Piccole soddisfazioni. Il Levante, settimanale del levante ligure, dedica un articolo alle regole d'oro che deve seguire chi si riscalda con la legna e, nell'entroterra ligure, coloro che utilizzano questa fonte di energia rinnovabile, sono in molti.
Le regole per ottenere l' amicizia del legno sono il risultato di uno studio pilota del Servizio di Chimica Ambientale dell IST di Genova, studio realizzato con l Agenzia Regionale dell Energia,in collaborazione con il Centro di educazione ambientale del Parco Dell 'Aveto. Lo studio, che per due inverni consecutivi ha messo sotto controllo dieci famiglie della Val D'Aveto, ha documentato come non seguendo queste regole, la legna da ardere può diventare un problema in quanto bruciata male riempe le case di pericolosi inquinanti. Lo studio ha pero' anche dimostrato che con l'aiuto dell'esperienza dei ricercatori IST, gli specifici errori che minacciano la salute di chi abita le case inquinate si possono trovare ed eliminare.
Sono in Val d'Aveto e proprio ieri mi sono incontrato con il medico di famiglia di Rezzoaglio che, a conoscenza di questi nostri studi mi ha chiesto di verificare se non fosse proprio il fumo di legna la spiegazione di frequenti bronchiti che colpiscono sempre i membri delle stesse famiglie. Ho accettato ben volentieri di effettuare questi controlli, confrontando la qualità. dell' aria nelle case delle famiglie malate e di quella di famiglie sane. Sono certo che sarà l'ennesima dimostrazione che le cause di molte malattie derivano da un ambiente malato e che con l'intelligenza, trovate le cause, si possono guarire gli umani e gli ambienti che gli umani vivono.
In Liguria sono diverse decine di migliaia le persone che si riscaldano con la legna e temo che siano poche a seguire le regole d'oro di Legno Amico. Una capillare campagna di informazione potrebbe risparmiare molte malattie respiratorie e anche qualche tumore. Peccato che i dirigenti regionali ai quali proposi, qualche anno fa, il finanziamento di questo studio mi risposero che ridurre l'esposizione al fumo di legna di chi abita nei nostri Monti era un trascurabile problema di nicchia, loro dovevano occuparsi dell'imminente epidemia di influenza aviaria...
Grazie ottimo studio.
RispondiEliminaMi permetto un piccolo suggerimento, inserire nell'articolo anche il link diretto alle buone pratiche per l'uso di caminetti e stufe a legna. L'ho trovato nel sito del Comune di Rezzoaglio http://www.comune.rezzoaglio.ge.it/detail.php?ID=295