L'esistenza dell'anticiclone africano è una mia scoperta molto recente; fino a due-tre anni or sono neanche sapevo che esistesse. Ero rimasto al buon, vecchio, anticiclone delle Azzore. Anche lui portava bel tempo, Sole e caldo, ma certamente non come ci tocca in questo scampolo di Agosto 2011.
Bellezza,è il clima che cambia!
Ma non perdiamoci d'animo.
Ecco alcune semplici ricette che sto applicando con un certo successo per soffrire meno la canicola genovese: a) a) se siete in zone di mare, lasciare aperte le finestre sia sul lato mare che sul lato monti; a partire dalle ore 22-23 della sera, fino alle 7 del mattino, le brezze dai monti più freschi al mare più caldo, attraverseranno le vostre stanze riducendone l'umidità e la temperatura dei muri. Dopo le sette, chiudete tutte le persiane dal lato Sud e abbassate le tende.
b) uscite prima della solita ora, prima che sorga il Sole. E' il momento della giornata più fresco e ventilato.
c) se lavorate, fate straordinario e rientrate nel tardo pomeriggio, quando il Sole sta per tramontare.
d) se vi spostate in macchina, posteggiatela dove ci sarà ombra, a partire da un' ora prima del vostro arrivo. Per sapere con certezza dove sarà l'ombra, all'ora che vi interessa, rispolverate le vostre conoscenza di astronomia ed orientamento, e tornate ad osservare il Cielo :-)
f) se dovete uscire all'aperto, camminate lungo i lati in ombra; oltre ad evitare il Sole, eviterete l'ondata di caldo dei muri soleggiati. E se il caso, ringraziate quell'urbanista che vi ha regalato portici e vie alberate.
g) fate tutto con molta calma e, se vi è possibile, nel primo pomeriggio fate un sonnellino in un posto ventilato e tranquillo
ps: molti di questi consigli derivano da mie esperienze dal profondo Sud
mercoledì 24 agosto 2011
lunedì 22 agosto 2011
I polli di Renzo
Per chi non ha familiarità con "I promessi sposi" di Alessandro Manzoni racconto l'episodio che vede Renzo, il promesso sposo, che si reca dall'avvocato Azzeccagarbugli per avere lumi su come salvare il suo matrimonio, messo in pericolo dalle voglie di Don Rodrigo. Per ingraziarsi l'avvocato, Renzo porta alcuni capponi che tiene in mano, appesi a testa in giù. Per tutto il viaggio i capponi, ignari della loro prossima fine, non fanno altro che beccarsi l'un l'altro e il commento di Manzoni è una riflessione sulla litigiosità umana che, come quella dei capponi, non si rende conto che, senza il reciproco aiuto, ci aspetta una comune brutta fine (per i capponi quella di finire in pentola).
Questa riflessione ben si addice ad un dramma dei nostri giorni, di ben altre dimensioni e con conseguenze decisamente più gravi.
I ghiacci del Polo Nord si stanno sciogliendo a vista d'occhio e le grandi potenze mondiali non si preoccupano affatto delle tremende conseguenze di questo fatto e delle sue cause.
La crescita esponenziale dei consumi enegetici a base di combustibili fossili (carbone e metano) sta aumentando velocemente la concentrazione di anidride carbone nel sottile strato d'aria che circonda il PIaneta e questo fa aumentare la quantità di energia solare assorbita da terre e mari. Gli effetti che si cominciano a sentire e vedere sono le sensibili modifiche del clima e, appunto, lo scioglimento dei ghiacci polari che l'umanità, da secoli, definiva perenni. Di qui questa insolita fine d'estate con l'anticiclone africano a sostituire il più mite e familiare anticiclone delle azzorre, ma anche la pesante siccità che colpisce una decina di milioni di abitanti del corno d'Africa.
