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domenica 9 agosto 2015

Nel Paese del Sole meglio i pannolini lavabili (I^ parte)


Per avvicinarci agli obiettivi di raccolta differenziata (65%) e alla riduzione della produzione pro capite di Materiali Post Consumo (dagli attuali 550 chili all'anno ai possibili 100 chili a testa) diversi "comuni virtuosi" hanno attivato lodevoli iniziative quali una sostanziale riduzione sulla Tassa Rifiuti a favore delle famiglie che documentano l'uso di pannolini lavabili a servizio dei loro piccoli.

Sulla rete c'è qualcuno che bolla come demagogici provvedimenti come questi, contestandone il reale valore a favore del risparmio energetico e della qualità ambientale.

Per derimere la questione, con questo post ( e quello successivo)  fornirò alcuni dati provenienti da fonti qualificate e senza conflitti di interesse.

Per cominciare, qualche numero di riferimento è senz'altro necessario.

Nei primi suoi 2,5 anni ( 30 mesi) di vita un bambino ha mediamente bisogno di 4,16 ricambi al  giorno.

Se i genitori scelgono i comodi pannolini "usa e getta", prima che il bambino raggiunga l'autonomia, si dovranno acquistare e smaltire dai 4.500 a 5.000 pannolini che, tutto compreso, avranno il peso di almeno 1.000 chili.

Pannolini a confronto: "usa e getta" versus "lavabili".

Per ridurre significativamente questa enorme quantità di rifiuti, di complessa e non facile gestione, da qualche anno, i neo genitori hanno l'alternativa di scegliere appositi pannolini lavabili.

Ne esistono vari modelli e la figura che segue, spiega il loro funzionamento.

Come si usano i pannolini lavabili
In una mutandina  impermeabile, ma traspirante, si inserisce un pannolino di cotone e una sottile garza fatto di materiale biodegradabile, con il compito di trattenere le feci.

Dopo una cacca o una pipì,  la garza si butta nel water, il  pannolino sporco e , se il caso,  la mutandina, si raccolgono, se si vuole si mettono in ammollo,  e quando il carico per un lavaggio è raggiunto si mette il tutto in lavatrice.

Una volta asciugati, mutandina e pannolini si possono riutilizzare.

Con questo sistema occorre avere a disposizione, e comprare, solo un certo numero (una ventina) di rmutandine e pannolini da usare  tra un lavaggio e l'altro e le garze "usa e getta", con una notevole  riduzione di volume e peso dei rifiuti.

E' evidente che i pannolini lavabili non vanno a pesare sulla raccolta e sullo smaltimento dei rifiuti urbani mentre aumentano il carico di sostanze organiche da trattare nelle acque reflue afferenti ai depuratori.

Per venire incontro alle vostre eventuali curiosità, in base ad alcuni studi, nei suoi primi tre mesi un bambino produce 83 grammi al giorno di cacca che diventano 110 grammi al giorno  nel periodo successivo (da 3 mesi a 2,5 anni ) con una "produzione"  totale, al compimento di 2,5 anni di età di 97,9 chili.

Per quanto riguarda la pipi la produzione complessiva nei primi sei mesi di vita ammonta a 81,8 litri, che diventano complessivamente 633,4 litri, una volta raggiunti i 30 mesi di vita.

A sfavore dei pannolini lavabili c'è  il consumo e i costi di acqua, detersivo ed elettricità per il lavaggio e l'eventuale asciugatura effettuata con aria calda.

E ovviamente c'è da mettere in conto il tempo necessario per caricare la lavatrice e mettere ad asciugare i pannolini.

Cominciamo a mettere a confronto i costi che una famiglia deve sostenere per tenere pulito il proprio  cucciolo, fino a quando sarà in grado di avvisare che pipi e  cacca gli stanno scappando.

Una accurata stima di una istituzione indipendente conclude che per far fronte ai bisogni fisiologici dei primi 30 mesi di un bimbo, la spesa in pannolini usa e getta va da un minimo di 996 € ad un massimo di 1693 € per i pannolini più cari.

Nel caso dei pannolini lavabili si deve mettere in conto l'acquisto iniziale di 25 pannolini e 3 mutandine ( il quantitativo necessario tra una lavaggio e l'altro) per un ammontare, una tantum, di 452 €.
A  questa cifra  occorre aggiungere le spese complessive per il lavaggio, tenendo in conto l'energia elettrica per la lavatrice (50 €), l'acqua  (13 €) e il detersivo (76 €) utilizzati nei 30 mesi di lavaggio dei pannolini.
La spesa complessiva in questo caso va da un minimo di 591 € ad un massimo di 724 €.

In conclusione l'uso di pannolini lavabili comporta un buon risparmio, che aumenta nel caso che dopo qualche tempo arrivi un fratellino o una sorellina per i quali potranno essere riutilizzati pannolini e mutandine acquistati per il primogenito.

Occorre anche osservare che con i pannolini usa e getta esiste un extracosto a carico della comunità, rappresentato dai costi di raccolta e smaltimento che, ai prezzi attuali, può essere stimato pari a 156 €/anno per un totale di 390 € per tutti i 2,5 anni di uso, un costo  che sarà inevitabilmente spalmato sulla tassa rifiuti pagata da tutti gli utenti.



1 commento:

  1. I pannolini lavabili aiutano veramente tanto a risparmiare. Consiglio soltanto di comprare un mangiapannolini perchè quelli usati e in attesa di lavaggio fanno un forte odore di ammoniaca. Io ne ho preso un modello abbastanza economico su mangiapannoliniericariche.it e funziona benissimo.

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