E' possibile per un paese dell'Unione Europea adottare norme ambientali europee peggiorative delle proprie norme nazionali?
E' possibile! E lo diciamo perchè questo è avvenuto e questo strano Paese è l'Italia.
Prima un'informazione e poi i fatti.
L'informazione riguarda un composto presente nell'aria che respiriamo. Si chiama benzopirene, si forma ogni volta che qualche cosa brucia (tabacco, legna, carbone...) ed è un potente cancereogeno.
Ed ecco i fatti.
Nel lontano 1994, con il Decreto MInisteriale del 25 novembre, l'Italia diventa il primo paese europeo e probabilmente il primo al mondo, a stabilire norme tecniche per misurare questo composto e a fissarne una concentrazione limite ( da non superare); dal 1996 al 1998 la concentrazione massima accettabile di benzopirene è 2,5 nanogrammi per metro cubo. Dal 1999 il valore limite si riduce a 1 nanogrammo per metro cubo.
In sintesi, le attività inquinanti hanno cinque anni per mettersi in regola.
A questo Decreto ho dato un mio piccolo contributo per la definizione del metodo analitico e per le misure fatte a La Spezia e Genova negli anni '80.
Il Decreto prevede che nelle città con oltre 150.000 abitanti si avvi il monitoraggio del benzopirene, tra queste Genova e Taranto, sede di due grandi acciaierie e di cokerie, note per emettere grandi quantità di benzopirene.
Nel 1994, a Genova si realizza una complessa rete per il monitoraggio del benzopirene, finalizzata a verificare il rispetto della legge da parte della cokeria e il mio laboratorio, da allora, in collaborazione con la Provincia di genova, sta effettuando le analisi richieste. A Taranto, tutto tace e per anni in questa città non c'è un campionatore in funzione.
Le misure a Genova confermano, oltre ogni ragionevole dubbio, che la cokeria è responsabile di un elevato inquinamento da benzopirene che fa superare di molto il valore limite, in corrispondenza dell'abitato,fino a 3-5 nanogrammi per metro cubo.
Interviene il pubblico ministero che forte del superamento dei limiti previsti nel decreto del 1994 ottiene la chiusura della cokeria, avvenuta nel 2002. Il giorno dopo la chiusura di quest'impianto, nel quartiere a ridosso dell'acciaieria, Cornigliano, il benzopirene si abbassa a valori nettamente inferiore ai limiti ( 0,3-0,5 nanogrammi per metro cubo) e il nostro istituto documenta una riduzione dei ricoveri ospedalieri per malattie respiratorie in chi abitava sottovento all'impianto.
Nel 2004 l'Unione Europea approva una direttiva (direttiva 2004/107/CE) che fa proprie le conclusioni dei ricercatori italiani nei riguardi del benzopirene e stabilisce un valore obiettivo per questo cancerogeno, pari a quello in vigore in Italia dal 1999: 1 nanogrammo per metro cubo.
Nel Decreto UE si fissa il 2012 come data entro la quale tutti i Paesi membri devono raggiungere questo valore. In altre parole, l'Unione Europea, ai sui membri che non hanno ancora fatto nulla, concede otto anni di tempo per fare le misure, individuare le attività più inquinanti e ridurre le loro emissioni al fine di rientrare nei limiti fissati.
E che fa l'Italia, quando nel 2007 (Decreto n 152 ) recepisce la Direttiva Europea del 2004? Annulla il Decreto del 1994 e come se niente fosse, rinvia,pari pari, al 2012 il rispetto del limite del benzopirene che da noi era in vigore fin dal 1999.
Insomma chi si è messo in regola, peggio per lui; gli altri sono autorizzati ad inquinare per altri tre anni, poi si vedrà...
E tanto per essere sicuri, questo concetto (rinvio alla fine del 2012 dell'obbligo di rispettare il limiti del benzopirene) viene ribadito dal governo italiano nel Decreto n 156 del 13 agosto 2010, e la cosa bizzarra e che questo Decreto, teoricamente, dovrebbe recepire una norma Europea in cui non si parla per niente del benzopirene.
Come sapete, a pensare male si fa peccato ma....,. Il problema è che, nel frattempo, è avvenuta una cosa importante; la Puglia e i Tarantini si sono svegliati e hanno scoperto che anche la cokeria di Taranto è la respondsabile del superamento di 1 nanogrammoper metro cubo di benzopirene nel quartiere di Tamburi, spesso sotto i fumi della cokeria.
Stai a vedere che in Italia abbiamo inventato anche le Leggi "ad aziendam".
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