mercoledì 22 febbraio 2012

Il mastello è il mio...

Molti dei mastelli marroni usati per la raccolta dell'organico e lasciati stabilmente sul suolo pubblico della mia Bogliasco, riportano sul coperchio, scritti con pennarello nero, il numero civico e la strada del condominio di riferimento. In alcuni casi è scritto anche il nome della famiglia di riferimento.
E' una interessante forma del diritto di proprietà esercitato su un tipo di materiali, il rifiuto putrescibile, per il quale di solito si preferisce l'anonimato.
Il motivo di questa scelta, non decisa dagli organizzatori, è quello di chiarire eventuali responsabilità in caso di gestione scorrette dei mastelli ed evitare multe non dovute.
Insomma," il mastello è mio e me lo gestisco io", anche perchè ogni mastello è identificato con un codice univoco dato alla famiglia che ha ricevuto, in comodato d'uso, il mastello stesso.
L'appropriarsi del proprio mastello, mi sembra una buona idea per garantirne il buon uso e perchè una attenzione alla sua manutenzione e pulizia.
Continueremo a monitorare il fenomeno.
Per la cronaca, oggi pomeriggio, in tutta via Mazzini è tornato l'ordine e la pulizia. I tuttosommato pochi sacchetti del secco, lasciati come previsto dal calendario,all'uscio di casa, sono stati tutti ritirati entro le otto di mattina.
Infine mi hanno appena telefonato dalla scuola elementare per aiutare le maestre e i loro bambini a gestire al meglio la compostiera collettiva che gli ha offerto il comune.
Anche su questo sarete aggiornati

1 commento:

  1. Non hai capito una cosa: si scrive il proprio nome sul mastello perché c'è la poco simpatica abitudine, da parte di molti, soprattutto di inquilini temporanei, di "fregare" i mastelli altrui

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