domenica 28 ottobre 2007

Punti Freddi e altre astuzie

A CACCIA DI PUNTI FREDDI.
Stabilite le temperature ottimali da mantenere in casa, il vostro successivo obiettivo dovrà essere quello di individuare i punti della vostra casa da dove il calore che avete prodotto a caro prezzo, fugge via in quantità maggiore: le pareti fredde.
Su queste pareti dovrete focalizzare tutti i vostri sforzi per ridurre gli sprechi energetici di casa vostra.
Queste zone critiche sono certamente tutte le pareti della vostra abitazione che danno direttamente sull'esterno, e in particolare tutte le pareti esterne orientate da EST ad OVEST passando dal NORD.
Infatti le pareti orientate in questo modo di inverno non vedono mai un raggio di sole e quindi, a parità di temperatura esterna, sono più fredde delle pareti rivolte a Sud, che grazie alle radiazioni solari che ricevono durante il giorno, sono sensibilmente più calde delle pareti Nord.
Come si neutralizzano le fughe di calore dalle pareti fredde?
Esiste una soluzione semplice, efficace e molto economica a cui, di solito nessuno pensa:
nell'arredo casalingo individuare proprio le pareti fredde, come luogo privilegiato su cui poggiare armadi e librerie.
Ci avete mai pensato?
Un armadio è fatto in legno, un ottimo isolante termico, i vestiti contenuti nell'armadio sono a loro volta fatti di materiali isolanti, e gli strati di aria ferma tra un vestito e l'altro fanno il resto, per lasciare il freddo fuori casa e ridurre la quantità di calore che dalla vostra casa fluisce verso l'esterno.
Stesse funzioni di isolamento termico si possono ottenere con una libreria ben fornita di libri ( la cellulosa è un ottimo isolante), ma anche CD e cassette video possono contribuire a ridurre le vostre perdite di calore.
Infine un consiglio, se ad essere freddi sono i vostri pavimenti, usate tanti bei tapppeti per rendere più piacevole e confortevole casa vostra.
Ricordate che gli arazzi che pendevano dalle pareti delle famiglie più nobili, oltre ad essere un segno del potere economico di queste famiglie erano anche un modo per rendere più confortevole la vita a chi abitava quei palazzi, isolando i suoi abitanti dal freddo delle mura in pietra.

Postato da: federico46 a 15:18 | link | commenti (4)
economia domestica

venerdì, 26 ottobre 2007
Economia Domestica 2
Avete risposto alle domande della puntata di ieri?
Ecco le risposte esatte:
a) Il caffellate versato in una tazza di alluminio si raffredda più rapidamente, in quanto l'alluminio, come tutti i metalli, è un buon conduttore di calore. In generale, questo significa che bisogna scegliere con accortezza il materiale con cui costruire una casa, in modo che sia solida, ma anche ben isolata termicamente dalle temperature esterne.
Se avete la sfortuna di abitare una casa costruita durante il boom economico (anni 60-70) è molto probabile che casa vostra sia un vero e proprio colabrodo termico: un muro di mattoni forati, un pò di calce dentro e fuori e via! E voi pagate...
b) Due giornali, uno sull'altro,  isolano meglio di uno e quindi la tazza si raffredderà più lentamente. Nell'isolamento termico di un appartamento oltre, alla qualità del materiale scelto come isolante per pareti, soffitti, pavimenti, conta anche il suo spessore.
c) Nella carta appallottolata si creano dei vuoti in cui resta intrappolata l'aria. L'aria ferma è un ottimo isolante termico. Questo è il trucco usato dalle oche per stare al caldo senza pesare troppo: il loro folto piumino racchiude una grande quantità di aria. Questo stesso trucco è sfruttato in gran parte dei materiali isolanti usati in edilizia: mattoni forati, polistirolo, poliuretano, argilla espansi, lana di vetro, sughero..
Torniamo ora a casa nostra e applichiamole le nozioni che abbiamo appreso:
1) Una casa calda cede calore all'esterno freddo: la quantità di calore ceduto dipende dalla differenza di temperatura tra l'interno e l'esterno e dalla capacità di isolamento termico delle pareti, del soffitto, del pavimento.
2) Per mantenere a temperatura costante un appartamento, la calderina deve produrre la stessa quantità di calore che la casa disperde.
Pertanto, per consumare meno combustibile, nostro obiettivo sarà quello di ridurre al massimo le dispersioni di calore e di mantenere in casa temperature confortevoli.
A questo punto vi dovrebbe essere chiaro che la prima cosa da fare, per risparmiare sulla bolletta del gas,  è di ridurre al massimo la differenza di temperatura tra l'interno di casa vostra ed il freddo e buio mondo esterno.
Per quanto riguarda la temperatura esterna non potete fare granch'è , anche se con le vostre probabili dispersioni contribuite ad aumentare la temperatura media della vostra città ( i meteorologi parlano di bolle termiche urbane). Invece il valore della temperatura dentro casa vostra dipende da voi , o meglio dal vostro termostato.
Se non avete ancora un termostato che, in base alle temperature da voi prefissate, accende e spegne automaticamente  la calderina, affrettatevi a fare questo piccolo investimento: è essenziale per aprire la via al risparmio energetico.
Il mio termostato, collocato nella camera da letto (la stanza che frequento di più) è regolato tra un massimo di 18 gradi e un minimo di 16 gradi. Questo significa che nelle ore prefissate ( le ore del giorno in cui normalmente c'è qualcuno in casa), grazie al termostato,  la temperatura della mia casa è costantemente a 18 gradi. Di notte, con la calderina spenta,  la temperatura può scendere, ma non meno di 16 gradi. Sono temperatura inferiori a quelle consigliate (20 gradi centigradi), ma con una vecchia calda maglia di lana indossata in casa  e un bel piumino d'oca come coperta, il confort termico è assicurato e il contatore del gas gira molto lentamente.
Ma si può fare di più...




