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lunedì 13 gennaio 2025

A San Teodoro tra 2023 e 2024, superati i nuovi limiti giornalieri e annuali del biossido di azoto

Figura. Andamento delle concentrazioni giornaliere di NO2, misurate in via Bari, dal 20/08/23 al 20/08/24  


Quale e’ stata la qualità dell’aria in via Bari, nel quartiere genovese di San Teodoro, dal 20 agosto 2023 al 20 agosto 2024?

Il primo rapporto ARPAL sulla qualità dell’aria in Liguria, durante il 2024, nulla dice a riguardo, anche se, per circa otto mesi del 2024, una sua centralina ha effettuato misure in via Bari, sulla collina di San Teodoro.

https://www.arpal.liguria.it/home-page/notizie-tematiche/item/bilancio-aria-2024-in-liguria.html

In questo post, si supplisce a questa carenza con la Figura allegata che mostra l’andamento, per tutti i 365 giorni del periodo indicato, della media giornaliera di biossido di azoto, registrata nel sito ARPAl di via Bari, disattivata  il 21 agosto 2024, causa esposto di abitanti della via, per l’eccessivo rumore delle apparecchiature.

Ad oggi, la centralina ARPAL non e’ ancora stata riattivata.

E a questa carenza di dati abbiamo supplito, come si usa fare, calcolando la media mobile annuale,  necessaria per tenere conto di tutte le variabili stagionali che influenzano la diffusione degli inquinanti e la loro concentrazione al suolo.

Nella Figura, le due linee tratteggiate corrispondono a:

- limite giornaliero OMS di 25 microgrammi per metro cubo (ug/mc)

- limite giornaliero UE (Direttiva 2024/2881/CE) di 50 ug/mc

Come si vede, nel periodo studiato, il limite UE, che avrà valore legale  a partire dal 2030 ( https://www.epicentro.iss.it/ambiente/direttiva-ue-qualita-aria-2024 ) e’ stato superato venti volte.

E per ben centoquindici volte e’ stato superato il limite giornaliero OMS di 25 ug/mc, che dovrebbe, al massimo, essere superato tre volte, nell’arco di 365 giorni.

Pertanto, nell’intervallo di 365 giorni considerato, risulta che in via Bari non e’ stato rispettato il nuovo limite UE 2030 che prevede, al massimo, diciotto superamenti giornalieri,  nell’arco di 365 giorni! 

Inoltre, la concentrazione media annuale di biossido di azoto, misurata nei 365 giorni, dal 20 agosto 2023 al 20 agosto 2024, è stata pari a 23 ug/mc, quindi superiore al limite annuale UE 2030, di 20 ug/mc.

Quindi  non sono stati rispettati entrambi i limiti del biossido di azoto: 

- per esposizioni croniche (media annuale) 

- per esposizione acuta (media giornaliera) 

E se, solo nel 2030, l’Italia sarebbe stata accusata formalmente di non aver rispettato i limiti giornalieri e annuali previsti dalla Direttiva 2024 sulla qualità dell’aria, nel 2023-24, l’ accertata ”mal’aria” di San Teodoro e, in particolare i superamenti giornalieri di 50 ug/mc, hanno, in corrispondenza di questi eventi, causato certamente problemi gravi alla salute della popolazione fragile, sotto attacco dei fumi portuali.

https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/tools-della-salute/glossario/biossido-di-azoto

Danni alla salute pubblica che non si può continuare ad ignorare e che bisogna, con urgenza, evidenziare e quantificare, con una adeguata indagine epidemiologica.

Forse, solo dopo aver compreso il pesante prezzo che i cittadini esposti ai fumi portuali stanno pagando, la politica locale e nazionale attiverà i provvedimenti che sappiamo, da tempo, possono azzerare fumi e danni: elettrificazione banchine, incentivi costo elettricità alle banchine, rinnovo flotta traghetti, incentivi al cambio di combustibili, corretta manutenzione e gestione dei motori, tariffe portuali più convenienti per le navi "green".

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sabato 4 gennaio 2025

Genova, 12 agosto 2024. Cronaca, ora dopo ora, di un giorno con “ordinario” inquinamento portuale.

 12 agosto 2024 

ARRIVI E PARTENZE: come cambia la concentrazione di biossido di azoto in via Bari, sulla collina di San Teodoro, e nel resto della città.

