Sto leggendo “I nuovi limiti dello sviluppo. La salute del
pianeta nel terzo millennio”.
E’ stato un gradito regalo degli amici di Parma, in cambio
di una mia intervista sulle alternative al loro inutile inceneritore.
E’ una lettura che vi raccomando ( Autori D. Meadows , J.
Randers. Oscar Saggi Mondadori), anche per la chiarezza del testo, di facile
comprensione e ovviamente per l’attualità dell’argomento.
E’ il terzo aggiornamento di “ The Limit to Growth “ (I
Limiti della Crescita) del 1972 e quest’anno dovrebbe uscire il quarto
aggiornamento.
Notizia di ieri che i consumi mondiali avevano già
utilizzato le risorse rinnovabili del Pianeta (cibo, acqua…) e che quindi
abbiamo con anticipo, rispetto all’anno scorso, superato i limiti per uno sviluppo sostenibile.
Vi trascrivo un brano del libro, a mio avviso, illuminante:
“In che modo la
società può capire se è già nella fase di superamento dei limiti?
·
Capitale, risorse,
lavoro sono dirottati verso attività che suppliscono alla perdita di servizi
che prima erano forniti senza alcun costo dalla natura (esempi: trattamento
delle acque, depurazione dell’aria, regolazione acque di piena, ripristino dei
nutrienti del suolo…)
·
Capitale,
risorse e lavoro sono dirottati dalla produzione di beni verso lo sfruttamento
di risorse più scarse, più lontane, situate più in profondità.
·
I
meccanismi naturali di depurazione dell’inquinamento smettono di operare; i
livelli d’ inquinamento aumentano.
·
Il
deprezzamento del capitale supera gli investimenti e la manutenzione è
ritardata; le infrastrutture di lunga durata si deteriorano.
·
Vi è una
domanda crescente di capitale, risorse e lavoro da parte del settore militare o
dell’industria per avere accesso, impadronirsi e difendere risorse sempre più
scarse.
·
Gli investimenti
in risorse umane (educazione, servizi sanitari, alloggi) vengono ridotti per
soddisfare i bisogni di consumo immediato o per pagare i debiti.
·
I debiti
ammontano ad una percentuale crescente del prodotto annuo reale.
·
La preoccupazione,
per la salute e l’ambiente, diminuisce.
·
Cambiano i
modelli di consumo, poiché la popolazione non può più pagare il prezzo di ciò
che desidera, e acquista ciò che si può permettere.
·
Diminuisce
la fiducia negli organi di governo pubblico, sempre più nelle mani di élite.
·
I sistemi
naturali sono sempre più caotici, con disastri naturali più frequenti e più
gravi.
Avete notato qualcuno di questi sintomi nel vostro “ mondo reale”?”
Vi ricordo che questa pagina è stata stampata nel 2004.
Grazie per questo blog così interessante, è questo quello che eticamente dovrebbe fare uno scienziato, informare chi non si rende conto di quello che sta succedendo giorno dopo giorno...ho letto post sparsi, anche degli anni scorsi, e mi permetto di diffondere via Twitter l'esistenza di questo spazio. Buon lavoro e speriamo che la coscienza civile si risvegli al più presto, nel nostro piccolo non molleremo e...sempre resistere.
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