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martedì 27 novembre 2007

Bioetanolo e Biobufale

Bio Caminetti o Bio Bufale?
30/11/2007

Una singolare pubblicità: quella dei bio-caminetti che, a detta dei produttore, sono caminetti senza canna fumaria, ma anche senza fumo ed, udite udite, senza polveri sottili. Una rapida consultazione su internet permette di chiarire l'arcano.

Quello che viene bruciato è alcol etilico o etanolo che oggi si chiama bio-etanolo, ma che è esattamente lo stesso alcol etilico del vino novello e delle nostre grappe che da sempre, senza clamori e proclami, si sono ottenute da biomasse, come le chiamiamo oggi.

La novità è che questo bioetanolo è prodotto dalla fermentazione del mais.
Come si sa ci sono forti dubbi che questo sia una cosa ecologica e che fa bene al Pianeta, comunque dal punto di vista chimico la cosa è ininfluente e anche l'uso proposto non è una novità.

I fornellini a "spirito" delle nostre nonne, dove si bruciava alcool etilico (denaturato) per farsi una buona tazza di thè era esattamente la stessa cosa e grazie a questi fornelli generazioni di scout e campeggiatori hanno riscaldato le loro tende.
Sul fatto che la combustione di alcol etilico avvenga senza sotto prodotti di combustione e senza produzione di polveri sottili ho fortissimi dubbi.


#219  30 Dicembre 2009 - 14:14

Come ampiamente relazionato dal sig. Federico non vi è ombra di dubbio che qualsiasi fiamma libera consuma ossigeno e genera inquinanti . Le quantità sono sicuramente proporzionali all'ampiezza della fiamma . E' altrettanto probabile che il bio-etanolo raffinato per tale scopo generi quantità di inquinanti talmente basse da essere meno pericolose di quanto già respiriamo normalmente . E' pertanto evidente che l'uso di un caminetto del genere imponga un riciclo adeguato di aria negli ambienti .
Altra questione da valutare è l'inquinamento o il pericolo dovuto all'evaporazione spontanea del combustibile che resta nel bruciatore se non completamente consumato .
Quindi è necessario mettere a punto dei sistemi d'uso in sicurezza del caminetto che non credo risulti alla fine più problematico dei sistemi a cui siamo abili e abituati .
Spero di non sbagliarmi perchè ne ho appena ordinato uno .
Auguri di buone feste a tutti
Gianni C.
utente anonimo
#220  03 Gennaio 2010 - 20:40

Proprio oggi, dopo aver visto in TV una pubblicità relativa ad un bio caminetto, ho discusso con mio marito sull'opportunità o meno di acquistarne uno. Mio marito, che è un venditore di attrezzature per la termo-idraulica e che un po' se ne intende, sconsiglia l'acquisto e sostiene la stessa teoria del Prof. Valerio. Il bio-etanolo è un combustibile e per bruciare consuma ossigeno. E' necessario avere una canna fumaria e una presa d'aria adeguata (la griglia posta in cucina non è sufficiente). Risultato: niente canna fumaria, niente caminetto.
Saluti.
Silvia
utente anonimo
#221  03 Gennaio 2010 - 22:35

Certamente suo marito se ne intenderà di Termoidraulica, ma quanto a bio caminetti ed alla combuatione di bio etanolo molto poco, con tutto il rispetto.

E' vero, la fiamma libera consuma ossigeno..ma l'esperto di suo marito.è in grado di dire quanto ossigeno consuma e se in quantità tali da arrecare danno?

Se è vero che per un camino ad alcool suo marito dice che è necessario una canna fumaria ed una presa d'aria supplementare, allora dovrebbe ( se sicuramente ha in casa delle candele) che ogni tanto accende, collegare una canna fumaria anche al candelabro.

Infatti forse suo marito certamente non sa che le candele ed incensi vari durante la combustione liberano sostanze 100 volte più dannose e potenzialmente cancerogene della combustione del bio etanolo; in quanti si preoccupano di questi inquinanti?

Io sono laureato in biochimica e di questi camini ne ho due; con altrettante prese d'aria a muro e il ricambio d'aria è garantito senza problemi. Manca molta informazione e certamente in buona fede ( ma creando spauracchi inutili) suo marito confonde il camino ad alcool con le stufe a gas e sono due sistemi assolutamente diversi.

Comunque non c'è bisogno di essere laureati in biochimica; basta aver voglia di informarsi seriamente, senza fare affermazioni banali.
Cordialità Giorgio
utente anonimo
#222  04 Gennaio 2010 - 09:40

Caro Giorgio
confrontare il consumo di ossigeno di qualche candela con quello di qualche litro di alcool non è corretto. Nel secondo caso ( alcool) la quantità di comburente (ossigeno dell'aria) è decidamente maggiore.
Nei suoi studi di biochimica le sono state fornite  nozioni elementari di stechiometria?
Con simpatia
Federico Valerio
utente anonimo
#223  04 Gennaio 2010 - 14:25

Gentilissimo Dr. Valerio,

non era certamente mia intenzione avvalermi dei miei studi per trasformare la discussione in una diatriba accessibile ai soli esperti e neppure fare in modo che il parere di un elettrotecnico valga di meno di quello di un chimico.

Quello che volevo dire è semplicemente che siamo d'accordo che le candele consumano molto meno ossigeno della fiamma di un camino ad alcool, ma non era questo il punto sollevato dal parere precedente, dove a mio avviso ribadisco si fa confusione tra sistemi di combustione a gas e camini ad alcool.

Ribadisco che tralasciando il discorso del consumo d'ossigeno ( risolvibile con una presa a muro) allora per coerenza il marito della signora sopra citato, dovrebbe aver cura di installare una canna di scarico fumi per le candele accese e per gli incensi (in cui hai correttamente sottolineato in precedenti post) che producono consumo d'ossigeno minimo che sia, prodotti e sottoprodotti di combustione estremamente nocivi, neppure paragonabili alla combustione di etanolo.

Nel mio salone dove è installato il camino ad alcool non solo ho installato una presa d'aria a muro, ma per fugare ogni possibile dubbio, anche un rivelatore di Co e di Co2, e garantisco che nessun allarme si è mai verificato

Cordialità
Giorgio


utente anonimo
#224  05 Gennaio 2010 - 19:25

Gentile Sig. Giorgio,

ma chi le ha detto che a casa mia si usano candele o incensi!? Non ci vuole una laurea per sapere che liberano sostanze nocive e cancerogene.

Comunque lei le prese d'aria apposite le ha messe, non si è fatto bastare quella della cucina. La canna fumaria è una sicurezza in più. Ma come ha detto, l'esperto è lei.

Mi sono permessa di inserire il mio predente commento solo perché leggendo quanto scritto dal Prof. Valerio ho riscontrato le stesse parole di mio marito ed ho pensato che allora, forse, non aveva tutti i torti. Comunque non ho nient'altro da aggiungere.

Saluti.
Silvia
utente anonimo
#225  06 Gennaio 2010 - 00:53

Gentile signora,

Nessuno ovviamente mi ha riferito che nella sua casa si usano incensi o candele. Prendo quindi atto che lei fa parte del 2% degli italiani che non ne fanno uso.

Questo non toglie che in base al ragionamento fatto, si dovrebbe consigliare a chi utilizza incensi e candele di installare una canna fumaria, visto che anche lei sa che producono sostanze tossiche..non crede?

Io non mi ritengo affatto un esperto per il fatto di avere una laurea che anche il Dr.Valerio possiede, ma al di là dei titoli, conta esclusivamente quanto uno si informa, con dati alla mano su un determinato articolo o prodotto.

Quindi semmai sono esperto perchè mi sono informato e parecchio, prima di acquistare, e non perchè ho una laurea e basta; l'informazione è aperta a tutti, basta aver voglia di cercare e scoprire.

Le prese d'aria le ho installate per garantire il ricambio d'aria in caso il locale dove è situato il caminetto debba essere chiuso; diversamente potrei farne tranquillamente a meno e usare quella presente in cucina tenendo tutte le porte aperte.

Tutti possiamo avere una opinione condivisibile o no, ma se i camini ad alcool sono sempre più utilizzati nella domotica, nell'arredo ecosostenibile, e certificati da Enti autorevoli come il TUV  (rispettando determinate condizioni di sicurezza ) che certamente ne sanno qualcosa in più di noi, ritengo che sia sempre corretto informarsi prima su ciò che si va a discutere.

Giorgio
utente anonimo
#226  06 Gennaio 2010 - 08:24

L'uso ( l'abuso) di candele, incensi e caminetti ad alcool sono delle costose mode sostenute da campagne pubblicitarie, ovviamente interessate.
Definire ecologico l'uso di alcool come combustibile è un falso ideologico e pericoloso in un contesto nazionale in cui la cultura della sicurezza è in pratica nulla.
In tutti i tre casi non abbiamo a che fare con usi obbligatori (possiamo farne tranquillamete a meno) e in tutti i tre casi la qualità dell'aria ambiente certamente peggiora ( anche se i sensori di CO2 e CO non si attivano).
A prescindere da queste  scelte,compresi i sensori , una casa sana richiede almeno 12 ricambi totali dell'aria interna nelle 24 ore. Quanti sanno e si adeguano a questa norma igienica?
Non mi sfugge il fascino della luce di candele, del profumo degli incensi e della danza delle fiamme in un caminetto. Quindi non sono contrario ad un loro uso moderato, in occasioni speciali ma , a mio avviso, non bisogna mai abbassare la guardia rispetto alle buone norme di sicurezza.
Un uso saltuario di candele ed incensi non richiede una canna fumaria, ma certamente richiede un adeguato arieggiamento dei locali durante e dopo l'uso.
Personalmente non userei mai un caminetto ad alcool senza presa di aria esterna e senza canna fumaria.
E non ho dubbi che con presa d'aria e canna fumaria un caminetto ad alcool è da preferire , dal punto di vista dell'impatto ambientale, ad un caminetto a legna.
In quanto ai certificati, mi fido solo di quelli di organismi di controllo pubblici e indipendenti, molto meno di quelli commissionati dal produttore dell'oggetto certificato. In Italia l'organismo ufficiale di controllo in campo di igiene ambientale è l' istituto Superiore di Sanità che, a quanto mi risulta ad oggi, ignora l'esistenza dei cosidetti bio-caminetti

Federico Valerio


utente anonimo
#227  06 Gennaio 2010 - 12:32

Dr. Valerio buongiorno

non so se ha modo di rammentare una puntata di striscia la notizia di qualche anno fa dove si occuparono proprio delle esalazioni causate dall'uso di un incenso.

In un laboratorio specializzato furono analizzati i fumi con risultati sconvolgenti in termini di tossicità dei fumi ( con sostanze cancerogene); non tanto per la combustione in sè, ma soprattutto per la composizione chimica delle sostanze usate per la profumazione del bastoncino, tutt'altro che "naturali" come invece indicate nella confezione.

Da quel servizio però non mi risulta che il ministero della salute o altra istituzione abbia intrapreso alcun provvedimento quantomeno legato all'informazione; io credo che in Italia ci sia un grave problema e che l'istituto superiore di sanità non ci tuteli appieno.

Cordialità Giorgio
utente anonimo
#228  06 Gennaio 2010 - 17:16

Caro Giorgio
se oggi lei e i suoi figli  ( e tutti gli altri Italiani) respirano un pò meno cancerogeni (in particolare benzopirene) nell'aria della sua città lo deve al lungo e qualificato lavoro dell'Istituto Superiore della sanità che negli ani '80 ha istruito la pratica tecnica per introdurre uno standard di qualità dell'aria per questo e per un altro cancerogeno quale il benzene.
Il deliberato smantellamento delle strutture pubbliche di controllo è la spiegazione del fatto che queste strutture non si possano occupare di tutto.
Federico Valerio
federico46
#229  06 Gennaio 2010 - 19:40

Difficile tutelarsi senza una adeguata informazione, smantellando le strutture si smantella anche la salute dei cittadini.

Il problema è esclusivamente politico.....quindi aimè, senza speranza.

Saluti Giorgio



utente anonimo
#230  20 Gennaio 2010 - 17:19

La discussione e' molto interessante ma alla fine non si e' ancora arrivati ad una conclusione.
Dopo aver letto i commenti ed essermi documentato personalmente penso che non sia cosi dannoso, ma anche che non sia assolutamente "BIO" e che produca sicuramente delle sostanze dannose dalla combustione.
 tuttavia sono favorevole e credo ne acquisterò uno .infatti nella discussione si e' perso di vista l'utilizzo che secondo me ne deve esser fatto :puramente estetico!!! quindi verrà acceso poche ore al giorno e non tutti i giorni nei mesi freddi.certo grazie a questo blog starò attento e cercherò di areare il locale ogni tanto,ma se usato con cautela non penso sia così dannoso.
Nella seconda casa abbiamo il camino a legna e vi assicuro che anche con la canna fumaria il fumo in casa si sente ed inoltre sporca.
considerando che io comprero il biocamino in alternativa del camino a legna vi chedo:
secondo voi e più dannoso per la qualità dell'aria all'interno dell'appartamento il biocamino o un camino a legna?
da non esperto direi il camino a legna.

saluti
Roberto

utente anonimo
#231  21 Gennaio 2010 - 08:39

Caro Roberto
un caminetto a legna ben progettato e ben gestito in tutte le sue componenti ( caminetto, canna fumaria, comignolo) non deve riempire di fumo l'abitazione che lo ospita!
Poi non ho dubbi che, come combustibile, l'alcool abbia un impatto ambientale minore della legna ( bio-cellulosa? :-)) , ma nessuno riscalda la propria casa ad alcool per i costi proibitivi e i rischi di incendio dei serbatoi di alcool.
In entrambi i casi ( legna e alcool), se non avete una efficente canna fumaria il mio consiglio è di lasciar perdere.
In alternativa, l'atmosfera si può creare con luci e suoni. E' una soluzione altrettanto romantica, costa meno e, a patto di tener bassi i volumi e l'intensità, è certamente molto meno inquinante :-)

Saluti Federico Valerio
federico46
#232  21 Gennaio 2010 - 11:04

Buongiorno,
premetto che nella casa in cui abito non ho riscaldamento e che i miei "antenati" per riscaldarla utilizzavano una stufa di ceramica.
Detto questo, avevo visto i bruciatori al bioetanolo, a Parigi un paio di anni fa in un negozio di arredo per la casa, ed avendo scoperto che un mio amico ne aveva acquistato uno simile  in Italia, ho fatto vari pensieri sulla possibilità di acquistarne uno per casa.
Abitando vicino a Rapallo sono andato a vederli funzionare. Ottimo effetto d'ambiente gradevole tepore nelle immediate vicinanze. Garanzie dell'Ing. Corona sull'emissione zero etc etc come sopra scritto da qualcuno ....

