Se abitate in una zona molto ventosa, questo fatto può aumentare di molto la vostra bolletta per il riscaldamento.
Nel precedente post, abbiamo spiegato per qual motivo un oggetto caldo investito dal vento si raffredda.
Questo effetto è molto importante e potrebbe essere, letteralmente, di vitale importanza contrastare il raffreddamento dovuto al vento, qualora vi sorprendesse una tempesta di vento mentre eravate in giro a raccogliere funghi.
La temperatura "percepita" dal vostro corpo, come pure dalla vostra casa, scende rapidamente, mano a mano che aumenta la velocità del vento a cui siete esposti
Ad esempio con una temperatura dell'aria di 10 °C, con un vento debole (5km/ora) la temperatura percepita sarà 10 °C, uguale a quella che misura il termometro.
Ma se il vento passa a 20 km/ora, la temperatura percepita scende a 7°C e, con venti di 60km/ora la temperatura percepita scenderà ancora, a 5 °C.
Questo significa che se vi trovate dentro una corrente d'aria a 10 °C che soffia a 60 km/ora, il vostro corpo disperde calore come se si trovasse a 5 C°!
Pertanto, se improvvisamente si alza il vento e non siete attrezzati per affrontare una temperatura esterna di 5°C, se non riuscite a ripararvi al più presto dal vento, quanto meno, rischiate un bel raffreddore.
Se esposti al vento ci raffreddiamo più rapidamente, la stessa cosa avviene per le nostre case.
Se la vostra casa è stata costruita prima degli anni '50, è probabile che il progettista abbia scelto terreni ben soleggiati e poco esposti al vento.
Molto più probabile che non sia così, per case costruite durante il boom economico degli anni anni 60 e oltre.
Se abitate in un antico borgo medioevale, con le case a schiera, una addossata all'altra, con strette strade di collegamento, prevalentemente pedonali, come nel centro antico della mia Genova, potete essere certi che il vento per voi non è un grande problema.
Se abitate in cima ad una collina o lungo una vallata, è molto probabile che proprio il vento la causa delle vostre bollette salate.
Comunque a tutto c'è rimedio, almeno parziale.
Per ridurre il raffreddamento prodotto dal vento, avrete capito che bisogna diminuire la sua velocità evento tutt'altro che impossibile, in quanto da tempo si sono scoperte e utilizzate idonee barriere frangivento, la cui funzione è di ridurre la velocità del vento che soffia sulla nostra casa e, se possibile, azzerarla.
Se avete la fortuna di avere un ampio terreno intorno alla vostra abitazione, se non l'avete ancora fatto, investite nell'acquisto e nella messa a dimora di un fitto boschetto lungo il lato della vostra casetta da dove provengono i forti e freddi venti invernali.
Gli alberi da scegliere sono, ovviamente, quelli idonei al vostro clima e ovviamente quelli che d'inverno non perdono le foglie.
La loro distanza dalla casa e la loro altezza, devono essere in grado di deviare il vento al di sopra del tetto della vostra casa.
A riguardo, un buon bio-architetto e' in grado di darvi tutti i consigli utili per un efficace intervento.
Per tutti quelli che non hanno prati e giardini, ricordarsi di usare sempre le barriere frangivento di cui casa vostra e' certamente dotata: persiane e tapparelle.
Chiudere le persiane e abbassare le tapparelle dopo il tramonto, quando la luce solare non è più sufficiente, e' una buona prassi per ridurre le bollette del gas.
Ovviamente la chiusura di questi infissi e' raccomandabile anche nelle giornate di vento forte.
Studi qualificati hanno dimostrato che, per appartamenti romani, la chiusura di tapparelle e persiane, nelle ore notturne, riduce le perdite di calore dell' intera casa, dal 4 al 6%.
Risparmi più importanti si hanno in zone più a Nord e piu ventose: - 11% a Bruxelles, -14 a Stoccolma.
Tenete presente che questo risparmio non è tanto dovuto al potere isolante di tapparelle e persiane, ma allo strato di aria ferma che, con la chiusura, si forma tra gli scuri e i vetri della finestra.
Come abbiamo già visto, a parità di spessore, l'aria ferma evita la perdita di calore molto di più di materiali solidi isolanti.
Questo significa che anche la chiusura di una o più tende, aggiunge strati di aria isolanti, anche dall' interno.
Per questo scopo sono da preferirsi tende pesanti, poste a non più di tre-quattro centimetri di distanza dal vetro e tra di loro, nel caso di tende doppie.
Il rispetto di questa distanza (più piccola è, meglio è) riduce la possibilità che nello strato d'aria, a causa della diversa temperatura (fredda a contatto del vetro, calda a contatto della tenda) si creino moti convettivi, in definitiva, venticelli artificiali che, come abbiamo visto, bisogna evitare per ridurre le perdite di calore per convezione.
Tutte le puntate di Casa con Cappotto:
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