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mercoledì 27 luglio 2011

Energia Solare Notturna

gemasolar-1In Spagna da qualche mese è entrata in funzione una grande centrale solare a concentrazione, basata sul sistema a torre centrale, illuminata da 2.650 grandi specchi che automaticamente inseguono il Sole e concentrano tutti i loro raggi sulla caldaia posta su una torre di 140 metri al centro del campo.

L'impianto, realizzato dalla Gemasolar, ha una potenza elettrica di 19,9  Megawatt e la sua caratteristica più innovativa è quella di essere dotato di un sistema di accumulo del calore, basato su sali fusi, che permette di produrre energia elettrica anche per diverse ore, dopo il calar del Sole.

Superato brillantemente il problema della discontinuità della fonte solare, resta il problema della grande occupazione di suolo (185 ettari ) che comunque, dal punto di vista paesagistico non sembra essere tanto devastante, in quanto gli specchi sono distanziati e alti rispetto al suolo. Pertanto l'erba può crescere su tutto il campo, come si può vedere dall'allegata immagine..

Non ci aspettiamo che queste grandi centrali solari sostituiscano le ben più potenti centrali a carbone, ma è importante che la Spagna sia uscita dai prototipi sperimentali e abbia intrapreso la via commerciale per la produzione solare di elettricità.

Come ben sanno i lettori di questo blog, il vantaggio delle energie solari è la loro grande flessibilità (ogni territorio ha le sue energie rinnovabili) e una equa distribuzione di queste fonti di energia su tutta la superfice del Pianeta.

E questo ben si presta ad un utilizzo decentrato.

Per quanto ci riguarda, è doveroso ricordare l'attività pioneristica del prof Giovanni Francia, docente dell'Università di Genova che, a partire dal 1960, ha progettato e realizzato il primo impianto solare a specchi piani con torre centrale.

sanilarioL'impianto è ancora visibile, anche se conciato male, sulle belle colline di Sant'Ilario, proprio quelle cantate da Fabrizio De Andrè.

Un restauro dell'impianto e un centro didattico sull'energia solare a Sant'Ilario,  dedicato al prof Francia, più noto all'estero che in Italia, è quantomeno doveroso.

domenica 24 luglio 2011

Al G8 c'ero anch'io

g8 1







24 luglio 2011





Io c’ero!

Non potevo rinunciare alla mia testimonianza. Il 20 luglio 2001 ero a piazza Manin, insieme agli ambientalisti, alle mani bianche di Lilliput, armato , insieme con i tanti amici, con palloncini colorati.

Solo un caso ha evitato che fossi tra i tanti, in quella piazza, presi ferocemente a manganellate, senza nessuna ragione, se non la volontà di spaventare e mettere a tacere il dissenso pacifista ed ecologista alle politiche degli otto grandi.

Ma il caso mi ha dato anche la possibilità di documentare, senza alcun dubbio, che una scelta precisa delle forze dell’ordine, quantomeno, ha lasciato che i black-blok, senza nessun freno, distruggessero la Città e la reputazione dell’intero movimento.
In occasione del decennale di quei fatti,  le ricostruzioni che si stanno facendo (consiglio di andare a cercare la registrazione dell’indagine di Lucarelli su RAI-3) confermano quello che in quei giorni avevo intuito.

Ho ritenuto opportuno riprodurre e rimettere in rete la mia testimonianza di allora e la ricostruzione di quei fatti.

E' stata un'utile rilettura! Vi invito di andarla a leggere.

ps: sono passati dieci anni, ma non me la sono ancora sentita di ritornare a piazza Manin


martedì 19 luglio 2011

Senza Plastica

Sui quotidiani di oggi un'intera pagina di pubblicità a favore dell'uso della plastica.

Che cosa ha costretto Federchimica , Unionplast e COREPLA a spendere una barcata di soldi per celebrare le virtù della plastica?

Certamente il forte calo delle vendite delle plastiche "usa e getta", a cominciare dai sacchetti, per passare ai flaconi di detersivi e infine alle bottiglie per il latte e l'acqua che gli italiani, ormai in massa, hanno cominciato ad non usare più.

E questa scelta ha un bel vantaggio per noi,  non ci costringe a pagare, separe e riciclare tutti questi questi inutili oggetti.

E questa scelta, molto ben ragionata, non ci fa regredire, come l'illustrazione della pubblicità vuol far credere.

Per la plastica "usa e getta" non c'è futuro e questo, mi dispiace per i produttori di plastiche vergini, è una tappa estremamente positiva nella evoluzione culturale della nostra specie,  in quanto ci  garantisce  il futuro  ed è  segno, vincente, della nostra intelligenza.

ps: nell'evoluzione della nostra specie, alle sue origini,  non c'è uno scimpanzè.

Scimpanzè e gorilla sono  nostri lontani cugini, anche loro evoluti, insieme con noi, a partire  da lontano un comune antenato.

venerdì 15 luglio 2011

O Sole Nostro

√La notizia è carina e merita un post.

Ieri il Comune di Genova ha deliberato di ridurre drasticamente il numero di strade dove, per il decoro urbano, è vietato stendere i panni.

Forse, in questa scelta, ha avuto un peso il fatto che proprio in questi giorni cade  l'anniversario dei fatti del G8 di Genova. Dieci anni fa la città era piena di mutande stese al Sole, come risposta spontanea e collettiva  al divieto di stendere panni intimi,  fatto dal nostro premier per non offendere la vista di Bush e Putin.

Ufficialmente la Giunta ha motivato la scelta delle nuove regole per il  risparmio energetico e il rispetto di vecchie tradizioni, quando i panni si lavavano in "truogoli" collettivi e si stendevano, in un trionfo di candore, tra una facciata e l'altra dei vicoli del centro antico.

