tag:blogger.com,1999:blog-3812893692832529838.post7242913208545601214..comments2024-02-10T00:31:00.285-08:00Comments on Scienziato Preoccupato: Centrali a biomasse: tutte illegaliFederico Valeriohttp://www.blogger.com/profile/03344706327737570062noreply@blogger.comBlogger68125tag:blogger.com,1999:blog-3812893692832529838.post-23900479025166622762020-01-09T10:47:33.629-08:002020-01-09T10:47:33.629-08:00Salve
le centrali di teleriscaldamento che brucian...Salve<br />le centrali di teleriscaldamento che bruciano biomasse non hanno comunque filtri anti particolato?Sandrohttps://www.blogger.com/profile/12596991780004295054noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3812893692832529838.post-33597211091264928302015-04-23T07:42:14.036-07:002015-04-23T07:42:14.036-07:00Mi scuso se rispondo solo ora, ma la sua lettera m...Mi scuso se rispondo solo ora, ma la sua lettera mi era sfuggita.<br />Il mio consiglio è, in ogni caso di investire in efficienza energetica migliorando l'isolamento termico della casa di riposo, in tutti i suoi elementi ( Infissi, tetto, parete, pavimenti).<br />Poi se al suo paese arriva il metano l'invito caldamente a lasciar perdere il pirogassificatore. Si metterebbe in casa numerose servitu che ora non ha, quali lo stoccaggio della legna e il relativo rischio di incendio, un maggior numero di camion circolanti per il paese e i costi di smaltimento di ceneri e scarti di lavorazione.<br />Un altro difetto dell'impianto che le propongono è che esso è finalizzato a produrre e vendere alla rete elettricità ( avrà capito, leggendo il blog, che questo è l'affare che fanno i privati enopn certo il suo Comune) pertanto l'impianto sarà continuamente in funzione anche quando il calore non serve. E durante questa stagione avrete una fonte di inquinamento in più in cambio di niente.<br />Se il suo comune non ha metano, resta sempre valido l'investimento in efficenza termica ( con detrazioni sulle tasse ) e potrebbe pensare a caldaie a legna ad alta efficenza con adeguati sistemi di trattamento dei fumi. Se con il teleriscaldamento riuscirete anche a spegnere un pò di caminetti e stufe a legna, alla fine potreste anche migliorare l'attuale situazione. E se il tetto della casa di riposo è ben esposto e magari deve essere rifatto non si dimentiche di pannelli solari per l'acqua calda per usi sanitari e magari , perchè no , un bell'impianto forovoltaico per ridurre i consumi elettrici della casa e magari anche del suo municipio. Cordiali saluti Federico Valerio<br />Se nel suo comuneFederico Valeriohttps://www.blogger.com/profile/03344706327737570062noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3812893692832529838.post-41224635104769129452015-03-22T04:27:58.421-07:002015-03-22T04:27:58.421-07:00Buongiorno, sono il Sindaco di un piccolo paese (1...Buongiorno, sono il Sindaco di un piccolo paese (150 abitanti) in prov di Cuneo. Avrei intenzione di proporre al consiglio comunale la costruzione in autonomia di un pirogassificatore da 50 massimo 100 KW con il quale oltre produrre energia elettrica, utilizzare l'energia termica per scaldare anche solo parzialmente la nostra casa di riposo. Le premetto che il nostro territorio è montano e ricco di boschi in cui i paesani tagliano legna da vendere come paleria o legname da lavoro. Il progetto in base alle due taglie dette prima occuperebbe 2/3 unità lavoro più un'indotto al momento non quantificabile di persone che conferiranno legno di scarto al gassificatore. Non voglio assolutamente mezzi che viaggiano sulle nostre strade per portare il cippato dall'esterno, il nostro territorio, considerando 20-30 ql. die di cippato utilizzato è in grado di produrlo autonomamente garantendo il ciclo previsto di 25/30 anni. Fino a questo punto vedo solo vantaggi per tutta la mia comunità, ma il problema dell'emissione di inquinanti da lei più volte ribadito mi frena. Cortesemente potrebbe darmi alcune considerazioni in merito.<br />La ringrazio anticipatamente.Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/14549675793872708341noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3812893692832529838.post-42771546177998938032015-03-22T04:27:15.955-07:002015-03-22T04:27:15.955-07:00Buongiorno, sono il Sindaco di un piccolo paese (1...Buongiorno, sono il Sindaco di un piccolo paese (150 abitanti) in prov di Cuneo. Avrei intenzione di proporre al consiglio comunale la costruzione in autonomia di un pirogassificatore da 50 massimo 100 KW con il quale oltre produrre energia elettrica, utilizzare l'energia termica per scaldare anche solo parzialmente la nostra casa di riposo. Le premetto che il nostro territorio è montano e ricco di boschi in cui i paesani tagliano legna da vendere come paleria o legname da lavoro. Il progetto in base alle due taglie dette prima occuperebbe 2/3 unità lavoro più un'indotto al momento non quantificabile di persone che conferiranno legno di scarto al gassificatore. Non voglio assolutamente mezzi che viaggiano sulle nostre strade per portare il cippato dall'esterno, il nostro territorio, considerando 20-30 ql. die di cippato utilizzato è in grado di produrlo autonomamente garantendo il ciclo previsto di 25/30 anni. Fino a questo punto vedo solo vantaggi per tutta la mia comunità, ma il problema dell'emissione di inquinanti da lei più volte ribadito mi frena. Cortesemente potrebbe darmi alcune considerazioni in merito.<br />La ringrazio anticipatamente.Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/14549675793872708341noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3812893692832529838.post-71551448822678989072015-02-12T06:30:37.581-08:002015-02-12T06:30:37.581-08:00Completo l'esempio: se voglio riscaldarmi e ho...Completo l'esempio: se voglio riscaldarmi e ho un albero, posso scegliere di tagliarlo e ripantarne uno al suo posto, oppure bruciare combustibile fossile.<br />Nel primo caso, ogni anno produco una certa quantità di CO2 che, anno per anno, viene assorbita in parte dall'alberello che cresce al suo posto. Quando ho finito l'albero vecchio, ritaglio quello che nel frattempo è cresciuto e ricomincio il ciclo.<br />Nle secondo caso, lascio l'albero al suo posto e produco una certa quantità di CO2 bruciando es. metano. Ma OGNI anno c'è COMUNQUE quell'albero che assorbe CO2....anzi, volendo essere pignoli, essendo mediamente più grosso, probabilmente ne assorbe anche di più.<br /><br />Per cui, alla fine, il bilancio è comunque ZERO se considero la CO2 assorbita dall'albero, ed è comunque positivo nel caso non la consideri.<br />Perchè, allora, nel caso di combustione delle biomasse vado a considerare la CO2 assorbita dalla biomassa in vita mentre nella combustione di fossili non posso considerare la CO2 assorbita dalla vegetazione che avrei potuto utilizzare come biomassa, ma che lasciata al suo posto comunque assorbe CO2?Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3812893692832529838.post-57779324089801743922015-02-12T06:23:52.659-08:002015-02-12T06:23:52.659-08:00buongiorno, ho un dubbio in merito alla presunta &...buongiorno, ho un dubbio in merito alla presunta "emissione zero" di CO2 nelle combustioni di biomasse o comunque sorgenti rinnovabili.<br />La mia idea, infatti, è questa che cerco di spiegare illustrando quello che avviene in due casi con numeri più o meno inventati. In entrambi i casi voglio ottenere, che so, 100MJ/anno.<br />Supponiamo anche che la produzione di CO2 per ottenere i 100MJ sia la stessa (es 1 ton CO2), bruciando biomasse rinnovabili o fossili (cambierà qualcosa, ma di poco).<br /><br />caso A: utilizzo di combustibili fossili<br />combustione con produzione di 1 ton CO2<br />...semplice<br /><br />caso B: utilizzo di biomassa rinnovabile coltivata/tagliata apposta per questo utilizzo (unica condizione plausibile per sopportare un passaggio importante all'uso di biomasse) <br />combustione con produzione di 1 ton CO2<br />la biomassa coltivata ha assorbito 1 ton/CO2<br />bilancio ZERO?<br /><br />Ma, ma nel caso A, quel campo di biomasse che nel caso B vengono tagliate e bruciate ogni anno, COMUNQUE assorbono CO2.<br /><br />Ecco l'inganno: far sembrare che l'esistenza di coltivazion di biomasse fornisca quel plus di assorbimento di CO2 che bilancia quello della loro combustione, ma è un FALSO clamoroso: una macchia di vegetazione assorbe la stessa quantità di CO2 ogni anno, sia che provenga dalla combustione di combustibili fossili, sia che provenga dalla combustione della vegetazione che si trovava l'anno prima sulla stessa area.<br /><br />A meno che le biomasse non provengano OGNI anno da superfici sempre nuove e prima completamente prive di vegetazione....situazione evidentemente non solo irreale, ma comunque destinata prima o poi a giungere a pareggio.<br /><br />Mi manca qualche aspetto che non ho considerato? Oppure effettivamente questo "bilancio zero" è solo un modo per uscire da quel vicolo cieco degli accordi di Kyoto senza offendere la sensibilità ecologista del Popolo?<br />Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3812893692832529838.post-6500927377556100512015-02-07T15:49:14.327-08:002015-02-07T15:49:14.327-08:00Ecco sta tutto li il problema: arricchire pochi co...Ecco sta tutto li il problema: arricchire pochi con il consenso e il denaro di molti.<br />Ma il mondo gira' cosi' non lo sapeva?<br />C'e' bisogno di un forum per ribadirlo?<br />Dispiace che tante belle parole si risolvano tutte in questo, allora lei, mi permetta, non ha capito nulla.<br />Non si tratta di scienza ma di banale invidia.<br /><br />Si riguardi la bile.Sergio Balaccohttps://www.blogger.com/profile/13998189325360673630noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3812893692832529838.post-66541463934350861052015-02-07T11:51:10.675-08:002015-02-07T11:51:10.675-08:00Mi permetto di dissentire da questa affermazione.
...Mi permetto di dissentire da questa affermazione.<br />Le riserve di combustibile nucleare, intese come Uranio parlano di circa 100 anni in base alle attuali tecnologie e giacimenti disponibili. In India è quasi completa una centrale che utilizza il Torio come combustibile nucleare e lei come scienziato saprà, o dovrebbe sapere, che il mare è pieno di Torio, un combustibile nucleare che i giapponesi già nel 2010 erano riusciti a isolare e produrre con tecniche sofisticate ma percorribili. La stessa India detiene la maggior parte del combustibile presente in giacimenti del mondo. <br />Non vorrà pensare che i fautori del nucleare possano fermarsi a quello che hanno senza ricercare valide alternative ai combustibili per ora disponibili? Sarebbe prova di scarsa conoscenza della materia e forse un condizionamente imposto dall'alto come l'Ing Segatta ha più volte paventato.