L'ondata di piena del Bisagno e Ferreggiano ha colpito Genova mentre ero a Lanciano per una conferenza.
Qui c'era il Sole, là, a Genova, l'apocalisse in pochi attimi si è portata via tante giovani vite.
Le strade che avete visto trasformate in fiumi erano quelle che percorrevo ogni mattina per andare a scuola e le zone allagate ( Borgo Incrociati) sono le stesse colpite dall'alluvione del '70, causate sia allora come adesso dal tappo, ineliminabile, dei ponti della ferrovia al fluire del Bisagno.
In televisione si sprecano le solite parole di tanti che parlano a vanvera.
Posso garantire che la cura dei rivi genovesi è stata fatta regolarmente, che si è messo mano a sanare la situazione del Ferreggiano e del Bisagno, ma questi interventi hanno dovuto fare i conti con i tagli a Comuni e non sono stati completati.
Posso anche testimoniare che l'allerta di massimo rischio è stata comunicata con ampio anticipo e con ampio anticipo si sono invitati i genovesi a non uscire con la macchina, ad evitare i sottopassi e a trasferirsi, se necessario, ai piani alti.
Evidententemente molti genovesi non hanno ancora capito cosa è un'ondata di piena e la repentinità con cui questa arriva, anche quando la pioggia è cessata.
I Genovesi non hanno ancora capito che quando l'acqua cade per qualche ora con intensità mai vista prima, questo è segno di gravissimo pericolo.
Il problema vero è che che piene bi-secolari, le piene disastrose che avvenivano mediamente ogni duecento anni, ora hanno una frequenza di alcuni anni.
Ad esempio Genova ha subito in 40 anni , tre gravi alluvioni e sono l'anno scorso, un evento monsonico ha mandato sotto il fango un altro quartiere genovese, Sestri Ponente.
Le statistiche ci diranno quando mai a Genova sono caduti 300 millimetri di pioggia in poche ore e su aree molto ristrette. Mentre a Genova piovevano letteralmente muri d'acqua che da sole, passando da infissi e crepe nel tetto hanno allagato molti dei nostri laboratori, a Bogliasco, a 15 chilometri di distanza, pioveva una pioggia normale.
Esatttamente quello che è successo alcuni giorni or sono nelle Cinque Terre.
Il clima sta cambiando velocemente e tutte le regole che ci garantivano non valgono più e i testi di geografia devono essere cambiati: le condizioni climatiche del nostro territorio non sono più temperate di tipo mediterraneo sono diventate di tipo monsonico.
E le cause di tutto ciò è certamente l'incremento della concentrazione planetaria dei gas serra, una sciagura figlia della smania di crescita continua.
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