dei rifiuti e del riciclaggio nell'UE ha realizzato un fatturato di 145 miliardi di euro per un totale di circa 2 milioni di posti di lavoro. La piena attuazione della politica unionale sui rifiuti potrebbe creare altri 400 000 posti di lavoro nell'UE, incrementando di 42 miliardi di euro il fatturato annuo del settore (cfr. IP/12/18). Migliorando la gestione dei rifiuti si contribuirebbe al conseguimento di vari obiettivi e traguardi della strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva.
Per ulteriori informazioni
Relazione e risultati particolareggiati per ciascuno Stato membro:
Relazione Eurostat sulla gestione dei rifiuti urbani:
Studio sulla modellistica macroeconomica dello sviluppo sostenibile e legami fra economia e ambiente:
Si veda anche:

sabato 21 aprile 2012

Moscerini addio



Nuvole di moscerini spesso volteggiano intorno alle compostiere. Sono insetti innocui, ma se in numero eccessivo possono dare fastidio e imbarazzo con i vicini.
Per fortuna, un bravo compostatore ha sua disposizione diverse strategie per limitare il problema e se è attento ad eradicarlo.
Per raggiungere questi obiettivi occorre conoscere alcuni rudimenti di etologia (comportamento animale) e di fisiologia dei moscerini.
Cominciamo dal "comportamento".
I moscerini in questione, sono chiamati " moscerini della frutta" per un semplice motivo: la frutta matura, ma ancor meglio quella in fermentazione, li attirano, in particolare le femmine, in quanto è sulla frutta che depongono le loro uova.
Dopo 24 ore, le uova si schiudono e le minuscole larve sottoiforma di piccoli vermetti bianchi, si aggirano sulla frutta a caccia di batteri di cui sono ghiotti.
E' evidente quindi che il contenuto fresco di una compostiera, dove bucce di frutta non mancano e amai con tutta la carica batterica presente,  è un fortissimo richiamo.
Una moscerino in cerca di un nido accogliente per i suoi piccoli, da lontano cerca a vista colori caldi (giallo, arancio..) di frutti maturi e a debita distanza  dall'oggetto colorato, gli effluvi della frutta in fermentazione (alcool etilico, acido acetico, eteri..) la guidano sicuro alla meta. Dopo cinque giorni dalla schiusa delle uove ( diverse centinaia per ogni deposizone), fatta una debita riserva di cibo, le larve fanno il bozzolo e dopo altri cinque giorni dal bozzolo esce il nuovo moscerino che subito si accoppia e il ciclo ricomincia...
Ecco spiegato come gli sciami di moscerini intorno ad una compostiera vanno a cicli di una ventina di giorni.
Ed ecco i consigli per evitare il problema moscerini:
1) Intorno alla compostiera mettete piante aromatiche di vario tipo in modo che i loro aromi disturbino i sensori olfattivi dei moscerini
2) Non lasciare aperta la compostiera se non per il tempo strettamente necessario per caricarla
3) Se avete molti scarti di frutta, aprite un incavo nel compost in formazione, versate dentro la frutta, ricoprite bene con compost fresco
4) Non disturbate ragni, gechi, rospi, uccelli insettivori che si aggirano intorno alla vostra compostiera: lavorano per voi
5) Prima di  aggiungere compost  e sovvallo agli scarti freschi, fate passare 20-30 giorni dal momento della loro raccolta, in modo che tutte le larve si siano trasformate in moscerini; poichè nel compost non c'è alcun cibo gradito alle larve di moscerini, le future mamme andranno a cercarlo altrove.
6) A mali estremi ( grandi sciami di moscerini che volteggiano intorno alla compostiera), estremi rimedi: carta moschicida.
7) Atrettanto efficace, ma meno sgradevole da vedere, una trappola ad acqua, zucchero, aceto e vino.
    Si autocostruisce facilmente  a partire da una bottiglietta di plastica trasparente.