<br />Mi dispiacerebbe scoprire che alla fine lei non parla con cognizione di causa ma solo perché indotto così da una certa frangia politica. <br />L'attuale tipologia di reattori, infatti, utilizza come combustibile l'uranio-235, che rappresenta meno dell'1% dell'uranio naturale. L'uranio che viene utilizzato oggi, per essere più chiari, quello prodotto a meno di 130 $/kg è uranio-235.<br />Ma tra 15 anni si prevede di utilizzare i cosiddetti reattori di IV generazione, per i quali sarà possibile utilizzare l'uranio-238, che rappresenta circa il 99% dell'uranio naturale. È evidente che solo questo fatto moltiplicherà enormemente le risorse di uranio disponibili.<br />E poi non c'è solo l'uranio. Sono ad esempio già in corso di sviluppo reattori di nuova concezione che come combustibile utilizzano prevalentemente il torio, un minerale che è di gran lunga più diffuso dell'uranio e anche a concentrazioni più elevate, e quindi estraibile a costi minori. Passando ad una generazione elettronucleare basata sul torio le risorse di combustibile non dico che sarebbero infinite, ma ... insomma, cominciamo a parlare di decine di secoliSergio Balaccohttps://www.blogger.com/profile/13998189325360673630noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3812893692832529838.post-29520805756730249752015-02-03T00:11:41.587-08:002015-02-03T00:11:41.587-08:00La presenza di metano nelle emissioni di centrali ...La presenza di metano nelle emissioni di centrali a biomasse è stata documentata da diverse fonti ed è plausibile da un punto di vista chimico, viste le complesse reazioni che avvengono nelle combustioni.<br />In ogni caso, fare misure a camino delle concentrazioni di metano è alla portata di ogni buon laboratorio di controli ambientali.<br />Che i ruminanti siano un'importante fonte di metano è un fatto vero, ma è fuori tema.<br />Il tema che ho provato a svolgere con questo blog è :<br />Per quale motivo gli italiani, con la loro bolletta della luce (tasse per sostenere le fonti di energia rinnovabile) devono arricchire dei privati che propongono centrali elettriche alimentate a biomasse in tutt'Italia?<br />La scusa che ogni richiesta di autorizzazione riporta immancabilmente è che questi impianti hanno un bilancio di anidride carbonica neutro e pertanto ci aiuteranno a combattere i cambiamenti climatici.<br />L'emissione di metano, per quanto piccola sia, dimostra che questa affermazione è falsa.<br />Quindi chi vuole, realizzi con i propri denari tutti gli impianti a biomassa che vuole, rispetti i limiti alle emissioni che le norme gli impongono, ma non con i miei soldi e perdipiù raccontandomi delle favole.<br />In quanto al nucleare le ho già risposto: non esiste abbastanza uranio per far fronte agli attuali consumi per un numero ragionevole di anni che non può essere, come risulta, di qualche decennio<br />Non ho dubbi che gli anni che stiamo vivendo siano quelli del collasso della cosidetta civilta dei consumi.<br />L'umanità che da alcune decine di migliaia di anni si è sviluppata utilizzando solo fonti di energia rinnovabile grazie all'energia solare, può continuare a farlo, mettendo a frutto la propria intelliggenza e mi auguro, la saggezza e la sobrietà di molti. Ovviamente è inevitabile che i popoli ricchi rinuncino ai loro modelli di consumo usa e getta. E questo è il vero problema-<br />I prossimi anni ci diranno chi aveva ragione.Federico Valeriohttps://www.blogger.com/profile/03344706327737570062noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3812893692832529838.post-13092338940902353762015-02-02T15:33:51.003-08:002015-02-02T15:33:51.003-08:00Si legga quello che viene riportato in calce a ogn...Si legga quello che viene riportato in calce a ogni tabella, poi credo che non ci siano altri dubbio riguardo la corrispondenza dei dati alla reale situazione dell'ambiente oggi. E tenga inconsiderazione che i dati sono stati raccolti nel 2006, quando l'IPCC valeva all'opinione pubblica ancora qualcosa, oggi che sappiamo tutti come si sono vendutio al dio denaro anche loro, quei dati lasciano il tempo che trovano:<br /><br />"Source: IPCC, Guidelines for National Greenhouse Gas Inventories (2006), Chapter 2: Stationary Combustion, Table 2.10. Values were<br />converted from LHV to HHV assuming that LHV are five percent lower than HHV for coal and oil, 10 percent lower for natural gas, and 20<br />percent lower for dry wood. (The IPCC converted the original factors from units of HHV to LHV, so the same conversion rates used by the<br />IPCC were used here to obtain the original values in units of HHV.) Values were converted from kg/TJ to g/MMBtu using 1 kg = 1000 g and<br />1 MMBtu = 0.001055 TJ."Sergio Balaccohttps://www.blogger.com/profile/13998189325360673630noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3812893692832529838.post-46399241561009731892015-02-02T15:27:31.355-08:002015-02-02T15:27:31.355-08:00The Climate Registry ha tutta la convenienza a mos...The Climate Registry ha tutta la convenienza a mostrare dati di parte difficilmente verificabili da una struttura esterna sia perché poco accessibili ai privati, sia perché esiste una specie di veto per la distribuzione a strutture e organizzazioni che non siano governative o peggio facenti parte del giro della IPCC ampiamente contestata da una bella fetta della scienza mondiale. Il Board of Directors della succitata organizzazione comprende membri che fanno parte della IPCC sia come signatari della "Carta" sia come appoggio esterno. Non metterei la mano sul fornello neppure se fosse spento per dare credito a questi signori.