E nel prossimo post proveremo a fare i conti di quante centrali l'Italia risparmia utilizzando il Sole, al posto dell'elettricità, per asciugare i suoi pann "puliti".

domenica 10 luglio 2011

Pirolio per il 3° millennio

In Italia le centrali che bruciano biomasse, producono solo elettricità, spargono al vento enormi quantità di calore e inquinano pesantemente  l'aria circostante, stanno sorgendo come funghi.

Il sottoscritto, in qualità di Biomass Buster, gira il Paese, chiamato dai tanti comitati e in pochi casi da alcuni sindaci, che si attivano quando per caso sanno di questi progetti, tutti preoccupati della loro salute, del deprezzamento delle loro case, dell'immaggine negativa  della locale produzione agroalimentare.

E mentre qui da noi ,con danaro preso dalle tasche dei cittadini (Certificati Verdi) si incentivano  spreco energetico, incremento dei gas serra,inquinamento e la Ricerca muore, in Germania si investe pesantemente nel trovare le soluzioni che permetteranno di sostituire le vecchie raffinerie con le nuove bioraffinerie in cui  il petrolio sarà sostituito con le biomasse vegetali , scarti della produzione agricola finalizzata a produrre alimenti.

Gli studi più interessanti si svolgono al Karlsruhe Institute of Technology (KIT) dove un impianto pilota già trasforma biomasse di scarto il un bio-olio, il quale a sua volta è trasformato in combustibile per autotrazione.

L'idea alla base di questo progetto è molto interessante.

Le biomasse di scarto prodotte  a km zero da un determinato territorio sono trattate in un piccolo impianto di pirolisi, in sintesi, sono riscaldate a 500 gradi in assenza di ossigeno. In queste condizioni i biopolimeri quali  cellulosa, emicellulosa, lignina, si degradano a molecole più semplici, una parte gassose ( ossido di carbonio e idrogeno)  e una parte liquida.

Poichè questo processo avviene in ambienti chiusi l'inquinamento prodotto è molto limitato, e sostanzialmente dovuto alla combustione del gas di sintesi auto prodotto per fornire il calore necessario all'impianto.

Questa frazione liquida,  che il processo messo a punto dal KIT rende stabile nel tempo e facilmente trasportabile, è formato da una miscela di idrocarburi ossigenati, denominata pirolio e può essere considerato un analogo del petrolio fossile e la sua caratteristica più importante è che concentra almeno 10 volte l'energia chimica delle originarie biomasse.

Il Pirolio prodotto localmente da decine di impianti di pirolisi sparsi sul territorio è inviato ad una unica grande bioraffineria dove altri processi chimici trasformano il pirolio in un combustibile idoneo all'autotrazione che potrebbe essere venduto al prezzo di 50 centesimi al litro, al netto di tasse e accise :-).

Vantaggio di questo sistema è che il petrolio e i suoi derivati sono prodotti a partire da scarti vegetali e questi prodotti sostituiscono integralmente petrolio e combustibili e carburanti fossili, senza aggiungere nuove fonti inquinanti rispetto a quelle già esistenti.

Se questo processo si affiancherà alla realizzazioni di impianti ad alta efficenza energetica e ad una nuova economia più sobria nei consumi e più equa nell'utilizzo delle risorse rinnovabili del Pianeta, forse ce l'abbiamo fatta a realizzare un modello che potrà garantire all'intera umanità di attraversare indenne il terzo millennio.

I nostri politici ne sanno qualche cosa di tutto questo ? Hanno capito dove si sta andando e dove bisogna andare?


sabato 9 luglio 2011

Ecotasse

La regione Liguria ha aumentato del 40% l'ecotassa che i Comuni devono pagare per il conferimentoin discarica dei loro rifiuti.

Pertanto, dal 2012, ogni tonnellata di rifiuti portati a discarica pagherà una tassa di 14 e rotti Euro.

E' ancora poco, in quanto il conferimento in discarica del tal quale resta sempre il sistema più conveniente, in forte concorrenza con il riciclo e il compostaggio.

Comunque non posso che essere d'accordo con questa scelta , visto che questa stessa iniziativa era nel mio programma, quando mi sono candidato, per SEL, alle regionali.

Ora il problema è che fine faranno gli oltre 10 milioni di euro che ogni anno frutterà questa tassa.

Le notizie di stampa ci informano che una parte (10%) andranno alle province, ma temo che il loro uso non sarà vincolato alla sola gestione dei Materiali Post Consumo.

Rischiamo così la dispersione di queste scarse risorse in mille rivoli, mentre la Liguria è tremendamente in ritardo sulla raccolta differenziata ancora al 26,5%

Se fossi io l'assessore invierei tutti i comuni a presentare progetti finalizzati alla riduzione e alla raccolta Porta a Porta dei loro scarti, da finanziare con questi danari.

Per la riduzione, priorità assoluta alla organizzazione di corsi di compostaggio domestico e alla divulgazione di questa pratica. Nessuna compostiera in comodato d'uso, ma soldi per applicare generosi sconti a chi, dopo i corsi, pratica compostaggio.

Poi incentivi alle eco-feste più virtuose, quelle che all'origine riducono tutti i rifiuti che in grande quantità producono queste iniziative e a politiche di ripristino e valorizzazione delle fontanelle pubbliche.

Queste eco-feste dovranno essere un volano a scelte altrettanto virtuose dei cittadini che le frequenteranno, altrettanto faranno le fontanelle che faranno riscoprire ai liguri quanto sia buona l'acqua del sindaco.

Infine, incentivi genorosi per ogni tonnellata di organico raccolto in modo differenziato, di alta qualità e compostato, meglio se in in impianti liguri.