La prima scoperta è la conferma che l'aumento della produzione procapite di rifiuti che si registra in Italia è strettamente legata all'apertura di ipermercati e alla grande distribuzione.
In questi mercati ,ogni merce, quando arriva a pochi giorni dalla scadenza, nonostante che sia ancora perfettamente commestibile, viene letteralmente buttata via, con imballaggio e tutto, e diventa un rifiuto da smaltire.
Ogni anno, la nostra società opulenta, in questo modo trasforma in rifiuto circa 240.000 tonnellate di cibo il cui valore è di 881 milioni di euro che potrebbero sfamare gratis 620.000 persone al giorno.
Ma lo spreco indotto dalla grande distribuzione non è finito; prima di arrivare ai banchi di vendita, durante la fase di confezionamento, diventa rifiuto un 10-15 % di prodotti agricoli, la cui colpa è quella di non avere le caratteristiche estetiche necessarie ( zucchine storte, mele troppo piccole...).
Qui stime non ne abbiamo trovate, ma temiamo che siano altre centinaia di migliaia di tonnellate che ogni anno alimentano discariche e inceneritori e ovviamente aumentano i costi del prodotto venduto che deve incamerare i costi di questo smaltimento.
Ma lo speco non è finito, come Report ha bene illustrato, il 10-15 % del raccolto originario ( altre centinaia di migliaia di tonnellate) resta invenduto sul campo, in quanto il prezzo pagato dalla grande distribuzione non ne giustifica il raccolto, una volta che il prodotto non è più fuori stagione. L'unico vantaggio, in questo caso, è che gli ortaggi invenduti se ne ritornano nei campi come concime.
Se questa scoperta è desolante, la seconda porta un barlume di speranza.
Da alcuni anni è attivo in Italia il " Last Minute Food- Market" (http://www.lastminutemarket.org) .
Questa organizzazione provvedere a mettere in contatto la grande distribuzione con potenziali utilizzatori ( opere pie, associazioni benefiche..), risolve i problemi burocratici e fiscali e ridà la funzione di cibo a tutto quel ben di Dio che rischiava di diventare rifiuto.
L'idea del "Last Minute Food" è nata nel 1998 nella facoltà di agraria di Bologna e oggi è operativa anche a Palermo, Cagliari, Modena, Verona, Ferrara e nel 2007 ha contribuito ad evitare la discarica a 283 tonnellate di alimenti, una goccia nel mare, ma certamente l'avvio della lotta allo spreco che occorre fare e vincere.
E l'idea è tanto piaciuta che i Mercati dell'Ultimo Minuto si sono anche estesi ai libri, ai farmaci, ai raccolti lasciati sui campi, alle sementi.
Postato da: federico46 a 12:49 | link | commenti (4)
ambiente e salute, materiali post consumo, rifiuti zero
Commenti:
Sempre molto interessanti i servizi di Report.
Trovo molto positive le informazioni a proposito del Last Minute Market e dei gruppi di acquisto per fare la spesa direttamente dai produttori.
Spero che questi sistemi vengano presi in considerazione da molte piu' aziende e consumatori. Forse qualcosa si muove...era ora!
A.L.
Trovo molto positive le informazioni a proposito del Last Minute Market e dei gruppi di acquisto per fare la spesa direttamente dai produttori.
Spero che questi sistemi vengano presi in considerazione da molte piu' aziende e consumatori. Forse qualcosa si muove...era ora!
A.L.
Grazie dottor Valerio. Il suo blog è sempre una miniera di ottime informazioni e almeno qui posso tirarmi un po' su il morale senza sentire tutto il giorno la gente che non sa niente di rifiuti e che dice..."se non costruiamo gli inceneritori dove li buttiamo i rifiuti?"
Grazie ancora!! La leggo sempre!
Elia
Grazie ancora!! La leggo sempre!
Elia
utente anonimo |
Interessante l'articolo, come la trasmissione di Report.
Ma siamo ancora in tempo ad invertire la rotta?
Consumiamo male tutti.
Io da un anno provo a cercare produttori agricoli per acquisti diretti e per fare un G.A.S. ma in Campania bisogna stare attenti a dove si và a coltivare a causa delle innumerevoli discariche tossiche.
...e non c'è la cultura del consumo critico etico consapevole, si vuole solo risparmiare e poi si mangia spazzatura.
ciao
Ma siamo ancora in tempo ad invertire la rotta?
Consumiamo male tutti.
Io da un anno provo a cercare produttori agricoli per acquisti diretti e per fare un G.A.S. ma in Campania bisogna stare attenti a dove si và a coltivare a causa delle innumerevoli discariche tossiche.
...e non c'è la cultura del consumo critico etico consapevole, si vuole solo risparmiare e poi si mangia spazzatura.
ciao
anche a Roma da due anni si spinge per far applicare il LMM. zero carbonella, Veltroni e gli altri 120 Sindaci han da pensare alla crescita e ai palazzinari.
ho conosciuto via mail l'ideatore del Progetto, (http://www.lastminutemarket.org)
il Prof.Segrè, ed è una persona molto gentile e umana oltre che geniale.
Di good news ne abbiamo bisogno, specialmente in tempi come questi che sembrano affondare nel pensiero unico sviluppista. diffondere le buone pratiche è compito di tutti.
Nel sito di Marco Boschini, assessore a Colorno www.marcoboschini.it, si presenta il libro che Andrea Segrè ha tratto dal suo LMM, una bella lettura e una bella idea regalo a Sindaci pigri o disinformati.
Un cordiale saluto, Roberto
www.buonsenso.info
ho conosciuto via mail l'ideatore del Progetto, (http://www.lastminutemarket.org)
il Prof.Segrè, ed è una persona molto gentile e umana oltre che geniale.
Di good news ne abbiamo bisogno, specialmente in tempi come questi che sembrano affondare nel pensiero unico sviluppista. diffondere le buone pratiche è compito di tutti.
Nel sito di Marco Boschini, assessore a Colorno www.marcoboschini.it, si presenta il libro che Andrea Segrè ha tratto dal suo LMM, una bella lettura e una bella idea regalo a Sindaci pigri o disinformati.
Un cordiale saluto, Roberto
www.buonsenso.info
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