Dovrebbe essere evidente a tutti che le navi attraccate ai moli del porto di Genova, con i loro generatori diesel accesi e con le brezze che, di giorno, vanno dal mare verso le colline, possano provocare, con i loro fumi, un pesante impatto ambientale e sanitario sui quartieri collinari sottovento ai fumaioli delle navi.

A quanto pare, visto il disinteresse dei responsabili della salute e del benessere pubblico, non è così!

Eppure, in alcune ore, a San Teodoro si respira la stessa quantità di biossido di azoto che si trova lungo i marciapiedi di corso Europa, una delle strade genovesi più trafficate. 

Il diario, ora dopo ora, di questa giornata, tutt’altro che particolare, ci farà vedere come cambiano le cose: come si riempiono e si vuotano i moli con traghetti e navi da crociera, e come, durante la giornata, insieme alla direzione del vento, cambia drammaticamente la concentrazione oraria di biossido di azoto, in diverse zone della città.

Alla fine di questa giornata, in via Bari, la concentrazione media di biossido di azoto è stata di 58,7 microgrammi per metro cubo, con un netto superamento del nuovo limite giornaliero UE di 50 microgrammi per metro cubo.


 Alle 06:50 nel porto di Genova e’ arrivata la prima nave (Rapsody) poi, in rapida successione, arrivano le altre sei navi e, alle 08:59, tutte le banchine sono occupate.

Nell’ immagine, ripresa alle 08:59 dalla web-cam della Terrazza Colombo, si vedono, schierate lungo i moli del “porto antico”, sette navi.
Da sinistra a destra: GNV Allegra*, Rhapsody, Moby Aki*, Moby Otta*, Moby Ale Due*, MSC Orchestra*, MSC Sea View.

Con l’asterisco*, sono evidenziati i traghetti che durante l’estate 2024, come documentato dalle “Sentinelle dei Fumi dal Porto di Genova”, hanno più volte emesso fumi scuri per più di quattro minuti, contravvenendo all’accordo volontario “Genoa Blue Agreement”, sottoscritto dai loro armatori.

La prolungata emissione di fumi scuri segnala un malfunzionamento dei motori diesel e una loro inadeguata manutenzione.
Conseguentemente, tutti i traghetti con asterisco stanno immettendo in atmosfera anomale quantità di fuliggine (black carbon) e di biossido di azoto, entrambi composti pericolosi per la salute.
Al momento, solo il biossido di azoto e’ normato.



Figura 1. Navi e imbarcazioni presenti in porto alle 09:07 del 12 agosto 2024.

Nella Figura 1, in blu, traghetti e navi da crociera attraccati ai moli alle 09:07 del 12 agosto. 

Spenti i motori principali, tutte queste navi mantengono accesi i generatori diesel per alimentare, con l’elettricità autoprodotta, i servizi di bordo.

E tutti questi generatori, anche in assenza di fumi visibili, immettono in atmosfera biossido di azoto, invisibile, ma molto nocivo.

Dalle 07:30, il vento ha cominciato a soffiare dal quadrante Sud (dal mare) e tutta la collina di San Teodoro è investita dalle emissioni convogliate di biossido di azoto, in uscita dai fumaioli a servizio dei generatori di bordo delle sette navi.

L’effetto complessivo, sulla qualità dell’aria, è documentato dalle misure orarie di biossido di azoto registrate dalle stazioni di monitoraggio ARPAL (Figura 2), in particolare in via Buozzi, via Bari, Belvedere don Ga; siti dove, con venti dal quadrante sud (da sud-est a sud-ovest), ricadono i fumi prodotti dalle navi in porto.

Figura 2
Concentrazione media oraria (dalle 08:00 alle 09:00 del 12/08/2024) di biossido di azoto registrata in sette stazioni ARPAL.
A partire da sinistra, la localizzazione delle stazioni ARPAL e, tra parentesi, la concentrazione oraria di biossido di azoto (NO2), in microgrammi per metro cubo: via Buozzi (57), via Bari (31), c.so Firenze (30), spianata Acquasola (3), corso Buenos Aires (57), corso Gastaldi (109), corso Europa (119).

Nel primo pomeriggio (dalle 13:00 alle 14:00), si registra (Figura 3) un marcato aumento di inquinamento in via Buozzi (124 ug/mc) e ancora di più in via Bari (136 ug/mc), mentre diminuisce la concentrazione di biossido di azoto in corso Gastaldi (58 ug/mc).