<br /><br />Il problema che lei pone inoltre non tiene conto della catena alimentare semplice, se vogliamo considerare come grandi emettitori di metano andiamo a contare tutti i bovini o bovidi che circolano per il mondo, alcune centinaia di milioni di animali che emettono diverse decine di metri cubi di gas metano al giorno frutto della digestione delle stesse biomasse che negli impianti producono, a suo dire, metano. Non che il loro apporto sia determinante ma contribuiscono e sarebbe impensabile eliminare tutti i bovini per risolvere il problema.<br /><br />La soluzione la conosciamo tutti, si chiama nucleare. Emissioni zero nell'atmosfera, ma il nucleare fa paura nonostante tutto e il nucleare non alimenta la sete di gruppi industriali interessati a lucrare sull'energia partendo da una tecnologia, se vogliano, di basso livello. <br />Gli impianti a biomassa che sia solida o liquida, animale o legnosa producono CO2 che era già nell'atmosfera, mentre il metano produce CO2 che prima non c'era inglobato nella struttura del gas stesso per milioni di anni.<br /><br />Nella tabella di cui al link tuttavia non sono evidenziate le differenti quantità di gas metano prodotto ma quelle di CO2 da cui si evidenzia che i combustibili di origine vegetale ne rilasciano nell'atmosfera fino al 70% in meno rispetto a un combustibile fossile. Questo dato rappresenta la vera ragione per cui gli impianti a biomassa sono appetibili in alternativa a quelli alimentati a gas metano e in parte a carbone.<br /><br />Come detto prima per evitare tutto questo l'unica via percorribile sono le centrali nucleari, si arriverà prima o poi, quando non sarà disponibile alternativa valida. Tutto il resto sono solo disquisizioni che mirano a favorire una filiera piuttosto di un'altra.Sergio Balaccohttps://www.blogger.com/profile/13998189325360673630noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3812893692832529838.post-65137436478009093782015-02-02T15:23:17.743-08:002015-02-02T15:23:17.743-08:00Questo commento è stato eliminato dall'autore.Sergio Balaccohttps://www.blogger.com/profile/13998189325360673630noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3812893692832529838.post-20296034795822074592015-01-24T08:27:36.509-08:002015-01-24T08:27:36.509-08:00Egregio Ing Balacco
la stessa UE che ha legiferato...Egregio Ing Balacco<br />la stessa UE che ha legiferato in merito all'obiettivo 20-20-20 per limitare le emissioni di gas climaalteranti ha emanato una Direttiva sulla qualità dell'aria nei Paesi dell'Unione che indica con chiarezza che qualora le conentrazioni di inquinanti nell'aria sono inferiori agli obiettivi fissati, questa qualità deve essere mantenuta. Qualora i limiti siano supearti i Paesi dell'Unione evono impegnarsi a ridurre le corrispondenti emissioni e quindi il conseguente inquinamento dell'aria.<br />Le centrali a biomasse, a causa degli elevati fattori di emissioni di inquinanti tossici di questi combustibili, in ogni caso peggiorano la qualità dell'aria del territorio in cui le loro emissioni impattano.<br />Questa eventualità è particolarmente frequente in Italia in cui la maggior parte di centrali elettriche alimentate a biomasse non vede affiancati gli impianti per teleriscaldare gli edifici vicini.<br />Pertanto non essendo rispettate le norme questi impianti sono fuorilegge. Per farlo capire alle ASL e alle ARPAL, ma ancor più ai politici che continuano a tassare i cittadini per sovvenzionare i privati con le prebende dei "certificati Verdi, bisognerebbe che qualche bravo avvocato mettesse su una "class action" a difesa della salute delle migliaia di cittadini che hanno la sfortuna di abitare nei pressi di questi impianti.<br />Per quanto riguarda il metano, è vero che il suo effetto clima-alterante è maggiore dell'anidride carbonica, ma è anche vero che a parità di energia prodotta un impianto a biomasse emette più anidride carbonica (1,7x) di un impianto alimentato a gas naturale.<br /><br />Inoltre, ritengo utile alle sue valutazioni sapere che nei fumi di impianti alimentati a biomasse, si trova metano, prodotto ex novo a seguito delle complesse reazioni che avvengono durante le combustioni.<br /><br />I dati aggiornati<br />http://www.theclimateregistry.org/downloads/2014/02/2014-Climate-Registry-Default-Emissions-Factors.pdf<br /><br />dimostrano che a parità di energia prodotta, una caldaia alimentata a biomasse emette metano in quantità circa dieci volte maggiore di una caldaia a gas naturale.<br /><br />Questo fatto mette in forte discussione la pretesa neutralità della combustione di biomasse per quanto riguarda il ciclo del carbonio in atmosfera e a mio avviso dovrebbe scoraggiare il perdurare degli incentivi a questa fonte di energia.Federico Valeriohttps://www.blogger.com/profile/03344706327737570062noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3812893692832529838.post-50090193075778555982015-01-24T05:32:07.621-08:002015-01-24T05:32:07.621-08:00Egregio Ing. Valerio