Postato da: federico46 a 13:01 | link | commenti
economia domestica

giovedì, 25 ottobre 2007
Economia Domestica 1
Nonostante gli inverni sempre più miti è arrivato il freddo e di conseguenza la bolletta energetica famigliare comincia ad impennarsi, in considerazione anche dei preannunciati rincari dell'energia.

Cominciamo quindi a vedere come sia possibile stare al calduccio nelle nostre case e pagare meno.

Per raggiungere questo obiettivo forse è meglio capire come si comporta il calore che a caro prezzo generano le nostre calderine. Cominciamo con un esempio pratico.

E' una fresca giornata d'autunno, siete sul terrazzo ad ammirare il bel tramonto e vi state sorseggiando in santa pace la bevanda calda che più vi piace. Vi chiamano al telefono e frenando a stento un accidenti rivolto allo scocciatore vi inventate un metodo spiccio per tenere al caldo la vostra tazza, in attesa del vostro ritorno.

Quale è la vostra soluzione?

La mia è quella di trovare un coperchio di fortuna  con cui coprire la tazza e un foglio di giornale. Appallottolerei il giornale senza schiacciarlo troppo e con questo avvolgerei completamente la mia tazza. Finita la telefonata sono certo di trovare il caffellatte ad una temperatura ancora accettabile, sicuramente maggiore di quella che avrei trovato senza questi piccoli  accorgimenti.

Se avete una innata mentalità sperimentale, potete misurare questo fenomeno: procuratevi due termometri, riempite due tazze uguali di acqua ben calda, ricoprite con il vestitino di carta stropicciata una delle tazze e misurate ad intervalli regolari (ogni minuto ) la temperatura dell'acqua di ciascuna tazza. Per meglio evidenziare il fenomeno disegnate un grafico in cui sull'asse verticale riportate la temperatura in gradi centigradi e su quello orizzontale il tempo in minuti. Quello che vedrete è che la temperatura della tazza "svestita" si riduce velocemente fin dai primi minuti di misura poi sempre più lentamente fino a raggiungere la temperatura ambiente. Invece la tazza "vestita" con la carta di giornale  si raffredderà molto più lentamente ma anch'essa alla fine ( ben oltre il tempo per fare una rapida telefonata) raggiungerà la temperatura esterna.

Con questa prova empirica avrete evidenziato alcuni comportamenti del calore:

1) il calore passa spontaneamente da oggetti caldi a quelli freddi

2) la velocità del raffreddamento dipende dai materiali che mettono in contatto gli oggetti caldi con quelli freddi.

