Questa notizia, del 5 giugno 2012, è stata diramata da Reuter, fonte seria e degna di attenzione.
La tedesca E.ON, leader mondiale nel settore dell'energia, ha messo sul mercato un suo inceneritore con recupero energetico, ma gli acquirenti latitano.
Motivo della vendita dell' impianto, con un valore stimato tra 800 e 1000 milioni di euro: far fronte al deficit economico dell'azienda che ha investito nel settore nucleare e che ora è in crisi, a causa della decisione del governo tedesco di chiudere tutte le sue centrali nucleari entro il 2022.
La data entro la quale le offerte dovevano arrivare è stata spostata al 25 giugno, in quanto il bando di gara rischiava di andare deserto.
Insomma, sembra che anche produrre energia dai rifiuti non sia più un grande affare.
Il problema è che la capacità di incenerimento della Germania è sovradimensinata rispetto all'offerta di rifiuti da bruciare.
Dagli anni '90, quando la Germania decise di incentivare la realizzazione di "termovalorizzatori" per ridurre la sua dipendenza dalle discariche, molte cose sono cambiate: al grande affare degli inceneritori si sta contrapponendo, l'altrettanto grande affare del riciclo in forte e costante crescita.
E poichè in Germania valgono le leggi del mercato (gli inceneritori tedeschi non ricevono alcun sussidio dallo Stato) chi gestisce gli inceneritori è costretto a pagare di più (avete letto bene!) i rifiuti che ricevono e per di più i costi dell'energia elettrica prodotta dai loro impianti sono diminuiti.
Situazione analoga si sta verificando in tutti quei paese del nord Europa che negli anni passati hanno investito negli inceneritori e che ancora ci vengono portati ad esempio per convincere gli Italiani che incenerire è bello.
Gran parte di questi inceneritori non hanno ancora ammortizzato gli ingenti investimenti che sono stati necessari per la loro realizzazione e pertanto sono costretti ad importare combustibile (rifiuti) in quanto non possono chiudere.
Oltre alla Germania, anche Svezia e Olanda, per carenze di offerta di rifiuti dal mercato interno, son ben felici di importare rifiuti da fuori e non solo da Napoli e, tra poco, da Roma.
Per vostra informazione in Germania gli inceneritori con recupero energetico producono meno dell'1% dell'elettricità prodotta in questo paese.
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