l brano che segue è a firma di I.S. Zheludev Direttore Generale del Dipartimento Operazioni tecniche della Agenzia Internazionale Energia Atomica (IAEA) e di L.V. Konstatinov, Coordinatore Scientifico del programma Standard di Sicurezza Nucleare della stessa Agenzia.
L'articolo da cui è stato tratto il brano è intitolato " Energia Nucleare in Unione Sovietica" ed è stato pubblicato su International Atomic Energy Agency (IAEA) Bullettin":
" Lo sviluppo dell'energia nucleare ha affidato all'umanità una nuova responsabilità: prevenire la contaminazione dell'ambiente con prodotti radioattivi derivanti dalla fusione dei nuclei dell'uranio e del plutonio.
In Unione Sovietica, grande attenzione è dedicata a garantire la sicurezza degli impianti ad energia nucleare.
Standard e regole scientificamente corrette a supporto della sicurezza degli impianti nucleari e dell'esposizione a radiazioni sono state adottati nella costruzione e nel funzionamento delle centrali nucleari e sono stati istituiti speciali Enti supervisori alla sicurezza di questi impianti nucleari. E' possibile affermare con certezza che rendendo operative le opportune precauzioni tecniche ed organizzative attualmente possiamo garantire il sicuro sviluppo su grande scala dell'energia nucleare."
La rivista da cui è tratto questo brano ( vol 22, n°2) porta la data dell'aprile 1980,
Esattamente sei anni dopo, il 26 aprile 1986 avviene il disastro alla centrale nucleare di Chernobyl, una centrale moderata a grafite, secondo la scelta dominante in Unione Sovietica, motivata dalla economicità di questa tecnologia in base alle affermazioni tratte dal citato articolo.
Pochi giorni dopo il disastro, l' Agenzia Internazionale sull' Energia Atomica (IAEA) si affrettava a precisare che le centrali nucleari dell unione Sovietica erano di vecchia tecnologia, intrisecamente meno sicure dei modelli ad acqua bollente, il modello di reattore utilizzato a Fukushima.
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