Non voglio ripetere le cose che ho letto in alcune parti di questa discussione, personalmente ritengo che per scaldare una casa il biocaminetto sia inutile.
Il modello più semplice di bruciatore che ho visto ha un costo ivato di 850 euro, che per l'oggetto in se è esorbitante, ma se in questo prezzo si paga anche il costo dell'oggetto di design, allora diventa congruo.
Tuttavia per lo stesso costo si può prendere un qualsiasi altro oggetto di arredo (un quadro, una statuetta di bronzo e così via).

Così come non è più possibile (per quanto romantico) affidare l'illuminazione domestica di ogni giorno alle candele, non è pensabile pensare di utilizzare il biocaminetto come alternativa al riscaldamento.
La realtà delle nostre case è mutata e il ricambio d'aria un tempo garantito da vecchie finestre e spifferi vari oggi non è più presente.
Concordo con Federico intravedendo una Bio Bufala, che in virtù del rapporto qualità prezzo è conveniente solo per il venditore.

Per quanto praticabili in caso di sistemazione in vecchi camini a legna (con canna fumaria funzionante) possono diventare un contributo (non saprei dire quanto economico) ai caloriferi, dubito che col clima tedesco rappresentino un'alternativa al riscaldamento "moderno" se non piuttosto un'accessorio romantico all'esigenza di "calore domestico".

In conclusione ho preferito recarmi in cantina e riesumare la vecchia stufa di ceramica, che con una spesa di 135 euro è tornata funzionante e con un carico di carbone fornisce un calore accettabile.


un saluto
P.D.
utente anonimo
#233  24 Gennaio 2010 - 19:32

http://www.biofiamma.it/?gclid=CIW4nJXgvZ8CFYOOzAodshQk0A

non ho trovato come si diceva in vari post il bioetanolo a meno di 3,5 € al litro, sicuramente non scalda una stanza, ma è solo di arredo ed estetica,tuttavia è come avere una candela,ma con + calore.
condivido con federico ,che come tutte le fiamme in natura ,siano inquinanti a loro modo,ma non di certo il contrario.
comunque sia,è abbastanza ecologico,da accendere per una serata con qualcuno.
Cristian
utente anonimo
#234  26 Gennaio 2010 - 22:43

Io abito nel bresciano dove il camino a legna è diffusissimo e fa parte della cultura di questa regione. Comunque sto pensando seriamente a dismettere il mio camino a legna e trasformarlo inserendo un bruciatore a bio etanolo.
A parte i costi, il rapporto dei comando provinciale dei viglili del fuoco è allarmante; canne fumarie vecchie e NUOVE hanno mandato in fumo molte abitazioni. Le cause principali sono la scarsa manutenzione ma soprattutto difetti di costruzione riscontrati anche in nuove costruzioni.

Per chi vuole saperne di più:

http://www.vigilfuoco.it/informazioni/uffici_territorio/GestioneSiti/notizia.asp?codnews=7922&s=821


utente anonimo
#235  26 Gennaio 2010 - 22:50

Sperando di essere utile: Allego statistiche. Fonte vigili del fuoco brescia

INCENDI DI TETTO ED ERRORI DI REALIZZAZIONE DEI CAMINI
dott. ing. Salvatore Buffo, dirigente superiore Comando provinciale dei vigili del fuoco di Brescia
dott. ing. Pier Nicola Dadone, Direttore vice dirigente. Comando provinciale dei vigili del fuoco di Brescia
L’incendio tetto è un tipo di intervento che, almeno in alcune aree del paese, è frequente nell’attività
dei Vigili del Fuoco. In provincia di Brescia il numero di interventi di tale tipo è cospicuo.
Uno studio condotto dal Comando VF di Brescia sulle cause degli incendi tetto mette in relazione tali
incendi principalmente con errori di realizzazione dei camini e ne analizza poi la casistica e gli aspetti
di prevenzione incendi.
Le cause degli incendi tetto
Dall’analisi statistica degli interventi per incendio tetto effettuati nel 2007 dal Comando VF di Brescia
nella propria provincia emerge l’importanza di tale tipologia di intervento, nonchè il prevedibile fatto
che la maggioranza degli incendi tetto è concentrata durante la stagione fredda.
Statistica 2007 degli incendi tetto nella provincia di Brescia n. eventi
Primo trimestre 200
Secondo trimestre 32
Terzo trimestre 13
Quarto trimestre 63
TOTALE 2007 308
Tab. 1: incendi tetto in provincia di Brescia, per trimestre
Le cause degli incendi tetto sono varie: una prima classificazione può essere fatta secondo le tipologie
elencate in tabella 2.
Statistica 2007 degli incendi tetto nella provincia di Brescia
Cause degli incendi di tetto
(riferite al periodo ottobre 2007 – gennaio 2008)
Cattiva e/o mancata manutenzione camino 17,8 %
Realizzazioni non a regola d’arte del camino 52,9 %
Incendi avvenuti in cantiere 17,6 %
Altre cause 11,7 %

Marco
utente anonimo
#236  18 Febbraio 2010 - 11:41

Buongiorno, ho letto con moltiss interessse questo forum e direi che alcuni di voi siano davvero informati e corretti...x questo motivo, chiedendovi scusa in anticipo per spostare l'attenzione dell'argomento, chiedo al sig Federico e agli altri utenti che scelta mi consigliano di adottare x scaldare una casa di 2 piani (50 mt x piano circa) più taverna. La costruzione della casa avverrà tra 1 anno circa, io avevo optato x un camino a legna al centro del P.Terra (dove ci sarà il riscaldam a pavimento) ed uno ad angolo in taverna.Nel P.Primo sarebbe previsto il riscaldam a convettori, ma grazie al passaggio della canna fumaria centrale, probabilmente riusciamo a sfruttare il calore anche lì.......Grazie mille !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!Mi avevano consigliato anche la stufa a pellet.....ma nn mi sconfinfera molto il rapporto qualità/calore/costo........
utente anonimo
#237  18 Febbraio 2010 - 14:27

Nella mia casa di montagna ho adottato una soluzione simile alla sua: caminetto con riscaldamento aria ( a ventilazione naturale e forzata) in posizione centrale. Le canne fumarie in acciaio sono all'interno di una struttura portante, intorno alla quale sono fissate le scale per accedere ai piani superiori; questa struttura è stata realizzata con materiali massicci (in parte in pietra) con la funzione di volano termico ( accumulano il calore e lo cedono lentamente).
Il sistema funziona benissimo, con un buon recupero del calore dei fumi.
In 24 ore la temperatura interna  della casa va  da 2-3 gradi a 15-16  gradi e a regime , per tenere a temperatura confortevole l'intero edificio ( 120 metri quadrati su tre piani ) consumo 30-40 chili di legna al giorno.

I segreti sono:  una buona presa d'aria esterna direttamente sotto la base del caminetto, isolamento termico delle canne fumarie, un rigoroso rispetto delle inclinazioni di quest'ultime.
Infine attenzione al comignolo: deve essere più alto del colmo del vostro tetto e distante diversi metri dalle case vicine, specialmente se questo sono poste ad altezza maggiore .
Per finire non badi a spese per l'isolamento termico e la buona ventilazione di tutto l'edificio.
Federico Valerio
federico46
#238  20 Febbraio 2010 - 15:14

Molto interessante questo blog e complimenti al suo ideatore.
Non ho una canna fumaria nè mi è possibile realizzarla, quindi utilizzo i miei termosifoni a metano... costano un po' ma per lo meno vado sul sicuro. Ammetto che questi bio-camini mi avevano incuriosito e quasi convinto. Sinceramente ora come ora ho messo via l'idea

Vorrei porre all'attenzione del sig Federico Valerio un' altra questione, visto che si parla tanto dell'importanza di un ambiente sano e di aria pulita, cosa ne pensa dei purificatori e ionizzatori d'aria. Io ne possiedo uno che spesso lascio in camera la notte, ma alcune mattine mi alzo e sento un fastidio al naso (secchezza/bruciore). Quando è in cucina si attiva da solo specialmente quando cucino, elimina i cattivi odori e sembra che migliori l'aria (premetto che utilizzo la cappa e apro spesso le finestre, ovviamente durante l'inverno i tempi di apertura si riducono notevolmente). Vorrei sapere se questi apparecchi sono utili (specialmente in inverno) oppure se si tratta di un'altra bufala commerciale? Ma cosa più importante che non siano dannosi per la salute.
Cordiali saluti
Patrizia
utente anonimo
#239  04 Marzo 2010 - 00:08

caro scieziato! ammiro il tuo impegno ma penso sia il caso di dare un taglio a tutte questi commenti.è ovvio che codesti camini sono nati da piccoli accessori poco piu grandi di una candela e che poi sono stati trasformati in un grande business.visto che non si giunge ad 1 conclusione io propongo di  non areare assolutamente i locali e di tenere un canarino in gabbia come i vecchi minatori, e attendere cosa succede.
la mente umana dovrebbe farci evolvere ma se un individuo si impunta allora una barra di uranio con un paio di scusanti può diventare un ottima supposta. selezioni chi merita di essere publicato e gli altri mè compreso li censuri.
utente anonimo
#240  05 Marzo 2010 - 15:13


Penso ad un blog come ad uno spazio aperto capace di accogliere i pareri di tutti, purchè espressi con educazione e rispetto.

Censurare o filtrare i pareri non corrispondenti alle proprie convinzioni politiche, religiose, di costume o semplicemente sulla utilità o meno di un prodotto come in questo caso, lo trovo sinceramente sconcertante.

Cosa sarebbero internet e relativi blog senza condivisione e confronto degli utenti? quegli stessi commenti che tante volte ci aiutano e ci mettono in guardia o ci consigliano?

Il pensiero a senso unico sui internet non funziona, perchè a differenza dei quotidiani, o televisione, il web è lo strumento democratico per eccellenza, poichè esiste il contraddittorio ed è accessibile a tutti.

Però se uno vuole crearlo.....vorrà dire che colloquierà con se stesso e pochi intimi, ma non si può certamente definire una cosa simile un blog, semmai un club.

Entrando nel merito, paragonare un camino ad alcool ad una barra di uranio, è a mio avviso, demenziale.

La prova del canarino potrebbe farla invece l'autore del post, e farci poi sapere come è andata.

Saluti Raffaello




utente anonimo
#241  06 Marzo 2010 - 08:04


La telenovela sui biocaminetti  scatenata dal mio blog mi ha molto sorpreso.
La maggiore sorpresa è derivata dalla superficialità di diversi visitatori e  dal tentativo di inserimento da parte di chi aveva evidenti conflitti di interesse.
Come potete vedere non sono intervenuto a censurare nessuno.
Ho solo raccomandato correttezza e ho cancellato due interventi che approfittavano del mio  spazio per pubblicizzare farmaci contro l'impotenza.
Per chi ne ha voglia, sa leggere e sa meditare e scegliere tra le cose lette, nel lungo scambio di post, la prova del canarino per i caminetti ad alcool è già stata fatta.
Ognuno si regoli come vuole.
Da parte mia non interverrò più su questo argomento
Il Padrone di casa
utente anonimo
#242  08 Marzo 2010 - 11:12


Non so chi abbia ragione dopo questa annosa sequela di interventi, ma posso sicuramente affermare che mi è passata la voglia di comprarmene uno.
utente anonimo
#243  08 Marzo 2010 - 16:12


Spero che il padrone di casa non se la sia presa per il mio intervento, che era in diretta opposizione al solo commento #239.

Cordialità

Raffaello

utente anonimo
#244  22 Marzo 2010 - 16:00

PROVATE A LEGGERE QUI ...
http://www.etilflam.it/analisi_bioetanolo.htm
utente anonimo
#245  12 Aprile 2010 - 09:42

Ciao, anche io ero intenzionata a comprarne uno, solo per bellezza non per riscaldare la casa ( visto che non posso mettere una canna fumania) ma sinceramente mi avete molto demortalizzare, qualcuno che stà usando da tanto il biocamino può farmi cambiare idea in proposito?
utente anonimo
#246  26 Aprile 2010 - 13:16

Ho visto vari camini a bioetanolo in casa di miei amici e devo dire che solo pochi sono rimasti contenti del loro acquisto: chi ha comprato "ecosmart" e chi ha comprato "conmoto". Personalmente ho deciso di acquistare due camini a bietanolo del brand conmoto. Li accendo frequentemente e devo dire che mi trovo molto bene. L'unica difficoltà è stata quella di trovare un rivenditore vicino (dopo 1 ora di ricerca sul web ho trovato l'importatore italiano che sta in Alto Adige e che distribuisce anche stufe d'arredo. Sul loro sito compaiono stufe e camini di vari marchi, ma non parlano dei prodotti a bioetanolo e quindi è quasi impossibile trovarli sul web (hanno anche un nome strano: "oekotherm").
utente anonimo
#247  14 Maggio 2010 - 15:15

Gentili Signori,
sono il responsabile di un'azienda che produce biocamini e fortunatamente gode di grande favore del pubblico in molte nazioni d'Europa.  Sono disponibile (a patto che il post non diventi un patetico spot pubblicitario) a scambiare opinioni con chi lo volesse, le mie ovviamente sono frutto delle esperienze maturate in questo mondo (parlando con centinaia di rivenditori e clienti finali).   In sintesi parlo per passione: il biocamino per me è un oggetto meraviglioso, purchè concepito per quello che vuole essere:  un integratore al riscaldamento, di grande fascino, che permette a tutti di poter avere (senza opere murarie eccessive, ma la presa d'aria è a mio parere necessaria) una gradevole fiamma vera senza il peso della legna (in termini di peso, sporco da ripulire, fumo, opere murarie) o del pellet.  Ovviamente rispetto ai due combustibili prima citati non si compera per risparmio energetico, ma solo come complemento d'arredo di grande eleganza.  A mio parere va usato la sera poche ore per motivi estetici (o all'arrivo ad esempio in case delle vacanze, chiuse da tempo, per togliere umidità), non tutto il giorno (non per tossicità eventuale ma perchè non è un impianto di riscaldamento ma un piacevole complemento d'arredo di charme).  Attenzione alle marche, ai prodotti importati specialmente dall'est che hanno spessori ridicoli, ai bruciatori (anche di marche prestigiose) che consumano troppo (oltre mezzo litro all'ora, e i nostri ovviamente stanno tutti in questo limite, servirebbe la canna fumaria).  Come per ogni prodotto, c'è la qualità.  Solo come consiglio, ci sono prodotti carini di svariate marche, con bruciatori di qualità, anche a costi accessibili.  Insomma con 300 euro difficilmente si compera un bel biocamino, tecnicamente valido e rifinito con cura.  Però non per forza bisogna pagare un prodotto 3000 euro (nei prodotti importati a volte il costo è solo spiegato dalle svariate "mani" che se lo passano).

