Il prossimo Salone del Gusto- Terra madre (Torino 23-27 Ottobre) potrebbe essere il prototipo di grande evento a basso impatto ambientale. La riuscita dell'esperimento è garantita dalla serietà di Slow Food e dalla consulenza del Politecnico di Torino. Per l'edizione di quest'anno l'obiettivo è di ridurre l'impatto ambientale del 50%, rispetto alle passate edizioni, ma nel 2012 l'impatto del Salone del Gusto di quell'anno potrebbe essere pari a zero.
Vediamo alcuni degli accorgimenti che saranno adottati: gli allestimenti saranno realizzati con pannelli fatti di un impasto di legno e cemento, materiale che dopo l'evento sarà ritirato dalla società Autostrade ed utilizzato per realizzare fondi stradali. Gran parte della cartellonistica sarà realizzata con cartoncino riciclato e a sua volta riciclabile; abolita la moquette lungo i percorsi guida, a loro volta segnalati da vernice rimuovile senza solventi. Piatti, posate e borsine, saranno in materiali biodegradabili e dopo l'uso saranno raccolti in modo differenziato ed usati per fare compost. L'energia elettrica per l'evento sarà in prevalenza prodotta con biogas da fermentazione anaerobica di rifiuti di allevamenti zootecnici.
E infine, il bilancio della CO2 sarà compensato piantando alberi, non nella lontana Costarica, ma nel più vicino parco fluviale del Po.
Mi sembra un bel progetto che certamente, vista l'energia e la credibilità di Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, avrà successo.
Qui a Genova, nel nostro piccolo, abbiamo realizzato un mese fa la prima "sagra di quartiere" a basso impatto ambientale. Niente di eccezionale, ma una vera rivoluzione nell'attuale panorama genovese: organizzazione della raccolta differenziata di vetro, plastica e umido e uso di stoviglie biodegradabile compostabili. Non è andato tutto per il meglio, ma è stato certamente l'avvio di un nuovo corso.
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