Figura 3
Concentrazione media oraria dalle 13:00 alle 14:00 nelle sette stazioni ARPAL.
La maggiore concentrazione di biossido di azoto (136 microgrammi per metro cubo) si registra in via Bari.
A seguire via Buozzi, con 124 microgrammi per metro cubo.

Figura 4
 Alle 14:39 tutte le sette navi, con i generatori accesi, sono ancora attraccate alle banchine. Il vento ha continuato a soffiare dal quadrante sud.


Figura 5
                           Alle 18:12 la nave da crociera MSC Seaview lascia il porto.

La Figura 6 sintetizza la variazione della concentrazione oraria di biossido di azoto misurata in via Bari, durante 24 ore, da 11 a 12 agosto 2024.

Figura 6
Variazione della concentrazione oraria di biossido di azoto in via Bari dalle 20:00 (ora legale) dell' 11 agosto 2024, alle 20:00 del 12 agosto. Gli orari riportati  nella figura corrispondono a quelli del Tempo Universale. Per avere il nostro attuale orario legale, bisogna aggiungere +2.

Dalle 08:00 (ora legale) alle 19:00, il vento ha sempre spirato dal quadrante sud. 

La Figura 6 mostra come, a partire dalle 07:00 del 12 agosto, la concentrazione oraria di biossido di azoto aumenta progressivamente fino a raggiungere la concentrazione massima, 136 microgrammi/metro cubo, tra le 13:00 e le 14:00.
Nelle ore successive il biossido di azoto resta stabilmente intorno ai 100 microgrammi per metro cubo.

Nell’arco di 24 ore, le concentrazioni medie giornaliere di biossido di azoto l'11 e il 12 agosto 2024, sono state, rispettivamente, 36,6 e 58,7 microgrammi per metro cubo d'aria. 

- In entrambi i giorni è stato superato il limite giornaliero OMS 2021 di 25 microgrammi per metro cubo.

- Il 12 agosto è stato superato il limite giornaliero UE 2030 di 50 microgrammi per metro cubo.

Figura 7 
Le frecce verdi rappresentano la direzione del vento registrata alle 14:50 presso le due stazioni meteo ARPAL del porto antico e di Righi.
La stazione ARPAL di via Bari, per il controllo della qualità dell’aria, si trova all’altezza della seconda stazione della cremagliera di Granarolo.


Figura 8. La presenza di navi in porto intorno alle ore 18.
La GNV Allegra, nave da crociera, sta lasciando il porto 



Figura 9. Concentrazione oraria (19:00-20:00) di biossido di azoto, in sette stazioni ARPAL 

Alle 20:00 la concentrazione oraria di NO2 in via Bari (89 microgrammi per metro cubo) comincia a calare, ma continua ad essere più elevata di quella contemporaneamente misurata nei siti da traffico: via Buozzi (75), corso Buenos Aires (31), corso Gastaldi (88), corso Europa (52). 
Effetto del mancato contributo delle due navi da crociera che hanno preso il largo?


Figura 10
Alle 20:35, con venti da Sud, restano attraccati ai moli sei traghetti, con fumaioli fumanti per scaldare i motori in preparazione alla loro partenza  .
Da sinistra: Excelsior, Moby Otta, Moby Ale Due, Moby Wonder, Moby Orly.


Figura 11

Alle 22:00  (Figura 11) nel porto resta solo un traghetto: la Moby Orly.

E a quest’ora la direzione del regime di brezza si inverte e nella stazione meteo di porto antico il vento viene da nord, dalle colline…

L’effetto combinato di una drastica riduzione delle emissioni delle navi che hanno lasciato i moli e della direzione del vento che trasporta gli inquinanti verso il mare, provoca un netto calo dell’inquinamento registrato in via Bari (Figura 12).

Figura 12
Alle 22:31 la concentrazione di biossido di azoto in via Bari (cerchio blu) scende a 26 microgrammi per metro cubo, circa la metà di quanto si misura contemporaneamente in via Buozzi (46), corso Buenos Aires (45), e circa un terzo rispetto a corso Europa (64).

Tra poco, quando in via Bari si sarà scesi sotto i 25 microgrammi per metro cubo  (limite giornaliero OMS 2021 per il biossido di azoto), chi vive in San Teodoro potrà, finalmente, aprire le finestre per dare aria “pulita” agli ambienti interni della sua abitazione.

