Il dato non è nuovo, ogni anno a causa delle polveri sottili, nelle grandi città italiane (Roma, Milano, Torino, Verona, Padova, Bologna...) muoiono circa 6000 persone all'anno; si vede che questi numeri cominciano ad interessare anche gli economisti.
Sarà un caso, ma contemporaneamente al comunicato Nomisma la ministra Prestigiacomo ha ribadito i punti del suo piano contro le polveri sottili.
Non sappiamo se in queste scelte abbiano pesato più i morti presunti o le multe certe che l'Unione Europea si appresta a comminare all'Italia per non aver ottemperato agli obiettivi europei di riduzione delle polveri sottili.
Comunque, a fronte di una multa di 2 miliardi di euro, la Prestigiacomo ha trovato 200 milioni di euro per interventi che dovrebbero ridurre l'inquinamento nelle nostre città, di cui 70 milioni andranno ad elettrificare i moli dei porti e a installate filtri antiparticolato negli autobus del trasporto urbano.
Quanto inquinino le navi attraccate nei porti lo sanno bene i Genovesi e i Savonesi che si trovano all'altezza dei loro balconi le ciminiere delle navi che anche in porto tengono i loro diesel accesi per alimentare i servizi di bordo ( luce, ventilazione, riscaldamento...). Il porto di Genova ha in programma di fornire elettricità da fonti eoliche e solari ad alcune di queste navi e ben vengano i contributi ministeriali.
Ho forti dubbi, invece, che i filtri antiparticolato siano la scenta giusta per fare respirare un pò di più le nostre città.
La Prestigiacomo ha affermato che anche gli autobus inquinano ed è vero; si tratta di vedere se è meglio investire in filtri o in corsie gialle e in incentivi agli abbonamenti per i mezzi pubblici.
Vediamo un pò di numeri.
Un autobus immatricolato nel 2003 durante un'ora di percorrenza emette 34 grammi di polveri, un'auto diesel andando in giro per un'ora di grammi di polveri ne emette 15. Detta così sembrerebbe che un autobus inquina più di una autovettura ma ovviamente la differenza la fa il numero di passeggeri trasportati: in pratica una su ogni vettura privata, alcune decine su un autobus.
Immaginiamo due diversi scenari antismog.
Il primo scenario, quello della ministro, investe in filtro antiparticolato. L'autobus che emetteva 34 grammi di polveri, con il filtro ne emette 3,4 (un abbattimento del 90%), il numero di passeggeri resta invariato.
Il secondo scenario investe in corsie preferenziali per velocizzare i percorsi e incentiva gli abbonamenti con l'obiettivo di aumentare i clienti del servizio pubblico. Il sistema funziona e 10 cittadini di Milano decidono di lasciare a casa il loro diesel e di passare all'autobus (senza filtro).
Nel primo scenario l'autobus con filtro e le 10 vetture diesel in un'ora di viaggio emetteranno complesivamente 153 grammi di polveri sottili.
Nel secondo scenario l'autobus senza filtro con 10 guidatori " pentiti" in più tra i suoi ciienti, sullo stesso percorso emetterà 34 grammi di polveri sottili, un inquinamento quattro volte inferiore a quello del primo scenario.
Qualcuno passi questa informazione ai ministro!
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