Al più si balbetta malamente su "raccolta differenziata", senza precisare mai se quest'ultima è finalizzata al riuso e al riciclo o ancora una volta alla "termovalorizzazione" di plastica, carta, legno raccolti in modo differenziato volutamente di bassa qualità; rari personaggi si avventurano a parlare di compostaggio e non si va più in la.
Mancano del tutto parole nuove: materiali post consumo, riduzione alla fonte, riuso, raccolta porta a porta, compostaggio domestico, tariffazione puntuale, fermentazione anaerobica, trattamenti meccanico biologici, biogas, rifiuti zero.
Tuttavia, queste parole nuove fanno parte del linguaggio e della cultura di tanti cittadini che, proprio perchè usano queste parole nuove, incomprensibili e nella maggior parte dei casi inascoltate dalla Casta, vengono liquidati come Ambientalisti Fondamentalisti.
Ma al di là delle Alpi e degli Oceani queste parole nuove sono comprese ed usate: notizia di ieri il divieto della produzione di sacchetti di plastica in tutta la Cina.
Insomma, progresso e civiltà non abitano nel Bel Paese, in mano ad una classe dirigente mediamente ignorante e supponente e pertanto senza futuro. Le alternative?
a) Rapidi corsi di aggiornamento a lor signori, con esame finale
b) Per cortesia, subito tutti a casa e facce e linguaggi nuovi!
Postato da: federico46 a 08:15 | link | commenti (7)
ambiente e salute, vedi napoli
Commenti:
Spero che lei non abbia visto il servizio del TG2: "Spazzatura il pericolo diossina" - di Laura Berti.
Diciamo che il top of the top dell'informazione CRIMINALE che questi davano è stata, riporto testuali parole della simil-giornalista: "Il termovalorizzatore paradossalmente abbatte il livello di diossina perché brucia anche questi materiali ad una temperatura tale che la diossina non viene prodotta."
Siamo proprio allo sfascio!
Con una informazione da associazione mafiosa per disinformare come possiamo pretendere che la gente capisca?
Diciamo che il top of the top dell'informazione CRIMINALE che questi davano è stata, riporto testuali parole della simil-giornalista: "Il termovalorizzatore paradossalmente abbatte il livello di diossina perché brucia anche questi materiali ad una temperatura tale che la diossina non viene prodotta."
Siamo proprio allo sfascio!
Con una informazione da associazione mafiosa per disinformare come possiamo pretendere che la gente capisca?
utente anonimo |
..ricollegandomi al commento che ho riportato sopra...dimenticavo di dire che ho anche scritto al TG2 facendo presente anche a loro le mie rimostranze e dicendogli chiaramente che è meglio che si vergognino per quello che hanno detto.
Questo denota o una assoluta ignoranza sul tema e allora sarebbe meglio per la giornalista ed il direttore che si facessero da parte, oppure una coscienza di ingannare le persone volutamente e allora sarebbe meglio che queste persone finissero per sempre fuori da ogni mezzo di informazione televisivo e cartaceo.
Elia Frigo
Questo denota o una assoluta ignoranza sul tema e allora sarebbe meglio per la giornalista ed il direttore che si facessero da parte, oppure una coscienza di ingannare le persone volutamente e allora sarebbe meglio che queste persone finissero per sempre fuori da ogni mezzo di informazione televisivo e cartaceo.
Elia Frigo
utente anonimo |
Caro Elia
nel prossimo post riporterò la quantità di diossine che il commissario per l'emergenza a suo tempo garantiva in uscita dall'inceneritore di Acerra e quelle che escono dall'inceneritore di Brescia, in base alle loro stesse misure.
nel prossimo post riporterò la quantità di diossine che il commissario per l'emergenza a suo tempo garantiva in uscita dall'inceneritore di Acerra e quelle che escono dall'inceneritore di Brescia, in base alle loro stesse misure.
Federico, ho letto la tua email, ma sono impossibilitato a chiamarti a quel numero in orario d'ufficio... ci rileggiamo via email, ma qui voglio comunicarti una cosa che credo ti interesserà, se non ne sei già a conoscenza:
Il giorno 15 gennaio alle ore 20 nella Sala Congressi di Monte S.Angelo, l'Università degli Studi di Napoli Federico II ha organizzato un evento straordinario.
Il Prof. Paul H. Brunner, della University of Technology di Vienna, tra i massimi esperti mondiali nel settore della gestione dei rifiuti, terrà una conferenza dal titolo
"La grande città e i suoi rifiuti"
Saranno presenti i direttori di Repubblica Napoli, del Mattino, del Corriere del Mezzogiorno e del TG3 Campania che porranno domande al Prof. Brunner.