Alla fine di questa  giornata, chi abita dalle parti di via Bari, ha respirato aria con una concentrazione media giornaliera di 58,7 microgrammi per metro cubo, valore superiore al limite giornaliero UE 2030  fissato a 50 microgrammi per metro cubo.


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mercoledì 1 gennaio 2025

30 giugno 2024. Cronaca di una “ordinaria” giornata di fumi dal porto di Genova


Quello che segue e’ un esempio di Rapporto giornaliero dell’attività di sorveglianza attuato dalle “Sentinelle dei Fumi dal Porto” della Rete Associazioni San Teodoro.

Tutti i 122 rapporti, effettuati tra la fine di giugno e il 21 ottobre 2024,  sono riportati nelle pagine del gruppo FaceBook “Sentinelle dell’aria”.


 RAPPORTO ”SENTINELLE FUMI DAL PORTO” N. 13

30 giugno 2024

METEO

Umidità relativa: maggiore dal  70%.

Vento: dalle 00:00 alle 07:30 venti dal quadrante nord

            dalle 09:00 alle 24:00 venti dal quadrante sud .

Commento: per 15 ore, a partire dalle 09:00, la città e’ stata sotto-vento alle emissioni portuali.             

QUALITA’ ARIA

Concentrazioni giornaliere (microgrammi per metro cubo aria), da ARPAL

                                 NO2     PM2,5      Benzene     SO2        Ozono  

via Bari                     23,6      10,3                                             87,8

via Buozzi                32,0                          0,4

C.so Europa             50,8       14,3             1,7 

Quarto                        3,9         6,9            0,2              5,6         71,6 

Acquasola                  4,8                                                            99,0


Commento:

- in corso Europa  la concentrazione di benzene e’ quattro volte superiore rispetto a quella contemporaneamente registrata in via Buozzi e sette volte rispetto a Quarto. La media giornaliera in c.so Europa  (1,7 microgrammi/mc) e’ inferiore al limite annuale di 5 microgrammi/mc

- In tutti i siti e’ rispettato il nuovo limite giornaliero UE per il PM2,5 (25 microgrammi /mc

- In tutti i siti e’ rispettato il limite giornaliero per l’ozono (120 microgrammi/mc). 

- In via Bari, via Buozzi, Quarto, spianata Acquasola e’ rispettato il nuovo limite giornaliero UE, per NO2 (50 microgrammi/mc).

I nuovi limiti  UE del PM2,5 e del NO2 entreranno in vigore nel 2030.

- In  C.so Europa e’ SUPERATO IL LIMITE GIORNALIERO UE del NO2 (50 microgrammi/mc)

- Il limite sanitario giornaliero del NO2, raccomandato da OMS-2021 (25 microgrammi/mc), non e’ rispettato in via Buozzi e c.so Europa.

- La stazione di “fondo urbano-portuale” di via Bari registra livelli di inquinamento di biossido di azoto (26,3 microgrammi/mcmaggiori di sei volte rispetto quelli contemporaneamente registrati della stazione di “fondo urbano” di Quarto (3 microgrammi/mc)

Si ipotizza che questa differenza possa essere attribuito alle emissioni portuali impattate su  via Bari (quartiere San Teodoro) durante le 15 ore che questo sito si è trovato sottovento alle emissioni portuali


SEGNALAZIONI NAVI CON FUMI SCURI DURATI PIU' DI 4 MINUTI 

- GNV Spirit

- GNV Rapsody 

- Moby Aki

Commento: queste tre navi non hanno rispettano la Regola n.6 dell’accordo volontario “Genoa Blue Agreement” che prevede che l’emissione di fumi scuri, durante le manovre, non durino più di 4 minuti.

Le emissioni di fumi da parter di Moby Aki e GNV Spirit  sono avvenute in concomitanza delle altee concentrazioni orarie di biossido di azoto in via Bari
















RETE MONITORAGGIO POPOLARE (ReMoPop)

Le mini centraline Dino Col 26 e Belvedere don Ga (corso Firenze) registrano picchi di polveri ultra sottili (PM 2,5)  alle 18:45 e alle 21:01.


Concentrazione PM2,5 in via Dino Col il 30/06/24.
 La concentrazione massima (24 ug/mc) si registra alle 18:45



Concentrazione PM2,5 in Belvedere Don Ga il 30/06/24.
La concentrazione massima (28 ug/mc) si registra alle 21:01





martedì 31 dicembre 2024

Qualità dell'aria a Genova, al mattino presto e alla sera di un giorno di fine giugno.