Vedo molta presunzione di pa...Egregio Ing. Valerio<br /><br />Vedo molta presunzione di parte nelle sue risposte.<br />Vorrei solo farle notare che l'Italia ha aderito al piano 20 20 20 che si prefigge di ridurre le emissioni di gas serra del 20 %, alzare al 20 % la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili e portare al 20 % il risparmio energetico, il tutto entro il 2020. E' un piano, in estrema sintesi, contenuto del cosiddetto “pacchetto clima-energia 20-20-20” varato dall’Unione Europea. L’obiettivo è ovviamente quello di contrastare i cambiamenti climatici e promuovere l’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili tramite obiettivi vincolanti per i Paesi membri. Ora il gas metano è il principale responsabile dell'effetto serra, sia allo stato naturale sia dopo la combustione. Nonostante il metano sia presente in quantità ridotte rispetto alla CO2, il suo potenziale inquinante rispetto all’effetto serra è risultato ben 25 volte superiore. Un calcolo che tiene conto non soltanto dell’inquinamento derivato dal suo utilizzo, ma anche delle perdite che si verificano costantemente nella rete distributiva causando un aumento del danno ambientale del 15%. Le sue affermazioni quindi non trovano affatto una corrispondenza su quelli che sono i valori di cui dispongono le principali agenzie dell'energia.<br />In Italia si è voluto affossare il nucleare con la preoccupazione delle eventuali ripercussioni ambientali. Ci sono Paesi, come la Francia, che convivono con il nucleare da oltre 50 anni e non lamentano affatto incidenti tali da contare la morte di esseri umani. L'ambiente francese, ma anche quello Giapponese (fukushima a parte) sono entrambi in una condizione migliore di quello italiano. Lei naturalmente ignora che la concentrazione di gas metano nell'atmosfera è aumentata del 158% rispetto all'era pre-industriale e la CO2 del 38%. Diventa evidente, e numerosi studi lo affermano, che il metano è il principale responsabile dell'effetto serra come suddetto, l'incremento dell'effetto entropico e riscaldamento globale si è incrementato drasticamente dopo l'introduzione di questo gas nel sistema energetico domestico e non a causa della combustione di biomasse legnose e vegetali.<br /><br />A seguito di indagini in particolare in centro e sud d'Italia sono stati verificati e confrontati i dati emersi confermando come, nel periodo invernale, il riscaldamento domestico sia di gran lunga il maggiore responsabile dei gas serra, con un contributo che raggiunge l’80% contro il 20% del traffico veicolare.<br /><br />Ing. Sergio Balacco<br />Esperto Produzione Energia<br />Sergio Balaccohttps://www.blogger.com/profile/13998189325360673630noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3812893692832529838.post-55423647620885865272015-01-16T05:37:47.247-08:002015-01-16T05:37:47.247-08:00Caro amico l'anonimato non è gradito all'A...Caro amico l'anonimato non è gradito all'Amministratore di questo blog. <br />Facci sapere conìme ti chiami e commenterò volentieri il tuo messaggio<br />Federico ValerioFederico Valeriohttps://www.blogger.com/profile/03344706327737570062noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3812893692832529838.post-73660638109600419922015-01-16T03:52:54.082-08:002015-01-16T03:52:54.082-08:00Nel mio comune intendono realizzare un impianto di...Nel mio comune intendono realizzare un impianto di compostaggio a biocelle connesso ad un pirogassificatore per la valorizzazione energetica di parte dei rifiuti organici in arrivo all'impianto. Si tratta di un impianto di 5 Mwt per produrre calore, da destinare alle biocelle, ed energia elettrica in una centrale da 900 Kwe. L'impianto dista 2 km dall'abitato.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3812893692832529838.post-68263565164809159762014-09-23T11:08:59.504-07:002014-09-23T11:08:59.504-07:00Il nucleare non ha futuro per il semplice motivo c...Il nucleare non ha futuro per il semplice motivo che anche l'uranio è una risorsa finita non rinnovabile.<br />Solare termico attivo e passivo, fotovoltaico, eolico, biometano, biocarburanti da scarti agricoli, geotermico a bassa temperatura , abbinati ad elevate efficenza e a sobrietà nei consumi sono possibili e credibili possibilità per avere un qualche futuro.Federico Valeriohttps://www.blogger.com/profile/03344706327737570062noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3812893692832529838.post-29393764593593038372014-09-23T10:15:59.239-07:002014-09-23T10:15:59.239-07:00Oddio....vuoi vedere che alla fine dell'analis...Oddio....vuoi vedere che alla fine dell'analisi dobbiamo comprare l'energia elettrica dal nucleare?<br />Magari giustifichiamo qualche guerra per portarci il metano dall'Africa e dall'Ucraina.<br />grazie ora sto meglio.antonellohttp://www.energiaeambiente.itnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3812893692832529838.post-90591596844656440922014-09-11T10:57:56.722-07:002014-09-11T10:57:56.722-07:00Non dubito che Lei, potendo, lo installerebbe lo s...Non dubito che Lei, potendo, lo installerebbe lo stesso, ma è un fatto che l'enorme diffusione del fotovoltaico dipende dagli incentivi .<br />Io lavoro in un sito portuale che sbarca petcoke (provenienza Texas), pellet di legno (Canada), sfarinati di soia (Brasile ed Argentina) , grano (Ucraima , Cotne (Turchia etc.).<br />Ultimamente arrivano anche residui di fonderia (billette e piramidi di ghisa), ed addirittura rottami metallici (prowler: parti di auto etc).<br />Ora, se parliamo di inquinamento, mi spieghi come sia possibile importare addirittura il pellet di legno dal Canada, come se noi non avessim boschi.<br />Quanto consuma quella nave, per arrivare qui?<br />La Francia ci vende energia elettrica a circa 7 cent al KWh, perchè invece di inquinare con le biomasse non la acquistiamo da loro?<br />Spenderemmo 4 volte meno... e npn inquineremmo.