Complimenti all'ideatore di questo blog, sia a livello di temi importanti che su frivolezze come queste, poter scambiare opinioni liberamente e far propria l'esperienza di altri è proprio democratico.

in bocca al lupo a tutti

A
utente anonimo
#248  08 Agosto 2010 - 07:38

Mio fratello ha acuistato un biocaminetto (quelli che vengono publicizzati in tv) 1 anno fa' , sta facendo di tutto per liberarsi del prodotto (anche se lo lo ha aquistato una botta per 4 tocchi di lamiera)non si' e' mai posto il problema x la combustione !!!???. ma il problema e' la resa dell'appaecchiatura (per quello che ha speso )
Una bufala!!
saluti
daniele sala (Biassono)
utente anonimo
#249  27 Agosto 2010 - 07:55

I bicamini sono manufatti decorativi dalla potenza limitata.  I buoni prodotti hanno circa 3,5 kw, quindi scaldano ambienti da 30-35 mq, non oltre.  Dipende cosa si aspettava suo fratello e cosa gli è stato detto da chi l'ha venduto.  Certo che se è il prodotto che penso io (dato che è stato comprato alla televisione) costa davvero un botto, è uno dei più brutti del mercato, ed è il bruciatore è davvero una scatoletta...    Certo che se uno spende il quadruplo di quanto dovrebbe e si aspetta troppo, comprando oltretutto un prodotto stilisticamente e costruttivamente scadente, forse è anche un pochino colpa sua....  Insomma la concorrenza c'è per questo.  Noi nella sua zona abbiamo decine di rivenditori e quasi tutti lavorano discretamente con clienti soddisfatti.  
utente anonimo
#250  28 Agosto 2010 - 20:42


Cercavo notizie su un caminetto senza canna fumaria e mi sono imbattuta in questa discussione. Me la sono letta tutta!
Sicuramente ora ne so molto di piu' di quando sono entrata però vorrei lasciare anche io un mio commento.
Mi sembra che molti siamo contenti di averlo e non si pentono dell'acquisto, molti non sanno se acquistarlo e molti altri ancora a seguito della lettura di questo post affermano che non lo compreranno mai.
Quello che io noto è che si gioca molto sulle parole e sugli equivoci del detto-non detto. Molti usano questo gioco per portare acqua al proprio mulino compreso l'autore del post (non me ne voglia per questa affermazione). Quelli che portano dati veri, su base scientifica, sono davvero pochissimi, i piu'  spacciano le proprie opinioni senza nessuna evidenza scientifica come fossero delle verità. Questa non è informazione: è disinformazione.
Ad ogni modo una mia opinione me la sono fatta lo stesso ed è questa:
1 - i bio-camini o come volete chiamarli di ecologico non hanno nulla perchè ogni volta che si brucia un combustibile di qualsiasi tipo, sia alcool, petrolio, legna o la vostra suocera, si producono gas venefici che inquinano. Mi sembra di capire però che l'alcool produca meno inquinanti e polveri sottili di quanto non ne produca la comune legna. Una adeguata ventilazione rientra nel comune buon senso di chiunque accenda qualsiasi tipo di fuoco compreso il gas per bollire la pasta.
2- non sono pensati per il riscaldamento ma solo per creare l'atmosfera per una bella serata a casa con gli amici
3 - come tutti gli acquisti non è importante quello che si spende ma la qualità di quel che si compra in quanto è proprio il caso di dire che non si gioca col fuoco.
4 -  a costo alto non corrisponde necessariamente qualità alta quindi occhio a non farsi rapinare da qualche furbone ma nemmeno a comprare a casaccio dal primo che ci offre un buon affare (spesso solo per lui)
5 - buon senso, buon senso, buon senso e niente paura si tratta solo di un camino (pure finto) mica di una bomba atomica!  Verifichiamo che la certificazione del nostro acquisto non se la sia fatta in casa il produttore ma venga da un ente accreditato e super partes perchè la sicurezza è importante.

P.S.
Quando apriamo le nostre belle finestre in città facciamo entrare tonnellate di polveri sottili, anidride carbonica, ossido di piombo e migliaia di altre sostanze velenose (forse sarebbe il caso di tenersele chiuse?). Inoltre anche le nostre case sono costruite con materiali che emettono sostanze tossiche e addirittura radiazioni. Qualcuno ha parlato del Radon....infatti... Poi ci sono le sostanze chimiche contenute nel nostri mobili, nei nostri oggetti, nei nostri vestiti, nel cibo.... insomma, viviamo in un contesto che inquina ogni attimo della nostra vita pero....
però l'età media si è alzata malgrado tutto il che mi dice che tutte queste schifezze forse forse ci fanno bene???
Questa non è una opinione ma una equazione matematica: se muoio giovane sto male; se campo a lungo si vede che sto bene! ...o no????

GODETEVI IL PIACERE DI UN BEL FUOCO, A LEGNA, A GAS , A  ACQUA, A QUELLO CHE VI PARE!!!!
NON SARA' UN CAMINO A ALCOOL AD AMMAZZARVI!

Vittoria

utente anonimo
#251  31 Agosto 2010 - 13:43

Cara Vittoria
non mi sono chiare le tue critiche sulla posizione che ho rispetto ai caminetti ad alcool. Mi ritrovo in pressocchè tutte le tue osservazioni.
Un commento invece sul tuo post scriptum.
Non è detto che spalancando le finestre entri di tutto in casa, spesso è vero il contrario. Tutti gli studi confermano che fatte le dovute eccezioni ( casa a piano terra all'incrocio di quattro strade a canyon a lento scorrimento, abitazione nella zona d'impatto delle attività industriali di Taranto,..) l'inquinamento dentro casa è maggiore di quello al di fuori.
Ovviamente le situazioni peggiori si trovano nelle case di chi fuma, di chi non ha la cappa in cucina, di chi fa bricolage senza nessuna cura per i coinquilini..
Dal punto di vista statistico i dati sono altrettanto chiari: si ammala più facilmente chi è maggiormente esposto all'inquinamento a prescindere da chi lo crea e chi lo subisce.
Per quanto riguarda l'aumento delle aspettative di vita anche qui gli studi seri concordano. Il balzo in avanti c'è stato quando si sono introdotti  acqua potabile e i cessi  in tutte le case.
E gli stessi studi seri confermano che oggi se si respira aria con meno polveri  e tutte le altre schifezze prodotte dalle combustioni ( è possibile a cominciare da l rispettare e far rispettare le leggi a riguardo) si vive meglio e più a lungo.
Quindi nessuna angoscia ( la chimica cin circodanda sempre e dovunque e anche noi siamo chimica)  ma almeno informarsi sui rischi evitabili e riducibili ed agire di conseguenza nel proprio ed altrui interesse.
Salute
Federico
federico46
#252  31 Agosto 2010 - 23:38


Ciao Federico,
non volevo fare una polemica, volevo solo fare una constatazione su come ormai si vive tutti su scala planetaria in un contesto avvelenato. Il "progresso" ci ha portato sì a un miglioramento di vita ma ce lo ha peggiorato sotto altri aspetti. I veleni li respiriamo, li mangiamo e li assorbiamo con la pelle, non si salva nessuno, forse solo qualche eremita sperduto in cima a qualche montagna (ma dove stanno piu' questi luoghi sperduti???) ma poi nemmeno lui perchè ci sono eventi (vedi Chernobyl o le piogge acide ma te ne potrei citare tanti altri) che non risparmiano nessuno. Allora rassegnamoci al fatto che l'economia mondiale dipende da fonti tutte altamente inquinanti e che l'economia mondiale non la ferma nessuno. Lo smog che producono Cina e India, 10/12 ore dopo ce lo respiriamo noi. Ci pensa la rotazione terrestre a far sì che se ne  goda anche noi di una piccola parte. L'Africa per il momento è occupata nelle sue guerre civili ma tra una decina d'anni forse si sveglierà e capirà che fare come Cina e India rende di più che scannarsi e allora si che l'inquinamento arriverà alle stelle.
D'altro canto anche nel medioevo il mondo era sporco e inquinato solo che a quei tempi la dura legge della sopravvivenza non lasciava spazio a disquisizioni sull'ecologia. Vivere nello stesso ambiente dove viveva anche il maiale o le vacche non è certo il massimo della salubrità e non occorre neanche tornare al medioevo perchè fino a prima della guerra nelle zone rurali i contadini spesso vivevano con la stalla al pianterreno e le camere di sopra. Qui in Toscana abbiamo tanti esempi di stalle al piano terra che si trasformano in splendidi saloni  con volte a mattoncini di altrettanto splendide ville che un tempo poco remoto erano abitazioni di contadini poverissimi. I nuovi proprietari ci tengono molto a preservare  le vecchie mangiatoie in pietra come originali elementi d'arredo.
Io lavoro in ambito oncologico e quello che noto è che la popolazione con più basso livello di istruzione, anche se vive vive in contesti piu' sani, si ammala di piu' e peggio di quella cittadina appena un pò più erudita.
Questo perchè spesso usa stili di vita poco sani. Da questo ne deduco (ma è personalissima opinione) che forse l'aria buona da sola non basta.
Io non auspico un ritorno al passato perchè il passato era inquinatissimo, affamato e  di una ferocia inaudita verso tutti gli individui compresi quelli che il potere e l'economia la gestivano.  Auspico un veloce futuro che ci permetta di sviluppare tecnologie meno  impattanti per il nostro pianeta ma per il momento dobbiamo ancora fare uso di quello che c'è inclusi i camini veri e quelli "finti", qualunque sia il combustibile che li  alimenta.
Credo di essere andata decisamente off topic ma volevo essere piu' realista del re.  Vogliate perdonarmi.
Cordialmente.
Vittoria
utente anonimo
#253  01 Settembre 2010 - 06:53

Cara Vittoria
concordo in pieno con la tua analisi e con le tue ipotesi di soluzione.
Povertà, ignoranza e avidità sono i tre cavalieri dell'apocalisse che accorciano la vita e ne peggiorano la qualità.
La Conoscenza (la  Scienza?) può essere uno dei possibili antidoti all'apocalisse e uno scambio di Conoscenze è quello che questo Blog vuol fare.
Quindi il Il tuo commento non è per niente "off topic" e te ne ringrazio
Federico
federico46
#254  02 Settembre 2010 - 16:02



Condivido.
La Scienza e la Conoscenza sono le sole due cose che hanno condotto per mano la scimmia dalle caverne alla conquista dello spazio. Tutto il resto ha cercato di fermare la sua avanzata quando non addirittura di riportarla indietro.
Grazie a te e complimenti per il tuo blog.

utente anonimo
#255  02 Settembre 2010 - 16:13


Scusa, non mi sono firmata nella risposta precedente.
Vittoria
utente anonimo
#256  05 Settembre 2010 - 22:34

Scusate ma mi sto documentando su internet per l'acquisto di un caminetto a bioetanolo ma sto vedendo che i prezzi di modelli più o meno simili vanno dalle 40 euro fino ai 2000/3000 euro! Com'è possibile? Quelli dai 40 ai 100 euro non hanno le stesse funzioni di quelli da 2000 e passa!?
Grazie e scusate l'ignoranza nel settore.
Danilo
utente anonimo
#257  06 Settembre 2010 - 17:26

WOW......................................volevo mettere una stufa in camera, non c'è la possibilità di fare la canna fumaria, cerco info sui caminetti s/canna fumaria e mi imbatto in  questo blog  fantastico in piedi da più di 2 anni, che mi apre un mondo...........grazie!!!
Credo che con tutti quei soldi ci farò un viaggio, si, in un bell'albergo nordico dove mi godrò il calore di un caminetto  "Vero" tutto il giorno :-)
Saluti
Raffaella
utente anonimo
#258  15 Settembre 2010 - 05:47

buongiorno, vorrei avere una informazione puramente economica.
E' più vantaggiosa una stufa a gas metano od una stufa a bioetanolo?
mi riferisco non al costo di acquisto, ma a quello del carburante, considerando anche la resa.
Grazie gentilmente a chi risponde. Complimenti per i dibattiti molto interessanti e profiqui.
utente anonimo
#259  17 Ottobre 2010 - 18:27


x danilo: sinceramente anch'io ho avuto questo dubbio e da ingegnere meccanico mi sono interessato alla parte costruttiva e guardando i vari modelli non ho trovato differenze importanti, almeno non funzionali. Le differenze migliorano alcuni aspetti (e non sempre in proporzione al prezzo), per esempio esistono bruciatori con serrandina (in genere che permettono la regolazione della fiamma) o ad apertura fissa che vanno spenti con "speciali" spegnifiamma, altri hanno conformazioni interne che limitano i rischi di fuoriuscite in caso di urti o che migliorano la regolarità dalla fiamma.
In ogni caso ho provato a ridisegnare un bruciatore che ho visto in negozio a 650€ di una nota marca olandese di design, ed ho chiesto un preventivo ad un'officina che mi ha sparato un... 100€ sul pezzo singolo!! forse anche meno... ed a disegnarlo ci avrò messo 1 ora.
Non fatevi ingannare poi dai venditori che ci tengono tanto a dirti che è in acciaio inox e che quindi costa molta di più, si vero, 2,50€ al chilo invece che 0,50 non penso che possa incidere granchè sul prezzo finale per un oggetto di pochi kg.
utente anonimo
#260  17 Ottobre 2010 - 20:19

ANCHE IO HO COMPRATO I BIOCAMINETTI E NE SONO PIENAMENTE SODDISFATTO
utente anonimo
#261  19 Ottobre 2010 - 07:44

Per sfizio mi sono messo a cercare i caminetti che vengono pubblicizzati in tv. L'ho fatto perché mi piacerebbe averne uno e perché non mi fido delle televendite in tv soprattutto quando si parla di risparmio. Se veramente si risparmiasse lo avremmo in tutte le case da tempo :)

Mi sono letto tutti i commenti e alla fine ho più di domande di quante ne avevo prima, meglio così che l'opposto. Mi sarebbe piaciuto aver più risposte esaurienti, ma mi sa che da questo punto di vista siamo allo stesso livello dei braccialetti di gomma che ti aumentano l'equilibrio.

