venerdì 28 settembre 2012

La "benedetta" ignoranza dell'Assessore Ambiente Regione Puglia. di Taranto

Un assessore alla "Qualità dell'Ambiente" (sic), prima di assumere questo incarico,  è tenuto a fare un corso accelerato di Chimica Ambientale? E' lecito, quantomeno, chiedergli di documentarsi, prima di fare dichiarazioni su un argomento estremamente delicato come l'impatto ambientale e sanitario delle acciaierie di Taranto?
L'assessore di cui parliamo è Lorenzo Nicastro, della Regione Puglia.
Quella che segue è la sua dichiarazione rilasciata alcuni giorni fa, a commento dei più recenti dati sull'inquinamento a Taranto.
Con riferimento alle concentrazioni mensili di benzo(a)pirene (BaP), un potente cancerogeno prodotto da tutte le combustioni e presente in alta concentrazione nelle emissioni della cokeria di Taranto ha detto:

“Nei rilevamenti effettuati  nella zona più critica dei Tamburi, il BaP passa da 2,76 ng/m3 di gennaio a 0,67 ng/m3 di luglio,  con picchi che vanno sotto 0,20 ng/m3 nei mesi di aprile e giugno. Il dato medio è inferiore a quello dello scorso anno nello stesso periodo è potrebbe ulteriormente ridursi in funzione dei valori rilevati nei mesi caldi”

Da quanto riportato da Eco delle Città, il messaggio che l'assessore vuole trasmettere è di rassicurare i tarantini che, che per quanto riguarda questo pericoloso inquinante,  la situazione ambientale stia migliorando.
Peccato che le cose non stiano così.
E' noto da tempo che il BaP, esposto a radiazioni solari e ad ozono, decade rapidamente. Pertanto tutte le misure di BaP effettuate con regolarità nel corso dell'anno mostrano un tipico andamento stagionale, con valori massimi nella stagione invernale e minimi in quelli estivi, pur in presenza della stessa quantità di inquinante emesso, ad esempio, dal traffico veicolare.
Nel caso di una importante fonte inquinante fissa, come le acciaierie di Taranto, un'altra variabile importante è la direzione prevalente dei venti durante il campionamento. Ovviamente, anche questa direzione può avere caratteristiche stagionali.
A Taranto, durante l'inverno i venti soffiano da Nord, e con questi venti il quartiere di Tamburi si trova sottovento alle acciaierie, d'estate prevalgono i venti da Sud, e Tamburi e Taranto possono respirare.
A riguardo, è molto interessante la figura che segue tratto da un articolo pubblicato dai ricercatori del Dipartimento di Chimica dell'Università di Bari.

Fig. 1 Concentrazione giornaliera di IPA cancerogeni in due siti di Taranto (2005-2006)


La Figura  1 mostra la concentrazione giornaliera di sette IPA cancerogeni, compreso il BaP, misurati contemporaneamente in via Orsini, nel quartiere di Tamburi (grafico in alto) , nelle immediate vicinanze dell'acciaieria e in via Dante, al centro di Taranto (figura in basso).

Le misure sono state effettuate con continuità dal 2 ottobre 2005 al 28 febbraio 2006.
Le frecce indicano le misure effettuate con venti dominanti da Nord, situazione in cui, sia via Orsini che via Dante, si trovano sottovento.  Con venti da Nord, a Taranto maggiormente frequenti nel periodo invernale,  in entrambi i siti si registrano sempre le maggiori concentrazioni di IPA.

Da notare la diversa scala dei due grafici.
In via Orsini, più vicina alle acciaierie, le concentrazioni massime giornaliere superano i 50 nanogrammi per metro cubo (50 ng/m3), in via Dante,  la concentrazione massima di IPA è stata di 10 ng/m3, come ci si può aspettare a distanza maggiore dalla fonte inquinante.

In entrambi i casi, con venti provenienti da altre direzioni, l'inquinamento è nettamente più basso.

Pertanto, commentare misure mensili, come ha fatto l'Assessore Nicastro, ed essere contento del fatto che a Tamburi, nei mesi estivi le concentrazioni di BaP siano diminuite è un errore metodologico, una falsa rassicurazione che l'assessore si poteva evitare, consultando i tecnici dell'ARPA, prima di parlare.

L'unico confronto serie sarebbe stato quello effettuato, confrontando negli stessi mesi, le concentrazioni giornaliere, a parità di ore sottovento  alle acciaierie.

Comunque per futura memoria dell'assessore e di chiunque altro voglia giustificare la continuazione delle attività delle acciaierie, senza nessun serio intervento di risanamento, i confronti delle concentrazioni di BaP, si fanno, come la norma giustamente prescrive, tra le medie annuali di almeno 15 misure giornaliere effettuate ogni mese, in modo continuativo.

A mio avviso, comunque casca l'asino, per il semplice fatto che l'assessore Nicastro sembrerebbe  non essere stato in grado di giustificare il motiovo del presunto calo del BaP, in quanto, al momento, nessuno intervento mi risulta sia stato fatto per ridurre seriamente le emissioni di BaP dalle cokerie.

A Genova, lo ricordo nuovamente, dopo diversi tentativi, simili a quelli già adottati a Taranto  ad esempio allungare i tempi di distillazione), l'unico modo per ridurre il BaP, nei limiti ammessi dalla legge,  è stato quello di chiudere definitivamente la cokeria.



Nessun commento:

Posta un commento