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martedì 29 maggio 2012

Capannoni crollati con il terremoto: fatalità ?

E' uno strano terremoto.
Colpisce sempre solo antichi edifici in mattoni e moderni capannoni, appena costruiti.Che cosa hanno in comune questi edifici?
Gli amici di Adria mi hanno raccontato che la calce che teneva insieme i mattoni di torri e campanili, dopo secoli dalla loro messa in opera ha perso l'effetto legante. Può essere.
Peraltro da queste parti ( Ferrara), l'ultimo grande terremoto è stato registrato circa cinque secoli fa 
E i capannoni?
Ci ho pensato bene, prima di formulare la seguente ipotesi: che questi capannoni abbiano in comune il fatto che siano stati costruiti con cemento fatto con le ceneri prodotte dagli inceneritori, una materia seconda prodotta in abbondanza da quelle parti (Bologna, Reggio, Modena, Forlì ...)?
Non e' fantascienza. Dalle parti di Treviso, case fatte con questo cemento, reso fragile dalla presenza di alluminio da lattine, si sono dovute abbattere. Per fortuna quelle case erano disabitate.
Se fossi uno dei tecnici che stanno controllando le macerie dei capannoni crollati, causa principale delle morti di questi terremoti, farei un serio controllo al cemento usato e ne verificherei composizione e provenienza.

2 commenti:

  1. Diverse riviste specializzate e servizi giornalistici hanno avanzato ipotesi diverse sul crollo dei capannoni.
    Il requisito principale dei capannoni moterni, con travatura di acciaio, è quello di avere poche colonne interne (per massimizzare lo spazio interno) compensate con colonne portanti perimetrali molto spesse e resistenti (e pesanti). Queste sono strutturalmente capaci di sopportare carichi verticali elevatissimi (capannoni molto alti e pesanti), ma contemporaneamente NON TOLLERANO elevati carichi orizzontali, che si verificano solamente in caso di terremoto. Alla minima oscillazione, le colonne di acciaio "scalzano" dallo zoccolo di cemento armato, e il tutto crolla come un castello di carte, specialmente quando non hanno strutture tiranti diagonali di supporto in grado di irrigidire la struttura (cosa che però ne rende più difficoltosa ancora la capacità antisismica, perchè la estrema rigidezza non è mai positiva in caso di terremoto).
    In sostanza, sono progettati allitaliana, rispettano le regole di facciata ma non sono costruiti con in mente l'idea di renderli davvero sicuri.

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  2. Oltre a massimizzare lo spazio devono minimizzare i costi. Sono costruiti in economia.
    I pochi capannoni industriali presenti in Irpinia e Basilicata resistettero ai 6,9 Richter del 1980. Bisogna dire che quei capannoni furono costruiti largamente con soldi pubblici per cui il "prenditore" di turno non aveva interesse a lesinare (il fiume di soldi era più che abbondante), anzi aveva interesse a rendicontare le più alte spese possibili. Credo invece che in quella zona dell'Emilia i capannoni siano stati costruiti o acquistati con fondi propri.
    Tornando al post di Federico, non ho dubbio alcuno (pur non essendo un tecnico della materia) che un cemento che abbia inglobato ogni sorta di rifiuto sia di qualità inferiore rispetto ai silicati e alluminati di calcio senza monnezza aggiunta.

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