Qualità dell’aria a Genova, al mattino presto di un giorno di fine giugno.

30 giugno 2024, ore  05:52

A quest’ora il vento proviene da sud-est: San Teodoro e Sampierdarena sono sotto-vento ai fumi del porto.

Ma le banchine del porto sono vuote e il traffico cittadino e’ al minimo (Figura 1), mentre il traffico pesante, a servizio del trasporto merci del porto, si è messo in moto alle 05:00.

Figura 1. Presenza di navi in porto alle 05:51 del 30 giugno 2024. Solo due navi si trovano nei moli delle Riparazioni Navali

Il sito ARPAL, (Figura 2)  mette a disposizione la localizzazione delle sue centraline con le ultime misure orarie di biossido di azoto registrate presso ciascuna centralina

Figura 2. Concentrazioni orarie (dalle 04:00 alle 05:00 del 30 giugno 2024) di biossido di azoto ( microgrammi/mc) misurate contemporaneamente in otto stazioni ARPAL. 

Nelle prime ore del mattino sono ai valori minimi anche le concentrazioni orarie (dalle 4:00 alle 5:00) di biossido di azoto misurate  presso le stazioni ARPAL (Figura 2).

La concentrazione più alta (24 microgrammi/mc) si registra in via Buozzi. E’ un valore attribuibile al traffico pesante a servizio merci del porto, che a quell’ora è già attivo.

A quest'ora, la  concentrazione oraria  di biossido di azoto in via Bari (7 micro-grammi/mc) sulla collina di San Teodoro, è relativamente molto bassa, ma di poco superiore a quelle riscontrate contemporaneamente nelle altre zone, definite da ARPAL “fondo urbano” (c.so Firenze, Acquasola, Quarto), dove si registrano concentrazioni orarie di 2 e 3 micro-grammi/mc.

A quest’ora sono basse anche le concentrazioni di biossido di azoto misurate in corso Gastaldi (7 microgrammi/mc) e corso Europa (8 microgrammi/mc), strade dove si concentra il traffico urbano da levante, in ingresso nella città, normalmente basso nelle prime ore del mattino.


Qualità dell’aria a Genova la sera tardi di un giorno di fine Giugno

30 giugno 2024, ore 22:13

La Figura 3, mostra le misure orarie registrate nei siti ARPAL tra le 21:00 e le 22:00 del 30 giugno 2024.

Figura 3. Concentrazione orarie (dalle 21:00 alle 22:00 del 30 giugno 2024) di biossido di azoto misurate contemporaneamente in otto stazioni ARPAL


Rispetto alle misure orarie del primo mattino, (Figura 1) la qualità dell’aria e’ nettamente peggiorata, dalle parti di San Teodoro.

In via Bari (cerchio rosso) la concentrazione media oraria di biossido di ozono, registrata tra le 21:00 e le 22:00, e’ stata di 47 micro-grammi/ mc, sette micro-grammi in meno di quanto misurato in via Buozzi (54  microgrammi/mc) che, a sua volta è aumentata di 30 micro-grammi/mc, rispetto ai valori registrati al primo mattino (Figura 2).

Quindi, in via Bari, con un traffico auto-veicolare serale ridotto, si registra una concentrazione oraria superiore ai 27 micro-grammi/mc registrati contemporaneamente in corso Gastaldi e agli 8 micro-grammi/mc, lungo corso Buenos Aires. 

Concentrazione che in via Bari sono più di dieci volte maggiore delle misure contemporanee negli altri tre siti classificati da ARPAL “fondo urbano”: belvedere don Ga, parco Acquasola, Quarto a 2 -3 micro-grammi/mc di biossido di azoto.

Il netto peggioramento serale della qualità dell'aria in via Bari ha una chiara e inequivocabile spiegazione: la partenza contemporanea, verso quell'ora, di numerosi traghetti "fumanti" (come testimoniato dal post seguente) con vento di mare che ha portato verso la collina il biossido di azoto uscito da tutte le navi che, nel corso della mattinata, avevano riempito tutti i moli. 

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venerdì 27 dicembre 2024

Elettrificare le banchine e sostituire il gasolio con gas naturale farà respirare i quartieri sul fronte del porto.

Figura 1. Tre diversi scenari delle ricadute delle emissioni di biossido di azoto sulla citta di Genova nell'agosto 2021: nella situazione attuale, con tutte le banchine elettrificate, con tutte le navi alimentate con gas naturale liquefatto.


