A Genova, da qualche mese, promosso dalla locale Azienda Per la Gestione dei Materiali post Consumo (AMIU), è partito un progetto pilota di Compostaggio Condominiale.
Un condominio sulle alture di Sampierdarena, con 40 famiglie (120 componenti) e un ampio giardino condominiale, si sta organizzando per conferire, progressivamente, a 5-6 compostiere i propri scarti di cucina, insieme agli scarti derivanti dalla pulizia del giardino.
Le famiglie che parteciperanno al progetto godranno di uno sconto dulla loro Tassa Rifiuti, in quanto sottrarranno alla raccolta, trasporto e smaltimento circa 90 chili all'anno pro capite di rifiuti organici, quelli più problematici per la raccolta e lo smaltimento.
Il sottoscritto ha avuto l'incarico di offrire corsi e consulenza alle famiglie e ai responsabili della gestione delle compostiere.
Quello che segue è il Decalogo per il buon funzionamento di questa esperienza, esportabile in gran parte d'Italia:
1. Il
compostaggio collettivo parte solo quando è tutto pronto e, nella fase
iniziale, si coinvolgono solo 10-15 famiglie, in particolare:
a. Tutti
i partecipanti devono essere adeguatamente informati
b. Si
è stabilito un calendario con i nomi dei responsabili della gestione delle
compostiere e dei loro sostituti. Questo calendario è portato alla conoscenza
di tutti i condomini.
c. Presso
le compostiere si sono predisposti due contenitori di adeguato volume per
i. Strutturante
(cippato, trucioli, pellet)
ii. Terriccio,
compost, sovvallo compost
d. Presso
le compostiere è disponibile acqua, un annaffiatoio, una paletta per travasare
strutturante, un bastone (fiocina) per rimescolare, una forbice robusta per
tagliare in piccoli pezzi piante rampicanti e potature..
e. I
responsabili hanno a disposizione un’adeguata quantità di enzimi o attivatori
del compostaggio
2. Le
principali regole per le famiglie
a. Per
i primi 3-4 mesi, scarti di pesce e di carne, lettiere per animali domestici,
sono conferiti solo nel contenitore per la raccolta differenziata dell’organico
i. Questa
regola si segue fino a che il sistema non si sia stabilizzato senza problemi.
Successivamente si possono dare i consigli per il compostaggio di queste
frazioni, più critiche.
b. A
casa, se possibile, i partecipanti provvedono a ridurre in piccoli pezzi i loro
scarti di cucina, prima di metterli nei sacchetti per la raccolta
dell’organico.
c. Se
possibile, si consiglia di aggiungere una certa quantità di strutturante (metà
volume) già durante lo stoccaggio domestico
d. Scarti
particolarmente ricchi di acqua (anguria, meloni..) si sgocciolano prima di
inserirli nel sacchetto. In alternativa, tagliati a piccoli pezzi si possono
avvolgere in carta da giornale o da cucina per ridurre il percolamento d’acqua
che, all’interno dei sacchetti, tende ad imputridire
e. Oltre
agli scarti vegetali, nel sacchetto per il compostaggio si mettono gusci d’uovo
(meglio frammentati), bustine del te, pose di caffe, fazzoletti e tovaglioli di
carta, buste di carta per alimenti (meglio a pezzi)
f. Il
sacchetto dell’organico si riempie per tre-quarti, prima di essere conferito
alla compostiera. Si consiglia di vuotare il sacchetto nella compostiera, al
momento del conferimento e, successivamente, di rompere a pezzi il sacchetto compostabile
che andrà anch’esso nella compostiera (il sacchetto fatto con biopolimeri si composta più
lentamente)
g. Dopo
aver versato il contenuto del sacchetto nella compostiera, cercando di
spanderlo il più possibile, ricoprire con metà volume di strutturante e con una
“spolverata” di terriccio o compost.
3. Le
principali regole per i responsabili della gestione delle compostiere
a. Si
usa una compostiera per volta. Si avvia il compostaggio in una seconda
compostiera, solo quando la prima è riempita. Questa regola serve a garantire
che il compostaggio avvenga ad alta temperatura grazie alla maggiore massa di
organico in fase di compostaggio. In questo modo si può anche valutare quale
sia il numero di compostiere necessarie per gestire in continuo l’intera produzione
condominiale di frazione organica.
b. Dopo,
3-4 mesi dall’ultimo carico, si provvedere ad estrarre dal fondo della
compostiera il compost prodotto e si provvede a setacciarlo. Se necessario si
aggiunge un contenitore per il compost autoprodotto che si mette a disposizione del giardino
o dei vasi da fiore dei condomini. Il sovvallo della setacciatura ( la frazione più grossolana) si mette nel contenitore degli
strutturanti ed è usato come tale.
c. La
compostiera deve essere controllata ogni tre-quattro giorni. In caso
d’indisponibilità, avvisare il sostituto.
d. Controllare
la disponibilità di strutturante e terriccio-compost e provvedere a riempire
con regolarità i rispettivi contenitori
e. Al
primo carico di organico e, successivamente, una volta al mese, aggiungere
enzimi, seguendo le istruzioni
f. Durante
i controlli:
i. Verificare
se tutti i conferimenti sono regolari
1. In
caso di irregolarità ( es. sacchetto di plastica ) togliere il materiale non
compostabile e avvisare il condominio per evitare il ripetersi
dell’inconveniente.
ii. Verificare
e regolare l’umidità
iii. Tagliare,
se necessario, eventuali ramaglie
iv. Rimescolare
il contenuto con bastone, o fiocina
v. Controllare
la temperatura del compost in formazione
g. Qualora
siano state inserite quantità importanti di scarti di frutta, per ridurre la
presenza di moscerini, ricoprire bene la frutta con compost fresco preso dalle
parti più interne della compostiera.
h. In
caso di anomalie o di dubbi, contattare subito il responsabile tecnico del
progetto dr. Federico Valerio cell......
Vorrei capire a che serve, quando sarebbe meglio recuperare Energia dalla Materia (organico). oggi non ci possiamo permettere di dare a mangiare ai batteri, per ottenere un ammendante ormai privo di sostanze, in quanto i batteri hanno già mangiato tutto. Credo che dobbiamo recuperare Energia e magari farne mangimi o CSS-combustibili .............tra l'altro previsto dal 7°Programma Europeo 2014.
RispondiEliminaCaro Anonimo la tua ignoranza e abissale . Il compost e' una frazione di importanza vitale per la produzione agricola. La combustione distrugge questa risorsa e ci costringe ad un maggiore utilizzo di fertilizzanti chimici di sintesi: uno stupido spreco energetico
Elimina