Casetta dell'Acqua e fontanella a Milano |
In Italia stanno sorgendo molte Case dell'Acqua, che offrono al pubblico acqua della rete, eventualmente ulteriormente trattata, gasata e refrigerata.
Insomma, una versione moderna delle fontane pubbliche a cui per millenni si è fatto ricorso quando l'acqua in casa era privilegio di pochi.
Sembra che queste casette, come l'elegante modello meneghino alimentato ad energia solare, abbiano successo e molta gente le usa per riempirsi bottiglie che porta a casa per il consumo.
A mio avviso le casette dell'acqua dovrebbero servire prevalentemente per far conoscere e promuovere la qualità dell'acqua del Sindaco, quella che arriva con il rubinetto, in tutte le case e nelle tante fontanelle pubbliche che, a loro volta, dovrebbero essere valorizzate per ridurre i consumi di bevande confezionate.
Se la qualità chimica e organolettica dell'acqua che esce dai rubinetti di casa e da quelli della casetta dell'acqua e' la stessa, non c'è nessun motivo di caricarsi di bottiglie.
E questa situazione non e' rara in Italia (Roma, Napoli, Genova..) dove gli acquedotti pubblici attingono acqua da sorgenti o bacini idrici esenti da contaminazione ambientale.
Inoltre, queste acque sono costantemente monitorate, sia dal punto di vista batterico che chimico e le loro caratteristiche sono spesso migliori di molte acque in bottiglia.
Unica differenza tra le acque imbottigliate e quelle che arrivano a casa con l'acquedotto è, in quest'ultime, la presenza di cloro (inevitabile, per motivi igienici).
Per ridurre il cloro, senza provocare rischi igienici, basta utilizzare per qualche ora un decanter da vino, agitando l'acqua ogni mezz'ora.
Per ridurre il cloro, senza provocare rischi igienici, basta utilizzare per qualche ora un decanter da vino, agitando l'acqua ogni mezz'ora.
L'acqua che, con questo modo si libera delle tracce di cloro in forma gassosa, si mette successivamente in frigo, in una bottiglia di vetro e si consuma in giornata.
Per chi ama le bollicine ci sono gasatori domestici con bombolette di anidride carbonica ricaricaribili.
Grazie all'acqua del Sindaco di Genova, di ottima qualità, da due anni non compro più acqua gasata in bottiglia di vetro e in questo modo ho ampiamente ammortizzato il costo del gasatore.
Ovviamente, in famiglia non produciamo più scarti sotto forma di bottiglie e abbiamo ridotto significativamente la nostra produzione pro-capite di rifiuti (un centinaio di bottiglie all'anno) e, fatto altrettando importante, non dobbiamo caricarci di pesanti bottiglie quando andiamo a fare la spesa.
Secondo me le casette servono anche a tutta quella gente che, quasi per partito preso, non si fida a bere l'acqua del rubinetto: magari l'acqua poi, come dici tu, è identica, ma una cosa strutturata come questa darebbe loro maggior tranquillità. Quindi ben vengano le casette (che qui invece non sono ancora comparse) e soprattutto viva l'acqua del rubinetto!
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