Ringrazio l'autore del blog per aver sollevato questa questione, la quale da anni va avanti.
Spero che il giorno che si saprà qualcosa di più certo di potermi comprare un caminetto in tutta sicurezza. Ho sempre voluto averne uno.

Anonimo Veneziano
utente anonimo
#262  27 Novembre 2010 - 19:17

Salve a tutti!!!  Ho letto con attenzione tutto il forum!!! Posso confermare che a mio modestissimo parere il biocamino è una bufala!!! L'unica cosa che inganna, in effetti è la fiamma....Se usato per riscaldare, riscalda quasi come due candele di cera, ma costa molto , molto di più!!!
Il costo del bioetanolo è un autentico ladrocinio.
Certo il fascino di una fiamma è l'unico vero specchio per le allodole!!!
Diciamo che è utile unicamente per creare ambiente...
Naturalmente l'odore di etanolo si sente e come.
L'unico scopo è quello di creare un ambiente particolare, ma per il resto, non serve quasi a nulla.
Dal punto di vista della salute, lascio la parola a chi è più competente di me!!!
Il biocamino, è costoso, decisamente poco economico....
I camini hanno costi esosi, assolutamente inverosimili....Un cordiale saluto

utente anonimo
#263  01 Dicembre 2010 - 12:35

Ho un camino a bioetanolo, a 4 bruciatori comperato su ebay a 99 euro, scalda pefettamente la mia veranda di 40 mq  certo consuma un po ossigeno e bisogna ventilare spesso la stanza, ma atmosfera e calore ci sono, mi spiace per chi dice che sono costosi, non è così.
Certo ce ne sono di più belli e duraturi qualcuno con bruciatori + efficienti.
in una fiera di arredi ho visto un bellissimo bruciatore in inox molto massiccio con diffusore in materiale rigido tipo ceramico(sto indagando) che però a fronte di una maggiore efficienza energetica costava 900 € !!!

il combustibile no  è economico, io ho fatto come molti ed ho bruciato anche alcool rosa, ma concordo con chei sostiene che non è adatto, produce un odore strano ed a lungo andare fastidioso, tutto sommato cercando il bio si trova a circa 2 € contro 1,20 del rosa, alla fine il risparmio è minimo.

Fabrizio
utente anonimo
#264  10 Dicembre 2010 - 15:38

Salve a tutti, io avrei una domanda da sottoporre a tutti coloro che hanno acquistato un biocaminetto, sia a pochi euro che a svariate migliaia di euro:
il bruciatore come è stato progettato? Non mi riferisco alla forma od allo spessore delle pareti, ma a come viene inserito il liquido, se lo stesso è libero od "imprigionato" in materiali porosi e che differenza esista tra le due tipologie....
Io non ho ancora visto i caminetti in questione dal vivo, come si fanno ad accendere? (lo so che si usa un accendino lungo, ma si incendiano i gas del bioetanolo o si avvicina direttamente la fiamma al liquido?)
Mi rendo conto che sono delle domande "terra terra", ma domandare è lecito, rispondere è cortesia.......

Alessandro
utente anonimo
#265  18 Dicembre 2010 - 18:30

Buongiorno è passato molto tempo dalle vostre discussioni riguardo al bio caminetto. vorrei avere un vostro parere riguardo alle stufe a petrolio.
gas nocivi? Pm10 ? vorrei comprarne una per scaldare alcune stanze di una casa in campagna, ci sono diversi spifferi nelle vecchie finestre (fine 800)
ed il riscaldamento a metano non riesce a mantenere una temperatura accettabile

grazie Roberto
utente anonimo
#266  19 Dicembre 2010 - 08:36

Caro Andrea
da una analoga esperienza diretta nella ristrutturazione di una vecchia casa di montagna, ecco i miei consigli.
Il primo investimento da fare è quello nell'isolamento termico della casa: tetto e finestre sono le superfici da cui si disperde la maggiore quantità di calore.
E gli interventi di isolameto di tetto e finestre non sono particolarmente complessi, ma anche qui non bisogna improvvisare.
Prima di cambiare caldaia, faccia questo investimento( isolamento termico deltetto e doppi vetri a finestre be isolate)  che si ripagherà in pochi anni con un minor consumo di combustibili.
Per quanto riguarda la stufa , indipendentemente dalla fonte energetica, è importante una buona progettazione della stufa ( giusto dimensionamento ed alta efficenza) , ma ancora di più una realizzazione a regola d'arte delle canne fumarie e dei caminii e non dimenticare una efficente presa d'aria esterna.
Tenga presente che il metano è il combustibile più pulito sia per chi lo usa che per l'ambiete esterno.
Ultima raccomandazione: affidarsi ad un tecnico esperto.
Mia nonna diceva, chi più spende , meno spende!
Mi tenga informato
Federico Valerio
utente anonimo
#267  28 Dicembre 2010 - 15:21

Vorrei acquistare una di queste stufe a bio-etanolo. Una semplice domanda, qualsiasi fiamma libera produce ossido di carbonio, sono veramente sicure?
utente anonimo
#268  02 Gennaio 2011 - 14:12

Se avesse avuto il tempo di leggere questa lunga sequenza di interventi avrebbe chiarito che qualunque fiamma libera produce sostanze tossiche tra cui ossido di carbonio e polveri sottili. Ovviamente l'entità dell'inquinamento dipende dalla quantità bruciata e dalla durata dell'accensione.
Visto che il caninetto ad alccol e soltanto uno "sfizio", meglio evitare preventivamente possibili problemi.
Personalmente, pur disponend di canna fumaria, non ho nessuna idea di buttare via danaro faticosamente quadagnato; per tutti quelli che, comunque, vogliono farsi passare questo sfizio,  il mio consiglioè  di evitare di usare caminetti ad alccol se non si dispone di canna fumaria
Federico Valerio
utente anonimo
#269  08 Gennaio 2011 - 16:05

grazie ho passato il pomeriggio a leggere e volevo comprarlo solo per sfizio di appenderlo al muro e avere una cosa originale ma ora ho deciso di non prenderlo piu grazie dei consigli
Marta
utente anonimo
#270  12 Gennaio 2011 - 20:48

io credo che nel momento in cui il sig. Federico Valerio denuncia la mancanza di seria analisi dovrebbe presentarne una Lui.
utente anonimo
#271  13 Gennaio 2011 - 09:16

la migliore cosa e comprare solo il bruciatore e metterlo dentro ad un camino tradizionale, scalda poco ma fa il suo effetto.
utente anonimo
#272  19 Gennaio 2011 - 15:23

Sono stato fregato da una azzienda che poroduce Bio-caMINETTI,il loro incaricato mi assicurava che non puzzava e che non bisognava areare il locale,che avrebbe consumato l'ossigeno di tre candele accese,balle balle,puzza non scalda e ti fanno firmare contratti che non ti è posssibile recedere i giorni 8 di recesso sono dalla data del contratto non dalla data ricevimento merce...prossimamente vi diro anche l'azienda che vende i  biocaminetti che fanno tanta pubblicità in tv su rete sette.
utente anonimo
#273  22 Gennaio 2011 - 14:23

Credo che in tale blog ci siano tutti gli aspetti fondamentali per chi è vernamente interessato ad acquistare un caminetto a bio-etanolo
Io, dopo aver letto tutte le pagine ed i commenti, ho deciso che andrò a vederne uno; che non spenderò meno di 1.000 euro, che lo metterò all'interno del caminetto esistente e perfettamente funzionante ma che comunque non accendo quasi mai dato che non ho voglia di andare in cantina e prendere la legna...
Grazie ancora Federico per i tuoi consigli preziosi
Vi farò sapere dopo essere tornato dalla visita al negozio
Ciao. Massimo da Terni
utente anonimo
#274  23 Gennaio 2011 - 11:09

per riscaldare 50mq serve 1litro /ora di bio, x 2 euro al litro, x 16 ore  al giorno = 32 euro x 30 giorni mese = oltre 900 euro

anche se fosse la metà del costo,metto una pompa di calore con inverter e mi faccio anche il freddo d'estate pendo meno in energia elettrica
utente anonimo
#275  24 Gennaio 2011 - 02:07

Ciao Ragazzi, è un anno che seguo questo bog e tutte le varie storie in generale sui camini a bioetanolo. Finalmente credo di essere arrivato ad una soluzione molto efficac a livello di riscaldamento. Ho progettato un bruciatore che oltre a fare una fiamma molto grande consum anche molto poco rispetto a quelli in vendita fino ad ora! Come ho fatto? un sistema interno che sto studiando da un anno!! non posso dirvi altro.. voglio vedere se riesco a brevettarlo in qualche modo e sto aspettando a giorni i risultati sulla sicurezza e su gli efettivivi consumi certificati! Vi farò sapere a breve e spero riuscirò a metterlo in vendita cosi potete provarlo! ah.. vi avviso... il costo è molto molto piu basso di quello che si trova in commercio adesso e il motivo è uno, non sono un azienda di camini, ma uno sigato che ha buttato un anno di tempo su questa invenzione e vuole regalare l'emozione di un camino a chiunque! se la cosa va in porto non conta venderli a tanto ma conta venderne tanti!!! a presto!
francesco
utente anonimo
#276  27 Gennaio 2011 - 14:31

Ci sono ottimi consigli in questo blog ma, riguardo l'aspetto della sicurezza, rispetto alla data in cui è stato scritto il post le cose sono cambiate, e non poco.
Oggi i biocaminetti sono molto più sicuri e realizzati rispettando standard di sicurezza certificati a livello internazionale e i bruciatori stessi sono costruiti con materiali in grado di garantire sicurezza e durata ottimale nel consumo del combustibile.
L'utilizzo del bioetanolo, grazie ai dispositivi di sicurezza di ultima generazione e seguendo le linee guida date dai produttori, non nuoce alla salute degli utenti ne necessit di particolari precauzioni o accorgimenti.
utente anonimo
#277  30 Gennaio 2011 - 13:09

Ho letto tutto il blog, ho deciso aspettare a vedere cosa a brevettato Francesco... Io in tanto uso i soliti caloriferi è quando mi serve più calore uso il condizionatore a pompa di calore. Vai Francesco !
Un caldo abbraccio a tutti.
José di Genova
utente anonimo
#278  15 Febbraio 2011 - 17:18

ciao a tutti
anche io sono interessata ai nuovi camini bio ma...sto provando a contattare la ditta di Antonio Lupi che è sicuramente insuperabile come design e molto seria (fornisce forniture per bagni).
Non mi hanno parlato di problemi di sicurezza anzi ma solo di assenza o quasi di calore.
utente anonimo
#279  17 Febbraio 2011 - 16:01

Ho trovato un post interessante che potrebbe essere utile, parla di arrivo prossimo di norme per i bio caminetti

http://www.bioetanolo.org/2011/02/norme-biocaminetti/
utente anonimo
#280  24 Febbraio 2011 - 16:31

Per me è assolutamente scandaloso permettere che stufe senza canna fumaria come quelle che utilizzano Isoparaffina (zibro) vengano utilizzate; e il combustibile ingannevolmente dichiarato ecologico come scritto sulla latta. Il bio etanolo almeno è una biomassa, ma queste stufe che funzionano con L'isoparaffina (derivata dal petrolio) non sono infinitamente più tossiche? Non hanno canna fumaria e bruciano un derivato dal petrolio.... ma la gente cosa respira?
utente anonimo
#281  27 Febbraio 2011 - 15:11

Ciao.ho letto, tutti in un fiato i commenti di questi 2anni.ieri sono  stata in un negozio specializzato in arredi di qualità e ho visto questi camini...molto d'effetto..i commessi onestamente mi hanno informata dei pro e contro che,poi ,ho letto con dovizie di particolari in qst bel blog.grazie.ci rifletterò su.ma ammetto che avendo già le canne fumarie,mi hanno piuttosto spinta verso il camino tradizionale o a pellet.cosa ne pensate???non ho urgenza,vorrei prima avere le idee chiare-katia-bari
utente anonimo
#282  27 Febbraio 2011 - 15:15

mi correggo...3anni e passa che è in piedi il blog,caspita!katia
utente anonimo
#283  27 Febbraio 2011 - 16:14