Ed ecco le istruzioni:  tagliate la bottiglia all'altezza in cui si restringe, capovolgete il collo della bottiglia che avete separato dal resto e inseritela nella base cilindrica della bottiglia. Incollate sulla   parte alta del cilindro una fascia di plastica gialla ( 2-3 centimetri di altezza) . Inserite nella bottiglia due dita di acqua, due-tre cucchiaini di zucchero, un pò di vino e di aceto.
La fascia colorata attira da lontano l'ignara moscerina,  nelle vicinanze della trappola gli effluvi odorosi la dirigono dentro la bottiglia e una volta entrata difficilmente riesce a trovare l'uscita, ingannata dalle parete trasparenti. E prima o dopo annega.  E' un pò crudele, ma la vita è così.
Oltre ai moscerini questa trappola attira anche le formiche che spesso si aggirano anch'esse intorno alle compostiere e anche loro non hanno scampo.
Da test che sto effettuando questi giorni vi garantisco che la trappola a zucchero e vino funziona egregiamente e le prime catture avvengono dopo pochi minuti dalla loro sistemazione.
Dopo qualche giorno, il liquido zuccherino e i cadaverini dei moscerini possono essere versati senza problemi nella compostiera e il ciclo della vita può comunque ripartire, senza moscerini intorno.
Infine un ultimo consiglio: preparate più trappole ad acqua e a scopo preventivo, piazzatele intorno alla compostiera, ma a distanza di alcuni metri, in modo da intercettare prima i moscerini in cerca di casa. In caso di una pesante infestazione, mettete le trappole sulla compostiera o il più vicino possibile.
Comunque ricordate che il primo rimedio è la PREVENZIONE, ovvero il rigoroso rispetto dei primi cinque consigli.
Buon compostaggio libero da moscerini

giovedì 19 aprile 2012

Comunali Genova 2012: il sito per le elezioni amministrative genovesi - Come evitare che Registro Tumori e prevenzione primaria dei Tumori spariscano?

Comunali Genova 2012: il sito per le elezioni amministrative genovesi - Come evitare che Registro Tumori e prevenzione primaria dei Tumori spariscano?
Siete invitati a partecipare a questo interessante scambio di opinioni telematico a favore di Genova.
A presto lancerò altri problemi.
Attendo i vostri contributi, prima di proporvi i miei.
Per chi non lo sa ancora sono candidato per le prossime elezioni comunali di Genova nella lista SEL (tra gli ultimi in ordine alfabetico),
Federico Valerio

mercoledì 18 aprile 2012

Baratti elettorali

Con una certa vena di masochismo confermo la mia scelta di fare una campagna elettorale a basso impatto ambientale. Sono comunque disponibile al baratto. Voi elettori mi invitate a casa vostra insieme ad un bel numero di vostri amici desiderosi di vedere dal vero un candidato con una bassa impronta ecologica e io vi offro un corso a domicilio di compostaggio domestico. A seguire, scambio di opinioni per valutare quanto il compostaggio domestico diffuso possa contribuire a fare di Genova una città sagace, sobria, sana e serena. Per chi ha una casa piccola, pochi amici e abita lontano, sono disponibile a tenere un tele corso e una tele chiacchierata via skipe. Il mio indirizzo SKIPE e' "federicovalerio". Ps: questa e' una proposta seria

Il Riscatto dell'Umido

Napoli chiama Genova e Genova risponde.
Qualche tempo fa, la Sezione Napoletana di Italia Nostra aveva proposto al Sindaco De Magistris di promuovere il compostaggio domestico a Napoli, utilizzando l'esperienza della sezione genovese che nel tempo ha trasformato in provetti compostatori urbeani oltre 4000 genovesi.
Sembra che il Comune di Napoli abbia avuto altro da fare (organizzare le selezioni della American's Cup?) e, per non perdere altro tempo, due associazioni locali (Coordinamento Civico Flegreo e Cittadini Campani per un Piano Alternativo dei Rifiuti) mi hanno invitato a Napoli.

E così, il 14 aprile a Pozzuoli
e il 15 aprile a Napoli,
con complessive sei ore di lezione, un centinaio di aspiranti Maestri di Compostaggio, hanno appreso i primi rudimenti per fare e insegnare a fare un buon compostaggio.


Alla fine del corso tutti hanno ricevuto una attestato di frequenza con firma autografa del Docente.

E' stata molto apprezzata l'esperienza genovese di Italia Nostra con i suoi corsi di compostaggio, ma ancor più le scelte del Comune di Genova per promuovere questa pratica:
- il riconoscimento ufficiale della pratica del compostaggio domestico nel regolamento per la gestione dei rifiuti (che a Napoli pare non esistere)
- gli sconti sulla TIA alle famiglie che compostano (un' altra novità non ancora operativa a Napoli).