E invece di preoccuparsi di questo e cercare di porre un freno alle sue cause (i crescenti sprechi e consumi energetici), le cosidetta grandi potenze (USA e Russia in testa) si stanno già fronteggiando in una nuova guerra fredda per mettere le mani sui grandi giacimenti di petrolio, gas e carbone che lo scioglimento dei ghiacci sta mettendo allo scoperto.
E i "capponi" di turno non si accorgono che questa corsa ai combustibili fossili accelererà la crisi ambientale a danno dell'intera attuale umanità, capponmi litigiosi compresi..
E' vero, l'Homo Sapiens ha affrontato e superato gravi crisi climatiche, ma ai nostri albori eravamo quattro gatti e non è stato difficile rispondere alle crisi climatiche cercando e trovando terre più ospitali. Oggi siamo sette miliardi e la migrazione forzate di qualche decina di migliaia di profughi già basta per mettere in crisi le nostre opulenti società.
L'unica soluzione che potrebbe salvarci è quella di dichiarare Polo Nord e Polo Sud patrimonio indisponibile dell'Umanità e convincere quest'ultima (l'Umanità) a cambiare rapidamente rotta, a cominciare da chi consuma e spreca di più che dovrà rinunciare a qualche suo sfizio e spreco, a favore di chi ha poco o niente.
Abbiamo più cervello dei capponi di Renzo?
Questa riflessione ben si addice ad un dramma dei nostri giorni, di ben altre dimensioni e con conseguenze decisamente più gravi.
I ghiacci del Polo Nord si stanno sciogliendo a vista d'occhio e le grandi potenze mondiali non si preoccupano affatto delle tremende conseguenze di questo fatto e delle sue cause.
La crescita esponenziale dei consumi enegetici a base di combustibili fossili (carbone e metano) sta aumentando velocemente la concentrazione di anidride carbone nel sottile strato d'aria che circonda il PIaneta e questo fa aumentare la quantità di energia solare assorbita da terre e mari. Gli effetti che si cominciano a sentire e vedere sono le sensibili modifiche del clima e, appunto, lo scioglimento dei ghiacci polari che l'umanità, da secoli, definiva perenni. Di qui questa insolita fine d'estate con l'anticiclone africano a sostituire il più mite e familiare anticiclone delle azzorre, ma anche la pesante siccità che colpisce una decina di milioni di abitanti del corno d'Africa.
E invece di preoccuparsi di questo e cercare di porre un freno alle sue cause (i crescenti sprechi e consumi energetici), le cosidetta grandi potenze (USA e Russia in testa) si stanno già fronteggiando in una nuova guerra fredda per mettere le mani sui grandi giacimenti di petrolio, gas e carbone che lo scioglimento dei ghiacci sta mettendo allo scoperto.
E i "capponi" di turno non si accorgono che questa corsa ai combustibili fossili accelererà la crisi ambientale a danno dell'intera attuale umanità, capponmi litigiosi compresi..
E' vero, l'Homo Sapiens ha affrontato e superato gravi crisi climatiche, ma ai nostri albori eravamo quattro gatti e non è stato difficile rispondere alle crisi climatiche cercando e trovando terre più ospitali. Oggi siamo sette miliardi e la migrazione forzate di qualche decina di migliaia di profughi già basta per mettere in crisi le nostre opulenti società.
L'unica soluzione che potrebbe salvarci è quella di dichiarare Polo Nord e Polo Sud patrimonio indisponibile dell'Umanità e convincere quest'ultima (l'Umanità) a cambiare rapidamente rotta, a cominciare da chi consuma e spreca di più che dovrà rinunciare a qualche suo sfizio e spreco, a favore di chi ha poco o niente.
Abbiamo più cervello dei capponi di Renzo?
martedì 16 agosto 2011
Sacchetti "verde sporco"
La rivista scientifica (Environmental Science and Technology) che ospita l'articolo è di tutto rispetto. Un motivo di più perchè le conclusioni di questo articolo non piacciano alla Novamont che sta riempiendo con le sue borsine "biodegradabili" tutti i centri commerciali italiani.
