In sintesi, gli imprenditori italiani che utilizzano legno e suoi derivati per la produzione di carta e di pannelli in truciolare, sono fortemente preoccupati della attuale carenza di materia prima per le loro attività produttive, dovuta al diffondersi dell'uso delle biomasse legnose come fonte "rinnovabile" di energia.
In effetti, a decine, in tutt'Italia, si stanno realizzando centrali termoelettriche alimentate con residui legnosi e questa proliferazione è giustificata dai generosi incentivi pubblici dati all'elettricità prodotta con queste fonti ,grazie al perverso meccanismo dei certificati verdi (ancora una volta loro!).
Se l'obiettivo degli incentivi è quello di ridurre la produzione di gas serra e risparmiare energia da fonti fossili, logica vorrebbe che questi incentivi vadano alle aziende manifatturiere che producono beni durevoli a base di legno. In questo caso l'anidride carbonica che le piante hanno assorbito dall'atmosfera resterà intrappolata , sotto forma di lignina e cellulosa, nel manufatto per tutta la sua vita operativa, di solito molto lunga. Anche il bilancio energetico è ha favore della produzione di manufatti in legno, attività a bassi consumi ed energeticamente in equilibrio grazie alla possibilità di usi energetici dei propri scarti.
Per questi motivi:
"Le industrie dei pannelli e quelle della carta chiedono che sia data priorità all'utilizzo del legno in termini produttivi prima che al suo sfruttamento ai fini energetici, interrompendo contestualmente gli incentivi e le sovvenzioni per lo sfruttamento energetico del legno"
Quindi non siamo soli a chiedere il blocco degli incentivi all'uso di biomasse per la produzione di energia elettrica. Ci sono anche 277 aziende con 36.000 addetti.
Bersani e Pecoraro, se ci siete, battete un colpo!
Postato da: federico46 a 13:32 | link | commenti (2)
energia, ambiente e società
Commenti:
A Forlimpopoli hanno addirittura fatto in amministrazione del terrorismo, esisteva una fabbrica denominata SFIR che produceva zucchero per eridania (da barbabietola), chiusa per volere dell'europa che limita le quote zucchero. Ebbene, in fase di decisione di riconversione dell'impianto è saltato fuori il progetto di una centrale a biomasse (un inceneritore mascherato). La motivazione ? O si da il beneplacido alla centrale, oppure 300 lavoratori verranno lasciati a casa! Il sindaco di Forlimpopoli è andato a Roma e si è opposto con tutte le forze.. ma niente! Può fare un post informato sull'argomento ? Grazie tante.
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