In inglese si chiamano "Cloud-Burst", la traduzione italiana "Nubifragio" esprime lo stesso concetto ( nubi esposive), il neologismo giornalistico "Bombe d'Acqua", fa meglio capire di che cosa si tratta.
Per i meteorologi si classifica come "bomba d'acqua" un evento durante il quale, in due ore, piovono più di 50 millimetri di pioggia, 600 millimetri in 24 ore. Insomma, tanta acqua in pochissiomo tempo.
Su Quezzi, il quartiere di Genova, dove si trova il Ferreggiano, il 4 novembre 2011 si sono registrati 514 millimetri di acqua in 24 ore!
Per chi avesse dubbi, un nubifragio, una bomba d'acqua, di potenza simile a quella del 4 novembre, ma caduta su un'aria più vasta, è scoppiata nell'alluvione di Genova del 1970: quel giorno, in città, si sono registrati 580 millimetri di pioggia e 20 morti.
Le previsioni ARPAL, il giorno prima del disastro di Genova, il 3 novembre 2011, parlavano di 30-70 millimetri di pioggia.
Se le previsioni fossero state confermate, al massimo ci sarebbe stato qualche allagamento dei sottopassi e degli scantinati, eventi certamente pericolosi, ma non tali da paralizzare preventivamente una città.
Il problema è che l'intensità e la localizzazione precisa di una "bomba d'acqua" non è prevedibile con gli attuali modelli e infatti, nessuno, tanto meno la nostra Sindaco, il 3 novembre ha previsto la possibilità che una "Bomba d'acqua" sarebbe di li a poco, scoppiata sulla città.
Se ci fosse stata questa certezza, doveva scattare l'allarme meteo 3 ( che alle nostre latitudini non esiste) e si dovevano chiudere, oltre alle scuole, negozi, uffici, fabbriche, autorimesse.
Adesso sappiamo che quando c'è l'allerta meteo 2 e viene giù tant'acqua che sembra, letteralmente, di essere sotto la doccia, la nostra vita e quella dei nostri cari è in pericolo.
E il pericolo è elevatissimo per chi vive, lavora, si trova nelle zone di esondazione dei nostri tanti torrenti.
In questi luoghi l'ondata di piena è repentiva e distruttiva.
Si è arrivati a criticare la Sindaco per aver parlato di uno tsunami: certo lo tsunami, tecniocamente è un altro evento, ma per quanto riguarda l'arrivo improvviso e la potenza distruttiva è esattamente la stessa cosa.
Ora spero che abbiamo imparato tutti che quando le nubi scoppiano, senza perdere tempo per salvare le cose, e senza aspettare l'ordinanza del Sindaco, bisogna togliersi dalle strade e salire ai piani alti.
Chi è stato intervistato per esprimere un parere sulla gestione dell'emergenza da parte del Sindaco Marta Vincenzi, queste cose le sapeva?
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