Gli effetti a catena di quest post, avviato tre anni or sono hanno stupito anche me.
Per la scelta dell'ultimo amico che può utilizzare la canna fumaria non ho dubbi: se vuole riscaldare veramente la casa, o per lo meno parte dell'appartamento, compri una stufa a pellet. Se gli basta l'effetto fuoco valuti  bene se  il caminetto ad alcool valga il suo costo.
Io per il momento ho soprasseduto; mi tengo il caminetto spento, come un bel elemento dell'arredo :-)
federico46
#284  02 Marzo 2011 - 10:51

visto che sono passati due anni dall'ultimo commento, volevo sapere se nel frattempo le opinioni sui biocamini sono cambiate o sono sempre le stesse? le persone che l'hanno comprato sono soddisfatte? e quelle che non erano d'accordo sono sempre della stessa idea o nel frattempo i dubbi sul fatto che possono essere nocivi per la salute sono stati chiariti? Io ne vorrei comperare uno e vorrei un consiglio recente grazie!                                   LORENA
utente anonimo
#285  04 Marzo 2011 - 11:50

capperi!!!!non mi ero accorta che eravate arrivati ai giorni nostri.......quindi come non detto, non mi sembra che in tre anni sia cambiato qualcosa nei pareri. Metà per i si e metà per i no.....quindi io che faccio...lo compro o non lo compro???LORENA
utente anonimo
#286  04 Aprile 2011 - 15:08

Ho letto quasi tutto sul blog ed ero curioso di scoprire cosa aveva concluso Francesco. Sono passati 2 mesi cosa ne è venuto fuori dalla sua idea??

non se ne è saputo più nulla?
Adam
utente anonimo
#287  08 Aprile 2011 - 13:01

Ce ne sono di cose che fanno male!!da quello che mangiamo a tutto cio'che respiriamo!!Ci preoccupiamo del bioetanolo e vogliamo fare il nucleare....ma per carita'!la vita e'cosi breve che e'meglio fare e godersi cio'che ci piace nel rispetto del prossimo ovviamente.
utente anonimo
#288  08 Agosto 2011 - 23:11

BASTA!   Domani ne compro uno,bello , made in Italy, in saldo a 560 euro!!!
Paolo.
utente anonimo
#289  26 Agosto 2011 - 18:01

quelli su ebay sono sicuri?
utente anonimo
#290  01 Ottobre 2011 - 12:56

Scusate,
io devo traslocare in un rustico in affitto.
L'unica canna fumaria che c'è si trova in un cucinotto talmente minuscolo che mi consente appena di metterci i fornelli per cucinare.
Ho letto con attenzione i commenti, ma mi sembra che molti di coloro che hanno la stufa a bioetanolo la tengano solo per effetto scenico, io invece ho proprio bisogno di scaldare un ambiente di circa 70 mq e l'unico modo per areare è tenere aperta la finestra.
Qualcuno di voi mi può indirizzare verso una scelta che mi permetta di scaldare l'ambiente senza canna fumaria e contenendo la spesa?
La stufa che si può spostare da un ambiente all'altro sarebbe l'ideale, mi potete aiutare?
Bruna.
utente anonimo
#291  03 Ottobre 2011 - 22:48

Buona sera.... scusate l'intromissione ma questo è un'argomento che mi interessa.....ho da molto tempo un biocaminetto e quando lo abbiamo acquistato la casa ci ha consegnato un misuratore di ossido di carbonio per legge i produttori di questi camini devono rilasciare anche questo attrezzo altrimenti non potrebbero distribuirli, l'areazione ci vuole anche perchè dopo un pò che è acceso si sente un odore un pò acre tipo di alcool....è vi assicuro che ho prevato varie forniture di bioetanolo ma sono tutte uguali...... Comunque per il resto è un buon aiuto per il riscaldamento perchè il calore lo fa e anche molto....come tutti i camini o fonti di calore (per la regola del buon senso) quanto si dorme sarebbe meglio spegnerle o comunque accenderlo prema di andare a letto per scaldare la stanza anche se io non lo metterei mai in una camera da letto, ma si, in un salotto è meraviglioso!!!!
COME QUALSIASI COSA VA USATA CON IL BUON SENSO E CON LE DOVUTE CAUTELE DOPO DI CHE' PERCHE' NON GODERSELO!!!!!!
utente anonimo
#292  06 Ottobre 2011 - 10:56

caro scienziato... preoccupato .. si dovrebbe informare meglio visto che si proclama scienziato a proposito dell 'uso del Bioetanolo.
Sicuramente è fortemente meno inquinante di Legna , carbone , gasolio ; gas , Pellet .
Non rilascia polveri sottili mentre brucia e guarda caso nei paesi cosidetti evoluti è ormai diventato una valida alternativa di riscaldamento .
utente anonimo
#293  06 Ottobre 2011 - 11:28

Da quali fonti di informazione trae le sue certezze?

Lo scienziato ancora più preoccupato
federico46
#294  12 Ottobre 2011 - 09:53

alla ricerca di informazioni sui biocamini, sono inciampato in questo blog. Ebbene ferico46, pur apprezzando i suoi intenti per la salvaguardia dellasalute umana e dell'ambiente, dal suo blog non posso che constatare una sola truffa: il suo autodefinirsi scienziato!
utente anonimo
#295  12 Ottobre 2011 - 12:25

I miei esami, non finiscono mai !

Oltre alla laurea, gli incarichi professionali, i concorsi pubblici, i progetti di ricerca,le pubblicazioni scientifiche, le consulenze, le resposabilità chemi sono state affifìdate, mi permettono di definirmi uomo di scienza.

Questo non vuol dire che i miei pareri accontentino tutti e che siano esenti da errori.

Aspetto le sue osservazioni possibilmente più puntuali e se esce dall'anonimato e mi fa conoscere il suo curicculum, per mettere in sintonia il suo linguaggio con il mio, le sarò  grato e eventualmente le risponderò in modo puntuale e documentato.

Cordiali saluti

dr. Federico Valerio
Ricercatore Istituto Nazionale Ricerca sul Cancro Genova
Responsabile servizio Chimica Ambientale
federico46
#296  12 Ottobre 2011 - 16:49

Ho commesso un errore.

Non era mia intenzione offenderla ed invece mi rendo conto di averlo fatto.
Le porgo le mie scuse.

Leggendola, il mio intento era quello di invitarla ad ascoltare anche le opinioni degli altri anzichè dare sentenze, in alcuni casi ed a mio parere, prive di riscontro scientifico.

A parte queste non ho altre osservazioni da farle dal momento che non sono persona competente in chimica ma in architettura.

Nel rinnovale le mie scuse, porgo cordiali saluti

Fabio
utente anonimo
#297  16 Ottobre 2011 - 10:06

Caro ing Fabio
accetto le sue scuso e la ringrazio, anche perchè è raro trovare persone che ammettono di essersi sbagliate.
Per quanto riguarda il suo consiglio di ascoltare pareri diversi dai miei lo accetto volentieri. E' quello che cerco di fare, e vista la sua critica si vede che non lo faccio abbastanza.
Quanto da me riportato su questo blog è sempre documentato e non credo di sbagliare se chiedo che chi la pensa diversamente porti ai lettori del blog notizie altrettanto documentate a supporto delle sue valutazioni.
Cordiali saluti
utente anonimo
#298  18 Ottobre 2011 - 15:14

Non ho letto tutti i commenti perchè mi ci vorrebbero giorni, ma tutto era partito dalle stufe a bio-etanolo.
Anche io mi sono lasciata amaliare da questo prodotto, cercavo un modo per riscaldare solamente la mia stanza da letto che è davvero molto fredda in maniera ecoogica e consumando il meno possibile.
Federico secondo lei, cosa potrei adottare nella mia situazione nuocendo il meno possibile alla mia salute?
Io avevo visto che oltre alle stufe a bio-etanolo ci sono quelle a legna o stufette al quarzo che però consumano molta energia elettrica.
utente anonimo
#299  19 Ottobre 2011 - 07:17

Un consiglio a distanza non è facile. Io comincerei a verificare se è il caso di investire prima in isolamento termico del soffitto, delle pareti, delle finestre. Se la temperatura della sua camera da letto, rapidamente ( alcune ore)  è uguale a quella esterna , dopo che ha spento caloriferi o condizionatori, questo significa che c'è qualche cosa che non va. Se casa sua è stata costruita negli anni 60-70 è molto  probabile che la sua abitazione sia stata costruita senza nessuna attenzione al risparmio energetico.
Nel Blog, alla voce " Educazione domestica" troverà alcuni consigli "fai da te" PER MIGLIORARE LA SITUAZIONE.  Se le pareti hanno una intercapedine vuota, esistono sistemi molto pratici per riempirli di un idoneo isolante che le migliorerà  di molto l'isolamento. Un interessante riempimento è LA cellulosa trattata che all'origine è carta da giornale riciclata.
Fatto questo intervento, se dispone di una canna fumaria le moderne stufe a pellet sono quelle che, utilizzando combustibili rinnovabili (legno)  garantiscono emissioni nulle all'interno della abitazione e basse in atmosfera. e I COSTI DI ESERCIZIO SONO ABBASTANZA CONTENUTI.Per l'acquisto e l'installazione si affidi a ditte qualificate.
Non escludo che con un'ottimo isolamento termico, una stufetta elettrica, accesa prima di coricarsi, abbinata ad un buon piumone e eventualmente ad uno scalda-sonno da spegnere appena ci si infila sotto le coperte, possa risolvere i suoi problemi.
federico46
#300  19 Ottobre 2011 - 10:56

grazie per i consigli, darò sicuramente un occhiata a "Educazione domestica" efettivamente la mia casa è molto vecchia e non credo abbia nemmeno l'intercapedine perchè è stato mio nonno a costruirla.
grazie di tutto!
utente anonimo
#301  20 Ottobre 2011 - 14:24

ho una casa di legno a risparmio energetico con termopompa e pannelli solari. Mia figlia vorrebbe dormire in mansarda (ca 70 mq) è rivestita di perline, 3 lucernari molto grandi e con laminato come pavimento. Al momento ci sono ca 20° ma alla sera vorrei scaldare qualche ora con un bio caminetto. Visto che la casa è di legno non voglio assolutamente mettere cavi elettrici o altre cose che possono incendiarsi e ho pensato
a questo..
Considerando che lei sta fuori praticamente tutto il giorno e arriva a casa solo dopo le 18.00 dovrei "scaldare" penso solo un paio d'ore alla sera.
Ne vale la pena? qualcuno ha dei suggerimenti per avere almeno 22
gradi senza né spendere troppo e nemmeno sia pericoloso?
grazie per la risposta
valeria
utente anonimo
#302  24 Ottobre 2011 - 13:20

Vorrei unirmi ai consigli di Federico, in quanto essendomi occupato di emissioni in atmosfera su impianti termoelettrici per la produzione di energia elettrica e ricerche su caldaie domestiche e industriali con controlli sulle emissioni dei vari combustibili attualmente in commercio (carbone, legna, olio combustibile, gasolio, bio-gasolio, metano, gas vari utilizzati nei laboratori) posso assicurarvi che non esiste combustione senza emissione di inquinanti (SO2,NOx,CO,CO2,IPA,polveri ecc...) é certamente diversa la quantità e la tipologia emissiva ed in proporzione la nocività, certo é il peggioramento della qualità dell'aria circostante a maggior ragione se in ambiente chiuso. Attualmente un ottima alternativa, anche dal punto di vista economico, alla mancanza di canna fumaria é la pompa di calore. Sperando di esservi stato di aiuto, un saluto a tutti. Angelo
utente anonimo
#303  24 Ottobre 2011 - 16:31

Buonasera,
ho letto un po' il tutto (dal lontano 2008), mi incuriosivano molto i BioCaminetti e/o BioStufe, poi capito come sono alimentati mi interessano meno, direi poco ecosostenibili (pur essendo biologici...). In qualsiasi caso leggendo i vari post vedo che Federico "mastica" bene l'argomento,e mi nasce un quesito... ma quanto inquinata è l'aria di casa mia? e sopratutto posso scoprirlo e poi migliorarla?

Grazie

Cecilia
(c.morlin@libero.it)
utente anonimo
#304  25 Ottobre 2011 - 07:23

Al quesito di Cecilia (quanto è inquinata l'aria di casa mia) risponde una nuova branca della chimica ambientale che studia l'inquinamento in ambienti confinati ( indoor pollution).
A sua volta chi si occupa di tossicologia ambientale ha un nuovo oggetto di studio: la casa malata.
Anche in questo caso la scelta vincente è la prevenzione: individuare ed eliminare le fonti di inquinamento presenti nelle nostre case.
Attualmente ci stiamo occupando di case riscaldate a legna con impianti mal realizzati e peggio gestiti, che sembrano molto comuni nei nostri paesi di montagna, dove la legna abbonda.
In questi casi l'esposizione dei residenti a benzene può essere maggiore di quella di chi abita in città trafficate.
E studio epidemiologici svolti in tutt'europa stanno dimostrando che il fumo di legna non fa per niente bene alla salute.ù
Comunque abbiamo dimostrato che ai tanti errori di una gestione faidate degli impianti di riscaldamento a legna, adeguate campagne informative, accompagnate da misure dell'inquinamento dentro e fuori casa, è possibile rimediare con significativi miglioramenti  della qualità dell'aria e con risparmi sulla legna da usare per stare al caldo.
Per avere un'idea dei tanti problemi che le case ( i loro abitanti) possono creare, abbiamo trovato anche chi si ostinava a tenere tanche di benzina (per la motosega) in cantina e la sua era la casa, in assoluto, più malata tra tutte quelle che fino ad oggi abbiamo trovate.
Al secondo posto case con il garage annesso all'abitazione.
federico46
#305  27 Ottobre 2011 - 05:40

buongiorno sig. Federico,
posso chiedere un suo suggerimento su cosa fare in mansarda
per mia figlia? Ieri siamo andati a vedere le stufe a gas ma un po'
mi fanno paura.. e oggi in prima pagina da noi c'è una casa in fiamme
dallo scoppio di una bombola... Sarà un segno??

Lei che è un vero esperto, mi può aiutare?