Nell'ambito del progetto europeo Aer Nostrum, l'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Liguria (ARPAL), in collaborazione con l’Universita’ di Genova, ha messo a punto un complesso modello diffusionale che ha stimato le ricadute al suolo delle emissioni di biossido di azoto delle navi passeggeri (traghetti e navi da crociera) che, durante il mese di agosto del 2021, hanno attraccato ai moli del porto di Genova.

Il modello stima le emissioni di ogni singola nave, dal suo ingresso nel porto, durante le manovre di attracco, durante la sosta e per tutte le  successive fasi di  partenza, fino all'uscita dalla diga foranea.

Lo stesso modello, tenendo conto dell'orografia della zona di studio e delle reali condizioni meteorologiche durante l'agosto 2021, ha stimato le concentrazioni medie mensili al suolo del biossido di azoto emesso dalle sole navi, in tre diversi scenari: 
  1. quello reale dell'agosto 2021, senza banchine elettrificate, come nel 2024,  e con le navi che, per le manovre e per alimentare i servizi di bordo, hanno usato gasolio marino a basso tenore di zolfo e, nel caso di alcune delle navi da crociera, gas naturale liquefatto.
  2. tutte le banchine del porto elettrificate (cold ironing), per cui tutte le navi approdate a Genova, avrebbero spento i generatori di bordo, per tutta la durata del loro attracco ai moli.
  3. nessun molo elettrificato, ma tutte le navi entrate nel porto di Genova sono alimentate con gas naturale liquefatto, Liquified Natural Gas (LNG).
Ricordiamo che, a parità di energia prodotta, l’uso di LNG emette meno biossido di azoto, dal 20 e 22%, rispetto a combustibili tradizionali.

E ovviamente, l’elettrificazione delle banchine azzera le emissioni prodotte dai generatori di elettricità alimentati con combustibili liquidi e gassosi.

In tutti i tre scenari simulati dal software ARPAL, alle emissioni navali stimate dal modello diffusionale, sono state successivamente aggiunte le ricadute reali di biossido di azoto registrate durante l'agosto 2021 presso il sito di monitoraggio della Spianata Acquasola, classificato come sito di fondo urbano, in quanto distante da strade di grande traffico, da autostrade e da fonti industriali, quali il Porto.

In questo modo e’ stato possibile mettere a confronto le concentrazioni stimate dal modello diffusionale con le concentrazioni reali misurate in largo San Francesco da Paola.

La Figura 1 riporta, con una diversa intensità di colore, il risultato delle tre simulazioni a cui è stato sommato l'inquinamento di fondo di Spianata Acquasola.

Le concentrazioni medie di biossido di azoto, nelle zone di ricaduta dei fumi navali, che variano in base alla direzione del vento, possono essere stimate confrontando il loro colore, con la scala di colore a destra, che va da 11 a 29 microgrammi per metro cubo.

Le concentrazioni massime  di biossido di azoto (in microgrammi per metro cubo), per ciascun scenario, registrate al suolo nell' agosto 2021, sono:

                                               microgrammi NO2 / metro cubo
  1. Scenario di riferimento:                28,4
  2. Scenario Cold Ironing :                 21,6 
  3. Scenario  LNG             :                20,9   

In questo caso, sia con banchine elettrificate che con l’uso di gas naturale liquefatto (LNG), su tutto il quartiere di San Teodoro sarebbe rispettato il limite giornaliero di 25 microgrammi di NO2 per metro cubo, raccomandato da OMS.

Lo stesso modello, applicato al traffico navale dell'aprile 2022 ha fornito risultati simili, con un miglioramento della qualità dell’aria, ma sempre superiore al limite giornaliero OMS: 

                                             microgrammi NO2 / metro cubo
  1. Scenario si riferimento:                32,7
  2. Scenario Cold Ironing :                26,5 
  3. Scenario  LNG            :                25,7   
Nel agosto 2021 e nell' aprile 2002, le zone di massima ricaduta del biossido di azoto  sono sempre intorno a via Dino Col e via Pagano Doria.

In base a questi risultati, ARPAL stima che il contributo navale all'inquinamento estivo si sia attestato sul 23% nel 2021 e 21% nel 2022.