<br />Sono provocazioni, ma è la verità.<br />Bisogna che ci mettiamo in testa che si può sì inquinare di meno , ma nessun prodotto è ad "impatto zero".<br />Non serve a nulla creare auto ad emissini inferiri (Eur 5 ripsett ad esempi ad Euro 1) se poi per andare al lavoro invece di , chennesò, 5 km, ne debbo percorrere 50.<br />Io bevo , per scelta, l'acqua del rubinetto.<br />E vieterei per legge l'uso della coseddetta "acqua minerale": che senso ha traspratre bpttiglie di acqua da Sondrio alla Sicilia, e dalla Sicilia a Sondrio?<br />Perchè ognuno non si beve la sua?<br />E' acqua!<br /> Tutta uguale.<br />Però abbiam decine di autotreni che girano per l'Italia carichi di bancali di bottiglie di acqua...<br />Ma non vedo nessuno scandalizzarsi.<br />Le navi che attraccano al Porto, attraversano l'oceano bruciando catrame e schifezze varie.<br />Nessuno le vuole vietare?<br />Tutto inquina.<br />Diciamo che , dovendo scegliere, molto meglio il metano della biomassa?<br />Va bene, ma l'estrazione del metano ha causato l'abbasamento del litorale , qui a Ravenna.<br />Quindi qualche problema lo dà.<br />Si tratta di scegliere: lo Stato ha incentivato i cogeneratori a biomassa, io cerco di fare quello.<br />Mi faccia capire: io per campare mi devo respirare la polvere di pellet (cancerogena!), la polvere di PetCoke (bene non fa...) , la polvere di Clinker (cemento puro!), la Fosfina con cui trattano il grano che sbarchiamo...ma non posso bruciare legna "perchè inquina"???<br />Se da fastidio..eliminiamo tutto.<br />Quindi non alleviamo più bestiame (il 70 % del mangime arriva dall'estero), non produciamo più cemento (usano il PetCoke americano), non ci riscaldiamo più (pellet americano), non produciamo più acciaio (rottami dall'America), non facciamo più la pasta ed il pane (grano russo ed americano).<br />Tutto bene.<br />Ma poi deve trovare Lei un modo per farci campare tutti...<br /><br />Tiziano Fabbri.<br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /><br />Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3812893692832529838.post-72994694504077757442014-09-11T08:56:34.040-07:002014-09-11T08:56:34.040-07:00Non sono il difensore d'ufficio del fotovoltai...Non sono il difensore d'ufficio del fotovoltaico, ma tutti i difetti che lei elenca contro il fotovoltaico non sussistono. Il confronto con l'Eternit, problema che conosco benissimo, è una inaccettabile provocazione. Se è vero che la produzione delle fotocelle richiede in alcune fasi la manipolazione di composti molto tossici, ma in quantità limitata,la tecnica permette di farlo a rischi trascurabili per i lavoratori e l'ambiente intorno alle fabbriche. Il recupero e il riciclo dei vari materiali con cui sono fatti i pannelli è stato studiato ed è fattibile anche dal punto di vista econonomico. I costi del fotovoltaico stanno scendendo rapidamente e ormai siamo vicini alla parità con l'elettricità convenzionale.<br />Rispetto alla sua domanda, non installo fotovolatico sul mio tetto di casa, per il semplice motivo che ho edifici che mi fanno ombra e l'orientamento non è quello migliore. In quanto agli incentivi mi accontenterei degli sgravi fiscali che ho ottenuto installando due verande utilizzate come collettori solari passivi. Funzionano benissimo e nelle giornate soleggiate, in pieno inverno, i termostati a 20 gradi spengono i termosifoni delle stanze corrispondenti alle verande.<br />Certamente il fotovoltaico ha dalla sua un impatto nullo durante il suo uso e questo ha un valore monetario degno di attenzione.<br />Per le biomasse sussistono i problemi irrisolvibili che lei ha letto. Un governo attento alle esigenze dei suoi concittadini e in primo luogo alla loro salute farà scelte differente da quelli che fino ad ora ci hanno governato. E questo governo, non dovrebbe tardare a essere eletto.<br />Sempre più italiani stanno capendo che cosa occorre per uscire da questo pantano.<br />Il mio personale consiglio è di investire diversamente il suo denaro, come dice lei e come sto facendo, certamente in efficenza energetica. Dubito che l'attuale regime di incentivazione di fonti rinnovabili ed inquinanti possa durare. Federico Valeriohttps://www.blogger.com/profile/03344706327737570062noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3812893692832529838.post-91376240189758847282014-09-11T08:28:46.788-07:002014-09-11T08:28:46.788-07:00Mi scuso, leggo solo ora.
Il cogeneratore verrebbe...Mi scuso, leggo solo ora.<br />Il cogeneratore verrebbe realizzato solo ed esclusivamente per sfruttare la remunerazione decisa dallo Stato (0,28 € al KWh nel 2014, con una diminuzione del 2% all'anno agli impianti realizzati negli anni successivi).<br />Solo questa, giustifica il bruciare biomasse , che altrimenti NON verrebbero coltivate.<br />Mi preoccupa il discorso inquinamento: le polveri sottili sono tremende, DEVE esistere un sistema per abbatterle.<br />Al limite con filtri a gorgogliamento ad acqua, se dovesser essere insufficienti quelli a maniche.<br /><br />Per quanto riguarda il fotovoltaico, Le giro la domanda: Lei coprirebbe di pannelli i tetti di una azienda, se non esistessero gli incentivi, che tutti pagano in bolletta?<br />Sa quanto inquina la produzione di pannelli in silicio monocristallino?<br />Chi si occuperà dello smontaggio e dello smaltimento di tutti i pannelli installati , dop la fine della loro vita utile?<br />Sono inquinanti e difficili da smaltire...più o meno come l'Eternit!