Grazie

valeria
utente anonimo
#306  27 Ottobre 2011 - 06:52

Cara Valeria
Il Fai-Da-Te, incentivato anche il governo, con i suoi tanti condoni approvati ed annunciati,  provoca disastri come quello da lei segnalato.
Le norme di sicurezza prevedono che le bombole del gas siano sistemate all'esterno delle abitazioni!
Comunque non faccio consulenze (gratuite e a pagamento) on line. :-)
Cercatevi un bravo termotecnico!
federico46
#307  28 Ottobre 2011 - 09:46

Salve io che anni fa' comprando una stufa a pellet  usandola 1 sola settimana mi aggravo' sensibilmente la mia rinite allergica facendomi diventare pazzo,non mi fido piu' su queste cose ma chiedo se le stufe a bioetanolo, e cercandone con la canna fumaria emanano lo stesso polveri o gas tali da provocare allergie? Grazie
utente anonimo
#308  30 Ottobre 2011 - 23:33

Egregio Sig. Federico,
ho comprato un appartamento da pochi mesi e da subito (non avendo canna fumaria) ho pensato ad un elemento di decoro come il biocaminetto per dare un tocco di calore/colore tradizionale al soggiorno perchè già riscaldato da un venticonvettore e da un condizionatore inverter, ma i motivi e le considerazioni da lei addotti mi hanno frenato in tal direzione... Oggi ho visto la pubblicità (poi cercata in rete) di un oggetto che dovrebbe simulare egregiamente le fiamme di un piccolo camino e riscaldare allo stesso tempo in quanto elettrico. Facendo due conti tale tipologia dovrebbe essere più economica nei consumi (a metà potenza - 1kW - si andrebbe a spendere dai 7 ai 30 cent di energia, dipende dal contratto, a fronte di quasi 1 euro ad ora del conbustibile), decisamente più economica come spesa iniziale del prodotto (si parte  da 150/170 euro), forse ancora più gradevole alla vista... Perchè non prenderla in considerazione?
Saluti, Gabriele
utente anonimo
#309  02 Novembre 2011 - 07:09

Caro Sig. Federico,

non cercavo nessuna consulenza, solo un consiglio.
Alla fine tanto bla bla lascia il tempo che trova.

Grazie lo stesso

Valeria



utente anonimo
#310  02 Novembre 2011 - 08:31

ho un biocaminetto in sala e lo accendo regolarmente...fa molto "atmosfera" e rilascia un piacevolissimo tepore che sicuramente contribuisce ad aumentare la temperatura dell'ambiente...un solo dubbio...il bioetanolo che uso, specifico e comprato dallo stesso fornitore del biocamino, bruciando, puzza un pò....è normale? non dovrebbe essere inodore durante la combustione?

grazie
utente anonimo
#311  06 Novembre 2011 - 11:14

Buongiorno dr. Valerio.
In Italia ci vorrebbero più persone come Lei, competenti, appassionate del proprio lavoro e con la voglia di divulgare la conoscenza.
Con stima.
Diego dal Friuli
utente anonimo
#312  12 Novembre 2011 - 15:04

Sono dispiaciuto.

Affermazioni allarmistiche andrebbero giustificate e dimostrate, precisando esattamente rischi e pericoli.

Altrimenti meglio tacere.

Ma tra il rassicurare ed il mettere in guardia, per fortuna, tra tanti cialtroni come me, ci sono anche persone per bene.

Se volete risposte, cercatele da soggetti terzi e istituzionali.

 Imparate a leggere le certificazioni ed usare correttamente e LIBERAMENTE solo prodotti certificati.

Questo è il mio consiglio.

Siate UOMINI LIBERI, dalla paura e dall'inganno.

Auguri a tutti.
utente anonimo
#313  15 Novembre 2011 - 14:12

Dato che il blog, che reputo interessantissimo, è fondato su nozioni scientifiche direi che per non andare fuori tema sempre alla scienza ci si dovrebbe attenere per evitare che pareri e opinioni, seppur rispettabili, diventino più affini a chiacchiere da bar con il solo scopo di alterare la percezione di chi legge. Il miglior modo di condurre la discussione rimane quello di attenersi ai fatti e magari anche alla statistica che aiuta a far pensare.
Partiamo dal Bioetanolo prima ancora che dal caminetto, perchè pare che per molti radical-chic sia diventato di moda definirlo "bio" con sarcasmo; mi domando alla luce di quale scienza visto che è prodotto mediante un processo di fermentazione da biomasse ovvero da diversi prodotti agricoli ricchi di carboidrati e zuccheri quali i cereali, le colture zuccherine, gli amidacei e le vinacce. Le materie prime per la produzione di bioetanolo possono essere racchiuse nelle seguenti classi:
Coltivazioni ad hoc (mais, sorgo, orzo, bietola, e canna da zucchero)
Residui di coltivazioni agricole e forestali
Eccedenze agricole temporanee ed occasionali
Residui di lavorazioni delle industrie agrarie e agro-alimentari
Rifiuti urbani
La spinta più forte allo sviluppo dei biocarburanti è sempre stata quella di tipo ambientale. Il traffico stradale è, infatti, responsabile per il 93% delle emissioni di ossido di carbonio, il 60% di quelle di idrocarburi e ossidi di azoto, il 12% di anidride carbonica;
i biocombustibili, di contro:
sono di origine vegetale e quindi non contribuiscono all'emissione di anidride carbonica nell'atmosfera
non contengono zolfo
contengono nella loro molecola ossigeno consentendo una significativa riduzione delle emissioni di ossido di carbonio e di composti incombusti
evitano l'emissione di altre sostanze nocive associate alla combustione di combustibili fossili
sono totalmente biodegradabili
Il bioetanolo oggi rappresenta il biocarburante di maggiore interesse, essendo la sua produzione mondiale stimabile tra 11 e 11,5 milioni di t/anno (di cui la stragrande maggioranza negli USA e in Brasile).
Sapete tutte queste tonnellate, ovviamente prodotte per essere bruciate e quindi non per essere bevute con cannuccia nei brick, quante segnalazioni/casi d'intossicazione hanno prodotto nel mondo ? zero

Poi, che ciò non significhi che siamo tutti vergini e che il prodotto (così come i camini che lo bruciano) sia scevro di difetti è tutto un altro paio di maniche.
Ma il punto, questa credo sia scienza, è informare partendo dai fatti e non dal dialogo sui massimi sistemi.
Il fatto è che il prodotto è assolutamente bio, non è assolutamente tossico nella sua combustione e che soprattutto non genera malanni o vittime come si potrebbe intendere da alcuni post.
Poi si potrebbe discutere sull'opportunità o meno di avere uno di quei caminetti in casa, ma il punto di vista dovrebbe spostarsi sull'economia di gestione e non sulla salute. Quei camini lavorano male, hanno una dispersione pazzesca e una resa ridicola se confrontata (per qualità e costo) ad altre soluzioni ma....sono oggettivamente bellissimi e sono "flessibili" perchè li metti dove vuoi.
Andare a rispondere come sia meglio un camino tradizionale a legna ad un persona che chiaramente dichiara come si sia orientato ad un prodotto di questo tipo per (quasi) sfizio sarebbe come andare a dire a chi vuole comprare una Smart che è meglio un furgone da 9 posti perchè la Smart si capotta in parcheggio; perdonatemi ma sono cazzate da bar, meglio metterlo di fronte al fatto che la Smart ha solo due posti, che gli costerebbe come una macchina grande il doppio e quindi forse-forse non è così speciale come crede. Ma non si può metterla sulla sicurezza e nemmeno su una presunzione di dubbio sulla stessa.. perchè così è più subdolo; io non ho elementi per dire che fa' male ma ti dico che "io non lo farei perchè secondo me rischi..."  o meglio ancora i miei preferiti, quelli che loro in prima persona non vivono nulla (nemmeno forse una vita propria) ma scoprono gli eventi sempre attraverso aneddoti interpretati da "mio cugino", "mio fratello", "un mio amico"... personaggi affidabilissimi. Il mondo è pieno di trattati scientifici elaborati sulle teorie e sulle opinioni di "mio cugino"...
Quindi chi se li vuole mettere in casa, lo faccia con tutta la tranquillità che è giusto avere nei confronti di prodotti certificati da enti come il TUV che non sono proprio gli ultimi arrivati.
Siate però consapevoli che vi troverete di fronte ad un prodotto che è più bello che utile e soprattutto che non può essere visto come unica fonte di riscaldamento per via dei costi e della resa.
Spero di non avervi annoiato troppo.

 
utente anonimo
#314  15 Novembre 2011 - 14:38

Salve a tutti.
Solo un piccolo commento da una persona qualunque.

Ho comprato un biocaminetto per "tentare" di riscaldare, spendendo poco, una stanza in montagna molto fredda. Non vi dico dove e la marca perchè sarrebbe pubblicità inutile.

Premettiamo inoltre che mia moglie soffre di una leggera forma d'asma che impedisce di usare altri sistemi, pellet, legna, ecc.
Risultato?
Temperatura innalzata di circa 4 gradi in 3 ore di utilizzo; assoluta mancanza di allergie o altro di mia moglie (medico per altro), pochissima spesa per il riscaldamento.

Quindi per mio modestissimo parere..... provateci!
Dopotutto costano poche decine di euro i modelli base.
Io ho speso circa 250 Euro per un modello a parete. E mi sono trovato molto bene.
Certo, magari produrrà un pò di polveri sottili, magari qualche agente chimico.... ma non sò quanti di noi abbiano la fortuna di vivere in montagna e quindi in assenza di queste cose.
Chi di noi vive in città respira di molto peggio!

Saluti a tutti

Carlo
utente anonimo
#315  22 Novembre 2011 - 13:27

salve,ho appena acquistato un biocamino vorrei sapere se la fiamma e' regolabile.
Sembra di si....ma come ?
utente anonimo
#316  09 Dicembre 2011 - 01:48

 le nuove tecnologie sono sempre ben pubblicizzate ma ricordiamoci che in questo mondo la fà da padrone il soldo
ricordiamoci, inoltre che negli anni passati abbiamo ampiamente utilizzato materiali nocivi fino a prova contraria (amianto in ambito edilizio)
utente anonimo
#317  23 Dicembre 2011 - 09:35

Seguo da molto questa discussione e la trovo estremamente interessante. Faccio parte di un'azienda che commercializza biocamini ma non sono qui per venderveli. Sono qui per dirvi che ho aperto un blog dove parlo solo di fuochi alternativi (biocamini,camini a gas etc etc.). Penso possa essere l'inizio per un confronto serio tra produttore e consumatore. Un blog dove si parla di biocamini in maniera approfondita, senza false informazioni e inutili trend di mercato. Se vi va, passate a dare un occhiata. Ovviamente,anzi direi soprattutto, il mio invito è rivolto anche al padrone di casa Sig. Federico Valerio.

Saluti a tutti, buona giornata e...buone feste!
utente anonimo
#318  23 Dicembre 2011 - 09:40

Scusate ma nel mio p'recedente intervento ho dimenticato di inserire il link al mio blog

http://quellicheilfuoco.blogspot.com/
utente anonimo

55 commenti:

  1. Devo contraddire alcune delle vostre idee , anche perchè sono un ingegnere termotecnico e faccio produrre personale dei bruciatori di bioetanolo da una azienda che lavora l'acciaio.
    Molto importante nei bruciatori di bioetanolo è prima di tutto capire dove andranno allocati , inoltre non si può parlare in generale di innalzamento della temperatura di una stanza a priori , è fondamentale capire prima di tutto in che città ci troviamo , secondo l'esposizione della casa , nord , sud etc , capire la coibentazione della casa , se classe a o classe g , e poi si può parlare di metri quadri riscaldati .
    Inoltre nella scelta di un bruciatore di bioetanolo è molto importante capire dove sarà posizionato , se ad esempio dove posizionarlo in spazio aperto , andrete a recuperare tutto il calore prodotto dalla combustione , invece se lo mettete in una nicchia o all'interno di un camino preesistente non tutto il calore si distribuirà nella stanza.
    Inoltre se dovete mettere un bruciatore di bioetanolo all'interno di un camino in pietra refrattaria o ollare o vulcanica che trattengono molto calore , dovrete considerare la deformazione della piastra superiore del bruciartore , e questo avviene in quanto la piastra è saldata solidamente alla vaschetta , invece noi creiamo dei bruciatori con piastra flottante con possibilità di deformazione orizzontale di 5/6 mm , il che non permette la deformazione visibile della piastra.
    Queste sono delle prime regole basi per capire a cosa si va incontro con il bioetanolo , inoltre molto importante anche il bioetanolo che si utilizza in quanto , se utilizza bioetanolo di scarsa qualità con fattore di rendimento basso sarà inferiore anche il calore prodotto , inoltre il bioetanolo di scarsa qualità ha un odore sgradevole , per maggiori info visitala sezione bruciatori di bioetanolo del sito www.pianetaprezzi.net

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    1. ," è fondamentale capire prima di tutto in che città ci troviamo , secondo l'esposizione della casa , nord , sud etc , capire la coibentazione della casa , se classe a o classe g , e poi si può parlare di metri quadri riscaldati "

      Se lei è davvero un ingegnere, e ne dubito fortemente, dovrebbe sapere che se si parla di riscaldare un locale, non si deve mai fare riferimento ai metri quadrati, bensì ai metri cubi!!!

      Detto questo al link www.pianetaprezzi.net si trovano, a mio avviso, prodotti dalla qualità assolutamente scadente.

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    2. come la mettiamo con il vapore immesso nell'ambiente? se la costruzione non è perfettamente isolata sui ponti termici si presenteranno inesorabilmente muffe e condense... sicuramente le costruzioni attuali di ultima generazione dovrebbero essere costruite bene ma allo stesso tempo sono proprio quelle che faticano a dare un surplus di ricambio d'aria a fronte del maggior consumo di ossigeno... quindi credo che adeguata ventilazione e anche adeguato sistema di smaltimento fumi

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  2. Ciao a tutti.
    Per chi è interessato, su questo link è disponibile un PDF in inglese circa lo studio condotto da associazioni di consumatori Europee unitamente ai maggiori costruttori di caminetti ad etanolo.
    Si parla di Incidenti, emissioni inquinanti, valori raccomandati, normative e molto altro.

    Vivamente consigliato.

    http://www.sik.dk/content/download/5...-+v-3+(2).pdf.

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  3. Scusate il link esatto è questo:

    http://www.sik.dk/content/download/5561/77087/version/1/file/Report+-+Bio+fireplaces+-+v-3+(2).pdf.