I Maestri Compostatori Campani hanno registrato tutto con cura e si sono subito attivati per ottenere, dal Sindaco De Magistris, gli stessi incentivi riconosciuti ai compostatori genovesi dalla Sindaco Vincenzi.


lunedì 16 aprile 2012

Maestri di compostaggio campani

Due intense giornate di lavoro a Pozzuoli e Napoli. Obiettivo dei comitati che mi hanno invitato promuovere il compostaggio domestico in Campania, pratica fino ad oggi ignorata dalle amministrazioni locali. Oltre un centinaio di aspiranti Maestri Compostatori hanno seguito con attenzione il seminario e alla fine tutti hanno ritirato l'attestato di frequenza con firma autografa del docente. Peccato che il vicesindaco di Napoli Sodano, non abbia potuto assistere all' evento come aveva promesso!

mercoledì 11 aprile 2012

Profumo di donna


"Intimissimi" ha avuto una bella idea per aumentare le sue vendite di indumenti intimi: un generoso sconto sull'acquisto di un nuovo reggiseno, in cambio di un reggiseno usato.
Quest'ultimo  sarà avviato al riciclo per diventare un pannello isolante fono-assorbente per far risparmiare le case sulle spese di riscaldamento e raffreddamento e per tenere fuori il rumore.
Con una rapida ricerca ho verificato che il tutto è vero e la ditta che opera la trasformazione è di Verona, specializzata nei riutilizzi di materiali post consumo
Mi domando se nelle case tenute al calduccio da migliaia di reggiseni usati non si avverta un piacevole "profumo di donna".

giovedì 5 aprile 2012

Biomasse: vacillano le certezze dell' Europa

Da Lanciano, tramite gli amici di Nuovo Senso Civico arrivano interessanti notizie.
La combustione della biomasse non e' sempre' "carbon neutral" come spesso si vuol far credere. 
In questi casi non si può incentivare con danaro pubblico l' aumento delle emissioni di gas serra e (questo lo dico io da tempo) l inquinamento dell'aria. 
Ora, sembra che anche l' Europa cominci a capirlo. 
Qualcuno avvisi Clini: non e' il fotovoltaico da disincentivare!

Come differenziare e compostare l'organico senza problemi 4)

Per definizione ogni bravo compostatore deve differenziare la propria frazione organica da utilizzare per farne compost.
Nel mese e mezzo dall' avvio della raccolta Porta a Porta a Bogliasco, solo una volta ho lasciato sull'uscio di casa il mastellino marrone con un po' di foglie di gelsomino sotto attacco di cocciniglie che hanno approfittato del momentaneo stress delle mie piante che sono stato costretto a trasferire per lavori sulla facciata di casa.
E come sapete, poiché sul mio poggiolo non posso che fare il compostaggio freddo, devo evitare di compostare piante malate, pena la diffusione della malattia.
Ma la differenzazione di teste di pesce e ossi di bistecca non sono un problema per il bravo compostatore. Dopo qualche prova, che e' passata inosservata alle sensibili narici della consorte, ecco le istruzioni.
Come già descritto nei precedenti post su questo argomento, come prima cosa confezionate scarti di carne e pesce con fogli di giornale e pezzi di tovaglioli di carta. Il bravo compostatore ha già capito che la scelta della carta e' motivata dal mettere a disposizione dei "Batteri Compostatori" una ricca fonte di carbonio (scarti marroni) per equilibrare l'altrettanto ricca fonte di azoto (scarti verdi): gli scarti di carne e di pesce.
Per evitare odori sgradevoli, il compostatore domestico ha un'arma in più a disposizione, il suo compost che possiede ottime caratteristiche assorbi odori, ancora una volta merito dei "Batteri Compostatori" che sono avidi anche delle molecole odorigene liberate dagli scarti.
Quindi sullo strato di pezzi di carta mettete uno strato di compost e su questo strato sistemate le interiore di pesce, cospargetele di compost e fate un bel cartoccio che vi consiglio di trasferire subito alla compostiera.
E ora l'ultimo accorgimento: togliete lo strato superficiale di compost in formazione, andate più in fondo possibile, dove l'attività di compostaggio e' più vivace, come dimostra il calore sviluppato, e qui sistemate il cartoccio. Ricoprite bene con il compost più fresco e ancora una volta "il gioco e' fatto"!
Se volete togliervi il dubbio andate a controllare il cartoccio dopo qualche giorno. Sono pronto a scommettere che troverete solo le lische di pesce, belle pulite.

martedì 3 aprile 2012

Come differenziare l'organico senza problemi 3)