<br />Ritengo il fotovoltaico eccezinale, per quanto riguarda la produzione per autoconsumo; una mezza truffa , se considerato al netto degli incentivi!<br />Non si possono pagare 0,44 € a KWh come successo con i primi "Conto Energia", è assurdo.<br /><br />Diciamo che l'ideale sarebbe diminuire i consumi , elettrici e di energia in generale.<br />Se un edificio è ben realizzato e ben isolato richiederà poca energia per il riscaldamento invernale ed il raffrescamento estivo.<br /> Non serve a nulla pretendere di avere una temperatura di 24 ° in inverno e di 20 ° in estate...<br />ma forse ci hanno abituato male.<br /><br />Io parto dalla considerazione che comunque esiste la possibilità di costruire questi cogeneratori , e quindi nel limite del possibile vorrei approfittarne.<br />Credo di poter ottenerre sì enormi profitti, ma creando anche diversi posti di lavoro e sfruttando una risorsa non abbastanza considerata come i nostri boschi.<br />Il calore generato dal cogeneratore servirebbe, nei mie progetti, ad alimentare un forno industriale a vapore , per la produzine di "pane da farina vergine integrale".<br />Un ciclo continuo, con rendimento complessivo superiore al 85%.<br />Parliamone...<br /><br />Tiziano Fabbri.<br /><br />Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3812893692832529838.post-30145518060561882952014-09-05T22:41:55.344-07:002014-09-05T22:41:55.344-07:00Come ampiamente documentato il problema non e'...Come ampiamente documentato il problema non e'l'anidride carbonica, gas innocuo , ma le emissioni di ossidi di azoto e polveri ultra fini che anche i più moderni sistemi di abbattimento non riescono a eliminarli. La domanda che le faccio e a cui chiedo cortesemente una risposta : farebbe questo impianto senza gli incentivi che tutti gli Italiani , a loro insaputa, le verseremo con il pagamento delle tasse sulle nostre bollette sulla luce. Il mio consiglio, se vuol fare un investimento sicuro ed ambientalmente sicuro e' quello di coprire con celle fotovoltaiche i capannoni che la sua azienda agricola certamente ha.Federico Valeriohttps://www.blogger.com/profile/03344706327737570062noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3812893692832529838.post-82367248155340799062014-09-05T14:40:48.710-07:002014-09-05T14:40:48.710-07:00Io mi sto interessando per acquistare una azienda ...Io mi sto interessando per acquistare una azienda agricola, l'intenzione è costruire un cogeneratore alimentato a biomasse legnose, taglia 999 KWe.<br />Non vorrei impianti a syngas, ma un semplicissimo CHP-MVA.<br />In rete ho letto peste ecorna del syngas, impianti inaugurati ma fermi dopo meno di 2000 ore di funzionamento, cause su cause, penali da pagare.<br />Io preferisco le cose semplici: una banale caldaia che produce del banale vapore per muovere un banale motre alternativo (Spilling), il quale fa girare un banale alternatore...<br />Filtri a iosa per abbattere le polveri, autoproduzione della biomassa.<br />credo che , piantando alberi che verranno trasformati in cippato e bruciati renda "quasi" neutro il bilancio della CO2.<br />Il problema è che i progettisti si ostinano a proporre il syngas...<br /><br />Tiziano Fabbri<br /><br />FabbriTizio@gmail.com<br /><br />Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3812893692832529838.post-53526837462828099852014-05-06T03:58:09.049-07:002014-05-06T03:58:09.049-07:00continua dal commento precedente
Detto questo sar...continua dal commento precedente<br /><br />Detto questo sarebbe sufficiente per rendere neutro il bilancio di gas serra di un qualsiasi combustibile, piantumare alberi sufficienti ad assorbire in X anni il quantitativo stechiometrico di CO2 rilasciata dalla combustione (principio di compensazione).<br />A livello di sistema di trasformazione energetica invece la decisione dovrebbe portare ad utilizzare i combustibili che effettivamente rilasciano meno INQUINANTI (NOx, diossine, IPA, SOx, metalli, polveri, fumi acidi, ecc.), proprio perché l’anidride carbonica non può essere utilizzata come unico indicatore di un impatto ambientale, visti gli effetti non diretti sulla salute umana e sugli ecosistemi ma indiretti (cambiamenti climatici). Gli inquinanti emessi dipendono esclusivamente dal tipo di combustibile e dal tipo di impianto, andrebbe perciò effettuato un rigoroso calcolo del flusso di massa per i diversi sistemi tecnologici, al fine di valutare tramite i fattori di caratterizzazione dei modelli in uso, quale effettivamente INQUINA maggiormente, quale sistema incide maggiormente sull’ambiente e sulla salute umana; ricordo che la tutela della salute umana e dell’ambiente sono i primi requisiti di qualsiasi legge europea sull’ambiente.<br />Una centrale nucleare non produce emissioni climalteranti, perciò non produce danni indiretti alla salute umana e agli ecosistemi, ma diretti dovuti all’emissioni inquinanti, di radiazioni e alla produzione di scorie nucleari che possiamo solamente nascondere sotto il tappeto o peggio ancora, visto che siamo in Italia, sotto i campi di una magnifica Regione.<br />Per concludere, esprimere i risultati di un LCA sotto forma di sola impronta di carbonio (la ormai famosa carbon footprint) e perciò concentrarsi solo sulla CO2, può essere molto fuorviante, ci sono tutti gli altri inquinanti che esercitano una certa pressione sull’ambiente e incidono sulla salute umana (es. ammoniaca, NO2 e SO2 contribuisco all’acidificazione delle piogge; ammoniaca, fosfato e COD contribuiscono all’eutrofizzazione delle acque; monossido di carbonio, etilene e toluene contribuiscono alla formazione di smog fotochimico, in presenza di NOx e ovviamente di radiazione solare) (Fattori di caratterizzazione EPD).