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  4. La maggior parte di coloro che vendono questo prodotto lo indicano come potenziale sostituto dei termosifoni e questa è una affermazione a mio avviso scorretta. Calore ne emette certo, ma chiaramente va considerata la metratura del locale in rapporto alla fiamma. Se mettiamo una fiamma da 20 cm in una taverna o una sala da 90 mq, l'unica cosa che ci si riscalda....sono gli occhi..

    Riscalda davvero?
    qualcuno afferma 3/4 gradi in più, altri addirittura 8-9 gradi...si ma in quali condizioni?
    Tre o quattro gradi in più possono essere apprezzati in un locale di 20-40 mq al massimo ma se si tratta di metrature più ampie il calore prodotto è ininfluente. Se voglio aumentare la temperatura di 3-5 gradi con l'etanolo in un locale da 80 mq devo installare quanti bruciatori? direi almeno 3 con una buona fiamma, il che significa investire almeno 3000-4000 euro. Per quel prezzo ci sono decisamente soluzioni più economiche ed efficienti come le pompe di calore se non si ha canna fumaria. Per questo si dovrebbe parlare solo e sempre di uso decorativo e mai di riscaldamento.

    Tutti dicono che non emettono particelle nocive, ma carte alla mano
    quali sono i valori delle emissioni dei loro prodotti? non possono dimostrarlo....Naturalmente consumano ossigeno, chiaramente va analizzato in che quantità; un bruciatore con una fiamma da un metro non consuma lo stesso ossigeno di un bruciatore da 25 centimetri e certamente l'ambiente deve godere di buona aerazione, altra cosa su cui molti venditori purtroppo indagano poco quando devono vendere il prodotto.

    In Italia purtroppo non ci sono regole e quindi venditori senza scrupoli ne approfitttano per mettere sul mercato oggetti anche molto pericolosi; in Francia è stata emanata una apposita normativa che dovrebbe essere di riferimento per tutti.
    In Germania esiste la certificazione TUV che è però volontaria e non obbligatoria, e rispetto alla legge Francese è molto meno severa in tema di requisiti di sicurezza.

    I bruciatori automatizzati credo siano quanto di più sicuro possa esserci sul mercato oggi e tra l'altro oltre ad essere molto sicuri perchè non si avvicinano mai le mani alle fiamme per spegnere e accendere, hanno anche sensori di controllo per il monossido e altre sicurezze incorporate; il prezzo paradossalmente è anche inferiore ad alcuni camini manuali. Ne ho comprato uno a scopo decorativo e sono contento.

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    Risposte
    1. come la mettiamo con il vapore immesso nell'ambiente? se la costruzione non è perfettamente isolata sui ponti termici si presenteranno inesorabilmente muffe e condense... sicuramente le costruzioni attuali di ultima generazione dovrebbero essere costruite bene ma allo stesso tempo sono proprio quelle che faticano a dare un surplus di ricambio d'aria a fronte del maggior consumo di ossigeno... quindi credo che adeguata ventilazione e anche adeguato sistema di smaltimento fumi

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  5. Ok, ma allora questo camino...lo compro o non lo compro? Per fare un ragionamento veloce, da 1 a 10, quanto lo consigliate? Grazie
    Giovanna, Genova

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    1. Per riscaldare casa il punteggio è zero. Lascia perdere.

      Per godere di un parziale "effetto caminetto",puramente estetico, inserendo la caldaietta a etanolo in un vecchio caminetto aperto, il mio voto è sette. E' stata la mia scelta :-)

      Senza canna fumaria, il mio voto è quattro: fortemente insufficente e sconsigliato.

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    2. Mi trovo concorde con le sue conclusioni, Dott. Valerio. Posseggo un camino tradizionale con canna fumaria, usato pochissimo e con funzioni, ormai, quasi esclusivamente cosmetiche. Ciononostante quando lo si accendeva era molto piacevole ma gli effetti collaterali erano troppi (legna da portare a mano per quattro rampe, cenere, prese d'aria assurde che raffreddavano la casa molto più di quanto la fiamma riscaldasse e via dicendo).
      Pensavo di acquistare un bruciatore da inserire nel vano del camino, sfruttando quindi la canna fumaria. L'ambiente che ospita il camino è almeno di 150 metri cubi, aprirei una presa d'aria modesta per favorire l'ingresso di aria ossigenata senza sconvolgere l'ambiente. Lei cosa ne pensa? Grazie mille.

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    3. Alla fine ho fatto la tua scelta .
      http://federico-valerio.blogspot.it/2013/01/caminetto-bioetanolo.html
      Come avrai capito, ritengo importante una presa d'aria esterna.
      La mia è 25x15 cm
      La fiamma del bioetanolo non è così piacevole come quella della legna, ma il suo effetto lo fa

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  6. Giovanna, dipende dal prodotto che ti è stato proposto....l'importante è che sai che l'uso è decorativo. Dai un'cchiata se vuoi su questo sito, sono prodotti innovativi con molti dispositivi di sicurezza incorporati. ciao http://www.a-fireplace.com/it

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  7. Buongiorno, mi inserisco nella conversazione per esporre la mia situazione e cercare di capire se effettivamente un caminetto del genere andrebbe bene.
    Vivo in un appartamento degli anni 50, se non di più, con gli infissi originali (grandi, grandi spifferi), di circa 90mq, con una stufa a pellet che riesce a scaldare abbondantemente tutta casa tranne il soggiorno di 16mq. Ormai, in questa freddissima stagione non raggiungiamo i 19 gradi (in sala) e avrei bisogno di qualche cosa che dia quel tepore in più, magari accendendolo solo per un paio d'ore al mattino, alla sera o nelle giornate più grige... Cosa mi consigliate che sia altrettanto di "bella presenza"? o in questa determinata situazione andrebbe comunque bene questa tipologia di caminetto al bioetanolo?

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  8. la cosa che mi preoccupa di più, è che, leggendo tutti i vari commenti (SCIENZIATI COMPRESI....o come li chiamo io...SAPIENTINI CLEM CLEM....) HO LE IDEE MENO CHIARE DI PRIMA.....Farò così...lo compro e poi vedo.....

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    1. Facci saper come è andata
      Il Sapientino

      ps: CLEM CLEM che cosa significa?

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  9. come si fa ad essere tutti esperti....laureati in varie materie che non sapevo nemmeno che esistessero e poi dicono l'uno il contrario dell'altro, non deve essere un parere soggettivo ma tecnico e oggettivo soprattutto me lo aspetto da chi ha un titolo di studio tecnico... vorrei che mi venisse detto....
    il bioetanolo è nocivo? riscalda? che potenza ci vuole per 30 metri quadri?
    Nessuno lo sa? Ma sapere per me è esserne certi perché scientificamente provato, non sto chiedendo per favore un parere:::grazie....scusate ma sto cercando in vari sii e blog delle informazioni ma non è possibile leggere tutto e ilo contrario di tutto.....

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  10. Senza una buona preparazione scolastica e professionale può essere un errore cercare risposte dalle Rete.

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  11. Un saluto a tutti, ho letto l'intero blog di un fiato perché sto per comperare una stufa a bioetanolo ventilata da 3200w che scalda fino a 30 mq, ho notato che tutti i commenti si riferiscono ai primi caminetti nati per arredo invece ora si trovano già quelle ventilate e molto più potenti con rese maggiori. Premetto io di lavoro faccio il cuoco(e queste stufe le ho scoperte da poco) e quindi non me ne intendo molto a me servirebbe come supplemento al riscaldamento(Non intendo mettere canne fumarie!:-)) qualcuno a informazioni di queste nuove stufe?
    Grazie
    Elia da Maggiora

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    Risposte
    1. non sono riucito a leggere tutte le inserzioni... forse è già stato discusso/sviscerato.
      come la mettiamo con il vapore immesso nell'ambiente? se la costruzione non è perfettamente isolata sui ponti termici si presenteranno inesorabilmente muffe e condense... sicuramente le costruzioni attuali di ultima generazione dovrebbero essere costruite bene ma allo stesso tempo sono proprio quelle che faticano a dare un surplus di ricambio d'aria a fronte del maggior consumo di ossigeno... quindi credo che adeguata ventilazione e anche adeguato sistema di smaltimento fumi

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    2. Certamente la combustione dell'etanolo produce anidride carbonica e vapor acqueo.
      In assenza di canna fumaria e di una adeguata ventilazione questo vapore si aggiungerà a quello prodotto daglo occupanti, dalla attività di cucina , la doccia, l'ascigatura e la stiratura del bucato.
      E' garantito l'aumentato rischio per la formazione di condense e inevitabili muffe sui muri.
      E sperando che le informazioni ripetute alla fine entrino nelle teste: i caminetti alimentati ad etanolo devono essere dotati di sistemi di espulsione dei fumi che certamente questo combustibile produce.

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  12. Salve avendo la disponibilità di una stufa a zibro ,potrei usare un altro combustibile nello specifico il bioetanolo ?

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  13. Le stufe prodotte dalla Zibro utilizzano il kerosene come combustibile. Il kerosene ha caratteristiche chimiche e fisiche diverse dall'etanolo.
    Per prudenza sconsiglio di fare esperimenti con combustibili diversi da quelli per le quali la sua stufa Zibro è stata progettata.

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  14. Buongiorno!
    Vivo in un appartamento non ben isolato termicamente e senza possibilità di canna fumaria. Lavoro tutto il giorno e quando rientro la sera non riesco a raggiungere coi soli termosifoni una temperatura accettabile in casa. L'anno scorso, per scaldare l'appartamento, ho tenuto acceso la caldaia molto spesso ma la spesa è stata troppo onerosa per le mie possiilità economiche. Cercando un modo per scaldarci da affiancare ai termosifoni (all'inizio pensavo di comprare un condizionatore inverter.. però uno che possa essermi d'aiuto non credo di trovarlo a meno di 600 euro) mi son imbattuta in questo forum che ho letto tutto cercando di capire se spendere 300 euro per una di queste stufe possa non farmi buttare soldi inutili che non possiedo. è evidente che il mio interesse non è assolutamente quello estetico ma è puramente una necessità di calore e poca spesa.
    Ho capito che dovrò arieggiare per CO2 etc, che probabilmente non è del tutto inodore e che ci sono dei contro anche per quanto riguarda la spesa e l'approvvigionamento del bioetanolo ma chiedo comunque un parere (visto che rispetto al calore i pensieri son così contrastanti) perchè io possa fare una scelta il più possibile corretta rispetto alla mia situazione.
    Grazie degli eventuali consigli!
    p.s.:immagino che prima o poi dovrò decidermi a isolare l'appartamento, ma per ora non ne ho la possibilità.

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  15. BUongiorno a tutti, ho letto quasi tutto.
    Ho scoperto l'esistenza dei caminetti a bioetanolo solo ieri e per caso.
    Mi sono entusiasmato perchè da tempo sognavo di avere un caminetto a casa mia,
    cosa complicata poichè nonostante io abiti un appartamento all'ultimo piano, le leggi in vigore
    impongono delle distanze minime da tenere dai vicini per la costruzione della canna fumaria
    che non potrei rispettare.
    Questo Blog non ha neutralizzato il mio entusiasmo ma mi ha consentito di approfondire la mia conoscenza.
    Ho fatto una sintesi dei pro e contro.
    Ritengo che il caminetto a bioetanolo sia destinato ad un uso occasionale (serata romantica o tra amici), dal punto di vista della resa termica certamente la fiamma non potrà sprigionare il calore del legno del gas o del carbone, ma ricordiamoci che l'assenza della canna fumaria fa sì che comunque il 100% del calore prodotto resti nell'ambiente dove si trova.
    Quindi se siamo nell'ottica di un uso occasionale con obbiettivo estetico e solo di complemento al riscaldamento durante una singola serata allora non c'è motivo di desistere dall'acquisto o di restarne delusi.
    In quest'ottica mi sembra un invenzione straordinaria!

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  20. Salve dott. Valerio , ad oggi c'è in commercio un modello di bruciatore/stufa bioetanolo veramente efficiente ? Per limitare il consumo ad 1/4 di lt ? Se la stufa a bioetanolo ha solo una valenza scenografica ci rinuncio diversamente se riesco a scaldare un ambiente di 30 mq almeno per integrare il riscaldamento principale a metano allora ne vale la pena . Anche la tipologia di stufa è determinante per il consumo e la resa termica . A me interessa per le mezze stagioni , per la sera tardi , per integrare la caldaia a metano quando fa molto freddo .
    La presa d'aria di quali dimensioni a quale altezza e dove installarla ? sostituisce la canna fumaria senza problemi ?
    Grazie
    Giuseppe

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    1. Non seguo l'evoluzione del mercato dei caminetti ad etanolo ma continuo a pensare che il bioetanolo non sia un sostituto, anche dal punto di vista economico, di altri combustibili. in particolare il metano.
      Il mio invito è, in ogni caso, ad investire in isolamento termico della propria abitazione e di sfruttare l'energia solare invernale con finestre e verande con doppi vetri a bassa emissione, e con l'installazione di valvole termostatiche ai caloriferi delle stanze con altre fonti di calore ( stanze illuminate dal Sole invernale, cucina, bagno).
      Queste sono le scelte che ho fatto, con sensibili diminuzioni dei consumi di metano.
      Per recuperare un caminetto inutilizzabile con la legna, ho comprato un focolare alimentato a etanolo inserito nel vecchio caminetto: per espellere le emissioni gassose uso l'originale canna fumaria con una ventina di centimetri di diametro. Il calore non è granchè e la fiamma un pò troppo gialla. Comunque è piacevole stare vicino al biocaminetto leggendo un libro o ascoltando buona musica.

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    2. Grazie . In effetti io già ho spese contenute per il riscaldamento e ho appena finito dei lavori in questa mansarda (soletta cemento , lana di vetro , tegole -coppi) ampliando il finestrotto che è diventato una porta-finestra orientato in direzione del sole dal pomeriggio alla sera e trasformato un lucernario in un abbaino . In effetti poi si cerca anche un po' il calore visivo della fiamma . aspetto ancora un po' e poi valuterò l'opzione di installare un impianto solare .
      Sottoscrivo il piacere della lettura e della buona musica davanti al caminetto (sono un musicista) .