Nel mondo "reale", con l'ulteriore contributo delle emissioni del traffico navale commerciale non inserito nelle simulazioni,  presso la centralina mobile ARPAL in largo San Francesco da Paola, nel quartiere di San Teodoro, nel agosto 2021 e aprile 2022 e durante l'agosto 2024 nel sito di via Bari, si son registrate le seguenti medie mensili, su base giornaliera, di  biossido di azoto:

                               microgrammi NO2 / metro cubo
  1. agosto 2021                  38,2
  2. aprile  2022                  35,2
  3. agosto 2024                  27,3

La tendenza, nel tempo, alla riduzione dell'inquinamento "reale", sulla collina di San Teodoro merita un adeguato approfondimento: diversa durata di ore sottovento alle emissioni portuali, diverso impatto nei due siti di campionamento ( l.go San Francesco da Paola, via Bari) a diversa distanza dal Porto, maggiori controlli sulle emissioni scure nel 2024 per intervento della Capitaneria, anche grazie alle  segnalazioni delle Sentinelle dei Fumi dal Porto.

In ogni caso, le concentrazioni medie giornaliere, misurate a San Teodoro, sono sempre superiori a 25 microgrammi per metro cubo, limite OMS 2021.

Inoltre, nell'agosto 2021 per cinque giorni e nell'agosto 2024 per due giorni,  a San Teodoro, le stazioni ARPAL, hanno registrato concentrazioni giornaliere di biossido di azoto con valori superiori a 50 microgrammi per metro cubo, il nuovo limite giornaliero, approvato dall'Unione Europea, nel 2024. 

Certo è che, senza elettrificazione delle banchine, senza nuove navi dotate di "spina" per collegarsi alla rete elettrica di terra e con un numero crescente di motori alimentati con gas naturale, nei quartieri genovesi in fronte porto, si continuerà a respirare "mal aria", con concentrazione di ossidi di azoto superiore ai valori ritenuti pericolosi per la salute.

La scelta dei giorni scorsi di destinare "altrove" i finanziamenti per elettrificare le banchine traghetti, condannerà, diverse decine di migliaia di genovesi, a respirare, ancora per anni, aria malsana, con disturbi respiratori, ricoveri ospedalieri, morti precoci.

Tutti questi danni alla salute sono certamente evitabili: rinnovando la flotta traghetti, curando la manutenzione e la gestione dei motori, elettrificando le banchine, favorendo il passaggio dal gasolio marino  al gas naturale liquefatto.

E visto che la “politica” ignora o sottostima i problemi di salute prodotti dalla loro “ignavia” e’ prioritario mettere rapidamente in chiaro quanti ricoveri ospedalieri e decessi si verificano, nei quartieri maggiormente soggetti alle emissioni portuali, nei giorni immediatamente successivi a picchi di inquinamento di biossido di azoto, polveri sottili, “black carbon” (fuliggine) , misurati da centraline ARPAL collocate nei posti giusti (ad esempio, via Dino Col e via Pagano Doria) e continuamente in funzione.

Dal 21 agosto 2024 nessuna centralina ARPAL e’ in funzione a San Teodoro! 😏😏


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domenica 22 dicembre 2024

Le Sentinelle dei Fumi dal Porto di Genova: allerta estate 2024.


Intorno ai moli del Porto Antico di Genova è cresciuta, nel tempo, la città e, attualmente, a quelli che erano i moli storici a cui attraccavano Galee e navi a vela, attraccano traghetti e  navi da crociera.

Come mostra la Figura 1, questa attività  si svolge a poche centinaia di metri da un denso tessuto urbano, con impatti importante che qui si sommano a  quelli del traffico urbano e autostradale.

Per cercare di ridurre i disagi della popolazione esposta alle emissioni navali, nel 2024 la Capitaneria del Porto di Genova ha redatto un accordo volontario, il "Genoa Blue Agreement", sottoscritto da circa quaranta Armatori e Compagnie Marittime che operano a Genova.

Figura 1. Il porto "antico" di Genova e i quartieri con vista porto

L'accordo prevede sette Regole principali, di cui la Regola 1 è finalizzata a ridurre le emissioni di anidride solforosa, con l'impegno di usare, a partire dall'ingresso in porto, gasolio marino a basso tenore di zolfo (inferiore a 0,1 %) e la Regola 2 prevede che siano messi in funzione opportuni sistemi di "lavaggio" dei fumi (scrubber) per ridurre le emissioni di polveri e di anidride solforosa.

La Regola 6 del Genoa Blue Agreement 2024, prevede che le navi monitorino attentamente le proprie emissioni di fumi  durante le manovre e la sosta all’ormeggio. 