In sintesi, i sacchetti biodegrabili, una volta che vanno in discarica si degradano molto velocemente e questo non è una buona notizia per il clima del Pianeta perchè il principale prodotto di degradazione è metano che ha un effetto clima-alterante dieci volte maggiore dell'anidride carbonica, il normale prodotto di biodegradazione degli scarti organici.
Questa notizia potrebbe essere letta come far parte della serie " a voi ambientalisti non va mai bene niente".
La realtà è che scelte verdi solo di facciata, come le borsine biodegradabili, per definizione non sono ecologiche.
Ribadisco che la soluzione corretta per portare a casa la spesa è quella di vietare la disponibilità, presso negozi e centri commerciali, di qualunque borsina "usa e getta", in modo che tutti, quando vanno a fare spesa si devono portare dietro la loro borsa riutilizzabile. Solo nei casi di emergenza e per le persone distratte, alla cassa possono essere vendute borse non griffate realizzate con materiali resistente, da riusare più volte e da pagare con IVA maggiorata, i cui proventi devono interamente essere usati per incentivare il riciclo.
Per quanto riguarda i biopolimeri, le bioplastiche, questi si devono usare per confezionare alimenti e rigorosamente si devono compostare dopo l'uso, insieme ai residui di cibo che hanno contenuto. Nel compostaggio, la produzione di metano è molto bassa (nulla in un compostaggio realizzato a regola d'arte) e una buona percentuale di carbonio presente nell'organico resta nel compost e, senza far danni, rimane segregato nei campi dove il compost dovrà essere utilizzato.
Questo significa che in Italia si potrà dare via libera agli imballaggi in biopolimeri solo quando ogni Ambito Territoriale Ottimale (vedi Province:-)) avrà organizzato la raccolta differenziata dell'organico e avrà almeno un impianto di compostaggio in funzione.
Altra condizione, affinchè il mutamento non sia solo di facciata è che, per la confezione di alimenti sfusi, cessi l'uso di imballaggi realizzati con plastiche di sintesi ( vaschette in polistirolo). Questa scelta è fondamentale affinchè nella differenziazione non si mescolino imballaggi biodegradabili con imballaggi non biodegradabili, evento che inevitabilmente costringe a mandare tutto al solito inceneritore.
Per facilitare questa transizione, se fossi al governo, toglierei ogni incentivo agli inceneritori di rifiuti e di biomasse, e per dieci anni, tempo necessario per ammortizzare gli investimenti, devolverei questi danari al compostaggio e all'uso agricolo del compost.
Tutto il resto è "fumo negli occhi" per far sentire buoni e politicamente corretti i consumatori.
Nell'attuale situazione, l'obiettivo principale di chi ci governa è che il "popolo" continui a consumare sempre di più e senza farsi tante domande!
In sintesi, i sacchetti biodegrabili, una volta che vanno in discarica si degradano molto velocemente e questo non è una buona notizia per il clima del Pianeta perchè il principale prodotto di degradazione è metano che ha un effetto clima-alterante dieci volte maggiore dell'anidride carbonica, il normale prodotto di biodegradazione degli scarti organici.
Questa notizia potrebbe essere letta come far parte della serie " a voi ambientalisti non va mai bene niente".
La realtà è che scelte verdi solo di facciata, come le borsine biodegradabili, per definizione non sono ecologiche.
Ribadisco che la soluzione corretta per portare a casa la spesa è quella di vietare la disponibilità, presso negozi e centri commerciali, di qualunque borsina "usa e getta", in modo che tutti, quando vanno a fare spesa si devono portare dietro la loro borsa riutilizzabile. Solo nei casi di emergenza e per le persone distratte, alla cassa possono essere vendute borse non griffate realizzate con materiali resistente, da riusare più volte e da pagare con IVA maggiorata, i cui proventi devono interamente essere usati per incentivare il riciclo.