Queste regole si applicano anche a casa vostra: la tazza rappresenta  il materiale con cui sono fatte le pareti di casa vostra; il calore che ha riscaldato il caffelatte è equivalente quello che la vostra calderina produce per riscaldare l'aria e gli oggetti presenti nella  vostra abitazione; il giornale stropicciato simula il "cappotto" isolante che forse è opportuno mettere sulle pareti di casa vostra per ridurre la quantità di calore che dall'interno della casa calda fugge verso l'esterno freddo.

Per vedere se avete compreso il senso di questa prima lezioncina teorica ( non preoccupatevi la pratica verrà subito dopo) provate a rispondere a queste domande:

a) Se la tazza ricoperta fosse stata di alluminio invece di ceramica quale sarebbe stato l'andamento della temperatura?

b) Quale effetto mi dovrei aspettare se copro la tazza con due giornali stropicciati, uno sull'altro ?

c) Per quale motivo ho stropicciato e appallottolato la carta con cui ho ricoperto la tazza calda?

Postato da: federico46 a 12:37 | link | commenti
economia domestica

mercoledì, 24 ottobre 2007
Economia Domestica
Con oggi comincio una mia nuova rubrica che spero sarà giudicata utile dai miei quattro lettori.
Un pò provocatoriamente l'ho battezzata "Economia Domestica" e questa sarà la parola chiave da utilizzare per richiamare tutti i prossimi post su questo argomento.
Obiettivo  di questa rubrica è quello di realizzare quel Manuale di Sopravvivenza Metropolitana  preannunciato dal titolo di questo Blog.
In sintesi, di volta in volta proporrò soluzioni, in gran parte sperimentate a casa mia, per ridurre la dipendenza energetica delle nostre abitazioni, con riferimento al riscaldamento domestico, al consumo di acqua e elettricità, alla produzione di materiali post consumo ( ex rifiuti).
Obiettivo generale:  diminuire significativamente il costo delle diverse bollette che ci tocca pagare e se possibile, contemporaneamente migliorare la nostra qualità di vita e avvicinarci alla autosufficenza energetica.
Il Manuale è rivolto in particolare a chi abita una casa con riscaldamento autonomo, non si spaventa a fare un pò di "bricolage", è disposto a monitorare per un pò di tempo (12 mesi) i consumi della propria abitazione e vuole investire in qualità ambientale una piccola parte dei propri guadagni.
Chi vuole imbarcarsi in questa avventura è invitato, come prima cosa, a raccogliere le proprie bollette di gas, luce ed acqua degli ultimi due anni, sommare l'ammontare di ciascuna bolletta ( per ciascuna tipologia) e di dividere questa somma per il numero complessivo di giorni coperti dalle bollette.
Nelle bollette andate a trovare anche i dati sui vostri consumi, in particolare quanti chilowattore di elettricità, quanti metri cubi di acqua, quanti metri cubi di metano o litri di gasolio avete consumato. Anche in questo caso fate le somme e dividete per il numero di giorni che avete monitorato.
In questo modo avrete un'idea del vostro peso giornaliero sulla bilancia energetica del paese e potrete confrontare i vostri consumi storici con quelli  che registrerete subito dopo l'adozione di qualcuno degli accorgimenti che vi avrò suggerito.
Per partecipare a questo grande gioco è anche Indispensabile sapere dove si trova il  vostro contatore della luce, del gas e dell'acqua e, se il caso imparare a leggere i valori che questi strumenti riportano.
Questi valori ( quanto vi costa al giorno, riscaldare ( raffreddare), illuminare, pulire... casa vostra e i suoi abitanti e quanto consumate) vi serviranno per verificare quanto effettivamente sarete in grado di risparmiare seguendo tutti o in parte i consigli che questa Rubrica vi fornirà.
Ovviamente i post di "Economia Domestica" sono aperti a tutti i vostri suggerimenti, consigli, critiche, domande... a cominciare da vostri commenti su che cosa pensate di quest'idea.
Se l'idea vi sembra stuzzicante, oltre alla vostra partecipazione diretta, il vostro passaparola ad amici e conoscenti della Rete, per far conoscere loro l'iniziativa è molto gradita.
Alla prossima...

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