Ed eccoci alla parte più difficile: come differenziare le interiora di pesce.
Prima regola: prevenire.
E' una regola alla portata di tutti.
Tutti i negozi di pesce, senza oneri aggiuntivi, offrono al cliente la pulizia del pesce comprato.
E ovviamente sono i gestori del negozio o del banco del pesce che si organizzano per differenziare gli scarti raccolti senza problemi per se e per i clienti.
Ci sono, tuttavia, i pescatori più o meno dilettanti e chi va a comprare il pesce direttamente dalle barche dei pescatori.
In questo caso, se si ha la fortuna di vivere ai bordi di un mare pulito, la pulizia del pesce si può fare direttamente in mare e gli scarti, diventati cibo per i tanti animali che popolano scogli e spiaggie, rientrano rapidamente nel ciclo della vita.
Per chi non ha il mare pulito, resta il lavello di casa.
Sotto un getto di acqua, il pesce viene pulito e le interiora, le teste, le lisce, messe in uno scolapasta si rischiaquano bene con acqua corrente. Si lascai scolare per una mezzoretta e sul lavello asciutto si stendono due fogli di giornale. Si pone sul giornale uno strato di pezzi di carta, meglio carta assorbente da cucina, e su questo strato si depongono le interiora. Si ricoprono bene le interiora, con altri pezzi di carta, si arrotola il cartoccio, lo si mette dentro un sacchetto del pane che, a sua volta, si mette dentro il sacchetto compostabile che  viene chiuso bene. Fate tutte queste operazioni con le mani ben pulite, per evitare di lasciare tracce di pesce suglle superfici esterne.
Si lava bene con sapone il lavello, la vasca, lo scolapasta e tutti gli utensili usati e il gioco è fatto.
Provare per credere, per due, tre giorni neppure il viostro gatto si accorgerà di quante leccornie sono custodite ad un passo delle sue zampette.
A dir la verità se avete un gatto, il modo migliore di togliervi gran parte del  problema e ridurre la vostra produzione di scatolette per gatti, è fargli tornare la nostalgia del vostro micio per il suo atavico istinto di caccia, dandogli da mangiare gli avanzi del pesce, ovviamente senza "strafocarlo" e stando bene attenti a togliere le lisce.
Al prossimo post la variante per chi fa compostaggio.

domenica 1 aprile 2012

Come differenziare l'organico senza problemi 2)

Una bella frittura di pesce lascia un bel pò di lische, teste di pesci, gusci di crostacei che, finita la bella cenetta, pongono il problema di come gestire questi scarti senza olezzi e, ovviamente, nel rispetto delle regole e del calendario della raccolta Porta a Porta.

Prima regola: spolpate bene il vostro pesce e non fatevi problemi di galateo, usate pure le mani  per gustare tutto quello che si può mangiare. E non fatevi neppure scrupolo di fare scarpetta con un pezzo di pane per godervi il sughetto.
Meno cibo lasciate attaccate alle lisce, meno problemi di cattivi odori avrete.

Seconda regola: ricordatevi che il pesce secco ( ad esempio lo stoccafisso) non puzza. Il motivo è che senza acqua, nessun microorganismo sopravvive e sono i microorganismi che accelerano la produzione di cattivi odori.
Pertanto: raccogliete tutte le lische e gli scarti di pesce cotto e trasferitele su di un foglio di giornale, avvolgete il giornale e fatene un pacchetto. Se volete essere più sicuri, avvolgete intorno al primo, un secondo foglio di giornale. Mettete il pacchetto di carta con gli scarti di pesce dentro un sacchetto del pane, chiudete anche questo sacchetto di carta.
Mettete il tutto nel cestello areato per la raccolta dell'organico che è areato proprio per ridurre l'umidità degli scarti organici!

Ricordate: la carta è traspirante e facilita la perdita di umidità degli scarti. Più gli scarti sono secchi, meno odori liberano e i diversi strati di carta avvolti intorno alle lische rallentano la diffusione all'esterno di odori poco piacevoli.
Infine, carta da giornale e carta dei sacchetti di carta sono biodegradabili e compostabili, quindi compatibili con la raccolta differenziata dell'organico.

La sera prima della raccolta dell'organico chiudete il sacchetto compostabile che vi è stato dato in dotazione per la raccolta dell'organico, mettelo nel suo mastellino marrone e portatelo al punto di raccolta a voi assegnato.

PS: le regole suggerite valgono anche per gli ossi di bistecca e scarti di carne cotta.