      Giuseppe

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  21. Buonasera, ho appena provato una stufa al bioetanolo ventilata, con grande sorpresa devo affermare che emana un fastisiosissimo maleodore. Ma non dovevano essere inodore??????
    Qualcuno ha riscontrato lo stesso fastidio? Eventuali consigli???
    Grazie.

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    1. rimedi: Assolutamente pulire la stufa con panno di stoffa umido , anche se è nuova ci possono essere residui di sporcizia di produzione sulle superfici
      - Cambiare assolutamente marca/produttore di bioetanolo - quello acquistato non è puro abbastanza, o adulterato -
      Ricordati che nei biocamini/Biostufe non devono emettere nessun'odore.. se senti qualunque odore- vapori - fumi 90% delle volte il bioetanolo non è valido!

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    2. I problemi dell'odore possono essere provocati da due fattori. Un alcool inappropriato, e la cattiva combustione. In pratica se l'ossigeno fatica a miscelarsi con il combustibile (dipende come è costruito il bruciatore) ma comunque è tipico di tutti i biocamini ad accensione manuale (tranne i modelli automatici) creare cattivi odori e anche particelle nocive come PM10 monossido, e altri composti. Questo perchè man mano che il combustibile brucia nel serbatoio si abbassa di livello, e l'ossigeno farà sempre più fatica a raggiungerlo e miscelarsi e quindi bruciare nel modo giusto. Tutto questo provova l'emissione di inquinanti e cattivi odori.!

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  22. Buongiorno, sarei ineressata a comprare un bio-camino ma ho delle domande da fare a chi ne possiede uno di nuova generazione:
    - il bio-camino emana odori di gas quando lo si accende?
    - esistono bio-camini con già una ventola incorporata per evitare così di crearne una o di fare una canna fumaria?

    Se c'è chi si è trovato bene e non ha di questi problemi, potrebbe suggerirmi una marca?
    Grazie, Luisa

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  23. Buona sera a tutti volevo chiedere a qualche esperto dei particolari sul bioetanolo.
    il bioetanolo lasciandolo in un serbatoio aperto con il tempo evapora? In poco o tanto tempo?
    poi il bioetanolo incendiato puo ardere del legname?

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  24. ho letto tutto il blog, e ringrazio tutti quelli che hanno partecipato. vorrei solo dare un breve contributo di esperienza personale ed indicare qualche personale convinzione.
    Amo il camino classico, a legna, ma in casa non ho la possibiita di creare una canna fumaria... due anni fa a natale i miei figli mi hanno regalato un bio camino da tavolo, molto bello, in acciaio e pareti laterali di vetro...o crisallo. costo non piu' di 200 euro. bene lo accendo di sera, un paio d'ore, e lo trovo eccezionale. e riscalda pure parecchio, ed il mio freddo salone... è enorme
    Tanto contento che ho comprato un caminetto a biaetanolo completo, in rovere, il cui costo iniziale è di 700 euro... ma preso in offerta.
    la mia è stata una ottima esperienza.... ed evidenzio le seguenti considerazioni :

    - non è sostituto del riscaldamento classico (salvo i modelli ad aria che funzionano con presa d'aria come le caldaie a gas
    - lo uso un paio di ore al giorno....poi arieggio il locale
    - se si riducesse troppo l'ossigeno, la fiamma comunque si spegnerebbe
    - bisogna regolare la griglia di apertura....si risparmia molto
    - l'atmosfera che crea è impagabile e fa meno male de tutto del legno, prodotto naturale
    - si puo' comunque far realizzare un piccolo ricambiatore d'aria, ma ripeto del tutto inutile se l'utilizzo di qualche ora è compensata dall'apertura delle finestre
    - qualche piccolo leggero odore lo da...non userei comunque mai un alcool "rosa" che interpretro come denaturato.....
    - comunque la mia esperienza mi dice che riscalda, anche abbastanza
    - se ti piace una serata al camino, e non ha alterntive possibili, è una ottima soluzione
    - molti di quelli che scrivono non immaginano cosa respirano solo uscendo per strada.... mi riferisco ai fumi degli idrocarburi, ai pulviscoli, a tante altre porcherie....
    - egualmente moltissimi non si rendono conto di altre questioni....magari qualcuno che teme i residui del bio etanolo.....fuma !


    non ho altro da aggiungere... e mi godo il mio caminetto....anzi i miei.... Carlo

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  25. I dubbi che il Sig. Federico Valerio sollevava qualche anno fa all'inizio della discussione, vale a dire la mancanza di indicazioni sulla tossicità della combustione dei camini ad etanolo, erano più che fondati.
    Infatti è uscito il mese scorso un'articolo sul corriere della sera riguardo ai biocaminetti e da uno studio indipendente fatto in Germania, è risultato che la combustione dell'etanolo in questi dispositivi produce molte sostante nocive ben oltre i limiti raccomandati dall'OMS.
    Trovate l'articolo qui:
    http://www.corriere.it/salute/14_dicembre_22/caminetti-etanolo-composti-tossici-rischio-sottostimato-a0e36f88-89c3-11e4-a99b-e824d44ec40b.shtml

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  26. Oggi a Bologna in via Carducci è scoppiato un camino a bioetanolo......

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  27. Impossibile, il camino a bioetanolo NON scoppia!!!

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  28. 1) Evitare come la peste biostufe e biocamini con bruciatore a bioetanolo libero.
    2) Il biocamino aiuta (è un fuoco vero), ma NON sostituisce il riscaldamento
    3) Non si risparmia sul riscaldamento, si paga il piacere della fiamma.

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  29. Salve, quest'inverno ho usato(solo per poche ore al giorno) il mio bruciatore a bioetanolo e devo dire che sono molto soddisfatto in quanto a calore prodotto ma ho riscontrato un odore acre persistente molto fastidioso. Esiste qualche azienda che produce un bioetanolo "profumato" o inodore. Grazie anticipatamente

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  30. Evitare il bioetanolo aromarizzato, (non si sa cosa brucia). Deve essere il più puro possibile, di buona qualità, ce ne sono diversi in commercio bisogna provarli.
    L'odore può essere dato da tre fattori:
    1) bioetanolo di bassa qualità
    2) bruciatore che non ha una buona combustione
    3) scarsa aerazione dell'ambiente, occorre ossigeno perchè il bruciatore funzioni bene e non lasci vapori incombusti.

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  31. Salve. Abbiamo affittato per 2 anni una vecchia casetta in pietra in collina (circa 500 metri slm), articolata su 2 piani di circa 20-25 mq ciascuno, che useremo nei week end.
    Ovviamente, data l'età della casa, le finestre e le porte NON sono assolutamente a tenuta stagna e come riscaldamento c'è soltanto il cammino (per fortuna funzionante) al piano terra (dove c'è il bagno e la parte "giorno"), mentre al primo piano (camera da letto) non c'è nulla.
    Per questo motivo, per poterla sfruttare anche in inverno, pensavamo di mettere al primo piano una stufetta (a terra) a bioetanolo che, nei miei piani, abbinata agli scaldasonno, dovrebbe consentirci di dormirci nei mesi più freschi. Le caratteristiche della stufetta riportano un potere calorico pari a 2,3 kw e un consumo di 0.32/l all'ora.
    Secondo voi il nostro "progetto" può funzionare o ci trovano ibernati in primavera? Grazie!!

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    1. Comincerei a chiudere gli spifferi con le guarnizioni idonee che si possono trovare nei fai da te. Poi tende pesanti da mettere alle finestre la sera.
      Viste le piccole dimensioni della casa e dal fatto che l'aria calda va in alto se il caminetto e' efficiente ( aperto o chiuso?) una sua corretta gestione durante il giorno dovrebbe trasferire abbastanza calore al primo piano.
      Vi sconsiglio la stufa ad etanolo in quanto consuma ossigeno e vi mettereste in casa un potenziale rischio di incendio. Mi sento invece di suggerirvi un termosifone elettrico ad olio ( 1 kwatt di potenza) di buona qualità da mettere al centro della camera da letto e da accendere alcune ore prima di andare a letto. Costano poco,e il consumo di elettricità , grazie al l'olio che accumula calore e al termostato fissato a 18-20 gradi sono contenuti.
      Ovviamente bene lo scalda sonno acceso un'ora prima di andare a dormire abbinato ad un buon piumino. Ovviamente ricordate di spegnere lo scalda sonno quando vi coricate.
      Case in pietra come la vostra hanno il vantaggio di accumulare il calore e di cederlo lentamente per irraggiamento, quindi è importante tenere a lungo acceso il caminetto a pieno carico nei primi giorni di soggiorno.
      Dato che avrete certamente le finestre rivolte a sud, nelle giornate soleggiate lasciate entrare liberamente i raggi solari che bassi sul l'orizzonte entreranno in profondità in casa riscaldando tutte le superfici illuminate.
      Se il caminetto non è dotato di presa d'aria esterna, potrebbe essere utile realizzarla in basso, a fianco del camino oppure inserendo una ventola nella finestra più vicina al caminetto, evitando che l'aria fredda vi arrivi nella schiena.

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  32. essendo anziano questo blog che dura da circa cinque anni mi ricorda la legge di parkinson (cyril northcote parkinson 1958) e che semplificata recita:"piu' tempo a disposizione si avra' e piu' ne verra sprecato".
    ma come dopo aver stabilito che il camino a etanolo e' decorativo, scalda poco, costa relativamente e non fa male alla salute a meno di aspirarne direttamente i fumi, cosa tra l'altro abbastanza difficile, che altro c'e' da discutere?
    per fortuna che ogni tanto vi e' qualcuno che timidamente racconta che lo ha usato per riscaldare un solo ambiente con ottimi risultati.
    io uso una stufetta acquistata per ben 229 euro - nuova, brucio bioetanolo che compro dalla stessa catena che vende la stufetta, credo di origine francese, a 2 euro litro e riscaldo la cucina di ca 70 mq dove ceniamo e guardiamo la tv in attesa che si giustifichi accendere il riscadamento centrale.
    spendo meno di 2 euro al giorno per circa un mese all'anno. prima di accendere poi dopo un due ore e prima di andare a letto apro la finestra per pochi minuti.
    ritengo che la stufetta da 3.5 kw, secondo il venditore, renda piu' del caminetto aperto.
    ho' aggiunto un po' di tronchetti sintetici cosi ho completato l'effetto caminetto in cucina. la stufetta si scalda ma non al punto da scottarsi per cui non e' neanche pericolosa. in piu'due o tre abitue' del blog si intrattengono in forma innocqua ed auto compiacente da cinque anni.
    MA CHE VOLETE DI PIU' PER 229 EURO?

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  33. Ero anch'io intenzionato ad esaminare un'eventuale acquisto di una stufa a bio etanolo per il mio appartamento di montagna ma, purtroppo devo abbandonare l'idea a causa delle limitate prestazioni caloriche. Leggere le Vostre osservazioni comunque per me è stato utilissimo e per altri eventuali problemi mi rivolgerò sicuramente a questo interessante Blog. Un sincero grazie al dott. Federico Valerio per la Sua disponibilità. Silvano

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  34. Buongiorno a tutti, ho letto tutti gli interventi dall'inizio e desidero solamente far conoscere la mia esperienza . Posseggo una stufa a bioetanolo dal 2011 (pagata 650 euro...questo modello lo producono ancora ma ora il suo prezzo è sceso notevolmente!) e la uso nelle mezze stagioni e in inverno quando fa molto freddo. La tengo in una veranda che ospita il mio salotto che avendo vetrate su tre lati rimane sempre piu' fredda del resto della casa.Quando la tengo in funzione con il bruciatore aperto per meta' scalda molto e in breve tempo (circa in 30 minuti) il caldo pervade anche la cucina attigua. In totale scaldo bene circa 32-35 metri quadri. L'areazione è garantita da una griglia fissa di 15cm di diametro e dalla cappa aspirante della cucina mentre cucino, comunque ogni tanto apro la finestra per qualche minuto perché un po' di odore dolciastro si avverte anche usando bioetanolo di qualità. Sono soddisfatta della mia ruby e non potrei farne a meno a patto di non installare nuovamente la stufetta in ghisa a legna di prima. Riassumendo: scalda bene e presto, non sporca, è molto bella da vedere...il bioetanolo non è pero' molto economico!! Il consumo è di circa 2 litri e mezzo in 4-5 ore .Cordiali saluti a tutti. Paola.

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  36. Salve a tutti, sono capitata un questa chat per caso, stavo cercando differenze tra bioetanolo e isoparaffina ( ho già una stufetta cosi). Voglio prenderne uno certo non per riscaldare casa ma da posizionare in sala che cmq mi rimane sempre la stanza un po più fredda essendo a nord e avendo 2 pareti esterne, e soprattutto per puro estetico. Anmetto che è stato uno spasso leggervi sicuramente ora arieggero più spesso�� rimango xon il dubbio tra i due combustibili ma lo comprerò sicuramente.

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    1. Produco e vendo biocamino e vi assicuro che ò installato biocamino in ogni tipo di stanza e sono 20 anni che non è mai morto nessuno e tanto meno chi la acquistato ? Non ha speso mai un euro per la riparazione...cosa molto importante.

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  37. Comunque alla fine di tutto io c'è né ho una a kerosene, di una nota marca vorrei capire che tipo di combustibile potrei mettere cercando di risparmiare,20 litri di kerosene costano più di 50€, e a volte non copri tutta la settimana e x poche ore al giorno trovare un equivalente sarebbe bello.Ho letto in un sito che alcool denaturato bianco miscelato 90/10,90 alcool e 10 di kerosene vada bene!. Ho notato che x molti anni il prezzo per questo calorifero non e calato x niente e da soddisfazione se qualcuno sa qualche alternativa a livello di risparmio sarebbe buono, certo che le auto diesel marciano anche con olio di semi, penso che x il riscaldamento ci dovrebbe Pur essere un alternativa!! Cordiali saluti.

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