Arrivano i bilanci europei e nazionali sulla gestione dei Materiali Post Consumo, aggiornati a tutto il 2007.
Nell'Europa dei 27, la produzione media pro capite è a 522 chili; un italiano medio ne ha prodotto poco più, 550 chili.
Le stime del centro di ricerca di ISPRA, relative allo stesso anno, ci attribuisce qualche chilo in meno ( 546 kg) ma questo stesso Ente certifica che, nel 2006, i kg procapite prodotti da un italiano medio erano 550. Quindi il 2007 è il primo anno in cui in Italia, la continua crescita della produzione procapite di rifiuti non solo si è fermata ma ha dato segni di decrescita. Era ora!
Questo dato va di pari passo con la produzione complessiva di MPC di origine urbana ed assimilata che, in Italia, nel 2007 è stata di 32,5 milioni di tonnellate, solo l'0,1 % in più rispetto all'anno precedente; al momento la crescita più bassa. Vedremo come è andata nel 2008 e ancor più come andrà nel 2009.
E' il caso di ricordare che nel 2007 abbiamo continuato a consumare e produrre rifiiuti come se niente fosse e quasi nessuno prevedeva l'arrivo della crisi globale e la conseguente riduzione dei consumi. con un presumile riflesso sulla produzione di rifiuti.
Tornando all'Europa, vediamo che fine fanno i MPC degli Stati più virtuosi.
La Germania (con 564 chili a testa) ne ricicla il 46% ( è la migliore della classe ) e invia al compostaggio un altro buon 18 %.
Il Belgio (produzione 492 kg a testa) ricicla il 39 % e composta il 23%.
L'Austria (produzione procapite 597 chili) ricicla il 21% e composta il 38% (il risultato migliore tra i paesi europei, per quanto riguarda il compostaggio).
Tutte queste tre nazioni, insieme all'Olanda , riciclano e compostano più rifiuti di quanti non ne mandino ai rispettivi inceneritori.
Belgio, Germania e Austria, nel 2007, hanno incenerito rispettivamente il 34, il 35 e il 28 % dei loro MPC.
La discarica, utilizzata in Italia per il 46% dei MPC nazionali, non è sparita da nessuna parte.
Belgio, Germania, Austria hanno fatto ricorso alle discariche per il 4, 1, 13 % rispettivamente.
In questa classifica europea, l'Italia spicca per la quota compostata, pari al 33%, che la pone al secondo posto, subito dopo l'Austria, mentre il riciclaggio si ferma al l' 11%, la stessa percentuale dei nostri rifiiuti inceneriti.
Insomma se riuscissimo a riciclare come la Germania (46%: obiettivo ancora lontano, ma ampiamente raggiunto in diverse regioni) e a compostare come l'Austria (38%; ci siamo quasi) ci saremmo tolti di mezzo l'84% dei nostri MPC. Pertanto , con gli attuali inceneritori (11 % di incenerimento) e solo un 5% di discarica potremmo chiudere a basso impatto ambientale il ciclo di tutti i rifiuti prodotti in Italia.
Ovviamente tutto diventa più facile se nel frattempo, come pare stiamo cominciando a fare, impariamo a produrre meno rifiuti.
Come sapete chi è al governo e all'opposizione non la pensa proprio così e, grazie ai facili guadagni dei certificati verdi e dei CIP 6 dati agli incenritori, aspira a farci diventare la prima nazione inceneritorista in Europa.
Nessun commento:
Posta un commento