Per quanto riguarda i biopolimeri, le bioplastiche, questi si devono usare per confezionare alimenti e rigorosamente si devono compostare dopo l'uso, insieme ai residui di cibo che hanno contenuto. Nel compostaggio, la produzione di metano è molto bassa (nulla in un compostaggio realizzato a regola d'arte) e una buona percentuale di carbonio presente nell'organico resta nel compost e, senza far danni, rimane segregato nei campi dove il compost dovrà essere utilizzato.
Questo significa che in Italia si potrà dare via libera agli imballaggi in biopolimeri solo quando ogni Ambito Territoriale Ottimale (vedi Province:-)) avrà organizzato la raccolta differenziata dell'organico e avrà almeno un impianto di compostaggio in funzione.
Altra condizione, affinchè il mutamento non sia solo di facciata è che, per la confezione di alimenti sfusi, cessi l'uso di imballaggi realizzati con plastiche di sintesi ( vaschette in polistirolo). Questa scelta è fondamentale affinchè nella differenziazione non si mescolino imballaggi biodegradabili con imballaggi non biodegradabili, evento che inevitabilmente costringe a mandare tutto al solito inceneritore.
Per facilitare questa transizione, se fossi al governo, toglierei ogni incentivo agli inceneritori di rifiuti e di biomasse, e per dieci anni, tempo necessario per ammortizzare gli investimenti, devolverei questi danari al compostaggio e all'uso agricolo del compost.
Tutto il resto è "fumo negli occhi" per far sentire buoni e politicamente corretti i consumatori.
Nell'attuale situazione, l'obiettivo principale di chi ci governa è che il "popolo" continui a consumare sempre di più e senza farsi tante domande!
mercoledì 3 agosto 2011
Effetto Serra 2011
E' passato un'altro anno di Blog e come è tradizione vediamo come sta andando il bilancio planetario dei gas serra, in base ai puntuali dati forniti dall' Osservatorio di Mauna Loa (Isole Haway).
Nella tabella che segue riporto le parti per milione di anidride carbonica presenti , negli ultimi tre anni, in questo sito in pieno oceano Pacifico, a circa 4000 metri di altezza.
Numero di molecole di anidride carbonica su un milione di molecole presenti nell'aria
Luglio 2009 387,28
Luglio 2010 389,60
Giugno 2011 393,69
Anche quest'anno, nonostante il perdurare della crisi globale, il PIL bloccato, le numerose fabbriche chiuse, gli incentivi pubblici Nazionali (Certificati Verdi) dati alle tante centrali a biomasse entrate in funzione quest'anno, la concetrazione dei gas clima-alteranti è aumentata e i ritmi di crescita, negli ultimi tre anni hanno ripreso, anno dopo anno, la loro corsa.
Che tutto questo abbia a che fare con l'aumento dell'uso del carbone e la deforestazione delle foreste pluviali?
Nella tabella che segue riporto le parti per milione di anidride carbonica presenti , negli ultimi tre anni, in questo sito in pieno oceano Pacifico, a circa 4000 metri di altezza.
Numero di molecole di anidride carbonica su un milione di molecole presenti nell'aria
Luglio 2009 387,28
Luglio 2010 389,60
Giugno 2011 393,69
Anche quest'anno, nonostante il perdurare della crisi globale, il PIL bloccato, le numerose fabbriche chiuse, gli incentivi pubblici Nazionali (Certificati Verdi) dati alle tante centrali a biomasse entrate in funzione quest'anno, la concetrazione dei gas clima-alteranti è aumentata e i ritmi di crescita, negli ultimi tre anni hanno ripreso, anno dopo anno, la loro corsa.
Che tutto questo abbia a che fare con l'aumento dell'uso del carbone e la deforestazione delle foreste pluviali?
lunedì 1 agosto 2011
Panni al Sole
In Italia gli asciuga-biancherie elettrici non hanno avuto successo e gran parte delle nostre famiglie asciugano il bucato stendendolo al Sole.
