Ricordo che le termografie registrano la temperatura degli oggetti ripresi e, in genere, le superfici più calde sono riprodotte con il colore bianco, quelle più fredde con il blu. Dispersioni di calore, con temperatura inferiore (in giallo arancio) sono visibili anche sopra i vani finestra e questo fa ipotizzare la presenza di vani tapparelle da cui fugge calore.
Altre zone calde ( pareti d'angolo rosse) ci segnalano che chi abita questa casa butta all'aria un bel pò di soldi. Diciamo pure, a "loro insaputa", prima di questa termografia.
Se avete un termosifone sotto una finestra e un vano tapparelle sopra la stessa finestra, siete nelle stesse loro condizioni.
Di fatto, avete due grandi buchi termici nei punti più caldi della vostra casa, con un sottile muro o pochi centimetri di truciolato (cassetto tapparelle) che vi separano dal gelo esterno.
E, in base alle nozioni acquisite (conduzione e irraggiamento) questo significa che da questi "buchi termici" perdete importanti quantità di calore. E' evidente che bisogna "tappare" al più presto questi "buchi".
Fatta la diagnosi, bisogna rapidamente provvedere alla cura e la buona notizia è che i rimedi per tappare questi buchi termici esistono, non sono particolarmente costosi e, se avete un minimo di manualità, potete provvedere da soli.
Per le ridurre dispersioni dei termosifoni ricordiamoci la lezioncina sull' irraggiamento, l'emissione di radiazioni infrarosse da parte dei corpi caldi.
Aggiungiamo l'informazione che i raggi infrarossi si comportano come la luce visibile: entrambi sono riflessi da una superfice lucida ( specchio) e una radiazione lascia poca energia sullo "specchio" che la riflette.
Un radiatore a 60-70 °C emette una grande quantità di raggi infrarossi e basta un foglio con una pellicola riflettente, appoggiato sul muro, dietro al calorifero, a coprire tutta la sua superfice e se possibile 10-15 centimetri tutt'intorno, per rinviare al calorifero stesso i raggi infrarossi da lui stesso emessi.
In questo modo il muro si riscalda molto meno e il calore risparmiato resta in casa.
In commercio esistono molti tipi di pannelli riflettenti.
Il mio consiglio è quello di utilizzare pannelli rigidi, con una base isolante di uno-due centimetri di spessore, da mettere sul muro prima del montaggio dei caloriferi.
Negli altri casi, fogli riflettenti flessibili si prestano per essere fissati alla parete anche senza smontare i caloriferi.
L'immagine che segue mostra la facciata di un appartamento e la sua termografia senza ( in alto) e con ( in basso) pannello riflettente dietro il calorifero. Ovviamente il calorifero si trova sotto la finestra più bassa.
La scala cromatica sulla destra della immagine ci permette di affermare che il muro esterno dietro al calorifero, prima dell'intervento era a circa 10 °C; con il pannello riflettente la temperatura del muro esterno si riduce a 6-7 °C, molto simile al resto della parete, come si può dedurre dallo stesso colore (giallo) .
Stime attendibili hanno valutato che un pannello riflettente dietro ad ogni calorifero accostato ad un muro esterno, riduce i costi delle spese per i riscaldamento intorno al 3,4 %.
Nella termografia in basso, quella fatta dopo la sistemazione del pannello riflettente, restano due strisce bianche (calde) sopra entrambe le finestre. Sono certamente i vani tapparella, su cui "interverremo" nel prossimo post.
Tutte le puntate di Casa con Cappotto:
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Il pannello riflettente occupa un po' di spazio (dipende ovviamente dallo spessore): secondo te è meglio metterlo comunque o salvare spazio per favorire la convezione? Te lo chiedo perché in alcuni casi i caloriferi sono già montati molto (troppo) vicini alla parete. Grazie :)
RispondiEliminaNon avevo mai riflettutto sui vani delle tapparelle, in effetti sono delle "porte" sull'esterno sempre aperte. In vista dell'estate ho fatto montare due condizionatori Daikin (uno in cucina e uno in soggiorno) ma vorrei evitare dispersioni come nella prima immagine. Come posso "tappare" questi buchi allora?
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