E' possibile inviare eventuali domande da porre al docente all'indirizzo mail: allacort@unina.it, entro le ore 12.00 del 14 gennaio 2008. Le domande saranno presentate al Prof. Brunner, che risponderà ad alcune di esse nell'ambito della conferenza.
Direi che è una ghiottissima occasione per chiarire un po' le idee alla gente, che ne pensi?
Sai qualcosa in merito a questo Brunner?
Fabio
Il giorno 15 gennaio alle ore 20 nella Sala Congressi di Monte S.Angelo, l'Università degli Studi di Napoli Federico II ha organizzato un evento straordinario.
Il Prof. Paul H. Brunner, della University of Technology di Vienna, tra i massimi esperti mondiali nel settore della gestione dei rifiuti, terrà una conferenza dal titolo
"La grande città e i suoi rifiuti"
Saranno presenti i direttori di Repubblica Napoli, del Mattino, del Corriere del Mezzogiorno e del TG3 Campania che porranno domande al Prof. Brunner.
E' possibile inviare eventuali domande da porre al docente all'indirizzo mail: allacort@unina.it, entro le ore 12.00 del 14 gennaio 2008. Le domande saranno presentate al Prof. Brunner, che risponderà ad alcune di esse nell'ambito della conferenza.
Direi che è una ghiottissima occasione per chiarire un po' le idee alla gente, che ne pensi?
Sai qualcosa in merito a questo Brunner?
Fabio
Parlando sempre di inceneritori, Sul sempresquallido "L'Occidentale", è uscito un articolo di Dario Giardi intitolato "I termovalizzatori sono l’unico rimedio all’emergenza rifiuti".
Ho apposto un commento all'articolo, che è ora al vaglio dell'approvazione... giusto in caso non dovessero pubblicarmelo, lo riporto qui.
______________________
Innanzitutto, datosi che per costruire inceneritori sono richiesti tempi decisamente non brevi, non vi è alcuna ragione di ritenere che il loro utilizzo possa risolvere qualsivoglia emergenza.
E' poi fuorviante propagandare l'incenerimento con cogenerazione (ovvero, quello che ci si ostina a chiamare "termovalorizzazione" - un termine tutto italiano e disdegnato da accademici e scienziati all'estero, vedi Paul Connett) come unica soluzione al problema dei rifiuti, per due ragioni essenziali.
La prima, è che esistono alternative meno inquinanti, meno costose, meno dispendiose in termini di spazio occupato ed in termini di tempo necessario alla loro costruzione: gli impianti di Trattamento Meccanico Biologico (TMB), che lavorano "a freddo".
La seconda, è che incenerire rifiuti non li fa scomparire, li trasforma solamente in qualcosa d'altro: ceneri, fumi tossici e gas. L'intera quantità di rifiuto entrante non sarà mai minore alla quantità di rifiuto uscente, per una nota legge della natura: la legge di conservazione della massa.
E' quindi falso affermare che l'inceneritore serve a smaltire i rifiuti, se mai serve a farli scomparire alla nostra vista, disperdendo ben il 70% della loro massa nell'atmosfera, e facendo comunque finire il 30% in discarica - e quindi l'inceneritore non fa fare a meno di discariche.
Il vantaggio della cogenerazione è ovviamente quello di recuperare parte del calore prodotto dalla combustione, e quindi è meglio avercelo che non avercelo, ma tale recupero energetico è comunque di gran lunga inferiore a quello che si sarebbe ottenuto risparmiando energia riciclando e riutilizzando materiali. Esistono studi che dimostrano come incenerire rifiuti consenta di recuperare da 3 a 5 volte meno l'energia risparmiabile riciclando o riutilizzando i materiali. Perché? Questa volta gioca un ruolo fondamentale un'altra legge universale: il secondo principio della termodinamica.
Perché propagangare gli inceneritori, allora? Semplice: perché in Italia sono incentivati con i soldi pubblici, tramite i famigerati CIP6 ed i certificati verdi. Ovvero - e questa è un'anomalia tutta italiana per la quale la UE ha aperto una procedura d'infrazione - il 7% del costo della bolletta Enel viene utilizzato per finanziare gli inceneritori, che sono assimilati a fonti di energia rinnovabili.
Cito un articolo di Michelangiolo Bolognini uscito su Pressante.com proprio oggi:
"A titolo di esempio, gli ultimi dati disponibili, riferiti al 2006, riguardo alle fonti «rinnovabili», assegnano agli inceneritori di rifiuti e biomasse 1.135 milioni di euro, quasi i due terzi degli oltre 1.758 milioni di euro erogati, a fronte di 40.370 euro assegnati al solare fotovoltaico, pari allo 0,00002% di quanto erogato - con buona pace della la retorica "ambientalista" e "solare"di molte delle forze politiche italiane."
