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sabato 18 gennaio 2025

Si respira meglio a San Teodoro (via Bari) o nella spianata dell' Acquasola?

 

Figura 1. Concentrazione oraria (19:00-20:00) di biossido di azoto il 12 agosto 2024
 nelle stazioni di monitoraggio ARPAL, in rosso via Bari, in blu spianata Castelletto.


La Figura 1 mostra la localizzazione del sito di monitoraggio ARPAL in via Bari (cerchio  rosso) e sulla spianata dell' Acquasola (cerchio blu).

La stazione di monitoraggio di via Bari si trova sulla collina di San Teodoro all'altezza della terza fermata della cremagliera di Granarolo, con ampia vista sul sottostante porto; la spianata dell' Acquasola, che ospita un piccolo parco urbano alberato, si sviluppa su un ripiano rialzato di una ventina di metri rispetto alla sottostante via XX settembre e piazza Corvetto.

I numeri riportati nella Figura 1 corrispondono alla concentrazione  media oraria di biossido di azoto, espressa come  microgrammi per metro cubo d'aria (microgrammi/mc), misurata contemporaneamente in questi due siti  di nostro maggiore interesse e negli altri due presenti nella mappa (via Buozzi e Belvedere Don Ga), dalle 19:00 alle 20:00, del 12 agosto 2024.

E' evidente la marcata differenza delle concentrazioni di biossido di azoto nei due siti, su cui abbiamo puntato la nostra attenzione: via Bari, a 89 microgrammi /mc e spianata Acquasola a 9 microgrammi/mc.

Siti che la stessa ARPAL, in alcuni suoi documenti, classifica come finalizzati al controllo del "fondo urbano", ossia dell'inquinamento che si registra in tutte le aree urbanizzate della città, lontane da grandi flussi di traffico e dovuto a fonti emissive diffuse o poste a distanza, come emissioni veicoli, impianti di riscaldamento, incendi boschivi…

Anche il sito Belvedere Don Ga è classificato come "fondo urbano", ma anche qui la concentrazione oraria di biossido di azoto (37 microgrammi /mc) è quattro volte superiore a quella che si registra contemporaneamente sulla spianata Acquasola.

Come mostra la Figura 1, la più alta concentrazione oraria (75 microgrammi/mc) si è registrata in via Buozzi, sito correttamente classificato "traffico urbano" in quanto la centralina è posta a terra, a qualche metro di distanza dagli intensi flussi di traffico di questa via a quattro corsie.

L'istantanea della qualità dell'aria, mostrata nella Figura 1, è stata scattata un'ora prima della partenza di sei traghetti, ancora attraccati alle banchine , ma tutti con i motori accesi, per garantirne l'adeguato riscaldamento al momento del distacco degli ormeggi.

Durante questo giorno, dalle 07:30 del mattino, fino alle 21:00 della sera, l'anemometro ARPAL del Porto Antico registra la consueta brezza marina estiva, proveniente dal quadrante sud, dal mare verso la collina, carica dei fumi prodotti dal porto, in particolare dalle navi.

Pertanto,  per otto ore e mezza, il quartiere di San Teodoro e il sito ARPAL di via Bari sono stati interessati dalle ricadute al suolo delle emissioni portuali, con il loro massimo impatto verso le ore 13:00 quando,  in via Bari, si è registrata la massima concentrazione oraria del giorno: 138 microgrammi/mc di biossido di azoto.

Concentrazione superiore a quella misurata contemporaneamente in via Buozzi: 124 microgrammi/mc.

Le due figure che seguono ci raccontano come, durante i 365 giorni trascorsi dal 20 agosto 2023 al 20 agosto 2024, sono cambiate le concentrazioni giornaliere di biossido di azoto in via Bari (in blu) e in spianata Acquasola (in rosso).



Figura 2. Via Bari, andamento delle concentrazioni giornaliere di biossido di azoto, dal 20/08/2023 al 20/08/2024. Le due righe tratteggiate corrispondono al limite giornaliero UE di 50 microgrammi/mc e al limite giornaliero OMS 2021 di 25 microgrammi/mc.




Figura 3. Spianata Castelletto, andamento concentrazioni giornaliere di biossido di azoto dal 20/08/23 al 20/08/24



Figura 4. Sovrapposizione delle concentrazioni giornaliere di biossido di azoto campionate in via Bari (blu) e in spianata Castelletto (rosso).


la Figura 4, in cui sono state messe insieme le misure fatte contemporaneamente in via Bari e in spianata Acquasola, evidenzia come, per tutto il periodo esaminato,tranne nei mesi invernali, in via Bari le concentrazioni giornaliere di biossido di azoto siano maggiori di quelle contemporaneamente campionate in spianata Acquasola.

Un'altra importante differenza è che in spianata Acquasola non si sono registrate mai concentrazioni giornaliere maggiori di 50 microgrammi/mc, limite UE.


                               Numero di superamenti “annuali" del limite giornaliero UE
  • via Bari.                                                     20 
  • spianata Acquasola.                                    0

Quindi in spianata Acquasola  è stato sempre rispettato il limite giornalieri UE.

Al contrario di quanto emerso nel sito di via Bari dove, specialmente nei mesi estivi con maggiore presenza di  venti da Sud, il limite giornaliero UE e’ stato superato per 20 volte.

Per quanto riguarda il limite giornaliero OMS di 25 microgrammi/mc 

                               Numero di superamenti “annuali" del limite giornaliero OMS
  • via Bari.                                                     115 
  • spianata Acquasola.                                    35

I superamenti giornalieri registrati all’Acquasola, in prevalenza in inverno, sono attribuibili alle emissioni di biossido di azoto da impianti di riscaldamento attivi in centro città di cui, molti, sono ancora alimentati con gasolio.

Ovviamente, la media di 365 giorni di misure, risulta statisticamente maggiore in via Bari, con un valore superiore al limite annuale UE di 20 microgrammi/mc.


                                                      Media "annuale" biossido di azoto
                                                           (microgrammi/metro cubo)
  • via Bari                                          23,0
  • spianata Acquasola                        14,4

In conclusione, nel corso dei 335 giorni presi in esame, la qualità dell'aria è risultata mediamente migliore in spianata Acquasola. con il pieno rispetto dei nuovi limiti giornalieri e annuali approvati dal Consiglio Europeo nel 2024.

Gli 8,6 microgrammi/mc in più, trovati nella media annuale di via Bari, rispetto a quella di spianata Castelletto, sono da attribuire alle emissioni navali che, solo marginalmente,  coinvolgono il sito di  spianata Castelletto.

Quindi, questo confronto tra due siti urbani vicini, ma con diverso orientamento rispetto alla direzione dei venti di mare, conferma l’importante ruolo delle emissioni portuali nel degrado della qualità dell’aria del quartiere di San Teodoro, ai quali in modo mirato occorre porre rimedio. 








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