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venerdì 14 ottobre 2011

Mobilità Critica

Premetto subito che ho un abbonamento annuo sia per gli autobus in città che  per i percorsi extraurbani in corriera.

Ieri mattina, la corriera della linea  T delle 07:45 , da Bogliasco  a Genova Brignole, è passata di corsa,  senza fermarsi, lasciando sulla pensilina il sottoscritto, insieme ad una decina di bogliaschini attoniti.

La scelta dell'autista era peraltro comprensibile a vista, in quanto l'automezzo affidato alla sua responsbilità era già stracarico.

Anche la rabbia dei rimasti a piedi era comprensibile.

Causa di tutto ciò: i tagli governativi agli Enti Locali, in questo caso alla Provincia di Genova, che nei fatti, sono diventati tagli all'offerta di servizi. In soldoni, meno corriere in circolazione!

Insomma questo è solo l'assaggio della crisi della finanza globale!

Chi ancora crede alla favola che Berlusconi non mette le mani nelle tasche degli italiani si svegli!.

Ieri, l'arrivo fortunoso  al lavoro con "solo" 30 minuti di ritardo, mi è "costato" 25 euro, il valore del mio tempo di lavoro perso, tempo  che ho dovuto recuperare con uno straordinario non programmato.

Se, grazie ai tagli delle corse degli autobus, non avessi alternative per arrivare al lavoro entro l'orario prefissato, non mi resterebbe che tornare all' automobile e ogni giorno, solo di benzina, sarebbero 3 euro e 26 centesimi (stima di via-michelin), 65,2 euri al mese.

Nel conto non c'è il tempo perso alla guida e a cercare parcheggio, lo stress, i rischi che la pressione arteriosa mi aumenti, i costi di manutenzione dell'auto e la inevitabile quota di multe ed incidenti la cui probabilità aumenta in funzione del chilometraggio percorso.

Certamente mi costa molto meno l'abbonamento annuo al servizio extraurbano.

Sta certamente peggio chi per venire in città usa il treno, il cui uso è diventato una roulette con una elevata probabilità che dal cartellone dei transiti esca  "CANCELLATO". In questo caso tutti i finanziamenti sono andati all'Alta Velocità e si sa i pensolari non hanno padrini.

Ma siamo poi sicuri che la bilancia pubblica tragga beneficio da queste scelte?

L'effetto di questi tagli è già visibile: più gente è ritornata all'automobile, rallentando i flussi e aumentando i consumi di carburante..

Questi aumenteranno le emissioni di gas-serra e l'inadempienza del nostro Paese verso gli accordi con l'Europa e quindi aumenteranno le "penali" previste a nostro carico

 L'aumento dei consumi di carburante e la maggiore usura degli automezzi riguarderà anche i mezzi di trasporto pubblico con maggiori oneri a carico delle società di trasporto.

Inevitabilemente aumenteranno incidenti e inquinamento e gli uni e l'altro, aumenteranno il numero di malanni e ricoveri ospedalieri, con relativi oneri sociali.

La previsione che aumenteranno anche le morti precoci, in particolare degli anziani a causa delle polveri sottili, è una certezza e solo questo tipo di evento farà bene ai bilanci pubblici, azzerando prima del tempo, un pò di pensioni di vecchiaia.

E gli incidenti stradali mortali che coinvolgeranno giovani precari  in moto, lasceranno il sistema economico assolutamente indifferente: fantasmi erano e fantasmi rimarranno

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