Se avete questa buona abitudine, avete un'idea di quanta energia elettrica risparmiate?
Ho fatto qualche pesata e qualche conto per il mio piccolo nucleo famigliare (due persone).
I nostri panni da lavare ( due volte alla settimana) prima di essere messi in lavatrice pesano 3,5 chili, dopo lavaggio e centrifuga pesano 6,2 chili. Quindi, mutande, lenzuola, calzini ritornate belle pulite, hanno assorbito circa 3 chili di acqua, che fratello Sole provvederà a far evaporare.
Per evaporare un chilo di acqua ci vogliono 540 chilocalorie di energia termica, che stendendo il bucato all'aria, sono gratuitamente forniti dal Sole nelle due - tre ore necessarie per una completa asciugatura.
A noi, in un anno di bucati asciugati ( 96, per la precisione) il Sole ci regala 155.520 chilocalorie che equivalgono a circa 181 chilowattore.
In base all'ultima bolletta, un chilowattore di elettricità ci costa mediamente 0,1557 euro. Pertanto, utilizzando energia solare per asciugare i panni al posto dell'asciugabiancheria, ogni anno risparmiamo 28 euro.
Non male. Grazie Sole!
E se i nostri risultati fossero quelli dei 21 milioni di famiglie italiane (2,6 componenti a famiglia) le quali diligentemente lavano in casa i propri panni sporchi e li asciugano all'aria aperta?
Sarebbero circa 4000 milioni di chilowattori solari all'anno usati per asciugare tutti i panni che allegramente mettiamo a sventolare al Sole.
Per avere un'idea, 4000 milioni di chilowattore è la metà dell'energia elettrica che ogni anno produce una grande centrale di 1000 megawatt di potenza.
Ora vi è chiaro per quale motivo da tempo affermo che nei bilanci energetici del nostro Paese il contributo dell'energia solare è fortemente sottostimato?
Se avete questa buona abitudine, avete un'idea di quanta energia elettrica risparmiate?
Ho fatto qualche pesata e qualche conto per il mio piccolo nucleo famigliare (due persone).
I nostri panni da lavare ( due volte alla settimana) prima di essere messi in lavatrice pesano 3,5 chili, dopo lavaggio e centrifuga pesano 6,2 chili. Quindi, mutande, lenzuola, calzini ritornate belle pulite, hanno assorbito circa 3 chili di acqua, che fratello Sole provvederà a far evaporare.
Per evaporare un chilo di acqua ci vogliono 540 chilocalorie di energia termica, che stendendo il bucato all'aria, sono gratuitamente forniti dal Sole nelle due - tre ore necessarie per una completa asciugatura.
A noi, in un anno di bucati asciugati ( 96, per la precisione) il Sole ci regala 155.520 chilocalorie che equivalgono a circa 181 chilowattore.
In base all'ultima bolletta, un chilowattore di elettricità ci costa mediamente 0,1557 euro. Pertanto, utilizzando energia solare per asciugare i panni al posto dell'asciugabiancheria, ogni anno risparmiamo 28 euro.
Non male. Grazie Sole!
E se i nostri risultati fossero quelli dei 21 milioni di famiglie italiane (2,6 componenti a famiglia) le quali diligentemente lavano in casa i propri panni sporchi e li asciugano all'aria aperta?
Sarebbero circa 4000 milioni di chilowattori solari all'anno usati per asciugare tutti i panni che allegramente mettiamo a sventolare al Sole.
Per avere un'idea, 4000 milioni di chilowattore è la metà dell'energia elettrica che ogni anno produce una grande centrale di 1000 megawatt di potenza.
Ora vi è chiaro per quale motivo da tempo affermo che nei bilanci energetici del nostro Paese il contributo dell'energia solare è fortemente sottostimato?