venerdì 5 settembre 2014

Valutazione del Ciclo di Vita, applicata al Compostaggio e alla Digestione Anaerobica. 1^ parte.



La crescente attenzione alla qualità dell’ambiente, alle risorse naturale, alla salute di tutti gli eco-sistemi, compreso quello umano, ha posto in evidenza l’opportunità di avere nuovi strumenti di valutazione, in grado di  tener conto della complessità dei sistemi produttivi e di consumo di una moderna società globalizzata.

A partire dagli anni settanta si sono messe le basi di una nuova disciplina, necessariamente multidisciplinare, definita come Life CycleAssesment (LCA) , in italiano “Valutazione del Ciclo di Vita”.

In sintesi, l’obiettivo di uno studio LCA dovrebbe essere in grado di dare risposte a domande di questo tipo:

"qual è l’impatto ambientale e sanitario della produzione di una bottiglia di Poli Etilen Tereftalato (PET), mettendo in conto gli impatti dell'estrazione, del trasporto e raffinazione di petrolio utilizzato come materia prima,  della produzione di energia per la realizzazione degli impianti e la loro gestione, degli impatti  della  produzione del PET e, infine degli impatti per lo smaltimento della bottiglia, una volta che questa sia stata utilizzata, mettendo a confronto, ad esempio, la discarica, l’incenerimento con recupero energetico e il riciclo?"

Dopo i primi anni pioneristici, la LCA si è progressivamente evoluta e oggi è diventato uno strumento frequentemente utilizzato per orientare i progettisti a realizzare impianti o merci a basso impatto ambientale e sempre più rispettosi di un modello di sviluppo durevole.

Nel 1999, il metodo LCA è stato applicato a diverse tipologie di impianti per il trattamento delle frazioni organiche di rifiuti urbani: compostaggio, digestione anaerobica con uso energetico del biogas e incenerimento con recupero di energia.

Questo studio, dal titolo  Ecological, energetic and economic comparison of anaerobic digestion with different competing technologies to treat biogenic wastes “ porta la firma di Edelman W, Schleiss K Joss A, ricercatori svizzeri ed è stato pubblicato su
Water Science Technology 2000; 41 (3) 263-73

Nel prossimo post analizzeremo l'impostazione di questo studio.

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