Certamente anche voi avete notato che, da quando c'è Monti, gran parte dei negozianti vi tilascia lo scontrino fiscale. E' una bella cosa, ma crea un nuovo problema: in quale contenitore della raccolta differenziata devono essere messi?
Segue la risposta giusta.
Carta termica e bisfenolo A costituscono due fattori che impediscono il riciclo degli scontrini che infatti non vanno conferiti insieme alla carta. La scelta di questo tipo di carta per gli scontrini fiscali è però dettata da precise disposizione normative. Tuttavia esistono ricevute realizzate con il 70% di rifiuti post-consumo prive di BPA
di Giuseppe Iasparra
martedì 20 novembre 2012 14:24
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Come avevamo già scritto in passato, lo scontrino fiscale non è riciclabile: non vanno infatti conferiti nei contenitori della carta in quanto gli scontrini, generalmente, sono fatti con carte termiche i cui componenti reagiscono al calore generando problemi nelle fasi del riciclo.
Un modo per riconoscere la carta termica è osservarla attentamente: è infatti lucida o semilucida su un lato. Dello stesso tipo di carta sono fatti anche le ricevute rilasciate dalle bilance elettroniche e dai pos per carte di credito, oltre alla carta per i fax e a quella di alcuni tipi di ricevute fiscali e dei biglietti aerei.
La scelta di questo tipo di carta per gli scontrini fiscali è però dettata da precise disposizione normative: il rotolo di carta in dotazione al misuratore fiscale - si legge su un sito di settore - deve essere in carta termica omologata dall'Istituto Superiore di Poste e Telecomunicazione. Inoltre recentemente un provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate, pubblicato il 31 Gennaio 2012, ha fissato nuovi e più stringenti requisiti tecnici necessari per la certificazione della carta termosensibile utilizzata gli scontrini fiscali.
A compromettere il riciclo di questa tipologia di carta c'è anche un componente "pericoloso": il 94% degli scontrini che riceviamo contiene infatti bisfenolo A (BPA) sostanza che secondo gli studiosi può provocare gravi danni alla salute. Secondo gli scienziati riciclare questi scontrini è quindi anche una fonte di contaminazione con BPA di tovaglioli di carta, carta igienica, imballaggi per alimenti e altri prodotti cartacei.
Tuttavia, navigando in rete si scopre che esistono tentativi di riciclo della carta termica andati a buon fine: come riportato su alcuni siti (www.thermalsolutionsinternational.com/recycled-thermal-paperrolls-en.html;www.barcodesinc.com/cats/receipt-paper/bpa-free.htm) esistono infatti ricevute realizzate con il 70% di rifiuti post-consumo. Questa carta sarebbe anche priva di BPA.
Un modo per riconoscere la carta termica è osservarla attentamente: è infatti lucida o semilucida su un lato. Dello stesso tipo di carta sono fatti anche le ricevute rilasciate dalle bilance elettroniche e dai pos per carte di credito, oltre alla carta per i fax e a quella di alcuni tipi di ricevute fiscali e dei biglietti aerei.
La scelta di questo tipo di carta per gli scontrini fiscali è però dettata da precise disposizione normative: il rotolo di carta in dotazione al misuratore fiscale - si legge su un sito di settore - deve essere in carta termica omologata dall'Istituto Superiore di Poste e Telecomunicazione. Inoltre recentemente un provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate, pubblicato il 31 Gennaio 2012, ha fissato nuovi e più stringenti requisiti tecnici necessari per la certificazione della carta termosensibile utilizzata gli scontrini fiscali.
A compromettere il riciclo di questa tipologia di carta c'è anche un componente "pericoloso": il 94% degli scontrini che riceviamo contiene infatti bisfenolo A (BPA) sostanza che secondo gli studiosi può provocare gravi danni alla salute. Secondo gli scienziati riciclare questi scontrini è quindi anche una fonte di contaminazione con BPA di tovaglioli di carta, carta igienica, imballaggi per alimenti e altri prodotti cartacei.
Tuttavia, navigando in rete si scopre che esistono tentativi di riciclo della carta termica andati a buon fine: come riportato su alcuni siti (www.thermalsolutionsinternational.com/recycled-thermal-paperrolls-en.html;www.barcodesinc.com/cats/receipt-paper/bpa-free.htm) esistono infatti ricevute realizzate con il 70% di rifiuti post-consumo. Questa carta sarebbe anche priva di BPA.
Segnalo che il Rifiutologo, consegnato dall'AMIAT ai cittadini del Comune di Torino, consiglia di conferire gli scontrini fiscali nel contenitore della carta!
RispondiEliminaSalve, si ci è possibile farlo, vorremmo intervenire nella discussione comfermando assolutamente quanto detto.
RispondiEliminaÈ fondamentale l'omologazione dei rotoli come da provvedimento N. 13386/2012 del 30/01/2012 dell’Agenzia delle Entrate
L'aspetto salutare più importante è senz'altro quello della scurezza per gli operatori alla cassa. I nostri rotoli sono Phenol Free, ovvero privi di Fenoli (sostanze derivate dagli idrocarburi aromatici) e non rilasciano alcuna sostanza al contatto con le mani.
Perdonateci ma credetemi, più che una pubblicità vuole essere testimonianza di come in Italia, nonostante mille difficoltà, esistano aziende che offrono prodotti di assoluta qualità PRODOTTI IN ITALIA.
Per scusarci saremo lieti di ospitarvi e di offrirvi uno sconto meritato.
www.rotolitermici.it
non esitate a contattarci ad info@rotolitermici.it
Ringrazio per la segnalazione. Sarebbe utile sapere se la vostra carta termica sia riciclabile come carta. Se la risposta fosse affermativa sarebbe utile che sullo scontrino comparisse questa informazione
EliminaSalve Federico,
Eliminala ringrazio molto sia per la pubblicazione del commento che per l'interesse. Assolutamente si, la nostra carta termica è riciclabile e viene indicato ricordando, inoltre, che è di vitale importanza rispettare l'ambiente.
Le auguro una splendida giornata!