Non mancheranno le lusinghe per continuare a trasformare "a gratis" uomini e donne acquirenti, in altrettanti uomini e donne "sandwich", contenti/e di portare in giro sacchetti biodegrodabili "usa e getta" con i marchi dei negozi, ma vi assicuro, questa scelta non ha nulla di ecologico, anzi!
I biopolimeri si ricavano dal mais e il mais ( granturco) richiede spropositate quantità di energia per fertlizzanti, pesticidi, acqua, per essere coltivato e altrettanta energia è necessaria per passare dall'amido di mais ai biopolimeri.
Per fortuna, pare che la stragrande maggioranza degli Italiani (75% secondo Legambiente) farà la scelta giusta: ritornare alla vecchia "borsa della spesa", da riutilizzare per una vita.
Così facendo, tra breve, dai rifiuti dovrebbero sparire oltre 300.000 tonnellate all'anno di sacchetti, e con questo si potrà cancellare almeno uno dei tanti termovalorizzatore che il governo uscente voleva realizzare.
Il mio personale consiglio è di riscoprire le borse di rete, in fibra naturale (cotone, juta, rafia..) che, chi sa fare l'uncinetto, può facilmente autorealizzare.
Borse di questo genere sono leggere e robuste; piegate occupano poco posto e il loro volume si adatta al volume degli oggetti trasportati. Vi consiglio il modello con le maniglie lunghe, in modo da portarle la borsa sulla spalla o a tracolla quando avete carichi pesanti o vi servono le mani libere.
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