Su suggerimento di Fabio ho dato un'occhiata al riassunto che accompagna il Seminario organizzato a febbraio dell'anno scorso dall'Organizzazione Mondiale della Sanità per valutare l'entità dei danni alla salute indotti dalla gestione dei rifiuti.
La mia prima impressione è che il grave limite di questo studio è quello di aver valutato solo i possibili danni da discariche e da inceneritori.
A quanto pare i ricercatori OMS ignorano che riciclo, compostaggio, trattamenti meccanico biologici fanno parte in modo integrale nella gestione dei rifiuti e che il loro impatto deve essere messo a confronto con quelli della discarica e dell'incenerimento.
In estrema sintesi, tagliata un pò con l'accetta, le conclusioni del seminario sui rischi per la salute ( sia della discarica che degli inceneritori) sono che in tutti e due i casi non si cava un ragno dal buco perchè sono molto pochi gli studi epidemiologici condotti seriamente, anche se questi pochi qualche problema lo segnalano, sia per le discariche che per gli inceneritori.
Tuttavia, bontà loro, gli esperti riuniti a Roma riconoscono che il diffondersi dell'incenerimento in tutto il mondo può dare un non trascurabile contributo alle emissioni di gas serra e ad inquinanti persistenti su scala planetaria.
Ma non si va più in la.
Comunque, conclude l'OMS, visto che i nuovi inceneritori inquinano molto meno di quelli di prima e poichè questa minestra dobbiamo mangiare cerchiamo di addolcire la pillola a chi vive all'ombra di termovalorizzatori, sostituendo al più presto i vecchi inceneritori con impianti nuovi e dando più informazioni e più monitoraggi ai cittadini per costruire il loro consenso sulla realizzazione di questi impianti.
Ho l'impressione che gli esperti OMS riunitisi a Roma ignorino che i moderni inceneritori sono di taglia anche 10 volte superiore ai vecchi impianti, per cui la quantità di inquinanti persistenti immessi nell'ambiente da ognuno di loro è molto simile a quello dei vecchi impianti e ignorano che i trattamenti meccanico biologici, a costi decisamente più bassi, possono tranquillamente eliminare l'unico vero problema igienico sanitario dei rifiuti urbani, ovvero quello di puzzare e attrarre animali che possono essere veicoli di malattie infettive.
E questo senza la produzione di tutti gli inquinanti (gassosi e solidi) generati dall'incenerimento anche applicando le attuali migliori tecnologie disponibili, inquinanti che, in gran parte, sono assenti nei rifiuti urbani o presenti in forma molto meno pericolosa.
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