Imparare dalla natura per catturare anidride carbonica 2)
Allevare cozze, ostriche e altri molluschi
Ogni anno, in tutto il mondo, si producono e si raccolgono, circa 22 milioni di tonnellate di molluschi bivalvi (mitili, vongole, ostriche...).
In Italia, nel 2016, la produzione, prevalentemente di mitili e vongole, è stata di 93.253 tonnellate.
Di questa enorme quantità, circa il 20% in peso è l'ottimo alimento che allieta le nostre cene, ricco di proteine, vitamine del gruppo B e sali minerali essenziali, come iodio e fosforo.
Ma anche i gusci, circa il 70% del peso iniziale, sono una risorsa tutta da scoprire e valorizzare, in quanto , con un processo naturale, ci danno una mano, niente affatto trascurabile, per sottrarre stabilmente anidride carbonica dall'atmosfera terrestre e contribuire a contrastare il cambiamento climatico in atto.
E' un processo biologico, che trasforma un gas clima-alterante, l'anidride carbonica, in un composto solido, destinato a trasformarsi in sedimenti e rocce sedimentarie, la cui durata si può misurare in milioni di anni.
Infatti i robusti gusci di mitili, vongole e ostriche, per il 90-95 % sono fatti di carbonato di calcio, un sale insolubile, composto da Calcio, Carbonio e Ossigeno che i molluschi producono a partire dall'anidride carbonica presente disciolta nell'acqua.
Recentemente due diversi studi sul ruolo delle coltivazioni di molluschi bivalvi nella segregazione di anidride carboniuca, sono stati condotti in Italia:
- Manila clam and Mediterranean mussel aquaculture is sustainable and a net carbon sink a cura di Elena Tamburini et al.
- Environmental performance and shell formation-related carbon flows for mussel farming systems di Arianna Martini et al.
Entrambi gli studi, applicando metodi di Life Cycle Analyses (LCA), hanno concluso che nelle condizioni ambientali presenti nei mari italiani e con i nostri attuali sistemi di coltivazione, per ogni chilogrammo di mitili allevato, si sottraggono dall'ambiente da 233 a 80 grammi di CO2.
Questi risultati potrebbero permettere di riconoscere ai miticoltori adeguati crediti di carbonio, un compenso economico proporzionato quantità di anidride carbonica che i loro allevamenti sottraggono, in modo stabile, all'atmosfera del pianeta.
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