In particolare, la regola stabilisce che, in caso di emissioni scure dai fumaioli, di durata  superiore a 60 secondi, l’equipaggio deve avvisare immediatamente la Sala operativa della Capitaneria di porto.

Inoltre, se le emissioni superano i 4 minuti continuativi, è previsto lo spegnimento di motori e generatori, purché ciò sia praticabile in sicurezza, sotto la supervisione del comandante e del direttore di macchina.

Figura 2. Emissioni di fumi "scuri" di due traghetti della Compagnia GNV, attraccati ai moli genovesi.

L’obiettivo dell’accordo è quello di ridurre l’inquinamento atmosferico, in particolare le emissioni di ossidi di zolfo (SOx) e ossidi di azoto (NOx), anticipando di un anno le norme europee che, dal 2025, limiteranno il contenuto di zolfo nei combustibili marittimi al 0,1% in massa, per tutte le navi in circolazionenel Mediterraneo .

Verso la fine di giugno 2024, la Rete Associazioni di San Teodoro ha accolto il suggerimento della Capitaneria di Porto di Genova di monitorare, con documentazione fotografica, le emissioni di fumi scuri di durata maggiore ai 4 minuti e di inviare, alla stessa Capitaneria, la documentazione ottenuta.

Dal 20 giugno 2024 al 16 novembre 2024, undici “Sentinelle dei Fumi dal Porto”, in gran parte donne, hanno tenuto sotto controllo le navi traghetto e da crociere in fase di arrivo e partenza dal porto di Genova, fotografando le emissioni di fumi scuri e registrandone la durata.

Tutta questa documentazione, e’ stata inserita in 122 rapporti giornalieri pubblicati nel Gruppo Face Book,”Sentinelle dell’Aria”dove sono riportate le fotografie delle navi fumanti con le  seguenti indicazioni: 

  • nome della nave
  • data
  • ora di inizio e fine dei fumi scuri
  • intensità dei fumi in base alla Scala Ringelman.

Una selezione dei Rapporti Giornalieri delle "Sentinelle dei Fumi dal Porto", le potete trovare anche qui, nel sito di Ecoistituto Reggio Emilia-Genova, che fornisce supporto scientifico alla Rete Associazioni San Teodoro.

Come concordato, sintesi quindicinali dei mancati rispetti della Regola 6 del GBA, sono stati inviati alla Capitaneria Porto Genova.

Dal 20 Giugno al 16 Novembre 2024, le “Sentinelle dei Fumi dal Porto” hanno documentato 187 mancati rispetti della Regola 6 con fumate scure, spesso di durata nettamente maggiore a 4 minuti.

Le situazioni peggiori, per durata delle fumate scure,  sono le seguenti: 

- 25 giugno,  con la Moby Wonder con una fumata scura durata per un’ora e 46 minuti 



-  4 luglio,  con la Moby Otta con una fumata scura, iniziata fuori dal porto, e durata per due ore



- 16 luglio, con la GNV Spirit con una fumata scura durata un’ora e 7 minuti.


E questa e’ la classifica finale delle quattro navi con il maggior numero di mancati rispetti della Regola 6, durante  tutto il periodo monitorato:

                                  Numero infrazioni Regola 6

  • Moby Wonder                     38
  • Moby Aki                            31
  • GNV Spirit                          26
  • Moby Drea                          15


Risultati della sorveglianza delle Sentinelle dei Fumi.

Figura 3. Segnalazioni settimanali del numero di mancato rispetto Regola 6
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La Figura 3 mostra l'andamento settimanale del numero di traghetti che non hanno rispettato la Regola 6 del Genoa Blue Agreement dal 20 giugno al 19 novembre 2024.

Il numero massimo di segnalazioni (ventisette) si è avuto nella settimana tra 4 e 11 luglio 2024.

Successivamente, il numero delle fumate durate più di quattro minuti, è progressivamente diminutivo. Un risultato confermato dalla Capitaneria di Porto di Genova, attribuibile agli interventi della stessa Capitaneria, supportata dalla documentazione fotografica e le testimonianze delle “Sentinelle dei Fumi dal Porto. 

Dal punto di vista tecnico questo risultato si è ottenuto a seguito di velocità di manovre di accosto più lente e da frequenti interventi di manutenzione dei motori, presso i moli delle Riparazioni Navali, da parte dei traghetti più fumosi.


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