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sabato 2 febbraio 2008

Modello genova 2°passo

Buone notizie anche dalla Provincia di Genova, che sta per mettere in soffitta il vechio Piano per la Gestione dei Rifiuti e con lui la "Termovalorizzazione  Assistita" su scala provinciale.



Al momento, il primo atto formale è quella di passare da un obiettivo del 40,5% (sic) di raccolta differenziata al 65%. Ovviamente al momento è tutto sulla carta, perchè in Provincia arriviamo si e no al 14% di raccolta differenziata di bassissima qualità.



Non ho notizie certe, ma questo vuol dire che anche la Provincia di Genova dovrà scoprire che esiste il sistema di raccolta Porta a Porta, l'unico in grado di raggiungere questi obiettivi. Altro concetto che è passato, è quello di realizzare impianti di trattamento meccanico biologico a bocca discarica, per poter stoccare solo scarti inerti e biostabilizzati non riciclabili.



In base ai miei conti, se si fa un pò di compostaggio domestico in modo serio (25-30%  di riduzione per nucleo famigliare)  e se si attivano Tariffe individuali che da sole comportano una riduzione netta degli scarti domestici del 10-15% (quando le famiglie capiscono che spendono meno se producono meno scarti indifferenziati) due impianti di trattamento meccanico biologico da 60.000 ton/anno ciascuno, bastano e avanzano per compostare e biossidare tutto quello che avanza al riciclo nell' intera provincia, esclusa Genova, che farà da se.



Per queste realtà fatte di piccole discariche a servizi di bacini d'utenza limitati, merita un pensierino la fermentazione anaerobica controllata del biostabilizzato con recupero energetico del biogas, realizzato direttamente all'interno dell'impianto di stoccaggio. Un intervento a basso impatto ambientale, che allunga i tempi di vita della discarica e che giustamente merita di ricevere il contributo dei certificati verdi.



A fine marzo è in programma una visita ad uno di questi impianti operativo nel cuneense. Terrò informati i miei sette lettori.

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