Consiglio all'autore dell'articolo ed a tutti i lettori di documentarsi sul TMB, sul compostaggio, sul riciclaggio e sulla riduzione a monte dei rifiuti.
Consiglio inoltre di acquisire conoscenze in tal campo da esperti del settore, come ad esempio Paul Connett e Federico Valerio. Una piccola ricerca in rete darà conferma di tutto ciò che ho scritto.
__________________
Fabio
Ho apposto un commento all'articolo, che è ora al vaglio dell'approvazione... giusto in caso non dovessero pubblicarmelo, lo riporto qui.
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Innanzitutto, datosi che per costruire inceneritori sono richiesti tempi decisamente non brevi, non vi è alcuna ragione di ritenere che il loro utilizzo possa risolvere qualsivoglia emergenza.
E' poi fuorviante propagandare l'incenerimento con cogenerazione (ovvero, quello che ci si ostina a chiamare "termovalorizzazione" - un termine tutto italiano e disdegnato da accademici e scienziati all'estero, vedi Paul Connett) come unica soluzione al problema dei rifiuti, per due ragioni essenziali.
La prima, è che esistono alternative meno inquinanti, meno costose, meno dispendiose in termini di spazio occupato ed in termini di tempo necessario alla loro costruzione: gli impianti di Trattamento Meccanico Biologico (TMB), che lavorano "a freddo".
La seconda, è che incenerire rifiuti non li fa scomparire, li trasforma solamente in qualcosa d'altro: ceneri, fumi tossici e gas. L'intera quantità di rifiuto entrante non sarà mai minore alla quantità di rifiuto uscente, per una nota legge della natura: la legge di conservazione della massa.
E' quindi falso affermare che l'inceneritore serve a smaltire i rifiuti, se mai serve a farli scomparire alla nostra vista, disperdendo ben il 70% della loro massa nell'atmosfera, e facendo comunque finire il 30% in discarica - e quindi l'inceneritore non fa fare a meno di discariche.
Il vantaggio della cogenerazione è ovviamente quello di recuperare parte del calore prodotto dalla combustione, e quindi è meglio avercelo che non avercelo, ma tale recupero energetico è comunque di gran lunga inferiore a quello che si sarebbe ottenuto risparmiando energia riciclando e riutilizzando materiali. Esistono studi che dimostrano come incenerire rifiuti consenta di recuperare da 3 a 5 volte meno l'energia risparmiabile riciclando o riutilizzando i materiali. Perché? Questa volta gioca un ruolo fondamentale un'altra legge universale: il secondo principio della termodinamica.
Perché propagangare gli inceneritori, allora? Semplice: perché in Italia sono incentivati con i soldi pubblici, tramite i famigerati CIP6 ed i certificati verdi. Ovvero - e questa è un'anomalia tutta italiana per la quale la UE ha aperto una procedura d'infrazione - il 7% del costo della bolletta Enel viene utilizzato per finanziare gli inceneritori, che sono assimilati a fonti di energia rinnovabili.
Cito un articolo di Michelangiolo Bolognini uscito su Pressante.com proprio oggi:
"A titolo di esempio, gli ultimi dati disponibili, riferiti al 2006, riguardo alle fonti «rinnovabili», assegnano agli inceneritori di rifiuti e biomasse 1.135 milioni di euro, quasi i due terzi degli oltre 1.758 milioni di euro erogati, a fronte di 40.370 euro assegnati al solare fotovoltaico, pari allo 0,00002% di quanto erogato - con buona pace della la retorica "ambientalista" e "solare"di molte delle forze politiche italiane."
Consiglio all'autore dell'articolo ed a tutti i lettori di documentarsi sul TMB, sul compostaggio, sul riciclaggio e sulla riduzione a monte dei rifiuti.
Consiglio inoltre di acquisire conoscenze in tal campo da esperti del settore, come ad esempio Paul Connett e Federico Valerio. Una piccola ricerca in rete darà conferma di tutto ciò che ho scritto.
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Fabio
utente anonimo |
Ti ho segnalato nel thinking blogger award
http://mizcesena.blogspot.com/2008/01/thinking-blogger-award.html
Complimenti per il tuo stupendo blog
http://mizcesena.blogspot.com/2008/01/thinking-blogger-award.html
Complimenti per il tuo stupendo blog
Facce e linguaggi nuovi va bene, ma chi? Secondo me non ci sono dirigenti di ricambio validi....Purtroppo!
:(((
:(((
cuoredigiada |