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martedì 18 maggio 2010

Green Wash

Gli inglesi lo chiamano "green wash"; la migliore traduzione che mi viene da fare è "risciacquo verde".
Si tratta della nuova strategia di mercato che ha capito che il consumatore medio apprezza iniziative che lo fanno sentire responsabile nei confronti del degrado del Pianeta.
Ovviamente l'obiettivo principale è vendere di più!
In questi giorni una rinomata azienda che vende acqua in bottiglia, per "risciacquarsi" comunica che per il proprio prodotto usa solo energia eolica.
Questa "risciacquatura" mi sembra assolutamente fasulla: usare energia rinnovabile per produrre bottiglie in plastica vergine "usa e getta" è uno schiaffo al buon senso.
Sono tante le aziende italiane che imbottigliano e vendono carissima  acqua pubblica e che oggi sono in difficoltà per i sensibili cali dei consumi dovuti al fatto che gli italiani cominciano a scoprire quanto è buona ed economica l'acqua del rubinetto.
Per queste aziende avrei una più efficace proposta di "green wash": tutte insieme fare pressione sul governo affinchè anche in Italia si introduca il "vuoto a rendere" riutilizzabile per tutte le bevande lisce e gasate.
In considerazione dei grandi vantaggi ambientali ed energetici di questa scelta, già operativa in mezzo mondo, le bottiglie possono essere anche di plastica, ovviamente un pò più robuste per essere riusate più volte e infine riciclate.
I gestori degli inceneritori non saranno contenti ma i polmoni degli italiani si!

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