Alcuni ricercatori dell'Università di Standford non hanno dubbi, tutta l'umanità entro il 2030 potrebbero attingere tutta l'energia di cui abbiamo bisogno per produrre elettricità e per muovere merci e persone grazie all'energia eolica, all'energia solare, all'energia geotermica e all'energia ricavata dalle onde e dalle maree.
La sintesi del loro studio è pubblicato sul numero di Dicembre delle Scienze, in edicola e merita una lettura.
Informazioni più interessanti vengono da un precedente studio dagli stessi autori, pubblicato nel 2009 su Energy and Environmental Science e scaricabile da Internet.
Questo studio boccia il nucleare, la cattura dell'anidride carbonica dalla combustione del carbone e il bioetanolo in quanto inefficaci a ridurre l'emissione di gas serra rispetto alle fonti di energia rinnovabile promosse.
In base agli studi dei ricercatori di Standford, il nucleare emette 25 volte più anidride carbonica dell'eolico se, come si deve fare, si considera il consumo di energia e l'inquinamento prodotto per la costruzione del reattore, la raffinazione, l'arricchimento e il trasporto dell'uranio; senza dimenticare i costi ambientali della dismissione e del trattamento e stoccaggio dei rifiuti radioattivi.
E la tecnologia di cattura e di sequestro del carbonio, riduce le emissioni di CO2 delle centrali a carbone ( il carbone pulito) ma aumenta l'inquinamento dell'aria e amplifica gli effetti nocivi della estrazione, trasporto, e lavorazione del carbone perchè se ne deve bruciare di più per alimentare le fasi di cattura e di stoccaggio dell'anidride carbonica.
Questa rivoluzione richiede, nei prossimi 20 anni la costruzione di 3,8 milioni di grandi turbine eoliche e 89.000 impianti solari fotovoltaici e a concentrazione da 300 megawatt ciascuno.
Potrebbe sembrare uno scenario impossibile, ma quest'idea è un pò meno folle se si pensa che ogni anno nel mondo si producono 73 milioni di autovetture e camion!
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