<br />Ultima piccola considerazione: perché Unione Europea e perciò lo Stato Italiano considerano le biomasse solide come fonti rinnovabili di energia rendendo possibile l’accesso agli incentivi che ogni mese paghiamo in bolletta? Perché senza di esse saremo davvero lontani dall’obiettivo europeo del 20% di approvvigionamento da fonti rinnovabili entro il 2020, visto che la metà di queste è data dall’utilizzo di biomasse solide per la combustione e relativa trasformazione energetica (Energia da risorse rinnovabili).<br /><br />A disposizione per chiarimenti e confronti.<br /><br />Baldo G.L., Marino M., Rossi S., (2008). Analisi del ciclo di vita LCA. Gli strumenti per la progettazione sostenibile di materiali, prodotti, processi. Edizioni Ambiente, Milano.<br /><br />Fattori di caratterizzazione EPD. <br />[http://www.environdec.com/en/The-International-EPD-System/General-Programme-Instructions/Recommended-characterisation-factors/#.U2ikLIF_uE4]<br /><br />Energia da risorse rinnovabili. [http://epp.eurostat.ec.europa.eu/statistics_explained/index.php/Energy_from_renewable_sources]Anonymoushttps://www.blogger.com/profile/05049609824551885712noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3812893692832529838.post-60850606610884572552014-05-06T03:57:30.716-07:002014-05-06T03:57:30.716-07:00Buongiorno, mi chiamo Federico Giovannone sono uno...Buongiorno, mi chiamo Federico Giovannone sono uno scienziato ambientale che si occupa principalmente di analisi del ciclo di vita (LCA) e vorrei fare un po' di chiarezza proprio su questo. L'ing. Ladicicco chiede che vengano fatte analisi LCA sugli inquinanti emessi... come ha già detto il prof. Valerio la CO2 è un gas climalterante e non un inquinante e l’analisi LCA viene effettuata su un sistema produttivo o su di una determinata attività o servizio.<br />L'analisi LCA viene effettuata su un sistema di cui vanno univocamente definitivi i confini del sistema (unità di processo da includere) e l'unità funzionale, ovvero il riferimento al quale correlare i risultati dell'analisi.<br />A fronte di questo in un analisi LCA i sistemi da comparare devono essere omogenei, ovvero devono avere la medesima funzione, che senso ha comparare il traffico veicolare con un centrale a biomasse? Un confronto obiettivo è quello tra una centrale a biomasse con una qualsiasi alternativa (es. impianto solare, eolico, centrale alimentata a biogas, centrale a carbone) che fornisca il medesimo servizio, ovvero l’immissione in rete di 1 KWh (che in questo caso è la nostra unità funzionale).<br />A proposito della considerazione della costruzione degli impianti ed infrastrutture:<br />l’energia di investimento e le emissioni associate – aggiungo io, non solo di CO2 – (la costruzione dell’impianto produttivo e delle infrastrutture) può essere rilevante soprattutto a causa delle grandi quantità di materiali impiegati, ma essendo il periodo di utilizzazione dei macchinari e delle infrastrutture normalmente piuttosto lungo, il carico ambientale LCA risulta essere generalmente trascurabile quando confrontato con quello di qualunque prodotto generato all’interno della struttura medesima.<br />Esistono comunque alcuni casi in cui l’energia di investimento non può essere trascurata: nell’analisi dei sistemi di trasporto, nelle operazioni di estrazione del petrolio e nelle produzione di tipo limitato e/o sperimentali, per i quali la costruzione e la manutenzione devono essere inclusi nei calcoli LCA (Baldo et al., 2008).<br />Mentre per quanto riguarda l’energia umana: <br />la quota di energia fornita dai lavoratori durante il processo produttivo, si deve pensare che questa deriva essenzialmente dal cibo con cui sono alimentati gli essere umani, la quota maggiore dell’energia derivante da alimenti è necessaria a sostenere le funzioni vitali. Per questo motivo l’energia fornita può essere considerata trascurabile (Baldo et al., 2008).<br />Detto questo, avrei qualche altro aspetto da valutare a proposito dei bilanci delle emissioni, come prima cosa l’assunzione che il bilancio delle emissioni di CO2 sia neutro è solamente su carta, stabilito da dei mercanti (per citare Pertini sulla Unione Europea) con la normativa dell’Emission Trading Scheme (EU ETS Directive 2009/29/EC). Come già detto in altri post, questa assunzione non tiene minimamente conto della filiera di approvvigionamento della biomassa (coltivazione, uso di pesticidi, uso di concimi azotati –emissioni dirette di N2O, gas climalterante–, uso di concimi fosfatici –eutrofizzazione acque– , taglio, trasporto , cippatura) e da nessuna parte è assicurata la reale piantumazione di altre essenze arboree che renderebbero il bilancio davvero neutro, al quale andrebbe ulteriormente aggiunto l’impatto dovuto al trasporto e piantumazione di questi nuovi alberi e l’occupazione del terreno, senza tenere conto che lo stoccaggio nei tessuti vegetali avverrà solamente in diversi anni a differenza della combustione il cui rilascio di CO2 è immediato (principio dell’ossidazione istantanea).<br /><br />continuaAnonymoushttps://www.blogger.com/profile/05049609824551885712noreply@blogger.com