Dalle temperature non sembra, ma siamo ormai sotto Natale. La crisi economica e/o la paura ad essa associata, invita a feste sobrie, ma alle quali, proprio per i tempi che corrono, non è il caso di rinunciare.
In qualità di "rifiutologo", analizzo da questo punto di vista l'evento e mi permetto di darvi qualche consiglio:
- preferite il Presepe all'albero di Natale: è il Presepe la nostra tradizione, tutto il resto, compreso il rosso babbo natale, inventato dalla coca-cola, è una forma di colonizzazione culturale di oltre oceano, con importanti componenti consumistiche assolutamente fuori luogo, specialmente ora.
- se proprio non volete rinunciare all'albero, perchè avete nostalgia della vostra infanzia e perchè ci sono i bambini, ecc. ecc. ecco, in ordine di correttezza ambientale, le scelte che vi consiglio:
1) Albero sintetico da riusare all'infinito. In questo caso la creatività vi può suggerire inedite, economiche e belle soluzioni.
2) Adottate temporaneamente un alberello autoctono la cui specie cresce spontanea dalle vostre parti. In Liguria l'albero "sacro" era l'alloro e il ginepro. Ospitatelo con cura in casa vostra e finite le feste fate una bella gita nei monti dove già si trovano dei suoi fratelli e piantatelo li. Ogni anno tornate a vedere come sta e se lo vedrete crescere sano e forte ne sarete certamente felici: molto probabilmente sarà ancora lì , quando voi non ci sarete più.
3) Se proprio non potete fare a meno dall'abete, in assenza di conflitti di interesse, vi consiglio di passare da IKEA. Finite le feste potete riportare l'albero al centro commerciale dove ve lo hanno venduto; vi daranno un buono acquisto pari al valore dell'alberello e IKEA si impegna a fare una donazione per ogni albero ricevuto, donazione che sarà devoluta ad un parco nazionale per opere di rimboschimento. Questo, a risarcimento del vostro alberello che sarà sacrificato ma che non finirà in una discarica o peggio in un inceneritore, ma sarà trasformato in compost o in un pannello truciolare che vi potrete ritrovare nella vostra prossima nuova cucina. E tutto tornerà a scorrere, come deve essere.
Buon Natale!
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